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Oratorio di San Biagio in Rossate

Coordinate: 45°27′20.23″N 9°26′08.46″E
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Oratorio di San Biagio in Rossate
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLombardia
LocalitàRossate (Comazzo)
IndirizzoStrada Comunale Lavagna Gardino
Coordinate45°27′20.23″N 9°26′08.46″E
Religionecattolica
Diocesi Lodi
Stile architettonicorinascimentale

L'oratorio di San Biagio in Rossate è un antico edificio religioso rurale, posto in località Cascina Rossate nel territorio comunale di Comazzo.
Ecclesiasticamente l'oratorio dipende dalla parrocchia di Lavagna.

La costruzione è influenzata dalla scuola bramantesca; fra i progettisti va rimarcato Bartolomeo Suardi. Grazie ad alcuni documenti si può datare la costruzione dell'oratorio bramantesco di S.Biagio ad anni precedenti al 1532, e riferirla al mecenatismo di Bartolomeo Calco, nobile milanese. Tra i figli di costui sarà Gerolamo Calco ad incaricare i suoi eredi di ultimare la costruzione.

Non è dato di sapere con certezza la data di inizio dei lavori, collocata tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo.
Tra il 1583 e il 1589 viene realizzato l'apparato decorativo delle due cappelle con gli altari. Si tratta di dipinti murali leggeri che con il passare degli anni vengono ricoperti da altre decorazioni o strati di scialbo.

Il piccolo oratorio è articolato su uno schema cruciforme costruito su una base quadrata di 10 m per lato, a sua volta ricondotta all'ottagono con il tiburio che presenta questa forma, con nicchie sulle diagonali internamente aperte entro le murature di sostegno. Attorno a questo ottagono inscritto nel quadrato sono state realizzate tre absidiole, quella opposta all'altare adibita ad ospitare l'altare principale per la celebrazione liturgica (essa costituisce il vano presbiteriale), innalzate su planimetria pentagonale.

L'altare si trova nel punto più lontano dall'ingresso, è l'estremo del diametro della circonferenza di base. La cappella centrale è affiancata dal blocco del campanile a sinistra e dalla sacrestia a destra, entrambi quadrangolari. Esternamente l'intera fabbrica appare rivestita da un paramento a mattoni a vista. Gli angoli sono contraffortati da robusti piloni dalla forma di paraste aperte a libro con scanalatura centrale e prive di capitello. La facciata è l'elemento che cattura maggiormente l'interesse: all'interno di ogni riquadratura è ripetuto, come motivo geometrico di facciata, lo schematico disegno assimilabile ad un'astratta rappresentazione di arco trionfale , delimitato da una doppia cornice continua. Tra la coppia di cornici sono stati realizzati dei rosoni con funzione statica e decorativa. Questo disegno ricorda molto quello proposto dall'architetto Bramante per la progettazione della basilica di San Pietro.

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