Ordine di Sant'Uberto

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Ordine di Sant'Uberto
Hubertsorden
Baviera (bandiera)
Ducato di Jülich
Elettorato di Baviera, Regno di Baviera
Casa di Wittelsbach
TipologiaOrdine cavalleresco statale
Statuscessato (concesso solo privatamente)
CapoFranz di Baviera
IstituzioneJülich, 1444/1445
Primo capoGerardo di Jülich-Berg
CessazioneMonaco di Baviera, 1918
Ultimo capoLudovico III di Baviera
GradiCavaliere (classe unica)
Precedenza
Ordine più alto-
Ordine più bassoReale ordine di San Giorgio per la difesa dell'Immacolata Concezione
Nastro dell'ordine
Ludovico II di Baviera con il Collare dell'Ordine

L'Ordine di Sant'Uberto fu il più antico e il più importante degli ordini cavallereschi del Regno di Baviera.

L'Ordine venne fondato nel 1444 (o 1445) dal duca Gerardo di Jülich-Berg, in commemorazione di una vittoria ottenuta il giorno di Sant'Uberto (3 novembre), anche se altre date sono state presupposte al 1473 o al 1475.

Dopo essere passato ad un ramo collaterale della famiglia, nel corso del XVIII secolo, il Ducato di Jülich, passò al Principe Elettore Giovanni Guglielmo del Palatinato all'inizio del Settecento e con esso anche la giurisdizione sull'Ordine di Sant'Uberto che venne restaurato e completamente rinnovato nel 1708 dopo una caduta in disuso che si era protratta per tutto il XVII secolo.

Egli assegnò così le prime onorificenze rinnovate e generose pensioni agli aderenti, con la condizione che un decimo di questa valuta dovesse essere dato in beneficenza ai poveri. Con il susseguirsi degli eventi storici della Baviera, l'Ordine venne riconfermato il 30 marzo 1800 dal futuro re Massimiliano I di Baviera che stipulò un nuovo statuto e stabilì che gli aderenti a questo Ordine dovessero anche automaticamente essere nominati Commendatori dell'Ordine al Merito della Corona Bavarese da lui fondato. L'istituzione venne completata il 12 ottobre di quello stesso anno, e il numero dei cavaliere venne fissato ad un massimo di dodici, conservando una certa esclusività nei conferimenti.

  • Il collare originale era costituito d'avorio, ma successivamente venne realizzato in oro con rappresentazioni che alternavano l'immagine della conversione di Sant'Uberto e le lettere I.T.V., iniziali latine del primitivo fondatore.
  • La medaglia era composta di una croce di Malta smaltata di bianco con delle code d'ermellino disegnate in nero, pomata d'oro a ciascuna punta e sormontata da una corona d'oro. Tra i bracci della croce si trovano dei raggi. Nel medaglione centrale, su un lato si trovava la rappresentazione della conversione di Sant'Uberto con la leggenda in gotico In traw vast (Fermo nella fedeltà); sull'altro lato, spiccava un globo imperiale con l'iscrizione In memoriam recuperatae dignitatis avitae 1708 (indicante la data di rifondazione dell'ordine).
  • La stella è composta di una placca d'argento a stella di otto raggi, caricata di una croce normale (non di Malta come nel caso dell'insegna della medaglia), decorata con code di ermellino disegnate in oro, bordata e pomata d'oro a ciascuna punta. Il medaglione centrale è smaltato di rosso, circondato da un cordone d'oro, e riporta scritto in oro il motto dell'ordine In traw vast.
  • Il nastro è rosso con bordi verdi, il che ha destato storicamente notevoli somiglianze con il nastrino dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria.

Insigniti notevoli dell'Ordine

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Composizione attuale dell'Ordine

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Sovrano (Gran Maestro)

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  • S.A.R. Francesco Bonaventura di Baviera, Principe di Baviera
  1. S.A.R. il Principe ereditario Massimiliano Emanuele di Baviera
  2. S.A.S. il Principe Ferfried di Hohenzollern-Sigmaringen
  3. S.A.S. il Principe Alois Kostantin zu Löwenstein-Wertheim-Rosenberg
  4. S.G. il Principe Georg von Waldburg zu Zeil und Trauchburg
  5. S.G. il Principe Georg zu Fürstenberg
  6. S.G. il Principe Hermann Otto Solms
  7. S.G. il Principe Erich von Lobkowitz
  8. S.E. il Conte Constantin von Brandenstein-Zeppelin
  9. S.E. il Barone Frà Eberhard von Gemmingen
  1. ^ a b c d e f "Decorations and Awards: Bavaria."]. Napoleon Series].
  2. ^ Nathan D. Jensen. Georges Mouton Virtual Arc d Triumphe. 2005–2009 Accessed 17 March 2010.
  3. ^ a b c Albert I;Museum Dynasticum N° .21: 2009/ nº 2.
  4. ^ Editors. "Duke of Connaught." Burke's Peerage. London: Burke's Peerage Ltd, 1914, p. 19.
  5. ^ Burke's Peerage, p. 21.

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Collegamenti esterni

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