Pianeta di ferro
Un pianeta di ferro è un pianeta di tipo terrestre costituito principalmente da un nucleo di ferro, che ha solitamente un raggio minore e una maggior densità rispetto ai pianeti di silicio, e che a differenza dei pianeti interni del sistema solare, Terra compresa, hanno un piccolo mantello di silicati. Il pianeta che più si avvicina a queste caratteristiche nel sistema solare è Mercurio, che ha un nucleo di ferro e nichel che costituisce il 60% della massa totale del pianeta[1]. È stata tuttavia ipotizzata l'esistenza di pianeti con un nucleo ferroso di dimensioni maggiori a quelle del pianeta più interno del sistema solare, come ad esempio KOI-1843 b[2], Kepler-78 b[3], K2-229 b e Kepler-10 b, che con un raggio del 40% superiore a quello terrestre ha una massa 4,6 volte superiore.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]I pianeti con nuclei ferrosi potrebbero essere i resti di pianeti rocciosi composti normalmente da silicati e metalli i cui mantelli rocciosi sono stati disgregati da impatti di asteroidi giganti. Gli attuali modelli di formazione planetaria prevedono che i pianeti ricchi di ferro si formino in orbite strette attorno a stelle massicce presumibilmente circondate da un disco protoplanetario ricco di ferro.[4] Lo stesso Mercurio infatti si formò nella parte interna del disco, dove l'abbondanza di ferro era presumibilmente maggiore.[5]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]I pianeti ricchi di ferro sono più densi e piccoli rispetto ad altri pianeti di massa comparabile.[6] Tali pianeti non hanno placche tettoniche e forti campi magnetici come la Terra,[4] poiché si raffreddano rapidamente dopo la loro formazione.
Essendo ricchi di ferro la gravità su un pianeta di dimensioni terrestri è più elevata che sul nostro pianeta, e di conseguenza su una superficie solida i rilievi sarebbero meno elevati mentre i fenomeni atmosferici sarebbero probabilmente più violenti.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mercurio, in Treccani.
- ^ Saul Rappaport et al., The Roche Limit for Close-orbiting Planets: Minimum Density, Composition Constraints, and Application to the 4.2 hr Planet KOI 1843.03 (PDF), in Astronomical Journal, vol. 773, n. 1, 2013, pp. L15, DOI:10.1088/2041-8205/773/1/L15.
- ^ Un pianeta da 8 e 1/2, su media.inaf.it, INAF, agosto 2013.
- ^ a b Characteristics of Terrestrial Planets (PDF), su gpd.jhuapl.edu, gpd.jhuapl.edu/. URL consultato il 3 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2011).
- ^ Peter Bond, Distant Worlds: Milestones in Planetary Exploration, Springer Science & Business, 2010, p. 33, ISBN 9780387683676.
- ^ All Planets Possible, su astrobio.net, Astrobiology Magazine, 30 settembre 2007.
- ^ C. R. Kitchin, Exoplanets: Finding, Exploring, and Understanding Alien Worlds, Springer Science & Business Media, 2011, p. 190, ISBN 9781461406440.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- All Planets Possible Astrobiology Magazine