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Ponto (divinità)

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Ponto
Ponto in un mosaico romano
Nome orig.Πόντος
Caratteristiche immaginarie
SpecieDivinità
SessoMaschio

Ponto (in greco antico: Πόντος?, Pontos) è un personaggio della mitologia greca. È una divinità primordiale del mare[1].

È una divinità conosciuta anche nella mitologia romana[1].

Figlio nato da Gaia per partenogenesi[2] o di Etere e Gaia[3].

Dalla stessa Gaia generò Nereo, Ceto, Forco, Euribia[2][4], Taumante[2][3][4], Egeone[5] ed i Telchini[6].
Da Talassa generò i pesci[3].

Era la personificazione divina e maschile del mare, nato agli albori della creazione ed era il mare stesso, non solo la sua divinità residente[1].
È antecedente agli dei dell'Olimpo e non possiede nessuna leggenda a lui dedicata e figura solo nelle genealogie teogoniche e cosmogoniche.

La sua controparte femminile è Talassa e nei mosaici greco-romani Ponto è spesso raffigurato con una testa gigantesca, le corna di chele di granchio ed una barba grigio-acquosa.
Nella maggior parte dell'arte musiva però, al suo posto viene rappresentato Oceano che nell'evoluzione della mitologia prese il suo posto[1].

La scultura romana del II secolo d.C. (in foto) rappresenta Ponto che sorge dalle alghe ed ha un timone nella mano destra e si appoggia alla prua di una nave. Indossa una corona murale ed accompagna Fortuna, i cui drappeggi appaiono a sinistra. Ponto e Fortuna sono divinità protettrici gemelle del porto di Tomis (l'odierna Costanza).

Nella cultura di massa

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Ponto è uno degli antagonisti principali del manga I Cavalieri dello zodiaco - Episode G, in cui ha come scopo sacrificare i Titani (a esclusione della sua alleata Mnemosine) affinché sua madre Gaia (unico essere per cui dimostri una forma d'amore) possa tornare in vita assorbendone la Dunamis (il Cosmo degli dei) e riportare la Terra nelle mani degli dei che la crearono.

  1. ^ a b c d (EN) Ponto, su theoi.com. URL consultato il 20 maggio 2019.
  2. ^ a b c (EN) Esiodo, Teogonia I, 116 e 233, su theoi.com. URL consultato il 20 maggio 2019.
  3. ^ a b c (EN) Igino, Fabulae Prefazione, su theoi.com. URL consultato il 20 maggio 2019.
  4. ^ a b (EN) Apollodoro, Biblioteca I, 2.6, su theoi.com. URL consultato il 20 maggio 2019.
  5. ^ Eumelo di Corinto, Titanomachia III
  6. ^ Bacchilide, frammento 52

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