Porzia (astronomia)
Porzia (Urano XII) | |
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Satellite di | Urano |
Scoperta | 3 gennaio 1986 |
Scopritore | Stephen Synnott |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 66 100 km |
Periodo orbitale | 0,513 giorni (12 ore 18,7 minuti) |
Inclinazione rispetto all'equat. di Urano | 0,059° |
Eccentricità | 0,0001 |
Dati fisici | |
Diametro medio | ~135 km |
Volume | 1 300 000 km³ |
Massa | ~1,7 × 1018 kg
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Densità media | ~1,3 × 10³ kg/m³ |
Acceleraz. di gravità in superficie | ~0,023 m/s² |
Velocità di fuga | ~0,058 km/s |
Periodo di rotazione | sincrona |
Temperatura superficiale |
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Albedo | ~0,07 |
Porzia o Urano XII, è un satellite naturale del pianeta Urano che ha preso il nome dalla protagonista della commedia Il mercante di Venezia di William Shakespeare.[1]
Solamente il 7% della luce irradiata viene riflessa dalla superficie; per questo esso risulta un corpo molto scuro.
Le scarse conoscenze sul suo conto si limitano alle dimensioni del diametro (140 km),[2] dell'orbita[3] e dell'albedo (0,08).[4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]È stato scoperto dalle immagini prese dalla Voyager 2 del 1º marzo 1986, ed ha ricevuto la designazione provvisoria S/1986 U 1.[5]
Parametri orbitali
[modifica | modifica wikitesto]È un satellite interno di Urano, e poiché la sua orbita risulta al di sotto del raggio orbitale sincrono, a causa del rallentamento di marea è destinato lentamente a cadere, ed un giorno si schianterà o su un anello o sulla superficie del pianeta.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Planet and Satellite Names and Discoverers, in Gazetteer of Planetary Nomenclature, USGS Astrogeology, 21 luglio 2006. URL consultato il 6 agosto 2006.
- ^ Erich Karkoschka, Voyager's Eleventh Discovery of a Satellite of Uranus and Photometry and the First Size Measurements of Nine Satellites, in Icarus, vol. 151, n. 1, 2001, pp. 69–77, Bibcode:2001Icar..151...69K, DOI:10.1006/icar.2001.6597.
- ^ R. A. Jacobson, The Orbits of the Inner Uranian Satellites From Hubble Space Telescope and Voyager 2 Observations, in The Astronomical Journal, vol. 115, n. 3, 1998, pp. 1195–1199, Bibcode:1998AJ....115.1195J, DOI:10.1086/300263.
- ^ Erich Karkoschka, Comprehensive Photometry of the Rings and 16 Satellites of Uranus with the Hubble Space Telescope, in Icarus, vol. 151, n. 1, 2001, pp. 51–68, Bibcode:2001Icar..151...51K, DOI:10.1006/icar.2001.6596.
- ^ B. A. Smith, Satellites of Uranus, in IAU Circular, vol. 4164, 16 gennaio 1986. URL consultato il 29 ottobre 2011.
Altri progetti
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