Prima Comunicazione
Prima Comunicazione | |
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Stato | Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità | mensile |
Genere | periodico specializzato |
Formato | rivista |
Fondazione | 1973 |
Inserti e allegati |
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Sede | Milano |
Editore | Editoriale Genesis |
Tiratura | circa 10 000 copie (2020) |
Direttore | Alessandra Ravetta |
ISSN | 0390-3311 |
Sito web | www.primaonline.it/ |
Prima Comunicazione è una rivista italiana specializzata nel mondo dell'informazione e della comunicazione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondata a Milano nel 1973 da Umberto Brunetti (1931-2021)[1] e Alessandra Ravetta, è pubblicata con periodicità mensile dalla casa editrice Editoriale Genesis. Con il passare degli anni è diventato nel panorama italiano un importante punto di riferimento nello studio e nella comprensione dell'evoluzione di giornali, televisioni, pubblicità, nuovi media e, ultimamente, fenomeni quali la multimedialità e la convergenza mediatica.
Al fondatore Brunetti è stato assegnato il Premiolino per la direzione di «un mensile che offre una tempestiva e analitica informazione sui sistemi ideologici e sul mercato dei mezzi di comunicazione di massa».
Nel corso degli anni hanno collaborato con Prima Comunicazione alcuni dei nomi più noti del giornalismo e dell'editoria italiani, come Oreste Del Buono, Giorgio Bocca, Massimo Fini, Sergio Saviane, Aldo Busi, Gad Lerner, Pietro Calabrese, Inge Feltrinelli, Giordano Bruno Guerri, Uliano Lucas.
Tra gli attuali editorialisti e opinionisti del mensile ci sono Carlo Rossella, Massimo Teodori, Oscar Bartoli, Oreste Flamminii Minuto, Claudio Biasini, Emilio Pucci e Luigi Ricci.
Una volta l'anno la rivista pubblica come speciale: Uomini Comunicazione, una guida in cui è possibile trovare i contatti dei professionisti degli uffici stampa, relazioni esterne, pubblicità e marketing che lavorano per le principali aziende e istituzioni italiane.
La rivista ha aperto un proprio sito internet d'informazione e da alcuni anni è disponibile anche la versione on line della rivista.
Citazioni
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Addio a Umberto Brunetti, direttore di Prima Comunicazione, su monitor-radiotv.it. URL consultato il 15 novembre 2021.
- ^ «Catallassi» radicale, tutti gli uomini di Brunetti, su web.archive.org (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2015).
- ^ I miei dialoghi con Giorgio Passione civile e debolezze - Il Fatto Quotidiano, su web.archive.org (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2013).
- ^ Umberto Brunetti, su web.archive.org (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2011).
- ^ Ritratti d'autore: Umberto Brunetti, fondatore e direttore di Prima Comunicazione. La libertà di informare sull'informazione (PDF), in Panorama, 5 agosto 1999.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Calabrese, L'albero dei mille anni, Milano, Rizzoli, 2010. ISBN 978-8817042789.
- Vittorio Feltri e Stefano Lorenzetto, Il Vittorioso: confessioni del direttore che ha inventato il gioco delle copie, Venezia, Marsilio, 2010. ISBN 9788831707978.
- Neri Fadigati, Il mestiere di vedere: introduzione al fotogiornalismo, Pisa, Edizioni Plus, 2005. ISBN 8884926262.
- Daniele Magrini, Sbatti il Web in prima pagina, Milano, Franco Angeli, 2002. ISBN 9788846435613.
- Valerio Castronovo, La stampa italiana nell'età della Tv: dagli anni Settanta a oggi, Bari, Laterza, 2002. ISBN 8842085588.
- Paolo Murialdi, La Stampa italiana del neocapitalismo, Bari, Laterza, 2001. ISBN 8842009636.
- Giancarlo Mazzuca, I signori di Internet: la via italiana alla new economy, Milano, Dalai Editore, 2000.
- Sergio Saviane, Italia desnuda: trent'anni di vita italiana, 1967-1997, Treviso, Canova, 1997.
- Sergio Saviane, Moravia desnudo, Milano, SugarCo, 1976.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Recensione del sito primaonline.it di Francesca Rinaldi su www.bottegascriptamanent.it, anno IV, n. 29, gennaio 2010