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Sally Carr

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Sally Carr
Sally Carr nel 1972
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenerePop
Periodo di attività musicale1970 – 1974[1]
1991 – 2012[2]
StrumentoPercussioni, tamburello, voce
Etichetta
Gruppi attualiMiddle of the Road

Sarah Cecilia Carr (Muirhead, 28 marzo 1945) è una cantante britannica, nota principalmente come la cantante principale del gruppo pop degli anni settanta Middle of the Road.

Sarah Cecilia Carr è nata il 28 marzo 1945. Ha quattro fratelli.[3] Suo padre era un minatore. Sua madre, Cecilia, era costretta a letto. Quando Carr era bambina la famiglia cantava intorno a un pianoforte; la Carr non ha mai avuto alcuna formazione vocale professionale. Si esibisce ancora nei concerti di vecchia musica (2010).[4]

Nel 1978 la Carr sposò il giornalista Chick Young e nel 1980 ebbe un figlio, Keith. Si separarono nel 1984, ma non divorziarono e rimasero amici. Il 18 gennaio 2001 Keith è morto in un incidente di moto.[5]

Il primo gruppo di Carr si chiamava The Southerners.[3] Nel 1971 si formò il gruppo Middle of the Road e la Carr ebbe successo con canzoni come "Soley, Soley" e "Chirpy Chirpy Cheep Cheep". Dopo la morte di sua madre Cecilia, la Carr ebbe difficoltà a cantare le frasi "Dov'è andata tua mamma?" e "Mi sono svegliato stamattina e mia mamma non c'era" di quella canzone.[5]

  1. ^ News Update November 2007 - Eric McCredie, in www.middleoftheroad-popgroup.com, November 2007. URL consultato il 21 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2018).
  2. ^ A Set Back for Sally (June 2013), in www.middleoftheroad-popgroup.com, June 2013. URL consultato il 21 marzo 2018.
  3. ^ a b Sally Carr, su middleoftheroad.oldiemusic.de, Oldie Music. URL consultato il 23 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2012).
  4. ^ Digger spoke to Sally Carr and Ken Andrew of Middle Of The Road., su retrosellers.com, Retrosellers. URL consultato il 23 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2013).
  5. ^ a b Singer Sally Carr on her battle to cope after tragic death of son, su dailyrecord.co.uk, Daily Record, 24 gennaio 2010. URL consultato il 23 febbraio 2010.

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