Samuel Elbert
Samuel Elbert | |
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18º Governatore della Georgia | |
Durata mandato | 6 gennaio 1785 – 9 gennaio 1786 |
Predecessore | John Houstoun |
Successore | Edward Telfair |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Professione | Commerciante Militare |
Samuel Elbert | |
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Nascita | Savannah, 1740 |
Morte | Contea di Chatham, 1º novembre 1788 |
Cause della morte | Sconosciute |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Gran Bretagna Stati Uniti |
Forza armata | Milizia della Georgia Esercito continentale |
Anni di servizio | 1772-1775 (Gran Bretagna) 1775-1786 (Stati Uniti) |
Grado | Maggior generale (Stati Uniti) Brigadier generale (Georgia) |
Comandanti | Benjamin Lincoln George Washington |
Guerre | Guerra d'indipendenza americana |
Battaglie | Presa di Savannah Battaglia di Briar Creek Battaglia di Yorktown |
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Samuel Elbert (Savannah, 1740 – Contea di Chatham, 1º novembre 1788) è stato un politico e generale statunitense.
Fu il 18º governatore della Georgia, e gli sono dedicati la contea di Elbert e la sua capitale Elberton.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1740 a Savannah da William Elbert, un reverendo battista, e sua moglie Sarah.[1][2][3] Cominciò a praticare molto giovane il commercio, ed entro il 1770 era già divenuto un commerciante di successo con vaste proprietà terriere e numerosi schiavi.[2] Sposato con Elizabeth Rae, ebbe da lei sei figli.[1][4]
Era un massone, e nel corso della sua vita divenne uno dei membri di spicco della massoneria georgiana assumendo la carica di Gran Maestro statale tra il 1776 e il 1786.[1][5] Durante gli anni si convertì all'anglicanesimo, ma ciò non gli impedì di sposare gli ideali rivoluzionari allo scoppio della guerra d'indipendenza americana.[1]
Carriera militare
[modifica | modifica wikitesto]Arruolatosi nella milizia georgiana col grado di capitano dei granatieri,[2] nel 1772 si recò in Inghilterra per seguire dei corsi di addestramento; rientrato nelle Tredici Colonie, per alcuni anni svolse il ruolo di addestratore delle truppe della milizia.[1]
Fu fedele alla causa indipendentista fin dai primi giorni della rivoluzione americana, e nell'agosto 1775 occupò Augusta sottraendola al controllo lealista. L'anno successivo divenne comandante in capo della milizia della Georgia, per poi essere inquadrato come colonnello nel neonato esercito continentale.[1][2][4] Durante i primi anni della guerra si occupò di difendere la Georgia dalle aggressioni esterne, e condusse inoltre varie spedizioni verso la Florida britannica, tutte però risoltesi in fallimenti a causa delle incomprensioni tra i vertici militari e politici dello Stato.[1][2][4]
Durante la presa di Savannah del dicembre 1778 non riuscì a difendere le sue posizioni dagli attacchi inglesi e fu costretto a ritirarsi,[2] mentre nel marzo 1779, alla sconfitta americana di Briar Creek, Elbert venne ferito e catturato dal nemico,[2] scampando alla morte solo perché riconosciuto da un capitano inglese come un compagno massone.[5] Rimase prigioniero per quasi due anni, fino alla caduta di Charleston, dopodiché venne rilasciato e si unì a George Washington durante la battaglia di Yorktown, l'ultimo e risolutivo scontro della guerra.[1][2][4]
Tornato in Georgia, tra il 1782 e il 1783 venne nominato maggior generale dell'esercito continentale e brigadier generale della milizia statale.[1][2][4]
Carriera politica e morte
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1784 venne eletto al congresso continentale, ma rifiutò la nomina. L'anno successivo venne quindi eletto governatore della Georgia per un anno, carica che invece accettò.[1][2][4][5] Durante il suo mandato si occupò di ricostruire lo Stato, devastato dalla guerra, e autorizzò e supervisionò la fondazione dell'Università della Georgia.[1]
Dopo la fine del suo mandato venne nominato sceriffo della contea di Chatham, dove rimase fino al novembre 1788, quando morì improvvisamente.[1][2][4] Lui e la moglie vennero sepolti nella piantagione di lei, e i loro resti vennero riscoperti solo all'inizio del XX secolo. Nel 1924 le spoglie degli Elbert vennero infine trasferite nel Cimitero Coloniale di Savannah, dove si trovano ancora oggi.[2][4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Beryl Diamond, Samuel Elbert, su georgiaencyclopedia.org.
- ^ a b c d e f g h i j k l (EN) David Seibert, General Samuel Elbert, su dlg.usg.edu.
- ^ Una leggenda afferma che sarebbe giunto in Georgia da ragazzo, rimasto orfano dei genitori, ma non ci sono prove concrete di ciò.
- ^ a b c d e f g h (EN) Samuel Elbert (1740-1788), su it.findagrave.com.
- ^ a b c (EN) David Seibert, General Samuel Elbert, su hmdb.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4106156762926441300005 · LCCN (EN) no2019123878 · GND (DE) 1193432200 |
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