Santuario di Prascondù
Santuario di Prascondù | |
---|---|
Il Santuario di Prascondù | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Località | Ribordone |
Indirizzo | Località Santuario di Prascondu, 10080 Ribordone TO, Italia |
Coordinate | 45°27′13″N 7°30′04″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Maria Santissima di Loreto |
Diocesi | Ivrea |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | XVII secolo |
Completamento | inizio XX secolo |
Il santuario di Prascondù è un santuario intitolato alla Madonna di Loreto. È situato a 1321 metri s.l.m. e si trova in comune di Ribordone, in provincia di Torino.[1] È uno dei luoghi di culto più noti del Canavese ed è la tradizionale meta di devoti e visitatori, in particolare durante la festa del santuario che si svolge ogni anno il 27 agosto.[2] Rappresenta la più importante espressione dell'architettura religiosa presente nel territorio del Parco nazionale del Gran Paradiso.[3]
Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]In piemontese Prascondù sta a significare "prato nascosto", che a sua volta deriva probabilmente dal fatto che la conca dove sorge il santuario non è visibile dalla parte bassa della vallata di Ribordone.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione del santuario è dovuta al fatto che, secondo la tradizione, il 27 agosto 1619 Giovannino Berardi, un giovane di Ribordone che l'anno precedente aveva perso la parola, ebbe una visione della Madonna. Questa disse al giovane che per riacquistare la parola egli avrebbe dovuto compiere un pellegrinaggio a Loreto ottemperando ad un voto fatto in precedenza dal padre. Il pellegrinaggio venne completato e sulla strada del ritorno a Ribordone il ragazzo riacquistò effettivamente l'uso della voce nei pressi di un pilone votivo.
I ribordonesi venuti a conoscenza del miracolo iniziarono la costruzione di una cappella presso il luogo dell'apparizione. Questo primo edificio di culto fu distrutto da una valanga e in seguito ricostruito in una posizione più sicura; nel 1659 venne solennemente consacrato.
Seguirono poi numerosi ampliamenti e ristrutturazioni che portarono all'odierno complesso di edifici.
La principale ricorrenza che si celebra al santuario è quella dedicata al fatto miracoloso alla base della sua costruzione, che si commemora il 27 agosto.
Il museo
[modifica | modifica wikitesto]Gli edifici del complesso religioso ospitano anche il Museo della religiosità popolare, una struttura espositiva multimediale creata del Parco Nazionale del Gran Paradiso. La visita è gratuita e comprende una serie di audiovisivi dedicati alle forme di espressione religiosa che nel corso del tempo si sono manifestate nella zona circostante al santuario.[2]
Accesso
[modifica | modifica wikitesto]Il santuario è raggiungibile dalla ex-Strada statale 460 di Ceresole, seguendo la strada provinciale 49 di Ribordone a partire da Sparone.
Escursionismo
[modifica | modifica wikitesto]Dal santuario sono possibili varie escursioni verso gli alpeggi e le cime circostanti. Prascondù è inoltre collocato lungo il percorso della Grande Traversata delle Alpi nonché sulla tappa D26 del percorso blu della Via Alpina.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
- ^ a b La strada del Gran Paradiso - itinerari culturali nelle valli Orco e Soana, Comunità Montana Valli Orco e Soana, ed. Marcograph, Venaria Reale, 2002; on-line in .pdf su www.cm-valliorcosoana.to.it Archiviato il 20 giugno 2015 in Internet Archive. (consultato nell'ottobre 2012)
- ^ Architettura religiosa, scheda sul sito ufficiale del Parco del Gran Paradiso www.pngp.it (consultato nel novembre 2012)
- ^ Descrizione della tappa su www.via-alpina.org (consultato nell'ottobre 2012)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- S.Francesetti e A.Paviolo, Il santuario di Prascondù in Ribordone, Torino, Ti.Bi., 1989.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su santuario di Prascondù