Sebastiano Rossi

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Sebastiano Rossi
Rossi al Milan nel 1996
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza197 cm
Peso94 kg
Calcio
RuoloPortiere
Termine carriera1º luglio 2003
Carriera
Giovanili
1979-1982Cesena
Squadre di club1
1982-1983Forlì11 (-13)
1983-1984Cesena0 (0)
1984-1985Empoli0 (0)
1985-1986Rondinella Marzocco28 (-19)
1986-1990Cesena127 (-123)[1]
1990-2002Milan240 (-207)
2002-2003Perugia12 (-16)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Sebastiano Rossi (Cesena, 20 luglio 1964) è un ex calciatore italiano, di ruolo portiere.

Titolare del Milan della prima metà degli anni 1990, con il club milanese si è aggiudicato cinque scudetti (1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996, 1998-1999), tre Supercoppe italiane (1992, 1993, 1994), una Coppa Intercontinentale (1990), due Supercoppe UEFA (1990, 1994) e una Champions League (1993-1994). Dal 1994 al 2016 ha detenuto il record di imbattibilità assoluta nella Serie A a girone unico.[2]

Considerato uno dei migliori portieri italiani della sua generazione, è stato inserito dall'IFFHS al 45º posto nella classifica dei più forti numeri 1 del periodo 1987-2011.[3] Nonostante il ricco palmarès, non ha mai indossato la maglia della nazionale, pur ricevendo due convocazioni nel 1994.

Caratteristiche tecniche

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Abile sia tra i pali che nelle uscite,[4] era un portiere molto dotato sul piano tecnico e fisico.[5][6][7] Durante la sua militanza nel Milan, protetto da una linea difensiva fra le migliori al mondo, ha acquisito familiarità con il gioco a zona[5] e autorevolezza nel dirigere la retroguardia;[5][8] incrementata la propria affidabilità sul piano caratteriale, è stato ritenuto, verso la metà degli anni 1990, un serio candidato alla maglia da titolare della nazionale.[9][10][11] Capace, nonostante l'altezza e la stazza, di opporsi efficacemente ai tiri rasoterra,[4] giocava discretamente anche coi piedi, pur senza eccellere.[6][12]

I primi anni tra Forlì, Rondinella e Cesena
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Rossi (a destra) al Cesena nel 1989, in azione da sweeper-keeper sullo juventino Rui Barros

Dopo aver militato nelle giovanili del Cesena, squadra della sua città natale, con cui vinse un Campionato Primavera sotto la guida di Arrigo Sacchi,[10] passò in prestito al Forlì in Serie C1, dove giocò le sue prime partite da professionista, assommando 11 presenze e 13 gol subìti. Trascorse quindi due stagioni (di nuovo Cesena e poi Empoli) senza mai scendere in campo.

Nel 1985 fu mandato a giocare in Toscana, di nuovo in C1, nella Rondinella Marzocco: furono 28 partite con 19 gol subìti. Rientrato alla fine della stagione dal prestito, dal 1986 al 1990 Rossi fu titolare fisso del Cesena, squadra con la quale esordì in Serie A il 13 settembre 1987, in occasione della partita casalinga contro il Napoli.

Le vittorie al Milan
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Nell'estate 1990 il Cesena cedette Rossi al Milan, che lo acquistò come riserva di Andrea Pazzagli. Con la cessione di quest'ultimo al Bologna, nel 1991 Rossi divenne titolare indiscusso della porta rossonera, rintuzzando l'effimera concorrenza di Francesco Antonioli nel campionato 1992-1993 e vincendo nel corso del decennio cinque scudetti (tre consecutivi dal 1992 al 1994, e poi altri due nel 1996 e 1999), una Champions League (1994), una Supercoppa UEFA (1994) e tre Supercoppe di Lega consecutive (dal 1992 al 1994). Nel campionato 1993-1994, inoltre – anche grazie a una linea difensiva formata dai compagni di squadra Franco Baresi, Alessandro Costacurta, Mauro Tassotti e Paolo Maldini –, superò il record di Dino Zoff (903') e guadagnò, con 929 minuti, il primo posto nella classifica dei portieri imbattuti nella storia della massima serie italiana a girone unico, un primato che manterrà per i successivi ventidue anni (superato solo nel 2016 da Gianluigi Buffon, imbattuto per 974').[2] A fine stagione, Rossi giunse quinto nella classifica dei migliori portieri dell'anno, stilata dall'IFFHS.[13]

Nella stagione 1996-1997 fu relegato temporaneamente in panchina a vantaggio del giovane Angelo Pagotto, ma riguadagnò le chiavi della porta milanista dopo poco tempo. Con l'arrivo di Massimo Taibi nell'estate 1997, Rossi non giocò il girone di andata del campionato 1997-1998 ma recuperò la titolarità con la tornata di ritorno.

Rossi sotto la curva rossonera dopo Milan-Foggia (2-1) del 27 febbraio 1994, partita in cui stabilì, con 929 minuti, l'allora record d'imbattibilità della Serie A a girone unico

Fu l'anno successivo che Rossi perse definitivamente il posto nell'undici titolare, che aveva peraltro da poco riacquistato ai danni del tedesco Jens Lehmann, ingaggiato quell'estate, a causa di un grave gesto di cui si macchiò nei minuti finali di Milan-Perugia (2-1), giro di boa del campionato 1998-1999: dopo un rigore trasformato dal perugino Hidetoshi Nakata, il portiere colpì con un pugno al volto il biancorosso Cristian Bucchi, reo di voler recuperare il pallone in fondo alla rete onde affrettare la ripresa del gioco.[14] Tale «raptus» gli costò il cartellino rosso e cinque giornate di squalifica.[15] Non potendo più contare nemmeno sullo stesso Lehmann (nel frattempo ceduto nel mercato invernale), l'allenatore Alberto Zaccheroni fu quindi costretto ad affidare la porta milanista al ventunenne e ancora sconosciuto ai più Christian Abbiati, il quale fu autore di diverse buone prestazioni rimanendo così titolare sino al termine della stagione (ruolo che poi manterrà per gli anni a venire), culminata con la vittoria del sedicesimo scudetto rossonero.[16]

Gli ultimi anni a Milano, l'epilogo al Perugia
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Le presenze maturate al Milan nel torneo 1998-1999 furono comunque sufficienti a Rossi per fregiarsi, per la quinta e ultima volta in carriera, del titolo di campione d'Italia. Fu ancora la riserva di Abbiati nella stagione successiva; riprese poi il posto da titolare per alcune partite, prima di una pesante lite nello spogliatoio con Zaccheroni e Galliani, in seguito a una sua esclusione nel marzo 2000.[17] Dal 2000-2001 divenne il terzo portiere rossonero, dietro anche al brasiliano Dida, ma tornò titolare negli ultimi mesi del campionato.

Alla fine della stagione 2001-2002, nella quale era nuovamente tornato in panchina, lasciò Milano dopo dodici anni e fu ingaggiato dal Perugia, squadra con la quale giocò per un'ultima stagione in massima serie, alternandosi con l'australiano Željko Kalac, prima di chiudere la carriera nel 2003 all'età di trentanove anni. Le sue partite in Serie A ammontano a 346.

Nell'ottobre 1994 fu convocato dal commissario tecnico Arrigo Sacchi per una partita contro l'Estonia, valida per le qualificazioni al campionato d'Europa 1996; l'ultima chiamata in nazionale di un portiere del Milan risaliva al 1961, anno in cui Giorgio Ghezzi era uscito dal giro azzurro.[10] Sebbene, come già accennato, fosse opinione diffusa che Rossi avesse le carte in regola per entrare in competizione con l'allora titolare Gianluca Pagliuca,[9][10][11] la sua esperienza in maglia azzurra si concluse dopo la seconda convocazione, avvenuta il mese successivo: in entrambi i casi fece da riserva a Pagliuca, senza scendere in campo, dopodiché fu scavalcato dall'emergente Angelo Peruzzi,[18] il quale si sarebbe presto affermato come nuovo numero uno della nazionale.

Dopo il ritiro

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Rossi viene arrestato nella notte tra il 7 e l'8 maggio 2011 dopo aver aggredito, colpendo con un pugno alla bocca, un maresciallo dei Carabinieri in borghese in un bar del centro di Cesena.[19] Subito rilasciato,[20] nel giugno successivo patteggia una pena pecuniaria commutando una condanna a 56 giorni di reclusione per lesioni e resistenza.[21]

Il 31 luglio 2014, nell'ambito di un'inchiesta legata allo spaccio di droga in Emilia-Romagna, viene indagato insieme ad altre diciassette persone per possesso di cocaina.[22] La vicenda giudiziaria — per la quale Rossi ha sempre negato l'attività di spaccio — si chiude nel 2019 con la prescrizione.[23]

Dall'8 luglio 2022 Rossi ricopre il ruolo di responsabile dell'area tecnica dei portieri del Cesena, con competenza dalla prima squadra alle giovanili.[24]

Presenze e reti nei club

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1990-1991 Italia (bandiera) Milan A 9 -3 CI 8 -4 CC 1 -1 SU+CInt 0 0 18 -8
1991-1992 A 30 -18 CI 2 -1 - - - - - - 32 -19
1992-1993 A 27 -25 CI 6 -2 UCL 6 -2 SI 0 0 39 -29
1993-1994 A 31 -11 CI 0 0 UCL 11 -2 SI+SU+CInt 1+2+1 0 + -2 + -3 46 -18
1994-1995 A 34 -32 CI 0 0 UCL 11 -6 SI+SU+CInt 1+2+1 -1 + 0 + -2 49 -41
1995-1996 A 34 -24 CI 0 0 CU 0 0 - - - 34 -24
1996-1997 A 26 -35 CI 3 -1 UCL 6 -13 SI 1 -2 36 -51
1997-1998 A 17 -25 CI 10 -9 - - - - - - 27 -34
1998-1999 A 13 -14 CI 3 -5 - - - - - - 16 -19
1999-2000 A 5 -7 CI 4 -7 UCL 0 0 SI 1 -2 10 -16
2000-2001 A 14 -13 CI 2 -2 UCL 1 -1 - - - 17 -16
2001-2002 A 0 0 CI 5 -6 CU 1 0 - - - 6 -6
Totale Milan 240 -207 43 -37 37 -25 10 -12 330 -281
2002-2003 Italia (bandiera) Perugia A 12 -16 CI 0 0 Int. 0 0 - - - 12 -16
Totale carriera 252 -223 43 -37 37 -25 10 -12 342 -297

Competizioni nazionali

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Milan: 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996, 1998-1999
Milan: 1992, 1993, 1994

Competizioni internazionali

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Milan: 1990
Milan: 1990, 1994
Milan: 1993-1994
  1. ^ 130 (-124) se si considerano gli spareggi promozione del campionato italiano di Serie B 1986-1987.
  2. ^ a b Record di imbattibilità per Buffon: 974', su legaseriea.it, 20 marzo 2016. URL consultato il 20 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
  3. ^ Nazionale, Ranking Fifa: Italia stabile al 4º posto. Iffhs, Buffon nominato miglior portiere, su repubblica.it, 17 gennaio 2013.
  4. ^ a b Alessandro Rialti, Ecco come lo giudicano un ex CT azzurro e tre colleghi, in Rossi, un tuffo sul mito, La Stampa, 22 febbraio 1994, p. 33.
  5. ^ a b c Licia Granello, Settimo portiere, è il CT dei tormenti, in la Repubblica, 4 ottobre 1994. URL consultato il 4 gennaio 2016.
  6. ^ a b Alessandro Rialti, Sarti vota Marchegiani, in La Stampa, 26 febbraio 1995, p. 41. URL consultato il 25 maggio 2016.
  7. ^ Le pagelle di Tacconi, in La Stampa, 10 ottobre 1995. URL consultato il 31 dicembre 2015.
  8. ^ Roberto Beccantini, SuperGullit incorona Rossi, in La Stampa, 20 settembre 1994, p. 28.
  9. ^ a b Benedetto Ferrara, Pagliuca l'inquieto e l'ombra di Rossi, in la Repubblica, 5 ottobre 1994. URL consultato il 28 dicembre 2016.
  10. ^ a b c d Nino Sormani, Rossi & Sacchi, la storia infinita, in La Stampa, 4 ottobre 1994, p. 33. URL consultato il 28 dicembre 2016.
  11. ^ a b Tacconi: l'età matura è un vantaggio, in La Stampa, 4 ottobre 1994, p. 33. URL consultato il 28 dicembre 2016.
  12. ^ Gigi Garanzini, Portieri, anche i piedi hanno le ali, in Corriere della Sera, 28 giugno 1993, p. 29.
  13. ^ (EN) José Luis Pierrend, IFFHS' World's Best Goalkeeper of the Year 1994, su rsssf.com, 25 gennaio 2000. URL consultato il 28 dicembre 2016.
  14. ^ Alberto Costa e Giancarla Ghisi, Il Milan ritrova Bierhoff e perde Rossi, in Corriere della Sera, 18 gennaio 1999, p. 34 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2015).
  15. ^ Mano pesante, su www2.raisport.rai.it, Rai Sport, 20 gennaio 1999. URL consultato il 10 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2016).
  16. ^ Gaia Piccardi, Abbiati, un pugno ti cambia la vita, in Corriere della Sera, 2 ottobre 1999, p. 43 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
  17. ^ Alessandro Di Gioia, Che fine ha fatto? Sebastiano Rossi, 'l'ascensore' dei record tra parate e follia, su calciomercato.com, 22 marzo 2016.
  18. ^ Roberto Beccantini, Azzurri, niente sesso per 1 mese, in La Stampa, 31 marzo 1995, p. 34.
  19. ^ Corrado Zunino, Rossi prende a pugni un carabiniere arrestato l'ex portiere del Milan, in la Repubblica, 9 maggio 2011, p. 20. URL consultato il 16 aprile 2013.
  20. ^ Sebastiano Rossi torna in libertà, su corriere.it, 9 maggio 2011. URL consultato il 16 aprile 2013.
  21. ^ Maurizio Burniacci, Seba in tribunale: un patteggiamento chiude la 'notte pazza', su ilrestodelcarlino.it, 21 giugno 2011. URL consultato il 16 aprile 2013.
  22. ^ Milan, l'ex portiere Sebastiano Rossi indagato per possesso di cocaina, su gazzetta.it, 31 luglio 2014.
  23. ^ Spaccio di cocaina, si chiude con la prescrizione il processo per Sebastiano Rossi, su ravennatoday.it, 15 maggio 2019.
  24. ^ Sebastiano Rossi torna in bianconero, su calciocesena.com, 8 luglio 2022.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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