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Sibilla (Tino di Camaino)

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Sibilla?
AutoreTino di Camaino
Data1320 circa
Materialemarmo
Altezza65 cm
UbicazioneMuseo dell'Opera del Duomo, Firenze

La Sibilla è un frammento di scultura marmorea a tutto tondo (h 35 cm) di Tino di Camaino, databile al 1320 circa e conservata nel Museo dell'Opera del Duomo di Firenze. In tutta probabilità proviene da un gruppo scultoreo sopra una delle porte del battistero di Firenze.

Un documento del 1321 ricorda come già in opera su una delle porte del battistero di tre Virtù, attribuite poi a Tino di Camaino che era giunto in città nel 1320; collocati entro nicchie, come si evince dalle rappresentazioni quattrocentesche del battistero (come quella sul cassone di Giovanni Toscani al Bargello), vennero rimossi all'inizio del Cinquecento quando furono creati i gruppi marmorei di Andrea Sansovino, Francesco Rustici e Vincenzo Danti. Lanzi fu il primo ad associare la menzione con i frammenti di statue nei depositi del Duomo, ipotesi per lo più confermata dalla critica successiva con l'eccezione della personificazione con cornucopia, già indicata come Carità e oggi identificabile forse con una Sibilla. La statua della Carità originaria era infatti forse quella oggi al Museo Bardini.

Descrizione e stile

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La cosiddetta Sibilla è coronata e tiene in mano una cornucopia da cui esce la fiamma dell'amor divino. Tale rappresentazione, alternativa quella della donna che allatta più fanciulli, è riferibile alla virtù della Carità, Giotto ad esempio la dipinse nella Cappella degli Scrovegni con un cesto colmo dei frutti della terra con i quali essa sostenta se stessa e i bisognosi. La figura del Museo Bardini però, più tipica nell'iconografia e col retro appena abbozzato (quindi confermante la collocazione entro una nicchia), appare però oggi più probabile con rappresentazione della Virtù.

Si è dunque ipotizzato che la figura potesse essere un altro tipo di rappresentazione simbolica, come una sibilla, o magari l'angelo che assisteva al Battesimo di Cristo sulla porta sud.

  • AA.VV., Il museo dell'Opera del Duomo a Firenze, Mandragora, Firenze 2000. ISBN 88-85957-58-7

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