SOPHIE
SOPHIE (Spectrographe pour l'Observation des Phénomènes des Intérieurs stellaires et des Exoplanètes, in italiano "spettrografo per l'osservazione dei fenomeni degli interni stellari e degli esopianeti") è uno spettrografo di tipo echelle[1] (a scala) ad alta risoluzione installato sul telescopio riflettore da 1.93 metri che è situato presso l' osservatorio dell'Alta Provenza, nel sud-est della Francia, Alpi dell'Alta Provenza.[2]
Lo strumento, completamente automatizzato, è stato progettato per effettuare misurazione di astrosismologia e rilevamento di pianeti extrasolari con il metodo della velocità radiale. Basato sull'esperienza dello spettrografo ELODIE, del quale è successore, è operativo dall'autunno del 2006, dopo avere acquisito la prima luce in agosto su 51 Pegasi,[3] stella usata spesso come riferimento per la verifica di nuovi strumenti.
Lo spettro elettromagnetico in ingresso proveniente dalla sorgente (l'oggetto celeste) viene sottoposto ad analisi nella gamma di lunghezze d'onda da 387,2 nm a 694,3 nm, comprendente quindi tutta la fascia della luce visibile, dalle prime tonalità del violetto a quelle centrali del rosso. Lo spettrografo è collegato a valle del fuoco Cassegrain,[4] tramite una coppia[5] di canali di comunicazione a fibre ottiche che trasferiscono la luce dal telescopio allo spettrografo; i canali dei dati essendo indipendenti consentono contemporaneamente di disporre di due diverse risoluzioni, HE (High Efficiency) con una risoluzione minore ma un maggiore trasferimento di dati (throughput) nell'unità di tempo, utile per oggetti molto lontani quando il dettaglio non è una priorità; ed HR (High Resolution).[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Funzionamento dei principali tipi di spettroscopi astronomici, su lightfrominfinity.org. URL consultato il 2 gennaio 2021.
- ^ a b (EN) Spettrografo SOPHIE, su obs-hp.fr. URL consultato il 2 gennaio 2021.
- ^ (EN) SOPHIE Spectrograph - First Light !, su obs-hp.fr. URL consultato il 2 gennaio 2021.
- ^ Come funzionano i telescopi? (PDF), su brera.mi.astro.it. URL consultato l'11 gennaio 2021.
- ^ Si veda nell'img. le due linee di ingresso sulla sinistra. Una terza linea, in arancione, non schermata, è predisposta per un ulteriore opzione (JPG), su obs-hp.fr. URL consultato il 2 gennaio 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) B. Mosser et al., Asteroseismology of Procyon with SOPHIE, in A&A, vol. 478, n. 1, gennaio 2008, DOI:10.1051/0004-6361:20078337.
- (EN) S. Perruchot, D. Kohler et al., The SOPHIE spectrograph: design and technical key-points for high throughput and high stability, in Proceedings of SPIE - The International Society for Optical Engineering, vol. 7014, luglio 2008, DOI:10.1117/12.787379.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pagina dello strumento sul sito dell'osservatorio