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Tafazzi

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Tafazzi
Tafazzi a Mai dire Gol con Teo Teocoli e Simona Ventura
AutoreCarlo Turati
Interpretato daGiacomo Poretti
Caratteristiche immaginarie
Specieumano
SessoMaschio

Tafazzi è un personaggio ideato da Carlo Turati e interpretato da Giacomo Poretti, componente del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, la cui caratteristica principale è l'autolesionismo.

Caratteristiche

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Tafazzi possiede una corporatura piuttosto robusta. Ama il wrestling e le arti marziali. Indossa sempre una tuta a calzamaglia nera con un sospensorio di colore bianco e quando combatte combina guai. Ama inoltre colpirsi l'inguine con una bottiglia di plastica vuota mentre saltella canticchiando Gam Gam.

Giacomo Poretti, l’attore che interpreta Tafazzi

In una veste meno elaborata - e soprattutto senza quella forte impronta masochistica che diverrà il suo marchio di fabbrica - Tafazzi nasce nel 1987. La sua è, comunque, fin dalle origini una ricerca di "non comicità" (lo zero assoluto de I corti di Aldo Giovanni & Giacomo). Nella finzione dello spettacolo Mens sana in corpore nano, infatti, è la nemesi con cui la madre di Giacomo Poretti punisce l'idea malsana del figlio («...fare il cretino di notte per far ridere gli scemi che vanno al cabaret») scrivendogli con un pezzo serio. Sospensorio e bottiglia (e quindi il Tafazzi definitivo) arrivano assolutamente per caso nel 1992 a Zelig. Lo spettacolo si intitola Ritorno al Gerundio (con Aldo, Giovanni, Giacomo, Marina Massironi, Flavio Oreglio e Antonio Cornacchione). In uno sketch in cui Aldo e Giovanni fanno la parte di Flash e Superman con poteri dimezzati, a Giacomo viene l'idea di trasformare Tafazzi in un novello supereroe. Il suo superpotere è battersi i testicoli con una bottiglia di plastica, ululando un semplice "pam-pam" al ritmo dei colpi sul sospensorio.

In tv compare per la prima volta nel programma Cielito lindo su Rai 3 nel 1993. Ma diventa famoso nel programma Mai dire Gol su Italia 1, nel 1995, in un incontro di wrestling in cui sfidava il wrestler Hulk Hogan (interpretato da Teo Teocoli). Anche in questo, tutto avviene per caso: Aldo e Giovanni hanno un ruolo preciso nello sketch; Giacomo - il meno "fisico" dei tre - non sa cosa fare e quindi passa sullo sfondo, autoflagellandosi i testicoli e gorgheggiando quello che diventerà il suo tormentone («Oh-oh-oh, oh-oh-oooh!»), che riprende la melodia del brano Gam Gam.

A quella stagione di Mai dire Gol si deve la consacrazione del personaggio, di nuovo per puro caso. L'idea di usare Tafazzi come icona del masochismo della sinistra italiana, infatti, è di Walter Veltroni. Così, invece, è la storia del personaggio, raccontata nel libro biografico del trio:[1]

«Ecco allora la scena demenziale della prima di Tafazzi a Mai dire Gol: e Teocoli che accusa il colpo. Dopo quella serata d’esordio di Tafazzi ci avviamo verso casa. Prima di salutare Giacomo, Giova gli fa: «Sai una cosa? Ci siamo giocati male Tafazzi. Non ti offendere, eh, però proprio non funzionavi… Non so, forse non eri in forma, o forse è meglio che quel personaggio lo lasciamo perdere, ce l’avevano detto quelli della Rai, no?». Ha sempre un certo tatto, Giovanni. Giacomo va a letto con un buonumore tale che sui maroni, al posto delle bottigliate, ora si sparerebbe con un cannone. Ma non ce n’è bisogno, perché la mattina dopo la cannonata la spara Annita, la moglie di Giovanni. Alle 9 ci ritroviamo tutti a casa loro per andare in aeroporto: dobbiamo partire per Palermo per uno spettacolo a teatro, una di quelle serate che ci ha organizzato Paolo Guerra. Annita va dritta al punto: «Siete stati bravi ieri, però Tafazzi non vi è venuto mica tanto bene, vero?». Eh, son soddisfazioni, pensa Giacomino. Ma ecco perché diciamo che Tafazzi ci ricorda sempre che la vita è imprevedibile. La sera stessa, mentre aspettiamo di cominciare, Giacomo riceve una telefonata di Gino e Michele: «Uè, ma lo sai che ti sta cercando Veltroni?». All’epoca Veltroni era direttore de L’Unità. Ma che cacchio vorrà da me, pensa Giacomo. «Ho visto ieri sera a Mai dire Gol la gag di Tafazzi. Bella e sfolgorante.» dice lui (avete presente come parla Veltroni, no?). «Grande capacità di cogliere, direi perfettamente, l’anima della sinistra italiana, che è autolesionista, si fa del male da sola…Ecco perché perde. Bravo Giacomo. Io non posso scrivere il pezzo perché sono il direttore, lo faccio fare a Sandro Veronesi. La sinistra ha bisogno di imparare dai propri difetti». E così, il giorno dopo, sull’Unità nasce l’identificazione Tafazzi - sinistra italiana.»

Benché pensato con nome di Tafazzi (con una F sola) fin dai suoi esordi, nei primi sketch era pronunciato "Taffazzi" ma Teocoli, interpretando il personaggio di Felice Caccamo, lo storpiava con il suo pesante accento napoletano e finì col consacrarne definitivamente il nome in Tafazzi. Il suo tormentone è «Oh-oh-oh, oh-oh-oooh!», che riprende la melodia del brano Gam Gam dal film Jona che visse nella balena, del 1993; in realtà, nelle prime apparizioni cabarettistiche e televisive, Tafazzi non cantava, ma emetteva un semplice «Pam pam!» con la bocca per sottolineare il gesto dell'autoflagellazione.

In quel periodo Mai dire Gol aveva una rubrica, Piccole antenne crescono, in cui venivano mostrate le trasmissioni sportive delle televisioni locali. In una di queste, La testa nel pallone dell'emittente campana Video Team Italia, il presentatore Mariano Cimmino passava il tempo a intonare cori da stadio, spesso aiutato dalla gente che lo chiamava da casa; tra questi cori figurava appunto un inno dedicato all'allora calciatore del Napoli, Alain Boghossian, sulla melodia di Gam Gam, cantato dal presentatore in questione che, per l'occasione, era addirittura salito sul tavolo dello studio, creando un momento di intensa comicità, più o meno involontaria. In quella stessa puntata, Tafazzi apparve in uno sketch intonando appunto Gam Gam, accentuando così l'effetto comico proprio in virtù di quelle immagini viste in precedenza: da lì in poi sarebbe diventato il suo tormentone fisso.

Usi del termine

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Tafazzi è stato definito, dallo stesso trio, lo "zero comico assoluto". Nonostante la palese e completa insulsaggine del personaggio, il nome Tafazzi è entrato, nel linguaggio comune: "tafazzista", "tafazzismo" (già attestato nella Repubblica del 16 maggio 1996, p. 11, Commenti - Curzio Maltese),[2][3] come riferimento per antonomasia del comportamento masochistico ed è utilizzato anche in ambito giornalistico-politico.[4][5][6]

Nel 1996 la genetista Silvia Bione e i suoi collaboratori hanno individuato la proteina responsabile della sindrome di Barth, una forma di 3-metilglutaril aciduria, e l'hanno battezzata tafazzina per l'assiduo lavoro di ricerca necessario alla sua scoperta.[7]

Collegamenti esterni

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