Teodora di Sihla
Santa Teodora di Sihla | |
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Icona del XX secolo | |
Religiosa | |
Nascita | Vânători-Neamț, 1650 circa |
Morte | XVII secolo |
Venerata da | Chiesa ortodossa rumena |
Canonizzazione | 20 giugno 1992 dal Sinodo della Chiesa ortodossa rumena |
Ricorrenza | 7 agosto |
Teodora di Sihla o Teodora la Pia[1] (Teodora de la Sihla; Vânători-Neamț, 1650 circa – XVII secolo) è stata una religiosa rumena commemorata come santa dalla Chiesa ortodossa rumena.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata durante il regno di Vasile Lupu, era la figlia del capo armaiolo della cittadella di Neamț, il boiardo Ștefan Joldea. Durante la sua giovinezza, fu data in sposa contro la sua volontà. Essendo senza figli, sia lei che suo marito decisero di abbracciare il monachesimo, ritirandosi lui nel monastero di Poiana Mărului sotto il nome di Elfterie, e lei a Vărzărești.
Le invasioni straniere la spinsero a ritirarsi sui monti Buzău (si dice sia passata anche per l'eremo boschivo di Fundătura)[2], dove visse per quasi un decennio (il suo nome è menzionato in un'iscrizione sulla pietra dell'altare dell'eremo boschivo a Nuova Agaton[2]). Da qui andò dapprima al monastero di Neamț, dove venne guidata verso l'eremo di Sihăstria, sul monte Neamț. Con la guida dell'abate di Sihăstria e con la benedizione dell'egumeno dell'eremo, salì sulle montagne per diventare un'anacoreta nelle lande desolate di Sihla. La parola "sihlă" significa "fitta foresta di giovani alberi", "boschetto"[3]. Più di un secolo dopo, Calistrat Hogaș descrisse così l'ambiente dell'eremita:
«Dacă Sihla nu pășește dincolo de marginile firești, apoi are cel puțin însușirea de a atinge aproape culmea de asprime, singurătate și sălbăticie a celei mai puternice închipuiri.
"Se Sihla non supera l'impressione iniziale, è il posto più duro, solitario e selvaggio che si possa concepire."»
Teodora inizialmente viveva in una casetta in una zona rocciosa di Sihla, lasciatole da un anziano monaco. La tradizione orale racconta che le suore in fuga dalle invasioni straniere si imbatterono nella capanna della santa, che la abbandonò per trasferirsi in una grotta, ancora più remota della sua dimora iniziale. Vi avrebbe soggiornato per circa sessant'anni, dormendo su un giaciglio di pietra – ancora visibile.[1] Secondo la leggenda, la scavò con le proprie unghie.[4]
Morte e sepoltura
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la sua morte, il corpo di Teodora rimase nella grotta in cui aveva trascorso la maggior parte del suo eremitaggio. Si dice che la notizia della sua morte abbia raggiunto suo marito, che lasciò Poiana Mărului e andò a trascorrere l'ultimo decennio della sua vita a Sihăstria, vicino al luogo di riposo di sua moglie.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Intorno al 1725[4] fu fondato in sua memoria un monastero, l'Eremo Sihla (Schitu Sihlei).[1] È ricordata come la più rinomata esicasta della tradizione dell'eremo.[5] Rimase sepolta nella grotta fino al 1828-1834 circa quando, durante l'occupazione russa dei Principati rumeni, le sue reliquie furono traslate nel Monastero di Pecherska, a Kiev.[1]
Il Sinodo della Chiesa ortodossa rumena proclamò la canonizzazione di Santa Teodora di Sihla il 20 giugno 1992, stabilendo la sua commemorazione il 7 agosto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Robert Reid, Leif Pettersen, Romania e Moldavia, EDT, 2007, p. 288. URL consultato il 13 maggio 2021.
- ^ a b Diana-Liana Gavrilă, Enigme ale trecutului îndepărtat în Munții Buzăului - Munții Buzăului între mister și realitate, Editura Alpha MDN, 2013, p. 120, ISBN 978-973-139-233-2.
- ^ Dicționarul explicativ al limbii române Ed. a II-a (revăzută și adăugită), Academia Română - Institutul de Lingvistică „Iorgu Irodan”, Editura Univers Enciclopedic Gold, București, 2012.
- ^ a b (EN) Stela Mariana Checiu, Corina Firuță, Visit Romania, Alcor Edimpex, 1997, p. 161. URL consultato il 13 maggio 2021.
- ^ (EN) Seraphim Joantă, Romania - Its Hesychast Tradition and Culture, St. Xenia Skete, 1992, p. 70. URL consultato il 13 maggio 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sf. Cuvioasă Teodora de la Sihla - Viața și nevoințele, rext preluat din Pr. Prof. Dr. Constantin Galeriu, Sfinți români și apărători ai Legii strămoșești, Editura - Institutului Biblic și de Misiune al Bisericii Ortodoxe Române, București, 1987, p. 432-442, Cuvioasa Teodora de la Sihla
- Dicționar Religios, Ion M. Stoian, Ed. Garamond, 1994
- Balan, Ioanichie, Sfânta Teodora de la Sihla, Editura Mănăstirea Sihăstria, 2004.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Teodora de la Sihla, OrthodoxWiki
- Sfanta Teodora de la Sihla, 25 maggio 2012, Pr. Prof. Dr. Mircea Pacurariu, CrestinOrtodox.ro
- http://ziarullumina.ro/documentar/prima-romanca-trecuta-randul-sfintilor[collegamento interrotto], 7 agosto 2007, Nicoleta Olaru, Ziarul Lumina
- Mireasa lui Hristos din Munții Neamțului Archiviato il 2 dicembre 2013 in Internet Archive., 7 agosto 2008, Narcisa Elena Balaban, Ziarul Lumina
- http://ziarullumina.ro/vietile-sfintilor/cuvioasa-desavarsita-pustiul-sihlei[collegamento interrotto], 7 agosto 2010, Silviu Dascălu, Ziarul Lumina
- Panteon creștin - Cuvioasa Teodora Archiviato l'11 luglio 2012 in Internet Archive., 24 aprile 2002, Revista Magazin
- Viata Sfintei Teodora de la Sihla, 24 luglio 2013, CrestinOrtodox.ro
- Sfanta Cuvioasa Teodora de la Sihla, 7 agosto 2009, CrestinOrtodox.ro
- Pestera Sfintei Teodora de la Sihla, 2 luglio 2012, Teodor Dănălache, CrestinOrtodox.ro