Università telematica
L'università telematica (detta anche università a distanza) è un istituto di istruzione superiore di livello universitario che eroga corsi con modalità a distanza, prevalentemente mediante l'impiego di tecnologie di comunicazione.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Tali enti sono abilitati a rilasciare titoli accademici aventi valore legale (lauree, lauree magistrali, master e dottorati di ricerca) in base alla legge dello Stato del mondo in cui operano. La peculiarità delle università telematiche è l'impiego del metodo di insegnamento basato sull'e-learning, ossia mediante formazione a distanza, sebbene in alcuni casi sia prevista anche la possibilità di seguire i corsi anche in aula, ossia presso la sede universitaria. Inoltre, in alcuni paesi, inclusa l'Italia, è previsto dalla legge che le università telematiche debbano tenere esami e sedute di laurea solo nella sede dell'università, senza cioè possibilità di avvalersi della modalità a distanza.
Nel diritto internazionale
[modifica | modifica wikitesto]Unione Europea
[modifica | modifica wikitesto]Il Consiglio dei ministri dell'istruzione dell'Unione europea il 13 luglio 2001 ha emanato una risoluzione sull'e-learning[1] con cui incoraggia gli stati membri a esprimere nuovi metodi e approcci di apprendimento. A sua volta il Parlamento europeo[2] e il Consiglio hanno deciso di supportare anche con specifiche risorse le iniziative degli stati membri dell'Unione europea nel settore della formazione a distanza privilegiando quale settore prioritario di intervento quello universitario.
Nelle legislazioni statali
[modifica | modifica wikitesto]Italia
[modifica | modifica wikitesto]La legge finanziaria per l'anno 2003[3] tra le iniziative collaterali alle disposizioni finanziarie vere e proprie, all'art. 26, 5º comma ha stabilito che il Ministro per l'Innovazione e le tecnologie può, con suo decreto, determinare i criteri e le procedure di accreditamento dei corsi universitari a distanza, fissati poi con successivi decreti interministeriali.
In base a essi il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha poi emanato i singoli decreti di riconoscimento per undici università telematiche. Il 27 settembre 2013 il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza ha firmato il decreto sulla programmazione triennale 2013-2015 delle università, contenente il divieto di aprire nuovi atenei telematici.[4]
La crescente importanza delle università telematiche in Italia è evidente dalle cifre. Negli ultimi dieci anni, il numero degli studenti è aumentato considerevolmente, raggiungendo oltre 160mila iscritti[5]
Spagna
[modifica | modifica wikitesto]- Universidad Nacional de Educación a Distancia, pubblica fondata nel 1973
- Università Aperta della Catalogna, privata fondata nel 1994
Regno Unito
[modifica | modifica wikitesto]- The Open University, statale fondata nel 1969
- ^ 2001/C 204/02 dal titolo Pensare all'istruzione domani
- ^ Decisione n.2318/2003/CE del 5 dicembre 2003 Adozione di un programma pluriennale (2004-2006) per l'effettiva integrazione delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC) nei sistemi di istruzione e formazione in Europa (programma e-learning)
- ^ I provvedimenti previsti dalla legge finanziaria il più delle volte, oltre a disciplinare le entrate e le uscite dello Stato, riguardano altri argomenti che non comportano nel bilancio dello Stato alcuna conseguenza. In questo caso è infatti espressamente previsto che il riconoscimento delle università telematiche avvenga senza oneri per lo Stato.
- ^ Università, decreto di programmazione: stop all'apertura di nuovi atenei, su repubblica.it.
- ^ Università Online Riconosciute dal MIUR, su Ateneionline.it. URL consultato il 26 gennaio 2023.
- ^ Miur Anagrafe Nazionale Studenti, su anagrafe.miur.it.