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Verso la gioia

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Verso la gioia
Maj-Britt Nilsson e Stig Olin in una scena del film
Titolo originaleTill glädje
Lingua originalesvedese
Paese di produzioneSvezia
Anno1950
Durata98 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico
RegiaIngmar Bergman
SoggettoIngmar Bergman
SceneggiaturaIngmar Bergman
ProduttoreAllan Ekelund
Casa di produzioneSvensk Filmindustri
FotografiaGunnar Fischer
MontaggioOscar Rosander
ScenografiaNils Svenwall
TruccoCarl M. Lundh
Interpreti e personaggi

Verso la gioia (Till glädje) è un film diretto da Ingmar Bergman, realizzato nel 1949 per la Svensk Filmindustri.

Un violinista che per lo scoppio di una stufa a carbone ha perso la moglie ripercorre con la memoria il suo passato, ricordando tutte le illusioni, le delusioni e i ripensamenti e soprattutto il fallimento del suo matrimonio che ha coinciso con il suo fallimento artistico.

Il film, che è stato sottovalutato dalla critica, viene esaltato nel saggio da Jean-Luc Godard[1] in un confronto che egli fa tra Bergman e Visconti: "È sublime il momento in cui, nelle Notti bianche, la neve cade a larghe falde attorno alla barca di Maria Schell e Marcello Mastroianni! Ma questo sublime non è nulla a confronto del vecchio direttore d'orchestra di Verso la gioia che, steso sull'erba, guarda Stig Olin osservare pieno d'amore Maj-Britt Nilsson sulla sedia a sdraio e pensa: "Come descrivere uno spettacolo così bello!"

  1. ^ Jean-Luc Godard, Il cinema è il cinema, Milano, Garzanti, 1981, pag. 148

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