Villa Zito
Villa Zito | |
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Villa Zito dall'esterno | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Palermo |
Indirizzo | viale della Libertà, 52 |
Coordinate | 38°08′04.11″N 13°20′56.79″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | prima metà del Settecento |
Inaugurazione | 2015 |
Uso | museo d'arte e archeologico (fino al 2015), pinacoteca (dal 2015) |
Realizzazione | |
Proprietario | Fondazione Sicilia |
Committente | Gaspare Scicli |
Villa Zito è un antico palazzo nobiliare di Palermo. È stata sede del Museo d'arte e archeologia Ignazio Mormino[1] e oggi è sede della pinacoteca della Fondazione Sicilia. Si trova in viale della Libertà.
L'aspetto attuale della Villa naturalmente non è quello originario del Settecento, cioè di una dimora gentilizia di campagna. Esso è il risultato delle ristrutturazioni, ampliamenti e aggiornamenti fatti alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio è stato realizzato intorno alla prima metà del Settecento da Francesco Scicli e presto ceduto al principe Antonio La Grua di Carini, per poi essere rimaneggiato nel tempo. Nel 1909 fu acquisito da Francesco Zito e poi nel 1926 dal Banco di Sicilia.[2]
Il museo Mormino
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1923 l'allora direttore generale del Banco Ignazio Mormino aveva creato una preziosa collezione d'arte, poi affidata alla Fondazione Mormino del Banco di Sicilia.
A partire dal 1958 il Banco di Sicilia manifestò interesse verso l'archeologia siciliana e ristrutturò l'edificio per esporvi materiali concessi in deposito dall'allora competente Ministero della Pubblica Istruzione e provenienti nella quasi totalità da necropoli siciliane. Alcuni pezzi furono restaurati a spese del Banco e fu aperta al pubblico nel 1980 l'esposizione. La collezione si espanse in seguito, grazie a vari acquisti fatti dal Banco, che li collocò a Villa Zito nel 1983.
Molto interessanti le pubblicazioni archeologiche fatte dal Banco, tramite la fondazione Mormino, nel corso degli anni.
In seguito al restauro di Palazzo Branciforte di Scordia a Palermo, ex Monte dei Pegni Santa Rosalia, le collezioni archeologica, numismatica e filatelica dal 2015 sono state esposte in quel luogo.[4]
La pinacoteca
[modifica | modifica wikitesto]La Fondazione Sicilia nel dicembre del 2005 ha acquistato la villa e successivamente ha affidato il restauro e la risistemazione dell'edificio all'architetto Corrado Anselmi, destinandola nel 2015 a sede della collezione pittorica. Un percorso espositivo, di circa mille metri quadri, con in mostra più di trecento opere, che vanno dai grandi maestri del '600, ai paesaggisti siciliani dell'800[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Collezione archeologica del Museo d'Arte e Archeologia Ignazio Mormino, su culturaitalia.it.
- ^ http://www.villazito.it/villa/
- ^ cane/ Statuetta Natura: animali: cane,Palermo, ca 460 - ca 440, su Catalogo Generale dei Beni Culturali. URL consultato il 20 agosto 2023.
- ^ Villa Zito - Gallerie d'Arte e Musei, su turismo.comune.palermo.it.
- ^ Cultura Italia
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa Zito
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, EN) Sito ufficiale, su villazito.it.
- Villa Zito, su CulturaItalia, Istituto centrale per il catalogo unico.