Vito Marino Caferra
«Io credo che dovremo ridurre le responsabilità giuridiche e ricreare o aumentare le responsabilità politiche. La morale sociale non può essere affidata solo alle sentenze dei giudici, deve tornare alle responsabilità dei politici, alla deontologia delle professioni, delle arti e mestieri…»
Vito Marino Caferra (Acquaviva delle Fonti, 1939) è un magistrato, saggista e docente universitario italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]In magistratura
[modifica | modifica wikitesto]Entrato in magistratura nell'aprile del 1965, in primo grado ha svolto le funzioni di pretore a Novara e a Noci e di giudice di tribunale della Terza Sezione Penale e della Prima Sezione Civile del Tribunale di Bari[1], nonché, per circa un decennio, le funzioni di giudice a latere della Corte di Assise di Bari.
In secondo grado ha svolto le funzioni di consigliere della Corte di Appello di Bari[2] e successivamente di presidente della Prima Sezione Civile fino al 1998, anno in cui è stato eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura per la consiliatura 1998-2002. È stato direttore dell'Ufficio Studi e Documentazione del CSM.
Nel 2001, in qualità di presidente della VI Commissione, è stato relatore della Relazione al Parlamento sullo stato dell'Amministrazione della Giustizia[3].
Dal 2002 al 2007 presidente della Sezione Minorenni della Corte di Appello di Bari. Da luglio 2006 a dicembre 2007 è presidente facente funzioni della suddetta Corte di Appello.
Nel dicembre 2007 è stato nominato dal CSM primo presidente della Corte di Appello di Bari, incarico che ha ricoperto fino al 28 novembre 2014.
Attività accademica
[modifica | modifica wikitesto]Ha svolto, quale professore stabilizzato, l'incarico extragiudiziario di insegnamento di Istituzioni di diritto privato presso la Facoltà giuridica dell'Università di Bari dal 1974 al 2007. È autore di numerosi articoli in tema di obbligazioni, responsabilità civile e diritto di famiglia[4].
È direttore culturale della Fondazione "Biblioteca Gaetano Ricchetti" di Bari, Ente Morale che ha per statuto la finalità di promuovere e favorire l'alta cultura[5][6][7], designato nel 1987 dall'allora arcivescovo di Bari-Bitonto Andrea Mariano Magrassi.
La Commissione per le Riforme Costituzionali
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno 2013, il Ministro per le riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, ha chiesto ai presidenti delle commissioni Affari costituzionali della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica l'invio di osservatori presso la Commissione per le Riforme Costituzionali, istituita dal Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta[8]. Il presidente della I commissione della Camera[9] Francesco Paolo Sisto ha designato Vito Marino Caferra, d'intesa con l'unanimità dei rappresentanti dei Gruppi della commissione[10].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Famiglia e assistenza, Zanichelli [12], 1984, 1996, 2003. ISBN 8808178048.
- Diritti della persona e Stato sociale, Zanichelli [13], 1987, 2004. ISBN 9788808078995.
- Il sistema della corruzione. Le ragioni, i soggetti, i luoghi, Laterza [14], 1992. ISBN 8842039012.
- La giusta disuguaglianza: dalla Nomenklatura alla nuova Repubblica, Laterza [15][16], 1994. ISBN 9788842043607.
- Voce La corruzione in La politica italiana. Dizionario critico 1945-95, a cura di Gianfranco Pasquino, Laterza [17], 1995. ISBN 9788842046493.
- Il magistrato senza qualità, Laterza [18][19], 1996. ISBN 9788842051404.
- Il sovrano. Saggio sull'uso quotidiano del potere, Giappichelli [20], 2001. ISBN 8834810074.
- Per una riforma della giustizia, a cura di, con Emilio Nicola Buccico, Giovanni Verde, Michele Vietti, Cacucci Editore [21], 2002. ISBN 9788884221506.
- La Giustizia e i suoi nemici, Cacucci Editore [22][23][24], 2010. ISBN 9788884229571.
- Il processo al processo. La responsabilità dei magistrati, Cacucci Editore [25][26], 2015. ISBN 9788866114239.
- La questione del potere giudiziario, Cacucci Editore [27], 2018. ISBN 9788866117537.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 46818989 · ISNI (EN) 0000 0000 8379 4117 · SBN CFIV035202 · LCCN (EN) n87877467 · BNF (FR) cb122619102 (data) |
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