Mario Melloni
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Mario Melloni detto Fortebraccio (1902 – 1989), giornalista e politico italiano.
Citazioni di Mario Melloni
[modifica]- Giuseppe Saragat è sempre lambrusco nei modi.[1]
Attribuite
[modifica]- [Su Giovannino Guareschi] Melanconico tramonto dello scrittore che non era mai sorto.[2]
- Questa è la frase finale del necrologio riportato su l'Unità e non firmato. Il figlio di Giovannino, Alberto Guareschi ha dichiarato in un'intervista rilasciata a il Giornale, l'8 febbraio 2004, che molto probabilmente era stato proprio Melloni a scrivere quell'editoriale («la chiusa è nel suo stile»). Inoltre anche nel sito GiovanniGuareschi.com l'editoriale viene attribuito a Melloni.
Citazioni su Mario Melloni
[modifica]- Fortebraccio è l'archetipo dei giornalisti italiani smodati e faziosi, fonti che traboccano e non cisterne che contengono, una sola energia con mille biforcazioni. Non è infatti vero che Fortebraccio non abbia eredi. Come non c'è pittore che usando il giallo non sia, quasi sempre inconsapevolmente, allievo – e spesso cattivo allievo – di Van Gogh, così nel giornalismo italiano non ci son faziosi che non siano allievi, discendenti, figli o nipoti di Fortebraccio. E voglio dire che sono fortebracciani, sia pure falliti, anche i molti faziosi senza talento. E nel giornalismo italiano c'è – temo – più faziosità che talento. (Francesco Merlo)
- Ieri Fortebraccio, dalle colonne dell'«Unità», ha invocato per noi, previa qualche iniezione, il ricovero immediato, e a titolo definitivo, in manicomio. La cosa non ci stupisce: sappiamo benissimo che di manicomi e di iniezioni nessuno s'intende più dei comunisti: chi c'è passato giura che ci hanno fatto una mano da maestri. Ci stupisce però che Fortebraccio lo abbia implicitamente – e un po' anzitempo – riconosciuto. Forse gli è scappata. Alla sua età, succede. (Indro Montanelli)
- Non mi risulta che Mario Melloni, in arte Fortebraccio, abbia mai scritto una critica acre o volgare. Per lui il comunismo era un modo per realizzare il cristianesimo. Da una parte i ricchi che lui chiamava «Lor signori», dall'altra parte i poveri, con una particolare predilezione per i metalmeccanici. (Enzo Biagi)
- Qui | riposa | Mario Melloni | inquieto | transfugo | di sé stesso | momentaneamente | scomparso | a sinistra | in cerca | di una croce | su cui | inchiodarsi. (Indro Montanelli)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Enzo Biagi, Dizionario del Novecento, Rai Eri - Rizzoli, Roma - Milano, 2001, p. 123. ISBN 88-17-86780-2.
- ↑ Da È morto Guareschi, l'Unità, 23 luglio 1968, p. 2.
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