Teti (Nereide)
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Teti, personaggio della mitologia greca.
Citazioni di Teti
[modifica]- [Su Zeus] E sì, ha avuto tante donne. E quante trasformazioni e travestimenti si inventa allo scopo di sedurle! Certe volte una pioggia d'oro o un toro, oppure un cigno. Ha perfino cercato di insediare me, camuffandosi da seppia. [«E ci è riuscito?»] Ci mancherebbe! [«E come hai fatto?»] Ho fatto il suo stesso gioco. Mi sono trasformata in un enorme pescecane. (Scontro di titani)
- [Ad Achille, riferita alla sua partenza per la guerra di Troia] Se resterai troverai la pace, troverai una magnifica donna, avrai figli e figlie, che ne avranno a loro volta, e tutti ti ameranno, e ti ricorderanno quando morirai. Ma quando anche loro se ne andranno, i tuoi figli e i loro figli, il tuo nome sarà disperso. Se invece vai a Troia, sarai coperto di gloria, si scriveranno poemi sulle tue vittorie nei secoli a venire, il mondo intero ricorderà il tuo nome. Ma se tu vai a Troia non tornerai più, perché la tua gloria è legata fatalmente alla tua distruzione, e io non ti vedrò più. (Troy)
Citazioni su Teti
[modifica]- Della luna lustravano i lucenti | raggi su l'aque dell'argentea Teti: | feano il cielo brillar gli astri splendenti, | qual campo spesso di fioretti lieti. (Luís de Camões)
- Il legame tra Achille e Patroclo, invece, era insostituibile: ed è non poco significativo, a questo proposito, il discorso di Teti, la madre dell'eroe, al figlio disperato ed inconsolabile: Achille, dice Teti, deve continuare a vivere e dimenticato Patroclo, deve prendere moglie "come giusto che sia". Un rimprovero, forse? La prova che Teti riprovava l'amore omosessuale del figlio? A prima vista così potrebbe sembrare. Ma, a ben vedere, le cose stanno diversamente. Quello che risulta in realtà della parole di Teti, è che il legame con Patroclo era stata la ragione per la quale l'eroe non aveva ancora preso moglie: una conferma, dunque, del carattere amoroso del rapporto. Ma l'esortazione della madre al figlio a compiere finalmente il suo dovere sociale non è – ciononostante – una condanna assoluta della sua relazione con Patroclo. Essa sembra, piuttosto, un invito ad accettare quella che, per i greci, era una regola naturale: raggiunta una certa età, bisogna por fine alla fase omosessuale della vita e assumere il ruolo virile con una donna. E per Achille, ormai, questa età era giunta: se un rimprovero può essere colto, nelle parole di Teti, è quello di aver prolungato troppo – per eccessivo amore per Patroclo – la fase dell'amore omosessuale. (Eva Cantarella)