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Dev'orno a la fortuna con coragio

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Bonagiunta Orbicciani

Guido Zaccagnini/Amos Parducci XIII secolo Indice:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu Duecento Dev’orno a la fortuna con coragio Intestazione 3 marzo 2023 75% Da definire

Questo testo fa parte della raccolta Rimatori siculo-toscani del Dugento
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II

L’uomo deve resistere fortemente ai colpi di fortuna.

     Dev’omo a la fortuna con coragio
istar piú forte quando incontra gli ène,
e quanto piú gli cresce e fa damagio,
alora piú conforta la sua ispene.
     E questo agio veduto per usagio:
che ’l bene e ’l male l’uno e l’altro avene;
per me lo dico, che provato l’agio:
chiunqua sé sconforta, no fa bene.
     Ben ce dovemo de lo mal dolire,
tempo aspetare e prendere conforto,
sí che lo male no tanto rincresca.
     Eo, disiando, pensaimi morire:
ventura m’ha condutto a sí bon porto,
che tute le mie pene in gioi’ rifresca.