martedì 17 giugno 2025

1793

Ma questa è una faccenda completamente diversa, qualcosa che né tu né io abbiamo mai visto prima d’ora. Se esistesse qualcun altro a cui affidare un compito come questo non esiterei nemmeno per un istante. Ma non c’è nessuno, e da qualche parte là fuori un mostro sotto sembianze umane si aggira ancora a piede libero.
(Niklas Natt Och Dag, 1793)


Diciamo che 1973 è rimasto sul mio scaffale troppo a lungo, lì dimenticato da una parte. Quando me lo sono ritrovato per caso tra le mani non me la sono sentita di rimandarne ancora la lettura anche se quella data schiaffata in copertina un po’ di soggezione me la metteva: “Chissà in che mattonazzo storico sto andando a cacciarmi” è stato il primo pensiero, ma una volta immersa nelle pagine e nelle gelide acque che lambivano la Stoccolma di tanti secoli fa, mi sono persa mio malgrado in una storia nera e vischiosa come l’inchiostro, e cattiva come l’abisso delle passioni umane…

martedì 3 giugno 2025

Katie

La figliastra di Hannah sedeva al tavolo della cucina, nella fattoria dei Parrock. Aveva quasi diciotto anni, una folta chioma corvina e splendidi occhi neri. Non fosse stato per la bocca, dalle labbra sottili e dure, si sarebbe potuta dire bella. Teneva in mano un coltello e con la lama sottile e affilata scuoiava un coniglio, operazione in cui sembrava piuttosto esperta.
(Michael McDowell, Katie)


Puntavo il prolifico McDowell già da un po’, ma non ho avuto il coraggio di iniziare dalla corposa serie di Blackwater (per quanto ritenuta il suo capolavoro). Così ho ripiegato sul più contenuto Katie che aveva il pregio di essere un autoconclusivo. Che dire, McDowell è stata una promessa mantenuta, mi sono completamente persa nel suo universo narrativo: un gothic horror sui generis carico di intrighi, disavventure ma soprattutto tanta tanta ironia (non avrei mai pensato di farmi delle sonore risate visto il genere) ^^ Per non parlare del punto di vista tutto al femminile, Philo Drax e Katie sono stata due antagoniste davvero interessanti…

domenica 25 maggio 2025

Le piccole storie della locanda Kamogawa

Gli occhi fissi sugli appunti, Nagare la pregò di essere più chiara, ma, nel bel mezzo della spiegazione, alzò il viso dall’agenda e la interruppe seccamente. – Koishi, noi indaghiamo e basta. Al resto ci penserà il destino.
A quelle parole, la giovane annuì in silenzio.

(Kashiwai Hisashi, Le piccole storie della locanda Kamogawa)


Se dovessi riassumere le emozioni di questa lettura in due parole, direi “una coccola”. Dopo aver letto il primo volumetto di Hisashi dedicato ai detective del cibo (Le ricette perdute del ristorante Kamogawa), sono tornata senza colpo ferire a immergermi tra le sue pagine, a immergermi tra le delicatezze e le malinconie di profumi e sapori che aleggiano tra i tavoli dell’anonimo locale gestito da Nagare e sua figlia Koishi. Un libretto garbato, intriso di ricordi perduti, descrizioni delicate e puntuali e fugaci suggestioni… una coccola insomma.

lunedì 31 marzo 2025

Erin the Beast Player

Volevo solo sapere, solo capire… Ho camminato in equilibrio sull’orlo dell’abisso tra uomini e bestie, e ho pizzicato le corde dell’arpa una per una, controllando ogni suono per cercare di raggiungerti, perché volevo sapere cosa pensavi.
E poi mi hai parlato anche tu, rispondendo una nota alla volta. Abbiamo esplorato le menti imperscrutabili l’una dell’altra, a cavallo di quel precipizio senza fondo.?

(Nahoko Uehashi, Erin the Beast Player)


Buonasera, lettori in pantofole come ve la passate? Finalmente ho trovato un momento per buttare giù i miei pensieri su questo romanzo! Devo dire che da Erin the Beast Player sono rimasta subito affascinata, vuoi per l’ambientazione, vuoi per la copertina accattivante, insomma ho iniziato a seguire il tam tam online e appena l’ho visto in libreria non mi sono trattenuta. Be’, è stata una delle poche volte in cui le aspettative non sono state disattese, mi sono immersa in una lettura sognante, coinvolgente, che mi ha rapita e conquistata…