Ma questa è una faccenda completamente diversa, qualcosa che né tu né io abbiamo mai visto prima d’ora. Se esistesse qualcun altro a cui affidare un compito come questo non esiterei nemmeno per un istante. Ma non c’è nessuno, e da qualche parte là fuori un mostro sotto sembianze umane si aggira ancora a piede libero.
(Niklas Natt Och Dag, 1793)

Diciamo che 1973 è rimasto sul mio scaffale troppo a lungo, lì dimenticato da una parte. Quando me lo sono ritrovato per caso tra le mani non me la sono sentita di rimandarne ancora la lettura anche se quella data schiaffata in copertina un po’ di soggezione me la metteva: “Chissà in che mattonazzo storico sto andando a cacciarmi” è stato il primo pensiero, ma una volta immersa nelle pagine e nelle gelide acque che lambivano la Stoccolma di tanti secoli fa, mi sono persa mio malgrado in una storia nera e vischiosa come l’inchiostro, e cattiva come l’abisso delle passioni umane…