G. Paba, A.L. Pecoriello, C. Perrone, F. Rispoli, Partecipazione in Toscana. Interpretazioni e racconti, Firenze University Press, Firenze, 2009, 2009
I materiali raccolti in questo volume derivano dalla ricerca "Reti di città, piccole città, parti... more I materiali raccolti in questo volume derivano dalla ricerca "Reti di città, piccole città, parti
di città: nuove politiche urbane e interazione sociale", finanziata dal MIUR nell’ambito dei
Programmi di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale e dal lavoro svolto, durante il processo
che ha accompagnato la formazione della nuova legge sulla partecipazione della Regione
Toscana, da un gruppo di ricerca dell’Associazione Nazionale Rete del Nuovo Municipio.
Il volume è composto di due parti distinte: la prima comprende due saggi introduttivi, la
seconda comprende una schedatura di alcune esperienze di partecipazione e di pianificazione
interattiva che si sono svolte in Toscana negli ultimi anni.
Il primo saggio, scritto dagli autori del volume, contiene una descrizione generale del lavoro
compiuto, con particolare attenzione alle modalità di selezione e di compilazione delle
schede, e una prima sintesi degli elementi conoscitivi emersi dall’interpretazione dei casi
analizzati.
Il secondo saggio, curato da uno degli autori, ma rappresentativo della posizione di tutto
il gruppo di ricerca, si occupa della definizione delle «scatole concettuali» nelle quali sono
state collocate le differenti esperienze analizzate e dei limiti, delle opportunità, dei dilemmi
delle molte forme di partecipazione e di interazione sociale che contribuiscono alla trasformazione
della città.
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Papers by Giancarlo Paba
Lo scritto è stato concepito unitariamente dagli autori; a Giancarlo Paba e Camilla Perrone vanno attribuiti i paragrafi 2 e 3, a Paolo Perulli il paragrafo 4.]
Da questa concezione di originaria suggestiva violenza, banalizzata nelle pratiche correnti di edificazione, è derivata una grande indifferenza nei confronti del territorio, delle sue leggi naturali, del suo intreccio di strati e forme dell'abitare. In questo volume il territorio viene invece accettato in tutta la sua ruvidità, tormentata assurdità, capacità di assorbimento degli avvenimenti naturali ed umani.
Le partizioni e le tracce degli insediamenti, i perimetri mentali delle appartenenze e delle identità, le rughe delle percorrenze e degli usi, sono considerati come occasioni di trasformazione positiva del modo collettivo di abitare i luoghi.
Ugualmente ruvida e turbolenta è la crosta sociale del territorio: il mosaico di abitanti, popolazioni, comunità. Il metodo paziente della costruzione sociale della città viene indicato come l'unico strumento che possa forse dimostrarsi capace di creare nuove cittadinanze e nuove società.
La città non è più un grembo, un organismo unitario e centrato, se mai lo è stata. Può tuttavia tornare ad essere un insieme di luoghi comuni, abitati, di territori condivisi, laicamente assunti come spazi di vita e di relazione, ricostruiti anche attraverso forme attive di protagonismo sociale. Un utopismo dubbioso percorre questo libro: la città ben temperata è quella che cerca ancora di mettere gli abitanti insieme, within sight (secondo un'espressione di Mumford), perché si possano almeno guardare, liberamente influenzare, forse aiutare.
di città: nuove politiche urbane e interazione sociale", finanziata dal MIUR nell’ambito dei
Programmi di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale e dal lavoro svolto, durante il processo
che ha accompagnato la formazione della nuova legge sulla partecipazione della Regione
Toscana, da un gruppo di ricerca dell’Associazione Nazionale Rete del Nuovo Municipio.
Il volume è composto di due parti distinte: la prima comprende due saggi introduttivi, la
seconda comprende una schedatura di alcune esperienze di partecipazione e di pianificazione
interattiva che si sono svolte in Toscana negli ultimi anni.
Il primo saggio, scritto dagli autori del volume, contiene una descrizione generale del lavoro
compiuto, con particolare attenzione alle modalità di selezione e di compilazione delle
schede, e una prima sintesi degli elementi conoscitivi emersi dall’interpretazione dei casi
analizzati.
Il secondo saggio, curato da uno degli autori, ma rappresentativo della posizione di tutto
il gruppo di ricerca, si occupa della definizione delle «scatole concettuali» nelle quali sono
state collocate le differenti esperienze analizzate e dei limiti, delle opportunità, dei dilemmi
delle molte forme di partecipazione e di interazione sociale che contribuiscono alla trasformazione
della città.