Papers by Giampaolo Chille
Un territorio nella storia, 2019
Il contributo è tratto dal volume "Un territorio nella storia. Saggi sul Valdemone ionico tra Med... more Il contributo è tratto dal volume "Un territorio nella storia. Saggi sul Valdemone ionico tra Medioevo ed Età contemporanea dedicati a Giuseppe Giarrizzo", a cura di Antonio Baglio, Salvatore Bottari e Giuseppe Campagna. Il volume è stato pubblicato da Aracne nel 2019.
Artisti ed opere d’arte a Messina nelle pagine della Messana illustrata di Placido Samperi
Il contributo prende le mosse da alcuni versi dell'Ercole di Giraldi Cinthio, dove è fatto ce... more Il contributo prende le mosse da alcuni versi dell'Ercole di Giraldi Cinthio, dove è fatto cenno ad uno dei massimi capolavori di Tiziano. Si tratta di Venere e Adone, opera di cui si conoscono diverse varianti, la più nota delle quali, eseguita nel 1554 per Filippo II di Spagna, si conserva oggi al Prado. Tale menzione, oltre a confermare l'interesse del poligrafo per le arti figurative e la familiarità con il mondo culturale veneziano, attesta ulteriormente la fortuna dell'iconografia adonia di Tiziano, il cui successo resta ad oggi quasi senza pari. ---------- The roots of this study are in some lines of The Hercules written by Giraldi Cinthio in which there is a reference to one of Tiziano's masterpiece. It is Venus and Adonis whose artwork presents different variants. The most famous one was accomplished in 1554 for Philip II ofSpain and today it is at thePradoMuseum. This connection not only shows the polygraph's interest in the figurative arts and his fami...
Artisti ed opere d’arte a Messina nelle pagine della Messana illustrata di Placido Samperi
Es.: CALORI, Paolo CALORIA, Caio CALORI STREMITI, Giovanni Paolo. Dopo il neretto, la discriminan... more Es.: CALORI, Paolo CALORIA, Caio CALORI STREMITI, Giovanni Paolo. Dopo il neretto, la discriminante grafica è rappresentata dal maiuscoletto, indipendentemente da qualsiasi particella prepositiva che possa unire i due elementi. Si avrà la seguente successione: nome, nome + toponimo o soprannome; cognome, nome. Es.: CORRADO, marchese di Monferrato CORRADO Confalonieri, santo CORRADO di Marlenheim CORRADO, Corradino. All'interno di una serie di omonimi il criterio della successione è rappresentato dall'ordine cronologico. Es.: ABBATI, Pietro Paolo, il Vecchio ABBATI, Pietro Paolo, il Giovane. All'interno di una serie di omonimi, costituiti da un solo esponente, potranno darsi casi del tipo seguente: BENEDETTO... BENEDETTO I, papa. Con l'aggiunta dell'ordinale le serie dei papi non vengono interrotte e si facilita la ricerca.
in Cinquantacinque racconti per i dieci anni. Scritti di Storia dell'Arte
Santi medici e taumaturghi. testimonianze di arte e devozione in Sicilia
in "San Nicola in Valdemone tra memoria e devozione"
Archivio Storico Messinese 96, 2015
Per aver facilitato la redazione di questo studio desidero ringraziare il Rev.mo P. Pierbattista ... more Per aver facilitato la redazione di questo studio desidero ringraziare il Rev.mo P. Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa e Guardiano del Monte Sion. Esprimo, inoltre, la mia profonda gratitudine al Rev. P. Stéphane Milovitch, Guardiano del convento di S. Salvatore a Gerusalemme e responsabile del patrimonio artistico della Custodia di Terrasanta, per la preziosa documentazione fotografica e per le informazioni generosamente fornitemi. 1 Emblematico può considerarsi il caso del simulacro di S. Michele Arcangelo eseguito nel 1672 per la cattedrale messinese da Pietro Juvarra, su commissione dello Strategoto D. Luigi dell'Hoio, verosimilmente fuso nei successivi tumulti della rivolta antispagnola degli anni 1674-1678 (G. CUNEO, Avvenimenti della nobile città di Messina, presentazione di G. BAR BERA, saggio introduttivo di G. MOLONIA, trascrizione e cura di M. ESPRO, vol. I, Messina 2001, pp. 45-46, e G. ARENAPRIMO, Argenterie artistiche messinesi del secolo XVII, Firenze 1901, p. 16), o quello della riproduzione della Cittadella di Messina, eseguita attorno al 1685, forse dallo stesso Pietro Juvarra, e donata a Carlo II dal viceré Francesco De Benavides [G. LA CORTE CAILLER, Una riproduzione della Cittadella in argento, in «Archi vio Storico Messinese», a. II, fasc. 3-4 (1902), pp. 136-137] o, ancora, quello del grandioso Reliquiario di S. Placido, donato nel 1603 a Filippo III di Spagna dal Senato messinese e trafugato nel 1810 dal Monastero di S. Lorenzo dell'Escorial dalle truppe napoleoniche (cfr. N. LO CASTRO, Una estatua de plata llamada Mesina. La vicenda del grande Reliquiario di San GIAMPAOLO CHILLÈ 272 argento sbalzato [EAD., Orafi e argentieri messinesi in Sicilia e nel mondo, in «Mezzagosto Messinese», a. XXX (1963), pp.65-76: 74 e 76. L'opera (M.588-1936), donata al Victoria and Albert Museum nel 1936, tuttavia, ad una visione ravvicinata, è risultata essere di fattura palermitana recando, ben evidente la bulla del capoluogo siciliano (e le iniziali GL)]. 7 Nelle collezioni del museo norvegese è ricordata la presenza di una splendida alzata da tavola pressoché uguale a quella londinese. Stanti le analogie tra i due pezzi si è ipotizzato che ambedue facessero parte di un unico servizio, per la cui commissione è stato più volte suggerito il nome di don Antonio Ruffo, principe della Scaletta. Tale ipotesi è stata avanzata in ACCASCINA, Di Pietro Juvara e di altri orafi di casa Ruffo a Messina, in «Antichità viva», a. 1, n. 2 (1962), pp. 46-50: 49 e in seguito ripetutamente ripresa. 8 Cfr. S. BOTTARI, Post res perditas. Messina 1678-1713, Messina 2005, p. 75. 9 G. FIGHERA, L'Indie impoverite. Poema miscellaneo per la Messina festante nella solennissima festività celebrata à 3 di giugno 1665 di S.M. della Lettera, Messina 1665, pp. 140-168. Per una interessante analisi di tale testo si rimanda a LANUZZA, Note sulle Indie impoverite di Giorgio Fighera, in G. LIPARI (a cura di), In Nobili Civitate Messanae. Contributi alla storia dell'editoria e della circolazione del libro antico in Sicilia, Messina 2013, pp. 321-348. 10 Ivi, p. 323. 11 Un taglio similare evidenzia, per quanto attiene alla realtà catanese, l'orazione di Giovanni Risi dal titolo L'amicizia tesoriera tra la nobilissima, et esemplare Città di Messina, e la clarissima Città di Catania, pronunciata dallo stesso autore nel duomo etneo in occasione della celebrazione della ricorrenza liturgica della Madonna della Lettera del 1667 e pubblicata lo stesso anno, sempre a Catania, dal tipografo Bisagni. 12 Secondo il seguente ordine sono ricordati:
in Itinerari d’arte in Sicilia, 2012
“Manufacere et scolpire in lignamine”. Scultura e intaglio in legno in Sicilia tra Rinascimento e Barocco, 2012
Palazzo Ciampoli tra arte e storia. Testimonianze della cultura figurativa messinese dal XV al XVI scolo, 2016
Gigante, ricordando le sue appassionanti lezioni di Geografia Storica, la sua grande signorilità ... more Gigante, ricordando le sue appassionanti lezioni di Geografia Storica, la sua grande signorilità ed il suo affetto.
Ogni diritto di copyright di questa edizione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi m... more Ogni diritto di copyright di questa edizione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo è riservato per tutti i Paesi del mondo. È vietata la riproduzione, anche parziale, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico, non autorizzata dall'editore. ISBN 88-88615-91-1 Prima edizione italiana, Palermo, giugno 2009 Stampa: FOTOGRAF -Palermo Editing: Agostina Passantino Questo volume è pubblicato anche grazie ad un intervento finanziario dell'Università degli Studi di Palermo e del Dipartimento di Beni culturali storico-archeologici, socio-antropologici e geografici.
Conference Presentations by Giampaolo Chille
LA CITTÀ GLOBALE La condizione urbana come fenomeno pervasivo, 2020
Tuscan craftsmen and works of art have been in Sicily since the late Middle Ages. For centuries
t... more Tuscan craftsmen and works of art have been in Sicily since the late Middle Ages. For centuries
the region’s location in the Mediterranean, its richness and its commercial vitality attracted artists
and artisans from the main cities of Tuscany. In the 16th century Messina was the heart of Tuscan
culture on the island, attracting several weavers, architects and sculptors from Florence, Lucca and
Carrara. Their contributions made Messina the centre of the Renaissance in southern Italy.
Programma del IX Congresso dell'Associazione italiana di Storia Urbana
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Papers by Giampaolo Chille
Conference Presentations by Giampaolo Chille
the region’s location in the Mediterranean, its richness and its commercial vitality attracted artists
and artisans from the main cities of Tuscany. In the 16th century Messina was the heart of Tuscan
culture on the island, attracting several weavers, architects and sculptors from Florence, Lucca and
Carrara. Their contributions made Messina the centre of the Renaissance in southern Italy.
the region’s location in the Mediterranean, its richness and its commercial vitality attracted artists
and artisans from the main cities of Tuscany. In the 16th century Messina was the heart of Tuscan
culture on the island, attracting several weavers, architects and sculptors from Florence, Lucca and
Carrara. Their contributions made Messina the centre of the Renaissance in southern Italy.