Il volume è suddiviso in quattro parti e ha una struttura modulare che ne consente l’impiego in t... more Il volume è suddiviso in quattro parti e ha una struttura modulare che ne consente l’impiego in tutti i corsi di studio, sia triennali sia magistrali, di Linguistica italiana, Storia della lingua italiana, Grammatica italiana, Dialettologia; per alcune parti può indirizzarsi anche ai corsi di Sociolinguistica, Linguistica generale, Comunicazione, Laboratorio di scrittura e simili. Abbiamo infatti conciliato gli aspetti sincronici (oggetto delle parti 1, 2 e 4) con quelli diacronici (descritti nella parte 3), con un’attenzione particolare all’ampio spettro di variazione dell’italiano, anche nel rapporto con altre lingue (latino e dialetti in primis). Le parole chiave della trattazione sono intreccio di varietà, mobilità, policentrismo, storia, usi documentati. Le quattro parti descrivono il complesso delle strutture e degli usi dell’italiano fornendo sempre la collocazione storica dei fenomeni commentati ed enfatizzando lo spettro delle varietà. La prima parte passa in rassegna, secondo la canonica ripartizione in fonologia, morfologia, lessico, sintassi e semantica, tutte le componenti dell’italiano. Per il suo carattere ricognitivo delle strutture fondamentali, essa costituisce il punto di partenza per la comprensione degli aspetti lessico-grammaticali ed è quindi particolarmente indicata per i corsi di base. La seconda parte allarga il discorso dalla frase al testo e si focalizza sul variare della lingua in base al mezzo, o canale di trasmissione; particolare attenzione viene posta sulle diverse strutture che contraddistinguono lo scritto e il parlato, e sulle varietà intermedie che sfruttano tratti tipici dell’uno e dell’altro, quali quelle mediate dai mezzi di trasmissione audiovisivi e telematici. Essendo incentrate sui fondamenti del linguaggio, le prime due parti contengono numerosi elementi utili non soltanto per lo studio dell’italiano e della grammatica, ma per la comprensione dei fenomeni generali sottesi a tutte le lingue. La terza parte, interamente storica, è divisa in due sottosezioni: quella della grammatica storica, con una rassegna dei principali fenomeni di transizione e derivazione dal latino all’italiano e dall’italiano antico a quello attuale, e quella della storia dei testi, dalle origini a oggi. La quarta e ultima parte affronta il tema dei dialetti, degli italiani regionali e delle varietà alloglotte. La scelta di dedicare, diversamente dalla manualistica corrente, largo spazio alle varietà diatopiche parlate in Italia deriva dal proposito di evidenziare, da un lato, lo stretto rapporto tra esse e la lingua italiana – non solo in prospettiva storico-evolutiva ma anche nelle attuali dinamiche di variazione sincronica – dall’altro, e per diretto correlato, il policentrismo dell’italiano e la complessa architettura del suo repertorio linguistico. Come appare chiaro già scorrendo l’indice, in ogni parte viene sottolineata ed esemplificata la variabilità, la non monoliticità della lingua italiana. Se il movimento e la fluidità, il mutevole rapporto tra norme e usi frutto della costante rinegoziazione tra i parlanti, sono caratteristiche imprescindibili di ogni forma di comunicazione ed espressione umana, ciò è vero in modo particolare per la lingua italiana, da sempre caratterizzata dalla coesistenza e dall’interrelazione di modelli, centri e stili diversi. Se ogni lingua, infatti, vive dell’intreccio di varietà, in base al tempo, al luogo, alla situazione comunicativa, al livello socioculturale dei parlanti e al mezzo di trasmissione, questo è vero, ancora una volta, in modo particolare per l’italiano, caratterizzato da una spiccata differenza tra usi scritti e parlati, dall’elevata incidenza di fenomeni regionali e sovraregionali, dalla persistenza di forme letterarie e arcaizzanti (tuttora vivissime non soltanto in letteratura: basti pensare al teatro musicale) accanto a forme colloquiali, usi popolari o semicolti e altro ancora. Anche nell’analisi di tratti linguistici contemporanei, abbiamo ritenuto che illustrarne l’iter evolutivo (derivazione e tappe salienti delle trasformazioni d’uso) fosse utile alla loro comprensione e, in generale, a una visione più consapevole degli assetti attuali dell’italiano. Abbiamo inoltre scelto di non limitarci a descrivere i fenomeni linguistici in astratto, ma di mostrarne gli effetti concreti fornendo e analizzando distesamente una grande quantità di esempi, molti dei quali autentici (provenienti da giornali cartacei e online, opere letterarie di ogni epoca, trattati scientifici, trasmissioni televisive, prodotti di studenti di scuola e universitari, social network e altro ancora). Ci rivolgiamo a lettori e lettrici, cioè a studenti e studentesse, non necessariamente già a conoscenza della storia e dei caratteri costitutivi dell’italiano; per questo, nei limiti del possibile, abbiamo fornito una sintetica spiegazione di tutti i tecnicismi utilizzati. Abbiamo, inoltre, raccolto tutti i termini più importanti in un indice analitico con glossario finale, che rimanda alle definizioni nel testo o ne fornisce di nuove, se necessario. La lettura e la memorizzazione sono agevolate anche da alcuni accorgimenti grafici, quali il neretto per le parole chiave, i titoletti a margine, gli agili sommari e i riepiloghi dei temi trattati, entrambi strutturati sotto forma di elenchi puntati e posti rispettivamente all’inizio e alla fine di ciascuna parte. Di contro, per non appesantire la lettura, abbiamo evitato quasi sempre l’uso di note. Per consentire un approfondimento di tutti gli argomenti trattati siamo stati particolarmente generosi nella bibliografia e nell’elencazione di letture consigliate al termine di ciascuna parte. La piattaforma MyLab collegata al volume contiene ulteriori materiali, letture e schede che arricchiscono la trattazione, consentendo di approfondire aspetti specifici esclusi dal volume cartaceo. La piattaforma offre anche una serie di esercizi per verificare le competenze acquisite. Sebbene il manuale sia stato concepito interamente come opera collettiva e ogni parte sia stata discussa collegialmente, Elvira Assenza è responsabile dei capitoli 1-4 della Parte 1 e di tutta la Parte 4; Fabio Ruggiano dei capitoli 5-6 della Parte 1 e dell’intera Parte 2; Fabio Rossi della Parte 3 e del glossario.
Il volume offre un percorso duplice, descrittivo e operativo, alla scoperta della parte del disco... more Il volume offre un percorso duplice, descrittivo e operativo, alla scoperta della parte del discorso del verbo. Da una parte presenta la parola per eccellenza della lingua, centro intorno a cui ruotano le frasi, analizzandone i principali caratteri morfologici, semantici e sintattici, la valenza, l’azione, l’aspetto, il modo, il tempo, la persona; dall’altra si concentra sui problemi piccoli e grandi che possono insorgere nell’uso reale del verbo, dalla scelta dell’ausiliare all’accordo a senso con il soggetto e l’accordo del participio passato con il complemento oggetto, dall’alternanza tra indicativo e congiuntivo nelle proposizioni subordinate alle regole della consecutio temporum e del periodo ipotetico. Descrizione e consigli d’uso sono integrati in un discorso unitario, nel quale ogni restrizione, alternativa e preferenza è spiegata alla luce di uno o più caratteri strutturali del verbo. La trattazione è costruita per essere accessibile tanto allo studente universitario quanto al curioso di tutte le età, grazie alla grande quantità di esempi che completa il discorso teorico e alla spiegazione di tutti i tecnicismi e i termini poco comuni.
Errori, orrori, regole e falsi miti nell'italiano contemporaneo, 2022
Il volume traccia un sintetico profilo sociolinguistico delle varietà dell’italiano odierno; inqu... more Il volume traccia un sintetico profilo sociolinguistico delle varietà dell’italiano odierno; inquadra il mutato rapporto tra norma e uso, i concetti di errore, improprietà, scelta di registro, coscienza metalinguistica degli italiani; presenta inoltre un agile elenco di errori morfosintattici e lessicali particolarmente diffusi nell’italiano di oggi; discute la norma sommersa delle grammatiche e degli insegnanti e cerca di liberare il campo dai principali pregiudizi sulla lingua che parliamo e scriviamo. I neologismi e gli anglismi, l’ordine delle parole nella frase, il congiuntivo e il condizionale, gli usi pronominali, le prove scritte a scuola, i deludenti risultati INVALSI e l’analfabetismo funzionale sono alcuni degli argomenti del libro, che funge da ouverture delle principali linee tematiche della collana. Dato che parlare di lingua e di grammatica è sempre, inevitabilmente, parlare di persone e società, idee e ideologie, figurano nel volume anche temi caldi di oggi quali il linguaggio dell’odio.
Barbassori allo stravizzo. Cicalate secentesche dalla biblioteca e dall'archivio dell'Accademia della Crusca
Nata in seno all’Accademia della Crusca già alla fine del Cinquecento, la cicalata è un genere te... more Nata in seno all’Accademia della Crusca già alla fine del Cinquecento, la cicalata è un genere testuale in prosa, noto anche come lezione in burla. In essa confluiscono, trovando una regolarità compositiva, la verbosità paradossale della cruscata della prima fase di attività dell’Accademia, la carica antiletteraria del commento burlesco cinquecentesco, l’obiettivo ideologico di promuovere il fiorentino vivo dell’epoca a lingua della Repubblica degli Intelletti. Le cicalate raccolte in questo volume, conservate manoscritte (solo una di esse è stata anche pubblicata, nel 1825) nella Biblioteca e nell’Archivio dell’Accademia, coprono la seconda metà del diciassettesimo secolo e testimoniano un versante poco noto, ma non secondario, delle convinzioni linguistiche e del modo di esprimersi degli accademici in un contesto scritto informale a cavallo della terza edizione del Vocabolario. L’impresa editoriale aleggia nei testi, tra
accuse semiserie di scarsa collaborazione, scherzi salaci, citazioni disordinate di fonti vere e quasi vere (senza contare i riferimenti non sempre intelligibili ad aneddoti, luoghi e personaggi cittadini). Nello stesso tempo, le cicalate superano i confini del Vocabolario, sperimentando la potenza espressiva del fiorentino vivo medio, non letterario, non scientifico, ma neanche demotico.
Prospettive di didattica digitale dell italiano L2 a migranti, 2021
L’obiettivo dell’inclusione sociale delle persone con background migratorio, nell’ottica della pr... more L’obiettivo dell’inclusione sociale delle persone con background migratorio, nell’ottica della promozione della cittadinanza attiva per tutte le componenti della comunità, richiede uno sforzo istituzionale e scientifico finalizzato a superare il più efficacemente possibile il divario linguistico tra i nuovi arrivati e i nativi. In vista di questo obiettivo, la glottodidattica ha oggi la responsabilità di scandagliare le potenzialità educative di tutti gli strumenti disponibili, tra i quali le tecnologie digitali si presentano come i più promettenti in quanto a facilità d’uso ed economicità, flessibilità e varietà di applicazioni. Il volume, frutto della ricerca promossa dal progetto “Parole Chiave – strumenti per l’integrazione”, finanziato dal fondo FAMI 2014-2020, analizza i vantaggi e gli svantaggi della didattica dell’italiano a stranieri, e in particolare a migranti, in ambiente digitale. La ricerca sfrutta, tra l’altro, i risultati di un questionario sulle opinioni di circa 100 insegnanti del settore provenienti da tutta Italia.
Partendo dai dubbi più frequenti degli italiani sulla propria lingua (uso del congiuntivo e dei v... more Partendo dai dubbi più frequenti degli italiani sulla propria lingua (uso del congiuntivo e dei verbi in genere, accettabilità delle ridondanze, uso della punteggiatura, riconoscimento delle sfumature di significato delle parole), ricavati dall'archivio del sito internet www.dico.unime.it curato dai due autori, il volume descrive la lingua italiana concentrandosi sulle peculiarità dello scritto rispetto al parlato, sui meccanismi e le funzioni dei testi, sulla sintassi e sul lessico, con molti esempi autentici tratti da giornali, siti web, elaborati scolastici e universitari. Il libro si rivolge a studenti universitari, insegnanti di scuola e non addetti ai lavori (che potranno giovarsi del ricco glossario finale) desiderosi di una guida ragionata e mai prescrittiva per orientarsi nella difficile pratica della scrittura in italiano. L’ultimo capitolo svela alcuni trucchi per scrivere una buona tesi di laurea e illustra le diverse convenzioni diffuse nel mondo editoriale per la citazione delle fonti e la redazione delle note e della bibliografia in un testo scientifico.
Settanta esercizi e spunti di riflessione su otto temi fondamentali per l’insegnamento dell’itali... more Settanta esercizi e spunti di riflessione su otto temi fondamentali per l’insegnamento dell’italiano a scuola e all'università: che cos'è, come funziona e come si costruisce un buon testo; il rapporto tra scritto e parlato; la coerenza; la coesione, la sintassi e la pragmatica; la punteggiatura; il sistema verbale; il lessico e la fraseologia; il testo letterario. Un agile vademecum per risolvere i problemi grammaticali e stilistici più spinosi, per imparare a scrivere meglio e per capire come si costruiscono i testi creativi e quelli professionali.
L'italiano scritto a scuola. Fenomeni di lingua in elaborati di studenti di scuola secondaria dal primo al terzo anno (Messina, 2004-2007)
Le condanne contro il modo di scrivere dei gio vani si susseguono
al contempo unanimi e concordi ... more Le condanne contro il modo di scrivere dei gio vani si susseguono al contempo unanimi e concordi nell’additare a cattive maestre le nuove tecnologie della comunicazione: SMS, chat, social forum, e–mail, ecc. Ma le nuove generazioni non imparano certo a scrivere al computer o al cellulare; piuttosto adattano alla comunicazione veloce del messaggino e della rete globale gli strumenti linguistici che hanno acquisito a scuola. Se questi strumenti sono poveri e confusi, nella scuola bisogna ricercare l’origine della povertà e della confusione. È quello che si propone di fare questa ricerca attraverso l’analisi di un corpus di testi prodotti a scuola da studenti adolescenti. Si scopre così che il quadro della competenza linguistica dei giovani è molto più complesso di quanto può apparire dall’osservazione delle forme di comunicazione più spontanee e strumentali, ma anche che la capacità di comporre testi è data ancora oggi per scontata nei programmi della scuola superiore.
Pragmatica storica dell'italiano. Modelli e usi comunicativi del passato, 2020
Il Cittadinus maccaronice metrificatus è un’opera poco nota, scritta in latino maccheronico in es... more Il Cittadinus maccaronice metrificatus è un’opera poco nota, scritta in latino maccheronico in esametri dattilici, pubblicata a Messina nel 1647. Dell’autore non si conosce altro che lo pseudonimo: Partenio Zanclaio. L’opera dimostra un atteggiamento di sfida alla lingua letteraria ufficiale, il toscano letterario, nel Seicento ormai consolidata attraverso l’opera normalizzatrice dei grammatici rinascimentali e il successo del Vocabolario degli Accademici. Non sorprende, in questo senso, che nella lingua composta da Partenio Zanclaio sia riconoscibile, oltre allo pseudolatino, il vero latino, il messinese, lo spagnolo, il napoletano e anche l’elemento italiano debitorio del toscano letterario.
La rubrica, a cura di Raphael Merida, Francesca Rodolico, Fabio Rossi e Fabio Ruggiano, raccoglie... more La rubrica, a cura di Raphael Merida, Francesca Rodolico, Fabio Rossi e Fabio Ruggiano, raccoglie le risposte ai quesiti più ricorrenti posti al sito di consulenza linguistica DICO (https://dico.unime.it). In questo primo numero della rubrica riportiamo alcune risposte a quesiti riguardanti l’uso della virgola. Vengono discussi casi in cui l’inserimento è sconsigliato, altri in cui è facoltativo e modifica il senso della frase, altri in cui è possibile ma è preferibile l’inserimento di segni di punteggiatura diversi, come il punto e virgola e il punto fermo.
Bollettino del Centro studi filologici e linguistici siciliani, 2018
Analisi linguistica e testuale delle cicalate del poeta messinese Giuseppe Romeo, vissuto nella s... more Analisi linguistica e testuale delle cicalate del poeta messinese Giuseppe Romeo, vissuto nella seconda metà del Settecento. Le opere sono scritte in un misto di italiano cruscante e messinese, con inserti di napoletano e spagnolo.
Prospettive della semantica, numero speciale di "Quaderni di semantica", n. s. 3-4, 2017
This article proposes a construction model for lexical collocations, starting from statistical da... more This article proposes a construction model for lexical collocations, starting from statistical data on the frequency of such combinations. The lexical collocations are traced back to the lexical solidarity of the selection type, according to the classification developed by Coseriu [1967/1971]. A solidarity of the selection type does not compel a combination to be constructed, so neither a lexical collocation, but makes it possible, by binding a basis that is semantically contained in a certain archilexeme with a collocate that contains the same archilexeme in its meaning. The actual success of the combination as compared to other possible variants (cogliere un’occasione compared to cogliere una possibilità, for example) is ascribed to the greater proximity of the basis’ meaning to the archilexeme, that favours the bond with the collocate.
Il volume è suddiviso in quattro parti e ha una struttura modulare che ne consente l’impiego in t... more Il volume è suddiviso in quattro parti e ha una struttura modulare che ne consente l’impiego in tutti i corsi di studio, sia triennali sia magistrali, di Linguistica italiana, Storia della lingua italiana, Grammatica italiana, Dialettologia; per alcune parti può indirizzarsi anche ai corsi di Sociolinguistica, Linguistica generale, Comunicazione, Laboratorio di scrittura e simili. Abbiamo infatti conciliato gli aspetti sincronici (oggetto delle parti 1, 2 e 4) con quelli diacronici (descritti nella parte 3), con un’attenzione particolare all’ampio spettro di variazione dell’italiano, anche nel rapporto con altre lingue (latino e dialetti in primis). Le parole chiave della trattazione sono intreccio di varietà, mobilità, policentrismo, storia, usi documentati. Le quattro parti descrivono il complesso delle strutture e degli usi dell’italiano fornendo sempre la collocazione storica dei fenomeni commentati ed enfatizzando lo spettro delle varietà. La prima parte passa in rassegna, secondo la canonica ripartizione in fonologia, morfologia, lessico, sintassi e semantica, tutte le componenti dell’italiano. Per il suo carattere ricognitivo delle strutture fondamentali, essa costituisce il punto di partenza per la comprensione degli aspetti lessico-grammaticali ed è quindi particolarmente indicata per i corsi di base. La seconda parte allarga il discorso dalla frase al testo e si focalizza sul variare della lingua in base al mezzo, o canale di trasmissione; particolare attenzione viene posta sulle diverse strutture che contraddistinguono lo scritto e il parlato, e sulle varietà intermedie che sfruttano tratti tipici dell’uno e dell’altro, quali quelle mediate dai mezzi di trasmissione audiovisivi e telematici. Essendo incentrate sui fondamenti del linguaggio, le prime due parti contengono numerosi elementi utili non soltanto per lo studio dell’italiano e della grammatica, ma per la comprensione dei fenomeni generali sottesi a tutte le lingue. La terza parte, interamente storica, è divisa in due sottosezioni: quella della grammatica storica, con una rassegna dei principali fenomeni di transizione e derivazione dal latino all’italiano e dall’italiano antico a quello attuale, e quella della storia dei testi, dalle origini a oggi. La quarta e ultima parte affronta il tema dei dialetti, degli italiani regionali e delle varietà alloglotte. La scelta di dedicare, diversamente dalla manualistica corrente, largo spazio alle varietà diatopiche parlate in Italia deriva dal proposito di evidenziare, da un lato, lo stretto rapporto tra esse e la lingua italiana – non solo in prospettiva storico-evolutiva ma anche nelle attuali dinamiche di variazione sincronica – dall’altro, e per diretto correlato, il policentrismo dell’italiano e la complessa architettura del suo repertorio linguistico. Come appare chiaro già scorrendo l’indice, in ogni parte viene sottolineata ed esemplificata la variabilità, la non monoliticità della lingua italiana. Se il movimento e la fluidità, il mutevole rapporto tra norme e usi frutto della costante rinegoziazione tra i parlanti, sono caratteristiche imprescindibili di ogni forma di comunicazione ed espressione umana, ciò è vero in modo particolare per la lingua italiana, da sempre caratterizzata dalla coesistenza e dall’interrelazione di modelli, centri e stili diversi. Se ogni lingua, infatti, vive dell’intreccio di varietà, in base al tempo, al luogo, alla situazione comunicativa, al livello socioculturale dei parlanti e al mezzo di trasmissione, questo è vero, ancora una volta, in modo particolare per l’italiano, caratterizzato da una spiccata differenza tra usi scritti e parlati, dall’elevata incidenza di fenomeni regionali e sovraregionali, dalla persistenza di forme letterarie e arcaizzanti (tuttora vivissime non soltanto in letteratura: basti pensare al teatro musicale) accanto a forme colloquiali, usi popolari o semicolti e altro ancora. Anche nell’analisi di tratti linguistici contemporanei, abbiamo ritenuto che illustrarne l’iter evolutivo (derivazione e tappe salienti delle trasformazioni d’uso) fosse utile alla loro comprensione e, in generale, a una visione più consapevole degli assetti attuali dell’italiano. Abbiamo inoltre scelto di non limitarci a descrivere i fenomeni linguistici in astratto, ma di mostrarne gli effetti concreti fornendo e analizzando distesamente una grande quantità di esempi, molti dei quali autentici (provenienti da giornali cartacei e online, opere letterarie di ogni epoca, trattati scientifici, trasmissioni televisive, prodotti di studenti di scuola e universitari, social network e altro ancora). Ci rivolgiamo a lettori e lettrici, cioè a studenti e studentesse, non necessariamente già a conoscenza della storia e dei caratteri costitutivi dell’italiano; per questo, nei limiti del possibile, abbiamo fornito una sintetica spiegazione di tutti i tecnicismi utilizzati. Abbiamo, inoltre, raccolto tutti i termini più importanti in un indice analitico con glossario finale, che rimanda alle definizioni nel testo o ne fornisce di nuove, se necessario. La lettura e la memorizzazione sono agevolate anche da alcuni accorgimenti grafici, quali il neretto per le parole chiave, i titoletti a margine, gli agili sommari e i riepiloghi dei temi trattati, entrambi strutturati sotto forma di elenchi puntati e posti rispettivamente all’inizio e alla fine di ciascuna parte. Di contro, per non appesantire la lettura, abbiamo evitato quasi sempre l’uso di note. Per consentire un approfondimento di tutti gli argomenti trattati siamo stati particolarmente generosi nella bibliografia e nell’elencazione di letture consigliate al termine di ciascuna parte. La piattaforma MyLab collegata al volume contiene ulteriori materiali, letture e schede che arricchiscono la trattazione, consentendo di approfondire aspetti specifici esclusi dal volume cartaceo. La piattaforma offre anche una serie di esercizi per verificare le competenze acquisite. Sebbene il manuale sia stato concepito interamente come opera collettiva e ogni parte sia stata discussa collegialmente, Elvira Assenza è responsabile dei capitoli 1-4 della Parte 1 e di tutta la Parte 4; Fabio Ruggiano dei capitoli 5-6 della Parte 1 e dell’intera Parte 2; Fabio Rossi della Parte 3 e del glossario.
Il volume offre un percorso duplice, descrittivo e operativo, alla scoperta della parte del disco... more Il volume offre un percorso duplice, descrittivo e operativo, alla scoperta della parte del discorso del verbo. Da una parte presenta la parola per eccellenza della lingua, centro intorno a cui ruotano le frasi, analizzandone i principali caratteri morfologici, semantici e sintattici, la valenza, l’azione, l’aspetto, il modo, il tempo, la persona; dall’altra si concentra sui problemi piccoli e grandi che possono insorgere nell’uso reale del verbo, dalla scelta dell’ausiliare all’accordo a senso con il soggetto e l’accordo del participio passato con il complemento oggetto, dall’alternanza tra indicativo e congiuntivo nelle proposizioni subordinate alle regole della consecutio temporum e del periodo ipotetico. Descrizione e consigli d’uso sono integrati in un discorso unitario, nel quale ogni restrizione, alternativa e preferenza è spiegata alla luce di uno o più caratteri strutturali del verbo. La trattazione è costruita per essere accessibile tanto allo studente universitario quanto al curioso di tutte le età, grazie alla grande quantità di esempi che completa il discorso teorico e alla spiegazione di tutti i tecnicismi e i termini poco comuni.
Errori, orrori, regole e falsi miti nell'italiano contemporaneo, 2022
Il volume traccia un sintetico profilo sociolinguistico delle varietà dell’italiano odierno; inqu... more Il volume traccia un sintetico profilo sociolinguistico delle varietà dell’italiano odierno; inquadra il mutato rapporto tra norma e uso, i concetti di errore, improprietà, scelta di registro, coscienza metalinguistica degli italiani; presenta inoltre un agile elenco di errori morfosintattici e lessicali particolarmente diffusi nell’italiano di oggi; discute la norma sommersa delle grammatiche e degli insegnanti e cerca di liberare il campo dai principali pregiudizi sulla lingua che parliamo e scriviamo. I neologismi e gli anglismi, l’ordine delle parole nella frase, il congiuntivo e il condizionale, gli usi pronominali, le prove scritte a scuola, i deludenti risultati INVALSI e l’analfabetismo funzionale sono alcuni degli argomenti del libro, che funge da ouverture delle principali linee tematiche della collana. Dato che parlare di lingua e di grammatica è sempre, inevitabilmente, parlare di persone e società, idee e ideologie, figurano nel volume anche temi caldi di oggi quali il linguaggio dell’odio.
Barbassori allo stravizzo. Cicalate secentesche dalla biblioteca e dall'archivio dell'Accademia della Crusca
Nata in seno all’Accademia della Crusca già alla fine del Cinquecento, la cicalata è un genere te... more Nata in seno all’Accademia della Crusca già alla fine del Cinquecento, la cicalata è un genere testuale in prosa, noto anche come lezione in burla. In essa confluiscono, trovando una regolarità compositiva, la verbosità paradossale della cruscata della prima fase di attività dell’Accademia, la carica antiletteraria del commento burlesco cinquecentesco, l’obiettivo ideologico di promuovere il fiorentino vivo dell’epoca a lingua della Repubblica degli Intelletti. Le cicalate raccolte in questo volume, conservate manoscritte (solo una di esse è stata anche pubblicata, nel 1825) nella Biblioteca e nell’Archivio dell’Accademia, coprono la seconda metà del diciassettesimo secolo e testimoniano un versante poco noto, ma non secondario, delle convinzioni linguistiche e del modo di esprimersi degli accademici in un contesto scritto informale a cavallo della terza edizione del Vocabolario. L’impresa editoriale aleggia nei testi, tra
accuse semiserie di scarsa collaborazione, scherzi salaci, citazioni disordinate di fonti vere e quasi vere (senza contare i riferimenti non sempre intelligibili ad aneddoti, luoghi e personaggi cittadini). Nello stesso tempo, le cicalate superano i confini del Vocabolario, sperimentando la potenza espressiva del fiorentino vivo medio, non letterario, non scientifico, ma neanche demotico.
Prospettive di didattica digitale dell italiano L2 a migranti, 2021
L’obiettivo dell’inclusione sociale delle persone con background migratorio, nell’ottica della pr... more L’obiettivo dell’inclusione sociale delle persone con background migratorio, nell’ottica della promozione della cittadinanza attiva per tutte le componenti della comunità, richiede uno sforzo istituzionale e scientifico finalizzato a superare il più efficacemente possibile il divario linguistico tra i nuovi arrivati e i nativi. In vista di questo obiettivo, la glottodidattica ha oggi la responsabilità di scandagliare le potenzialità educative di tutti gli strumenti disponibili, tra i quali le tecnologie digitali si presentano come i più promettenti in quanto a facilità d’uso ed economicità, flessibilità e varietà di applicazioni. Il volume, frutto della ricerca promossa dal progetto “Parole Chiave – strumenti per l’integrazione”, finanziato dal fondo FAMI 2014-2020, analizza i vantaggi e gli svantaggi della didattica dell’italiano a stranieri, e in particolare a migranti, in ambiente digitale. La ricerca sfrutta, tra l’altro, i risultati di un questionario sulle opinioni di circa 100 insegnanti del settore provenienti da tutta Italia.
Partendo dai dubbi più frequenti degli italiani sulla propria lingua (uso del congiuntivo e dei v... more Partendo dai dubbi più frequenti degli italiani sulla propria lingua (uso del congiuntivo e dei verbi in genere, accettabilità delle ridondanze, uso della punteggiatura, riconoscimento delle sfumature di significato delle parole), ricavati dall'archivio del sito internet www.dico.unime.it curato dai due autori, il volume descrive la lingua italiana concentrandosi sulle peculiarità dello scritto rispetto al parlato, sui meccanismi e le funzioni dei testi, sulla sintassi e sul lessico, con molti esempi autentici tratti da giornali, siti web, elaborati scolastici e universitari. Il libro si rivolge a studenti universitari, insegnanti di scuola e non addetti ai lavori (che potranno giovarsi del ricco glossario finale) desiderosi di una guida ragionata e mai prescrittiva per orientarsi nella difficile pratica della scrittura in italiano. L’ultimo capitolo svela alcuni trucchi per scrivere una buona tesi di laurea e illustra le diverse convenzioni diffuse nel mondo editoriale per la citazione delle fonti e la redazione delle note e della bibliografia in un testo scientifico.
Settanta esercizi e spunti di riflessione su otto temi fondamentali per l’insegnamento dell’itali... more Settanta esercizi e spunti di riflessione su otto temi fondamentali per l’insegnamento dell’italiano a scuola e all'università: che cos'è, come funziona e come si costruisce un buon testo; il rapporto tra scritto e parlato; la coerenza; la coesione, la sintassi e la pragmatica; la punteggiatura; il sistema verbale; il lessico e la fraseologia; il testo letterario. Un agile vademecum per risolvere i problemi grammaticali e stilistici più spinosi, per imparare a scrivere meglio e per capire come si costruiscono i testi creativi e quelli professionali.
L'italiano scritto a scuola. Fenomeni di lingua in elaborati di studenti di scuola secondaria dal primo al terzo anno (Messina, 2004-2007)
Le condanne contro il modo di scrivere dei gio vani si susseguono
al contempo unanimi e concordi ... more Le condanne contro il modo di scrivere dei gio vani si susseguono al contempo unanimi e concordi nell’additare a cattive maestre le nuove tecnologie della comunicazione: SMS, chat, social forum, e–mail, ecc. Ma le nuove generazioni non imparano certo a scrivere al computer o al cellulare; piuttosto adattano alla comunicazione veloce del messaggino e della rete globale gli strumenti linguistici che hanno acquisito a scuola. Se questi strumenti sono poveri e confusi, nella scuola bisogna ricercare l’origine della povertà e della confusione. È quello che si propone di fare questa ricerca attraverso l’analisi di un corpus di testi prodotti a scuola da studenti adolescenti. Si scopre così che il quadro della competenza linguistica dei giovani è molto più complesso di quanto può apparire dall’osservazione delle forme di comunicazione più spontanee e strumentali, ma anche che la capacità di comporre testi è data ancora oggi per scontata nei programmi della scuola superiore.
Pragmatica storica dell'italiano. Modelli e usi comunicativi del passato, 2020
Il Cittadinus maccaronice metrificatus è un’opera poco nota, scritta in latino maccheronico in es... more Il Cittadinus maccaronice metrificatus è un’opera poco nota, scritta in latino maccheronico in esametri dattilici, pubblicata a Messina nel 1647. Dell’autore non si conosce altro che lo pseudonimo: Partenio Zanclaio. L’opera dimostra un atteggiamento di sfida alla lingua letteraria ufficiale, il toscano letterario, nel Seicento ormai consolidata attraverso l’opera normalizzatrice dei grammatici rinascimentali e il successo del Vocabolario degli Accademici. Non sorprende, in questo senso, che nella lingua composta da Partenio Zanclaio sia riconoscibile, oltre allo pseudolatino, il vero latino, il messinese, lo spagnolo, il napoletano e anche l’elemento italiano debitorio del toscano letterario.
La rubrica, a cura di Raphael Merida, Francesca Rodolico, Fabio Rossi e Fabio Ruggiano, raccoglie... more La rubrica, a cura di Raphael Merida, Francesca Rodolico, Fabio Rossi e Fabio Ruggiano, raccoglie le risposte ai quesiti più ricorrenti posti al sito di consulenza linguistica DICO (https://dico.unime.it). In questo primo numero della rubrica riportiamo alcune risposte a quesiti riguardanti l’uso della virgola. Vengono discussi casi in cui l’inserimento è sconsigliato, altri in cui è facoltativo e modifica il senso della frase, altri in cui è possibile ma è preferibile l’inserimento di segni di punteggiatura diversi, come il punto e virgola e il punto fermo.
Bollettino del Centro studi filologici e linguistici siciliani, 2018
Analisi linguistica e testuale delle cicalate del poeta messinese Giuseppe Romeo, vissuto nella s... more Analisi linguistica e testuale delle cicalate del poeta messinese Giuseppe Romeo, vissuto nella seconda metà del Settecento. Le opere sono scritte in un misto di italiano cruscante e messinese, con inserti di napoletano e spagnolo.
Prospettive della semantica, numero speciale di "Quaderni di semantica", n. s. 3-4, 2017
This article proposes a construction model for lexical collocations, starting from statistical da... more This article proposes a construction model for lexical collocations, starting from statistical data on the frequency of such combinations. The lexical collocations are traced back to the lexical solidarity of the selection type, according to the classification developed by Coseriu [1967/1971]. A solidarity of the selection type does not compel a combination to be constructed, so neither a lexical collocation, but makes it possible, by binding a basis that is semantically contained in a certain archilexeme with a collocate that contains the same archilexeme in its meaning. The actual success of the combination as compared to other possible variants (cogliere un’occasione compared to cogliere una possibilità, for example) is ascribed to the greater proximity of the basis’ meaning to the archilexeme, that favours the bond with the collocate.
This study seeks to define the literal meaning of the word pancia leaning on the records of the m... more This study seeks to define the literal meaning of the word pancia leaning on the records of the major Italian dictionaries and the traditional figurative uses of the word. Once acquired this first objective, it points out one new figurative meaning of the word emerging in the mass-media over the last 30 years and two polywords containing pancia of about the same age, still not fully recognised by the dictionaries though well rooted and responding to the same semantic relation with the basic meaning of the stem word pancia as the traditional meanings. Also, the grammatical environment constructed around the words examined will be inquired in order to establish the sometimes wavering semantic prosody, and the reasons behind it, of the stem word and the words generated by it.
Il giornale Internazionale fornisce tre esempi di professionisti che, ognuno dalla sua prospettiv... more Il giornale Internazionale fornisce tre esempi di professionisti che, ognuno dalla sua prospettiva, propongono opinioni di natura linguistica, affrontando il multiforme problema del rapporto tra norma e uso nell’italiano contemporaneo. Gli autori esaminati sono accomunati dal taglio ironico dei loro interventi, declinato in modo diverso: il compianto Tullio De Mauro cede al sarcasmo, la creativa Annamaria Testa canzona senza pungere il modo di comunicare con l’esterno delle istituzioni italiane, la giornalista Giulia Zoli lo sfrutta per dare brillantezza al suo discorso. Dietro l’ironia, però, si rivelano le opinioni linguistiche, ora moderate, ora decise nell’accettare o nel rifiutare neologismi, tratti emergenti, prestiti dall’inglese. Filtrate dalle parole dei tre autori, inoltre, si rivelano le opinioni e le pratiche comunicative di attori sociali direttamente impegnati in campo linguistico, come il MIUR e l’Accademia della Crusca, ma anche dei lettori, curiosi, dubbiosi, o convinti delle loro idee, perché aderenti alla norma, e non disposti a cedere alle ragioni dell’uso.
This contribution consists of two parts. The first is a corpus-based survey on a corpus of tweets... more This contribution consists of two parts. The first is a corpus-based survey on a corpus of tweets obtained from the archive of Twitter by searching for keywords within predefined time spans. Purpose of the investigation is to verify what terms are most commonly used today in Italy to define the people who arrived in the past three years through the Strait of Sicily on makeshift means of transport. In the second part of the research, the lexical evolution will be subsumed under Moscovici (1976; 1984; 1997)'s framework of social representations, through which I will argue the different designations of the migrant are the expressions of different forms of social representations of this figure, more or less oriented and stereotyped. Finally, the imaginary will emerge as the thrust which triggers the evolutionary lexical process. The social imaginary theorized by Castoriadis (1975; 1988), will be, then, identified as the force that continually creates new senses for words.
Il rapporto tra l’uomo e la macchina nel campo della didattica delle lingue moderne si e evoluto,... more Il rapporto tra l’uomo e la macchina nel campo della didattica delle lingue moderne si e evoluto, fin dai primi esperimenti meccanici dell’inizio del Novecento, nella convinzione che le macchine potessero fungere da insegnanti. Tale convinzione, che disumanizza il processo di apprendimento, si e alimentata nei decenni della fiducia nelle macchine, che oggi si e ulteriormente rafforzata grazie alle TIC. Proprio le TIC, pero, ci offrono la possibilita di superare il paradigma della macchina insegnante, se ne sfruttiamo le potenzialita relazionali. Le e-mail, i blog, i social media consentono di costruire un ambiente virtuale, progettato (e valutato) dal docente ma autogestito dagli studenti, con prevedibili ricadute sulla motivazione e sulla percezione di autenticita del materiale studiato. Si tratta di una potenzialita non priva di controindicazioni e insidie, che, pero, possono e devono essere risolte se si vuole attribuire alla tecnologia un ruolo davvero efficace, ma nello stesso ...
Il laboratorio di scrittura per il recupero degli OFA tenuto negli anni 2017-2018 e 2018-2019 al ... more Il laboratorio di scrittura per il recupero degli OFA tenuto negli anni 2017-2018 e 2018-2019 al Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell'Università di Messina ha consentito di raccogliere un corpus di centinaia di elaborati scritti appartenenti ai generi del riassunto e del commento. Questo materiale è in corso di organizzazione e di analisi, ma ha già permesso di rilevare alcune difficoltà ricorrenti, delle quali in questo contributo si presenta una esemplificazione commentata. Gli errori commentati sono divisi a seconda della macroabilità coinvolta maggiormente, la lettura/comprensione e la scrittura/espressione. Nel contributo, inoltre, si illustrano i principi didattici alla base del laboratorio di scrittura, elaborati nel quadro del confronto tra l'apprendimento della modalità scritta della lingua italiana da parte di parlanti nativi e quello dell'italiano come L2 da parte di stranieri. Con l'adozione di questo quadro teorico è stato possibile interpretar...
This paper investigates the role the press grants to the language it uses in the process of infor... more This paper investigates the role the press grants to the language it uses in the process of information. The nature of this role will emerge from the analysis of articles published on online newspapers of national importance. Some of these articles report judgments, explicit and implicit, on various linguistic uses in political communication during the campaign for the general election of 2013; others reuse specialized political vocabulary. The basic thesis of the paper is that the communicative purposes of the Italian press are no different from those of politicians: both politicians and the press strive to convince the public in various ways by appealing to their emotions, at the expense of logic and factuality.
Take a dive into Italian. The Italian for Foreigners school at the University of Messina, Sicily,... more Take a dive into Italian. The Italian for Foreigners school at the University of Messina, Sicily, is offering for the year 2017 a program including 1, 2, 3, 6 week courses from beginner (A1) to post-intermediate (B2) levels. Students of Italian and of Languages related majors (e. g. Translation, Linguistics, Cultural studies) will take advantage of their stay in Italy. People who are not studying Italian, yet love Italian Language, Art and History, Opera, Cuisine and the southern, relaxed, eye on life, will also benefit from the experience of diving into the real thing, along with a high-profile, full-immersion language course. Classes are held in a facility of the University of Messina (venue: DICAM-School of Ancient and Modern Civilizations), overlooking the Strait and connected to the city center (10 minutes) and the beaches (5 minutes) with buses. Excursions (optional) have been devised to give you the chance to experience Italian leisure time with a Sicilian twist. You can find all details in the website: http://web.unime.it/dipartimenti/dicam/_pagine/-57466.html
"Scrivere in italiano" is a website about Italian linguistics created by Carocci publisher (Rome... more "Scrivere in italiano" is a website about Italian linguistics created by Carocci publisher (Rome). A part of the website is administered by Fabio Rossi and Fabio Ruggiano and includes a number of articles on topics related to Italian grammar and stylistics. The website has been designed as a companion to the book "Scrivere in italiano. Dalla pratica alla teoria" (Carocci, 2013) by the same authors. In the website, keys to the exercises from the textbook can be found. Additionally, further recap exercises are available.
Alcune proposte per la didattica del lessico nella scuola secondaria di secondo grado. Lezione te... more Alcune proposte per la didattica del lessico nella scuola secondaria di secondo grado. Lezione tenuta nell'ambito del progetto "Per una nuova didattica dell'italiano" organizzato dall'Accademia dei Lincei.
Impresa ardua è raccogliere e sistematizzare tutti i fili nei quali la politica linguistica si sv... more Impresa ardua è raccogliere e sistematizzare tutti i fili nei quali la politica linguistica si svolge, fosse anche per un ambito storico-sociale limitato come quello dell’Italia postunitaria, non fertile di iniziative al riguardo. Per farlo, l’autrice non può che partire dalla definizione del campo di indagine, rispetto al quale opera una scelta coraggiosa, allargandolo ben oltre i confini della legiferazione in materia di lingua, fino a farlo coincidere con qualsiasi forma di intervento sulla lingua da parte delle istituzioni attive a vario titolo in questo campo. Da questa impostazione deriva il respiro lungo del libro, che tocca, dopo il capitolo di inquadramento teorico del campo di indagine, la politica linguistica internazionale e in particolare europea, compresa quella del Consiglio d’Europa (cap. 2), la legislazione italiana degli ultimi 150 anni (cap. 3), e poi il ruolo nella standardizzazione di fatto della lingua di agenzie di alto prestigio, sebbene non impegnate direttamente nella legiferazione, come quelle che formano l’amministrazione pubblica (cap. 4), la scuola e le università (cap. 5), gli istituti italiani di cultura all’estero (cap. 6) e, di seguito, la Chiesa, le accademie e i mass-media (cap. 7).
Uploads
Books by fabio ruggiano
I neologismi e gli anglismi, l’ordine delle parole nella frase, il congiuntivo e il condizionale, gli usi pronominali, le prove scritte a scuola, i deludenti risultati INVALSI e l’analfabetismo funzionale sono alcuni degli argomenti del libro, che funge da ouverture delle principali linee tematiche della collana. Dato che parlare di lingua e di grammatica è sempre, inevitabilmente, parlare di persone e società, idee e ideologie, figurano nel volume anche temi caldi di oggi quali il linguaggio dell’odio.
accuse semiserie di scarsa collaborazione, scherzi salaci, citazioni disordinate di fonti vere e quasi vere (senza contare i riferimenti non sempre intelligibili ad aneddoti, luoghi e personaggi cittadini). Nello stesso tempo, le cicalate superano i confini del Vocabolario, sperimentando la potenza espressiva del fiorentino vivo medio, non letterario, non scientifico, ma neanche demotico.
al contempo unanimi e concordi nell’additare a cattive maestre
le nuove tecnologie della comunicazione: SMS, chat, social
forum, e–mail, ecc. Ma le nuove generazioni non imparano certo
a scrivere al computer o al cellulare; piuttosto adattano alla comunicazione veloce del messaggino e della rete globale gli strumenti linguistici che hanno acquisito a scuola. Se questi strumenti sono poveri e confusi, nella scuola bisogna ricercare l’origine della povertà e della confusione. È quello che si propone di fare questa ricerca attraverso l’analisi di un corpus di testi prodotti a scuola da studenti adolescenti. Si scopre così che il quadro della competenza linguistica dei giovani è molto più complesso di quanto può apparire dall’osservazione
delle forme di comunicazione più spontanee e strumentali,
ma anche che la capacità di comporre testi è data ancora oggi
per scontata nei programmi della scuola superiore.
Papers by fabio ruggiano
L’opera dimostra un atteggiamento di sfida alla lingua letteraria ufficiale, il toscano letterario, nel Seicento ormai consolidata attraverso l’opera normalizzatrice dei grammatici rinascimentali e il successo del
Vocabolario degli Accademici. Non sorprende, in questo senso, che nella lingua composta da Partenio Zanclaio sia riconoscibile, oltre allo pseudolatino, il vero latino, il messinese, lo spagnolo, il napoletano e anche l’elemento italiano debitorio del toscano letterario.
I neologismi e gli anglismi, l’ordine delle parole nella frase, il congiuntivo e il condizionale, gli usi pronominali, le prove scritte a scuola, i deludenti risultati INVALSI e l’analfabetismo funzionale sono alcuni degli argomenti del libro, che funge da ouverture delle principali linee tematiche della collana. Dato che parlare di lingua e di grammatica è sempre, inevitabilmente, parlare di persone e società, idee e ideologie, figurano nel volume anche temi caldi di oggi quali il linguaggio dell’odio.
accuse semiserie di scarsa collaborazione, scherzi salaci, citazioni disordinate di fonti vere e quasi vere (senza contare i riferimenti non sempre intelligibili ad aneddoti, luoghi e personaggi cittadini). Nello stesso tempo, le cicalate superano i confini del Vocabolario, sperimentando la potenza espressiva del fiorentino vivo medio, non letterario, non scientifico, ma neanche demotico.
al contempo unanimi e concordi nell’additare a cattive maestre
le nuove tecnologie della comunicazione: SMS, chat, social
forum, e–mail, ecc. Ma le nuove generazioni non imparano certo
a scrivere al computer o al cellulare; piuttosto adattano alla comunicazione veloce del messaggino e della rete globale gli strumenti linguistici che hanno acquisito a scuola. Se questi strumenti sono poveri e confusi, nella scuola bisogna ricercare l’origine della povertà e della confusione. È quello che si propone di fare questa ricerca attraverso l’analisi di un corpus di testi prodotti a scuola da studenti adolescenti. Si scopre così che il quadro della competenza linguistica dei giovani è molto più complesso di quanto può apparire dall’osservazione
delle forme di comunicazione più spontanee e strumentali,
ma anche che la capacità di comporre testi è data ancora oggi
per scontata nei programmi della scuola superiore.
L’opera dimostra un atteggiamento di sfida alla lingua letteraria ufficiale, il toscano letterario, nel Seicento ormai consolidata attraverso l’opera normalizzatrice dei grammatici rinascimentali e il successo del
Vocabolario degli Accademici. Non sorprende, in questo senso, che nella lingua composta da Partenio Zanclaio sia riconoscibile, oltre allo pseudolatino, il vero latino, il messinese, lo spagnolo, il napoletano e anche l’elemento italiano debitorio del toscano letterario.
Gli autori esaminati sono accomunati dal taglio ironico dei loro interventi, declinato in modo diverso: il compianto Tullio De Mauro cede al sarcasmo, la creativa Annamaria Testa canzona senza pungere il modo di comunicare con l’esterno delle istituzioni italiane, la giornalista Giulia Zoli lo sfrutta per dare brillantezza al suo discorso. Dietro l’ironia, però, si rivelano le opinioni linguistiche, ora moderate, ora decise nell’accettare o nel rifiutare neologismi, tratti emergenti, prestiti dall’inglese. Filtrate dalle parole dei tre autori, inoltre, si rivelano le opinioni e le pratiche comunicative di attori sociali direttamente impegnati in campo linguistico, come il MIUR e l’Accademia della Crusca, ma anche dei lettori, curiosi, dubbiosi, o convinti delle loro idee, perché aderenti alla norma, e non disposti a cedere alle ragioni dell’uso.
Students of Italian and of Languages related majors (e. g. Translation, Linguistics, Cultural studies) will take advantage of their stay in Italy. People who are not studying Italian, yet love Italian Language, Art and History, Opera, Cuisine and the southern, relaxed, eye on life, will also benefit from the experience of diving into the real thing, along with a high-profile, full-immersion language course.
Classes are held in a facility of the University of Messina (venue: DICAM-School of Ancient and Modern Civilizations), overlooking the Strait and connected to the city center (10 minutes) and the beaches (5 minutes) with buses.
Excursions (optional) have been devised to give you the chance to experience Italian leisure time with a Sicilian twist.
You can find all details in the website: http://web.unime.it/dipartimenti/dicam/_pagine/-57466.html
Da questa impostazione deriva il respiro lungo del libro, che tocca, dopo il capitolo di inquadramento teorico del campo di indagine, la politica linguistica internazionale e in particolare europea, compresa quella del Consiglio d’Europa (cap. 2), la legislazione italiana degli ultimi 150 anni (cap. 3), e poi il ruolo nella standardizzazione di fatto della lingua di agenzie di alto prestigio, sebbene non impegnate direttamente nella legiferazione, come quelle che formano l’amministrazione pubblica (cap. 4), la scuola e le università (cap. 5), gli istituti italiani di cultura all’estero (cap. 6) e, di seguito, la Chiesa, le accademie e i mass-media (cap. 7).