Papers by Giovanni Gorini
I Greci In Occidente, 1996
Bompian t tss6 Giouanni Gorini La moneta La moneta greca nacque alla fine del \{I-inizi del VI se... more Bompian t tss6 Giouanni Gorini La moneta La moneta greca nacque alla fine del \{I-inizi del VI secolo a.C. nella Ionia microasiatica e il processo di formazione, attraverso il quale si giunse al tondello monetale di metallo prezioso recante f impronta dell'autorità emittente, si sviluppò in maniera complessa, discontinua e non completamente nota. Infatti esiste discrepanzatta le fonti letterarie e archeologiche e le ricosruzioni moderne, tuttavia un elemento appare chiaro: all'inizio, l'adozione della moneta non aveva per scopo esigenze commerciali, ma piuttosto queste vanno ricercate nefle finalità dellapolis, per pagamenti di ogni sorta, quali mercenari, danni di guerra, pedaggi, contributi federali, tributi, tasse e così via. I Fenici, popolo di trafficanti per ecceilenza, conobbero e usarono la moneta solo molto tardi, preferendo il "baratto silenzioso", come ricorda Erodoto (IV, 196, 1-3), all'uso della moneta. Con la sua introduzione la moneta permise la formazione, nel mondo greco, di un nuovo tipo di ricchezza "occnlta" (Platone, Repubblica, VIII 548< a-c), sconosciuta prima e strutturalmente diversa dalle ricchezze precedenti che erano palesi e note a tutti, quali le terre, le greggi o gli armenti ed è sintomatico che la moneta non fu adottata dai grandi regni egizi, assiri e babilonesi e, solo tardi, da quello persiano. Sul piano psicologico e morale l'introduzione della moneta generò un effetto quasi di choc tra la popolazione di cui vi è una eco nella poesia di Teognide e di Solone. Non per nulla la moneta nasce alla fine del VII secolo, nella Ionia, cioè in una regione cerniera tra il mondo greco da un lato e il regno lidio e f impero persiano dall'altro. Questa arca fu sede di una prima ondata coloniale greca e fucina di formulazioni di nuove strutture sociali all'interno delle diverse comunità, in cui si andavano gradatamente distinguendo e selezionando le funzioni dei cittadini e quindi anche quelle che porteranno alla "scoperta" e all'uso della moneta. Fondamentaie la testimonianza di Erodoto (I, 94) sui Lidi che per primi emisero monete d'oro e d'argento. Da qui nel breve volgere di due o tre generazioni la moneta si diffuse sul continente greco con la prima produzione di monete raffinate ed eleganti. Infatti ben presto le monete abbandonarono il loro aspetto globulare e irregolare con al rovescio un semplice quadrato incuso, segno dei punzoni infissi nel conio d'incudine per impedire che il tondello schizzasse via nei momento in cui riceveva I'impronta, per assumere un'immagine a doppio rilievo, moito più simile alle attuali monete. A tutti infatti sono note le tartarughe di Egina, i pegasi di Corinto e le civette di Atene, per citare solo alcune delle più comuni e diffuse monete arcaiche del continente greco. Un elemento inoltre che conferma la tesi che la moneta, nella sua fase iniziale, non ha potuto adempiere alla funzione di favorire 1o scambio commerciale sia all'interno delJa polis sia all'esterno, è dato dai grossi ripostigli di età arcaica rinvenuti in tutto il bacino del Mediterraneo, da quello di Taranto a quello di Asyut (Egitto), che documentano monete non circolanti ma destinate allatesauizzazione o alla fusione. Tuttavia una delle ragioni principali per cui l'adozione della moneta e del suo uso si diffuse rapidamente nel mondo greco, dalle città della madrepatria a quelle coloniali d'Occidente, consiste nel fatto che essa simboleggiava I'autonomia della polis e l'autorità emittente. Tale concetto di stretto rapporto tra la moneta ela s'aapolis si manifesta anche nel fatto che spesso è coniata con un sistema ponderale proprio, per cui lo statere si divide in due dracme ad Atene, in tre a Corinto e nella Magna Grecia e in cinque in Macedonia. Tipico carattere della identific azione conla polis èl' adozione di un tipo "parlante", simbolo della città per eccellenza (Plutarco, TII,399 fl, come latoca a Focea, la foglia di sedano (sèlinon) a Selinunte, la rosa a Rodi, il porto a forma di falce (zànklon) aZancle (Messana) o la divinità eponima dellapolis come Atena ad Atene, Poseidon a Poseidonia, Taras a Taranto. Corollario di quanto sopra affermato è il monopolio effettivo della moneta da parte delTapolis attraverso magistrati (si veda l'accordo monetale tra le città di Focea e Mitilene) e controlli, anche sulla bontà del metallo (cfu. il. dokima.r/às = verificatore ad Atene). La moneta circolava con potere liberatorio garantito dalla legge solo all'interno delTapolis, mentre fuori veniva accettata per il suo prestigio e per il suo valore intrinseco. La moneta Statere ilcuso di Sibari con toro retrospiciente argento)10-510 a.C. Napoli Museo Archeologico Nazionale Statere incuso di Crotone con tdpode argento)10-510 a"C. circa Napoli M useo Archeologrco Nazjonale le "sequenze dei coni" è pcissibile ricostruire la probabile successione clelle errissioni de1 numerario di una zecca e, pur con i consueti limiti relativi alla casualità e alla mancanza dt inlarmazioni precise, stabiiire il irolume cii produzione di una deterilrinata zecca. Inoltre è anche possibiie, mediante analisi non distruttive, conoscere il contenuto dr nietallo (argento ad esempio) e 1a provenienza dello stesso, cioò 1e fonti di approrruigionamento dellapolis.ln questo ambito si richiama l'attenzione sul forte significato che 1a presenza di numerario in argento (l'oro è, prima dell'età ellenistica, sempre ernissione siraordina ria dt ttna polis nei momenti di crisi) ha avuto nel quatiro generale dell'economia greca, per quanto permangono ivalori tradizionali di quelia aglili'a e delia manodopera servilc o schiavile, come hanno ben messo in luce numerosi storici deli'economia greca. Dal continente greco alla Nlagna Grecia e aÌla Siciiia il passo è breve e tu subito eseguito, lungo le rot te degli insediaraenti coloniali occidentali e lungo tutte le sponde dcl Mediterraneo che suscitarono in Platone f immagine dei Cìreci collocati "come fonniche o rane intorno a uno stagno" (Fedro, 109-b).
Forum Sempronii, I, Scavi e ricerche 1974 - 2012 a cura di M. Luni, O.Mei, Urbino , 2012
Diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale o parziale e con qualsiasi mezzo, riserv... more Diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale o parziale e con qualsiasi mezzo, riservati per tutti i paesi.
Moneta e scavo nel Veneto romano in Studi di archeologia della X Regio in ricordo di Michele Tombolani, 1994
Antichità Altoadriatiche, 1985
Le monete di Egina ed Atene in Adriatico, 2002
Obolos, 2018
The authors present a new small hoard discovered in Trapeza, situated 8 km from Aigion (in the Pe... more The authors present a new small hoard discovered in Trapeza, situated 8 km from Aigion (in the Peloponnese). It consists of ten bronze coins, five of which are of Kassandros and five of Antigonos Gonatas. The hoard dates from the period just after the Chremonidean war (c. 262-260 BC) and is comparable to the Phayttos (IGCH 159) and Karditsa (IGCH 162) hoards. What is remarkable in this conspectus is the presence of many other small hoards with 10/15 bronze coins, which can be linked with military garrisons all over Greece.
This is a contribution relating to Celtic Numismatics in Europe with a reference to the main prob... more This is a contribution relating to Celtic Numismatics in Europe with a reference to the main problems which arouse these mainly imitative emissions: chronological ones, the attribution of emissions to a given population, problems relating to technical and metallurgical aspects, relations with archaeology and with coins, especially Greek and Roman, of which there are certain chronological references, etc. In this analysis we proceeded geographically from West to East with a greater emphasis on the situation of studies in Italy to reach the conclusion that much remains to be done in many countries, due to the lack of research centres in some European countries. However, the discipline which still awaits its autonomy has a liveliness and it is acquiring ever greater dignity with the progress of studies and archaeological discoveries.
La parola non è un gesto tra tutti gli altri gesti, ma è il tramite del nostro movimento verso la... more La parola non è un gesto tra tutti gli altri gesti, ma è il tramite del nostro movimento verso la verità, così come il corpo lo è dell'essere nel mondo M. Merleau-Ponty, Fenomenologia della percezione Introduzione A un'osservazione che non si limiti a essere sguardo irriflesso, ma atto cognitivo, la moneta non si presenta come semplice denaro. Essa è ben di più: è oggetto pensato, istituzione e legge. Ridurne la definizione, come continua a fare un certo sapere economico e giuridico, all'uso che si fa della moneta, prescindendo dalla sua natura, significa non cogliere la complessità e il valore che essa ha avuto e ha nelle relazioni civili e in quelle che ogni giorno si instaurano tra chi si serve di quel bene e di quel segno dello scambio. Un approccio cognitivo serve a capire meglio la natura di un gesto, solo apparentemente semplice, costituito dal passaggio della moneta di mano in mano, dove l'esistenza stessa di quel segno-valore si misura proprio sul fatto che essa passa, viene ceduta da un soggetto a un altro. Significa anche comprendere i limiti, o meglio i presupposti della moneta come segno e come veicolo fiduciario. Se essa richiede, per poter essere utilizzata, di poggiare su una struttura fiduciaria imprescindibile, vitale, va anche riconosciuto che questa stessa struttura presuppone l'esistenza non solo di uno spazio, di una relazione economica, ma di una vita civile, di una relazione comunitaria di natura indiscutibilmente politica, basata sulla condivisione di una legge, sull'esistenza di un Terzo garante. Una moneta presuppone una comunità e relazioni tra comunità. Una moneta o, se vogliamo, la moneta permette di pensare le relazioni economiche, i rapporti creditizi, come relazioni e rapporti sciolti da vincoli servili, nei quali le garanzie
GRCKI NOVAC U ISTRI U radu se proucava skromna dokumentacija o grckom novcu pronađenom u Istri, k... more GRCKI NOVAC U ISTRI U radu se proucava skromna dokumentacija o grckom novcu pronađenom u Istri, koji obuhvaca primjerke iz III. i II. stoljeca pr. Kr., uglavnom iz Atene, i to one koji pripadaju novome stilu, s otoka Tasa, sa Sicilije (Siracusa), iz ilirskih (kralj Balej, Dirahij) i italskih kovnica (Valentia), ali ima i posebnih dokaza o manjim i udaljenijim kovnicama. Stoga se može zakljuciti da ovi nalazi svjedoce o prolasku ljudi (vojnika, moreplovaca, hodocasnika, trgovaca, radnika koji su radili na izgradnji cesta) koji su svojim prolaskom ostavili traga na nalazistima u ovome podrucju (hramovima? naseljima? nekropolama?). Ovo svjedocanstvo otkriva i zanimljivo povijesno znacenje kao cjelovita dokumentacija o prisutnosti drugih grckih predmeta (keramickih, epigrafskih, kiparskih) u drugim kontekstima, prisutnosti koja je sporadicna i kontradiktorna, ali znacajna za uspostavu neke vrste kontakta i odnosa koji je potrebno dodatno istražiti kako bismo bolje rekonstruirali u Istri...
At the beginning of the twentieth-century, in the Polesine area, was found, accidentally, a hoard... more At the beginning of the twentieth-century, in the Polesine area, was found, accidentally, a hoard containing denarii and quinarii dating from 207 to 74 a.C. The hoard includes some serrati denarii and one denarius with a countermark: R.
Short account of the central position of sheep in the Greek and Roman coinage, particularly rams ... more Short account of the central position of sheep in the Greek and Roman coinage, particularly rams in the language and in the pre-coinage forms as aspect of religiosity and element of sacrifices, with some examples taken from the archaic, classical and Hellenistic Greek coinage, through Roman Republican denarii to Roman Imperial and Provincial issues (as Cyrene or Antinous).
Desidero ringraziare Daniela Williams, Federica Missere Fontana, Silvia Tarchi e Rachele Rampazzo... more Desidero ringraziare Daniela Williams, Federica Missere Fontana, Silvia Tarchi e Rachele Rampazzo per l'aiuto generosamente offertomi nella stesura di questo testo. [2] Gorini 2015.
Antike Lebenswelten, 2015
Edith Schönert-Geiss zum 65. Geburtstag, 1998
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