In: G. Panno, M. Quaranta (a cura di), Annuario della filosofia italiana 2010, L’ultima generazione: filosofia italiana, intercultura, pensiero-immagine, Edizioni Sapere, Padova 2010, pp. 52-59 ISBN: 978-88-97183-03-7
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Books by Luca Mori
According to the testimony of Plato's Alcibiades I, Socrates conceived the idea of a téchne (technique, art) of the psyché (soul), a technical knowledge capable of guiding every human being in taking care of themselves and improving themselves. Such a technique - in which the psyché is both the acting subject and the object of intervention - requires constant and methodical exercise both on the mental and physical level. This book proposes a reconstruction of the set of exercises attributable to Socrates and the outlines of his philosophy of exercise, leveraging the points of convergence and differences among existing testimonies: these include exercises to analyze oneself, one's own opinions and those of others, to free oneself from the disorderly motion determined by appetites and desires linked to false opinions, to acquire and maintain temperance, firmness, and resilience, in any circumstance. From the testimonies, it is inferred that Socrates became a model for those who frequented him because he showed himself to be self-mastered not only in words but also in deeds, exemplifying the Delphic precepts "Know thyself" and "Nothing in excess".
LINK: https://www.erickson.it/it/meraviglie-filosofiche
Il libro è articolato in 5 aree, ognuna delle quali propone una riflessione di partenza da proporre ai bambini:
Frammenti di filosofi
Esperimenti mentali
Favole classiche
Albi illustrati
Altri spazi di scoperta
L'autore suggerisce una serie di domande, storie ed esperienze che fin dalla scuola dell’infanzia permettono di fare conversazioni «cariche» di meraviglia e di una tensione filosofica che le rende differenti da altri tipi di conversazioni.
Dando risalto alla matrice cinetica dell’etica, questo libro ripercorre la storia e le trasformazioni degli esercizi elaborati – dal mondo antico fino al XVII secolo – per porre rimedio agli innumerevoli disagi dovuti all’instabilità e alle loro cause, con obiettivi definiti di volta in volta come purificazione, salute, virtù, scioglimento dei legami che trascinano verso il basso, equilibrio e assenza di scosse, dominio di sé e continenza, ritrazione dall’esposizione alle perturbazioni, temperanza, assenza di passioni, imperturbabilità, felicità stabile, saggezza, capacità di vedere le cose come effettivamente sono.
Introduzione
Capitolo 1: I ragazzi e la filosofia
Capitolo 2: Guida al volume
Le 10 sfide filosofiche:
Dedalo e Icaro (sul senso del limite)
Narciso e il suo specchio (sul rapporto con se stessi)
La caverna di Platone (sul confine tra realtà e illusione)
Il primo villaggio (sui sentimenti sociali)
I doni di Prometeo (sul buon uso delle tecnologie)
Il velo d’ignoranza (sul mondo più desiderabile)
Come marinai (sull’arte di navigare bene nella vita)
Essere un pipistrello (sul mettersi nei panni degli altri)
Una mostruosità familiare (sulla forza e sulla debolezza di volontà)
L’animale più imitativo (sulla condivisione e sul conformismo)
LINK: https://www.erickson.it/it/sfide-filosofiche
According to the testimony of Plato's Alcibiades I, Socrates conceived the idea of a téchne (technique, art) of the psyché (soul), a technical knowledge capable of guiding every human being in taking care of themselves and improving themselves. Such a technique - in which the psyché is both the acting subject and the object of intervention - requires constant and methodical exercise both on the mental and physical level. This book proposes a reconstruction of the set of exercises attributable to Socrates and the outlines of his philosophy of exercise, leveraging the points of convergence and differences among existing testimonies: these include exercises to analyze oneself, one's own opinions and those of others, to free oneself from the disorderly motion determined by appetites and desires linked to false opinions, to acquire and maintain temperance, firmness, and resilience, in any circumstance. From the testimonies, it is inferred that Socrates became a model for those who frequented him because he showed himself to be self-mastered not only in words but also in deeds, exemplifying the Delphic precepts "Know thyself" and "Nothing in excess".
LINK: https://www.erickson.it/it/meraviglie-filosofiche
Il libro è articolato in 5 aree, ognuna delle quali propone una riflessione di partenza da proporre ai bambini:
Frammenti di filosofi
Esperimenti mentali
Favole classiche
Albi illustrati
Altri spazi di scoperta
L'autore suggerisce una serie di domande, storie ed esperienze che fin dalla scuola dell’infanzia permettono di fare conversazioni «cariche» di meraviglia e di una tensione filosofica che le rende differenti da altri tipi di conversazioni.
Dando risalto alla matrice cinetica dell’etica, questo libro ripercorre la storia e le trasformazioni degli esercizi elaborati – dal mondo antico fino al XVII secolo – per porre rimedio agli innumerevoli disagi dovuti all’instabilità e alle loro cause, con obiettivi definiti di volta in volta come purificazione, salute, virtù, scioglimento dei legami che trascinano verso il basso, equilibrio e assenza di scosse, dominio di sé e continenza, ritrazione dall’esposizione alle perturbazioni, temperanza, assenza di passioni, imperturbabilità, felicità stabile, saggezza, capacità di vedere le cose come effettivamente sono.
Introduzione
Capitolo 1: I ragazzi e la filosofia
Capitolo 2: Guida al volume
Le 10 sfide filosofiche:
Dedalo e Icaro (sul senso del limite)
Narciso e il suo specchio (sul rapporto con se stessi)
La caverna di Platone (sul confine tra realtà e illusione)
Il primo villaggio (sui sentimenti sociali)
I doni di Prometeo (sul buon uso delle tecnologie)
Il velo d’ignoranza (sul mondo più desiderabile)
Come marinai (sull’arte di navigare bene nella vita)
Essere un pipistrello (sul mettersi nei panni degli altri)
Una mostruosità familiare (sulla forza e sulla debolezza di volontà)
L’animale più imitativo (sulla condivisione e sul conformismo)
LINK: https://www.erickson.it/it/sfide-filosofiche
Eppure, la crisi della democrazia segnala oggi non tanto il bisogno di un padre, cioè di codici maschili e paterni che in forme più o meno evidenti e palesi non ha mai smesso di avere, quanto piuttosto il bisogno di un codice dell’accoglienza e dell’ascolto, dell’accessibilità e della differenza che genera differenza, del vulnus e del senso del limite. Se pater rimanda fin dall’etimologia al potere verticale del pastore e del signore che nutrono e proteggono, mentre mater richiama al misurare e all’ordinare che stabiliscono rapporti tra le differenze e le abbracciano, ciò di cui oggi siamo responsabili è la ricerca e l’invenzione di un equilibrio dinamico tra codice materno e codice paterno del potere.
Ugo Morelli insegna Psicologia del lavoro e delle organizzazioni all’Università di Bergamo, presiede il Comitato scientifico della Scuola per il governo del territorio e del paesaggio (STEP) presso la Trentino School of Management di Trento ed è responsabile scientifico e docente nei programmi di formazione direzionale di Formazione Lavoro, Trento. Tra i suoi saggi recenti: Mente e bellezza. Arte, creatività e innovazione (2010), Mente e paesaggio. Una teoria della vivibilità (2011); Contro l’indifferenza. Possibilità creative, conformismo, saturazione (2013).
Luca Mori è assegnista presso il Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa ed è membro del gruppo di ricerca del Laboratorio filosofico sulla complessità Ichnos (Rosignano Marittimo-Pisa) e della Scuola di formazione e studi sui conflitti Polemos (Trento). Tra i suoi saggi recenti: Il consenso (2009), Complessità e dinamiche dell’apprendimento (2011)."
INDICE
Indice
Introduzione
1. Che cosa vuol dire yoga oggi
Il problema delle definizioni/La genesi dell’odierno discorso sull’univocità dello yoga: incongruenze e perplessità/Lo yoga "così com’era" o "così com’è?"/Aperture e chiusure: la definizione dello yoga a partire dall’ibridazione/Aperture e chiusure: la definizione dello yoga a partire dall’incontro tra le religioni/La "guerra dello yoga" e la posta in gioco dietro le definizioni
2. Che cosa voleva dire yoga ieri
Ritorno al passato?/Un salto nel passato, e ritorno/Uno sguardo alle prime menzioni dello yoga/Modelli antesignani del discorso sullo yoga e le premesse dell’ascetismo classico/La serietà dello yogin che persegue il nirvana/I tanti stili, le tante "membra" e i tanti fini dello yoga nelle tradizioni "classiche"
3. Dallo yoga di ieri allo yoga di oggi: capire la genesi delle pratiche e dei discorsi contemporanei
Comprendere le trasformazioni dello yoga/Il dubbio: lo yoga contemporaneo è indiano o è un prodotto "occidentale?"/Capire e scegliere/Le logiche evolutive caratteristiche della traditio religiosa/Le logiche evolutive della traductio/ translatio Le logiche evolutive del trading
4. Continuità e discontinuità nella storia dei discorsi sullo yoga
L’odierna "immagine sociale" dello yoga/Mettere a fuoco le trasformazioni/ Tavole sinottiche
Conclusioni
Note
Indice dei nomi.
1) La caverna di Platone: se fossimo prigionieri senza saperlo?
2) L'anello di Gige ovvero le azioni dell'uomo invisibile
4) L'asino di Buridano: il problema della decisione e di chi decide
6) Il genio maligno ovvero la coscienza e la certezza
8) Il film dell'universo: immagini vaganti ed eterno ritorno
12) Navi e ascensori: esperimenti mentali tra filosofia e scienza
Riflettendo e prendendo posizione sulla testimonianza dell’amico in quegli anni caratterizzati da incalzanti cambiamenti culturali e sociali, oltre che da rilevanti innovazioni tecnologiche, James la cita e la analizza nel quadro di un discorso più ampio sulla formazione delle abitudini e sulla possibilità di cambiarle, estendendo il “potere” umano di agire e di dare forma ai propri comportamenti. Per darne conto, questo libro presenta e mette in relazione la traduzione del saggio Habit, comparso come capitolo nei Principi di psicologia (1890), e quella dell’articolo intitolato The powers of men, pubblicato nel 1907 sulla Philosophical Review.
La postfazione del curatore è dedicata alla metafora del “camminare” e a quella, correlata, dei “tracciati” che le esperienze inevitabilmente fanno emergere, tanto nella materia del cervello quanto nel mondo esterno e nelle interazioni sociali. Se per David Hume il sé poteva essere inteso come un «fascio o una collezione di differenti percezioni», per William James gli esseri viventi appaiono innanzitutto come «fasci di abitudini»: i “tracciati” lungo cui tali abitudini si snodano sono come “sentieri” esperiti e immaginati da cui dipendiamo e da cui, tuttavia, possiamo apprendere a deviare.
Il testo qui tradotto, pubblicato nel 1894 sulla rivista «Mind» fondata da Alexander Bain, è esemplare del caratteristico approccio di ricerca che permette di inserire James Mark Baldwin tra i padri della psicologia genetica e della psicologia sociale.
L’imitazione è presentata come un capitolo nella storia naturale della coscienza, come “reazione circolare” attraverso cui, fin da neonati, apprendiamo a “ordinare” le nostre reazioni casuali al mondo grazie alle relazioni sociali, arrivando poi ad acquisire un “senso di noi stessi” attraverso il “senso degli altri”. In questa prospettiva, ogni essere umano è “socius” prima di essere “individuo”: si individua come “socius” e diventa ciò che è in parte anche attraverso la simpatia con le persone che lo circondano e imitandole."
Assieme a queste e ad altre pagine stendhaliane proponiamo il Dialogo sulle unità drammatiche di luogo e di tempo di Ermes Visconti, uscito su «Il Conciliatore» (1819), che tanto influenzò la riflessione di Stendhal. Dal confronto dei testi emerge la complessa articolazione del dibattito ottocentesco sul verosimile e sulle forme dell'illusione, dalla pittura al romanzo al teatro.
A partire dagli anni Ottanta il concetto di cura ha assunto un crescente rilievo negli studi su crisi e sfide dell'educazione e dell'apprendimento. Nel quadro del meritevole approccio stimolato dalla letteratura filosofica, pedagogica e sociologica femminile si è insistito molto sugli aspetti positivi della cura in termini di crescita, autosviluppo, accompagnamento nella scoperta di sé, delle relazioni e del mondo.
Questo libro intende aggiungere profondità all'analisi del concetto, evidenziandone l'ambiguità ed esplorando la tensione tra cura e forme di caduta, autotradimento e dominio possibili nei contesti organizzativi. Al fine di analizzare la portata e le implicazioni di tale ambiguità nella progettazione di percorsi formativi rivolti agli adulti, il libro fa dialogare la riflessione heideggeriana con le psicoanalisi contemporanee e, in particolare, con la psicosocioanalisi, che richiama l'attenzione sull'attore organizzativo come possibile traditore di se stesso. Raccogliendo contributi ispirati da saperi ed esperienze diverse, il libro si propone come strumento di riflessione e immaginazione per i practitioners , per chi fa formazione nel settore pubblico o in ambito aziendale.
Indice
Autori
Luca Mori, Giuseppe Varchetta, Premessa
Aperture
Luca Mori, Le "forme miste" dell'aver cura e la formazione. Segnavia da Heidegger
Giuseppe Varchetta, Le organizzazioni che curano
Domenico Lipari, Pratiche di comunità di pratica tra approcci deterministici e cura
Gianluca Cepollaro, La consulenza e la cura, ovvero l'arte dell'essere "tra"
Jole Orsenigo, Lavoro educativo e organizzazioni: luoghi da curare e cure cui dar luogo
Indice analitico dei nomi.
Con quali conseguenze per le bambine e i bambini? Fino a che punto si può parlare di “s-paesamento”? Chi o cosa “s-paesa”? Il “bambino s-paesato” affronta tali interrogativi e molti altri correlati in una prospettiva poliedrica, che fa dialogare ambientalisti, urbanisti, economisti, pedagogisti, psicologi, filosofi sulla consistenza della nozione di “spaesamento” e sulle sfide della cittadinanza consapevole. Le analisi qui contenute sono il frutto del XIX Convegno internazionale sul bambino di Castiglioncello (2012), tappa di una lunga serie di incontri organizzati a partire dal 1984-1985 dal Coordinamento nazionale dei Genitori Democratici (CGD), con il sostegno del Comune di Rosignano Marittimo.
Le analisi qui contenute sono il frutto del XVII Convegno internazionale sul bambino di Castiglioncello (2008), tappa di una lunga serie di incontri organizzati a partire dal 1984/85 dal Coordinamento nazionale dei Genitori Democratici (CGD) con il sostegno del Comune di Rosignano Marittimo.
Affiora oggi tra i ragazzi una forte difficoltà di esprimere la propria immaginazione. Quali sono i fattori che la inibiscono e quali invece le condizioni che potrebbero sollecitarla? Ed ancora: di fronte all'evoluzione economica in atto e in particolare ai processi conoscitivi all'interno delle reti culturali e produttive, quali possibilità abbiamo di recuperare il senso antagonistico, critico della creatività ribadendone al contempo la funzione specificamente educativa?
Il "bambino creatTivo" propone di affrontare la questione della creatività e della fantasia nelle attuali condizioni di vita e di sviluppo di bambini e ragazzi, soprattutto in relazione all'affermarsi di nuovi luoghi e stili di apprendimento. Le analisi qui contenute sono il frutto del XVIII Convegno internazionale sul bambino di Castiglioncello (2010), tappa di una lunga serie di incontri organizzati a partire dal 1984-85 dal Coordinamento nazionale dei Genitori Democratici (CGD) con il sostegno del Comune di Rosignano Marittimo.
Le analisi qui contenute sono il frutto dell'ultimo di una lunga serie di convegni, che da venticinque anni sono organizzati a Castiglioncello dal Coordinamento dei Genitori Democratici (CGD) con il sostegno del Comune di Rosignano M.mo.
Pierre Hadot has declared his debt to Ludwig Wittgenstein, whose views on language games and forms of life have inspired the idea that philosophy can be understood as a set of spiritual exercises designed to change one’s way of life. Despite the heuristic and hermeneutic centrality attribuited to the theory of Sprachspiele, however, Hadot does not explicitly refers to it in his writings on ancient philosophy. Following Hadot’s suggestion, the purpose of this article is to apply Wittgenstein’s views regarding language games and forms of life to two relevant issues: the problem of continuity and discontinuity in the history of spiritual exercises, and the variety of Marcus Aurelius’s exercises on the use of ordinary linguistic expressions.
legitimation process as the process of authority-building, this article compares and contrasts the views of Weber with those of Thrasymachus. In fact, in The profession and vocation of politics Weber quotes Trotsky, who had declared that «every state is founded on force (Gewalt)», and elevates force to a conditio sine qua non for the existence of the modern State (where the physical force includes the capacity to be violent). Nevertheless, his view is quite different from that of Thrasymachus, when he declares that «justice
is nothing but the advantage of the stronger», assuming that justice exists only as an expression of the will of the strongest forces in society. This article explores the implications of the passage from the triad of “force”, “power to rule”, and “justice as advantage of the stronger” (Thrasymachus) to the triad of “power (Herrschaft)", “force/coercion (physical or psychic)", and “legitimacy” grounded in the beliefs or conceptions of actors (Weber).
Keywords: Democratic government, Digital democracy, Disintermediation, Infosphere, Onlife Politics
degli itinerari possibili.
Abstract: Democracy and poetic reason, through Antigone and Haemon. Sophokles’ tragedy Antigone has been one of the most widely read, discussed and admired of all classical Greek texts. The central conflict of the tragedy arises from the clash of the new ruler of Thebes, Creon, with Oedipus’ daughter, Antigone, regarding what funeral rites, if any, should be given to Polyneices, Antigone’s brother. Althought the structure of the tragic drama revolves around this dispute, all internal dynamics of Antigone’s tragedy can be in-terpreted as an illustration of the antagonism between emerging democratic ideas and auth-oritarian attidues. In this scenario Haemon, who is Creon’s son and Antigone’s fiancee, re-veals both the fragility of human power and the power of poetical reason.
Parole chiave: amore, ascolto, conflitto, conformismo, consenso, democrazia.
Keywords: love, listening, conflict, conformism, consent, democracy.
This article suggests considering how and why the quantitative increase of the free flow of information in the infosphere does not necessarily coincide with the increase of political freedom, nor with the reduction of anti-democratic power asymmetries. Taking into account both recent case studies and classic philosophical questions about the freedom of the press, the author invites the reader to rethink and retheorize the evolving relationship of politics, power, democracy, educational innovation, and freedom in our increasingly technologized and re-ontologized world.
per il Corso di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni del Prof. Ugo Morelli
CORSO DI LAUREA IN PSICOLOGIA CLINICA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI
UNIVERSITÀ DI BERGAMO
Il Master World Natural Heritage Management è rivolto a manager, funzionari, studiosi e professionisti di istituzioni e organizzazioni pubbliche e private interessate alla gestione dei Beni iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale naturale dell’Umanità UNESCO. Possono, inoltre, essere ammessi al Master giovani laureati in possesso almeno di laurea triennale che vogliano approfondire le tematiche della conoscenza, della cultura, dell’economia e della gestione dei beni naturali. I posti disponibili sono quindici.
Obiettivi Ipartecipantisarannoimpegnatiinpercorsidiapprendimentoper:
• sviluppare conoscenze tecnico-specialistiche negli ambiti naturalistici, ambientali e paesaggistici strettamente interconnessi nella visione di una tutela e di uno sviluppo
futuro orientato alla sostenibilità;
• creare e gestire reti al fine di integrare e promuovere le scelte riguardanti il territorio, il
paesaggio e l’ambiente e le forme d’offerta nei circuiti della fruizione dei beni naturali;
• favorire la progettualità sociale, la partecipazione responsabile e la facilitazione dei processi di governo del territorio, della sostenibilità e della valorizzazione dei beni
naturali in quanto beni comuni;
• utilizzare metodi e tecniche al fine di ideare, progettare e curare la vivibilità dei
territori, dei paesaggi e dell’ambiente;
• progettare e sviluppare iniziative educative, comunicative e promozionali riguardanti
la vivibilità attraverso la conservazione, la valorizzazione e lo sviluppo dei beni naturali in quanto beni comuni.
Sviluppo professionale Le competenze sviluppate durante il Master sono spendibili:
• all’interno delle istituzioni pubbliche e private e dei dipartimenti della Pubblica
Amministrazione che si occupano di territorio, ambiente e paesaggio;
• per la creazione di network e alleanze nello sviluppo di progetti finalizzati alla
promozione e alla valorizzazione dei beni naturali;
• in istituzioni e associazioni che si occupano di ricerca in ambito ambientale, territoriale
e paesaggistico e culturale;
• nel settore della comunicazione, della promozione e dell’educazione ai patrimoni
naturali;
• in società di consulenza che si occupano della progettazione e realizzazione di iniziative
di sviluppo territoriale, ambientale, paesaggistico e culturale.
Metodo formativo L’attenzione rivolta ad ogni singolo partecipante e la valorizzazione del rapporto tra docenti e studenti si concretizza nella scelta di un metodo formativo articolato in più
attività quali:
• attività di initial e team building;
• azioni di consulenza individuale e di orientamento;
• relazioni formative e applicative con docenti di Università e rappresentanti di imprese
e istituzioni nazionali e internazionali;
• ciclo di lezioni magistrali;
• viaggi studio e incontri con rappresentanti di istituzioni nazionali e internazionali
impegnate nella gestione di Patrimoni naturali dell’UNESCO;
• progetti di ricerca applicata (RBL-Research Based Learning);
• stage in istituzioni e organizzazioni nazionali e internazionali;
• visite e workshop presso imprese e istituzioni partner;
• valutazione del processo e degli esiti dell’intero percorso formativo.
Nel 2014 ricorre il centocinquantesimo anniversario della nascita di Max Weber. In occasione di questa ricorrenza il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali propone una serie di iniziative (un ciclo di seminari e un convegno finale) per confrontarsi con l’eredità teorica di Weber. L’intento di queste iniziative è duplice: da una parte, fare il punto sulle nuove interpretazioni e sulle più recenti acquisizioni della filologia weberiana; dall’altra cercare di valutare il contributo che dalla riflessione weberiana può ancora venire alla comprensione di alcune questioni cruciali per la nostra vita politica e sociale. Molti dei grandi interrogativi che Weber ha formulato o dei fenomeni che ha descritto continuano, infatti, ad essere al centro della ricerca scientifica nella nostra età globale: dal rapporto fra capitalismo e modernità al ruolo dello spirito del capitalismo; dalle forme della secolarizzazione alla perdurante diversità delle culture e delle immagini del mondo; dal destino della politica alla natura delle identità sociali e politiche (nazionalismi, etnicismi, particolarismi di varia natura); dalle chances dell’etica in un mondo sempre più immanente ai presupposti, le forme e i limiti della tolleranza liberale. L’intento dell’iniziativa è così una nuova interrogazione di Weber e nel contempo una interrogazione del presente a partire da Weber nella consapevolezza di un inevitabile andare oltre. La prospettiva che proponiamo ha un carattere marcatamente interdisciplinare: non soltanto per la irriducibilità di Weber ad un qualsiasi specifico ambito disciplinare, ma anche perché l’incomunicabilità fra le diverse discipline che studiano la realtà politica e sociale costituisce un limite ormai evidente alla comprensione dei fenomeni.
L’Università Ca’ Foscari Venezia, sempre attenta ad anticipare e interpretare tendenze come queste, propone qui il primo Master europeo dedicato allo yoga. Unico nel suo genere e pionieristico nei suoi intenti, il Master in Yoga Studies coniuga le più innovative ricerche storiche e filologiche sullo yoga alle più avanzate conoscenze in campo medico-scientifico e giuridico-economico. Il Master in Yoga Studies è un momento formativo irrinunciabile sia per insegnanti e praticanti di yoga che intendano perfezionare le proprie competenze pratico-teoriche, sia per la preparazione di figure professionali competenti, in grado di offrire consulenze altamente qualificate ormai indispensabili. Il Master è stato pensato, dunque, per chiunque si voglia confrontare con uno dei più inattesi fenomeni di massa del ventunesimo secolo, dal singolo privato ai governi regionali e, com’è naturale, per tutti i neolaureati in materie indologiche, filosofiche e storico-religiose.
Il Master si rivolge prevalentemente a: laureati di qualsivoglia disciplina - in possesso almeno della laurea triennale - che desiderino arricchire la loro professionalità, le loro conoscenze e competenze relativamente all’ambito sia teorico che pratico dello yoga e delle tradizioni meditative e corporee dell’Asia ad esso collegate. Nello specifico, il Master si rivolge a maestri e praticanti di yoga e di discipline comparabili, al personale medico e paramedico interessato all’interazione tra le pratiche propriocettive, le discipline yoga e la medicina occidentale, a fisioterapisti ed esperti in medicine alternative, a laureati in scienze motorie, a laureati in psicologia e filosofia e, in generale, ai cultori delle religioni e filosofie dell’Asia.
L’ambiente, il territorio, il paesaggio, la cultura sono tra le più importanti questioni del nostro tempo. Da come le affronteremo dipende il futuro di ognuno e le caratteristiche della vivibilità nelle nostre società.
Per queste ragioni nell'età della ricerca di nuove condizioni di sviluppo sostenibile basate sulla conoscenza e, in particolare sulla sua dimensione simbolica, la capacità di conservazione e valorizzazione dei beni naturali assume una nuova centralità. L’attenzione delle persone, infatti, è sempre più rivolta alla vivibilità dell’ambiente, del territorio e del paesaggio per partecipare alla tutela del proprio spazio di vita e soddisfare un’aumentata esigenza di conoscenza e interpretazione della storia, della cultura e del presente necessaria alla progettazione del futuro. Appare, inoltre, sempre più evidente come gli investimenti in politiche ambientali, del territorio e del paesaggio rappresentino un importante motore di sviluppo nonché fattori di innovazione e di integrazione sociale.
Il recente inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale UNESCO rappresenta un’importante opportunità per valorizzare l’unicità e l’eccezionalità di un Bene naturale che caratterizza i territori che oggi sono chiamati alla responsabilità della gestione.
L’iscrizione del Bene Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale da un lato rappresenta il riconoscimento del loro valore universale, dall'altro impone alle amministrazioni, alle istituzioni e alle comunità la responsabilità della conservazione, della gestione e dello sviluppo. Per far questo è necessaria l’elaborazione di una strategia nonché lo sviluppo di competenze appropriate. Il riconoscimento ottenuto dalle Dolomiti, Bene “eccezionale ed unico” dell’UNESCO, rappresenta un’occasione straordinaria per la messa a punto di nuove strategie e competenze che partono dalla valorizzazione dei beni naturali.
Le applicazioni degli studi e delle discipline manageriali alla gestione del territorio, dell’ambiente e del paesaggio hanno conosciuto negli ultimi tempi un forte sviluppo. L’alta formazione è così oggi chiamata a rispondere all’esigenza di creare efficienza in sistemi territoriali, che tradizionalmente avevano avuto un carattere prevalentemente conservativo e amministrativo attraverso innovazione delle istituzioni e delle organizzazioni che, con interessi diversi, si occupano di siti naturali.
Il Master in World Natural Heritage Management si pone l’obiettivo di fornire agli allievi teorie, metodi e strumenti innovativi, adatti alla gestione delle istituzioni e dei progetti che si occupano della tutela e della valorizzazione dei siti naturali, dell’ambiente e del paesaggio.
http://cc.fondazionesancarlo.it/fondazione/Viewer?cmd=filosofiaconibambini