Books by Francesco Marola
Mucchi Editore, 2023
Nella letteratura e nella critica di epoca romantica le figure di Faust e don Giovanni da una par... more Nella letteratura e nella critica di epoca romantica le figure di Faust e don Giovanni da una parte, di Amleto e don Chisciotte dall’altra, vengono spesso associate come coppie di opposti, simbolo dei dualismi caratteristici della modernità: spiritualità e sensualità, riflessione e azione, idealismo e scetticismo. Per via di un serrato confronto con l’antico, le loro figure vengono inoltre recepite attraverso la categoria del mito, e intese come espressione di una mitologia letteraria moderna.
Il libro di Francesco Marola individua l’organicità di questo fenomeno, che definisce dialettica dei miti moderni, ricostruendone le origini nella cultura letteraria tedesca dell’età classico-romantica dove ebbe l’espressione più importante nell’opera di Goethe e di E.T.A. Hoffmann e nell’interpretazione di Friedrich Schlegel e di Schelling. Ne esamina, quindi, l’irradiazione in diversi autori del primo Ottocento europeo.
ISBN : 9788870009866
Edited Books by Francesco Marola
"Per Gramsci". Collana della International Gramsci Society Italia - Bordeaux Edizioni, 2022
Saggi di Derek Boothman, Fortunato M. Cacciatore, Mimmo Cangiano, Paolo Desogus, Gianni Fresu, Ma... more Saggi di Derek Boothman, Fortunato M. Cacciatore, Mimmo Cangiano, Paolo Desogus, Gianni Fresu, Marco Gatto, Noemi Ghetti, Giuseppe Guida, Lelio La Porta, Pietro Maltese, Lavinia Mannelli, Lorenzo Mari, Francesco Marola
ISBN: 979-12-5963-144-2
Papers by Francesco Marola
International Gramsci Journal, 2024
Nachdem sie aus den ersten beiden Ausgaben der Quaderni del Carcere (1948-1951, 1975) ausgeschlos... more Nachdem sie aus den ersten beiden Ausgaben der Quaderni del Carcere (1948-1951, 1975) ausgeschlossen worden waren, wurden die von Antonio Gramsci zwischen Februar 1929 und Januar 1932 zusammengestellten Quaderni di traduzioni 2007 als erster Band der neuen Nationalen Ausgabe der Schriften von Giuseppe Cospito und Gianni Francioni herausgegeben . Sie enthalten Übersetzungen aus den Kinder- und Hausmärchen von Jacob und Wilhelm Grimm, welche anfänglich als unbedeutendes Werk, als Ergebnis einer rein entspannenden Tätigkeit beurteilt wurden, der sich Gramsci zur Erleichterung seiner Haftbedingungen gewidmet hätte . 1981 wurden diese Übersetzungen jedoch in einem Aufsatz kritisch neu bewertet, als die Germanistin Lucia Borghese darin eine systematische Anwendung der von Gramsci in Abschnitt V von Quaderno 11 (Q 11, 46-49) formulierten Übersetzbarkeitstheorie der wissenschaftlichen und philosophischen Sprachen erkannte. Mit der Herausgabe der Quaderni di traduzioni wurde diese Lesart später in weiteren Veröffentlichungen diskutiert. Ziel dieses Aufsatzes ist es, diese kritische Debatte zu rekonstruieren und eine Interpretationshypothese für die Übersetzungen in Bezug auf Gramscis Theorie der Übersetzung und Übersetzbarkeit sowie auf die Konzeption der Folklore, wie sie in den Quaderni und Lettere zum Ausdruck kommt, vorzuschlagen.
«Lasst den Gesang erschallen!» Dissonanze e trasfigurazioni nella letteratura e nella cultura tedesca. Scritti per Giovanna Cermelli, a cura di F. Rossi e L. Zenobi, Mucchi, Modena 2024, 2024
Impaginazione Stem mucchi editore (mO), stampa Geca (mI) I edizione pubblicata in modena nel mese... more Impaginazione Stem mucchi editore (mO), stampa Geca (mI) I edizione pubblicata in modena nel mese di maggio 2024
Letteratura e altre scienze. Incroci e sovrapposizioni, a cura di L. Battistini, M. Di Maro, L. Faienza, L. Marchese, Peter Lang, Bruxelles 2023
Fin dai primi Volksbücher luterani, il mito letterario di Faust tematizza la critica alla nascent... more Fin dai primi Volksbücher luterani, il mito letterario di Faust tematizza la critica alla nascente scienza moderna, condannata da una prospettiva teologica conservatrice. Con la versione di Goethe, la critica è trasposta agli studi accademici, e specialmente alle scienze naturali, incapaci di soddisfare una volontà di conoscenza più immediata e assoluta della natura. Così nel topico monologo iniziale il Doktor abbandona le scienze tradizionali, tra cui la medicina, per la magia. Dalla versione di Goethe in poi il dramma di Faust diverrà il mito letterario per eccellenza sulla crisi del sapere scientifico provocata dal desiderio di esperienza del mondo. Rileggendo la valenza simbolica dell’opera, il saggio focalizza la progressiva mutazione nella rappresentazione delle scienze nel corso delle differenti redazioni, dallo Urfaust (1772-75) al Faust-Fragment (1790) fino al Faust I (1808) e II (1832). Se nello Urfaust la critica delle scienze era rappresentata simpateticamente, in corrispondenza autobiografica agli interessi alchimistici e teosofici (Swedenborg) del periodo stürmeriano post-lipsiense, già nella scena Cucina della strega del Fragment si coglie in Faust un rifiuto della magia, per poi giungere nella scena Fuori porta del Faust I alla netta critica delle pratiche mediche parascientifiche, nonché a una riabilitazione della figura di Wagner, il famulus che incarna «l’impulso» alla scienza. Tale mutazione può essere letta in parallelo all’evoluzione di Goethe, che divenne scienziato egli stesso (a lui si deve la scoperta dell’osso intermascellare e la notevole Teoria dei colori citata nell’apertura del Faust II), pur mantenendo una concezione epistemologica delle scienze di tipo empirico-organicistica ed anti-matematica, in polemica con Newton.
Con i buoni sentimenti si fanno brutti libri? Etiche, estetiche e problemi della rappresentazione, a cura di G. Carrara e L. Neri, Ledizioni, 2022
Per la discussione sull’autonomia dell’estetico quale possibile discriminante tra le poetiche del... more Per la discussione sull’autonomia dell’estetico quale possibile discriminante tra le poetiche dell’estetismo e del romanticismo, il presente intervento intende analizzare il caso del primo Friedrich Schlegel: fondatore del movimento romantico in Germa- nia e al contempo tra i massimi teorici dell’autonomia dell’estetico in letteratura. Riguardo poi al tema del rapporto tra l’ambito etico e quello estetico, vedremo in che modo la teoria di Schlegel possa criticare la dipendenza da idee morali nell’arte poetica, e al contempo porsi in piena consonanza agli avvenimenti politici rivoluzio- nari del suo tempo.
L'Europa di Gramsci. Filosofia, letteratura e traducibilità. A cura di Lelio La Porta e Francesco Marola, prefazione di Guido Liguori, Bordeaux edizioni, 2022
Nei Quaderni del carcere il contributo di Gramsci alla critica lettearia è incentrato prevalentem... more Nei Quaderni del carcere il contributo di Gramsci alla critica lettearia è incentrato prevalentemente sul problema della distanza ideologica degli scrittori italiani dalla vita del popolo, quindi del loro mancato contributo al progresso della cultura nazionale. L’analisi è però ampiamente sviluppata nel confronto con la letteratura europea, e in essa Goethe è centrale. Viene infatti definito il massimo autore moderno nella nota Argomenti di cultura. I grandi genî nazionali, in cui è collocato ai vertici del canone occidentale assieme a Dante e Shakespeare con la specificazione ulteriore che tra loro «solo Goethe è sempre di una certa attualità» (Q9, 121, 1187)
Studi Germanici, 2020
Il saggio su Studi Germanici, 17, 2020: https://www.studigermanici.it/wp-content/uploads/2020/10/... more Il saggio su Studi Germanici, 17, 2020: https://www.studigermanici.it/wp-content/uploads/2020/10/1662-1023-3-PB.pdf
Il saggio interpreta la Rede über die Mythologie di Friedrich Schlegel come consapevole approssimazione a un ideale ritenuto impossibile: l’identità di antico e moderno nella concezione della letteratura moderna come mitologia. Tale approssimazione risulterà fondata sui termini della filosofia trascendentale di Schlegel, e in particolare sulla dialettica dell’ironia. In questa chiave, la teoria neomitologica della Rede apparirà limitata e relativizzata dal contesto del più ampio saggio in cui è inserita, il Gespräch über die Poesie; risulterà inoltre distante da altre formulazioni, tematicamente affini, prodotte dalla poetica e dalla filosofia tedesca del tardo Settecento, a cui è invece spesso accomunata.
Crisi e trasformazioni, vol. I, a cura di V. Boccitto e S. De Luca, Universitalia, Roma, 2020
Già nella prima versione goethiana del grande mito letterario tedesco, il cosiddetto Urfaust rima... more Già nella prima versione goethiana del grande mito letterario tedesco, il cosiddetto Urfaust rimasto inedito fino al 1887, si configurano due nuclei tematici, detti convenzionalmente il “dramma del dotto” e il “dramma di Margarethe”, quest’ultimo incentrato sulla seduzione di una giovane popolana. Il Faust. Ein Fragment, versione dell’opera pubblicata nel 1790 , precedente alla definitiva Erster Teil del 1808 , pur essendo privo del finale tragico, e soprattutto del patto demoniaco, enfatizza ancor più il tema della seduzione, su cui si interrompe irrisolto. È il dramma della crisi di Faust trasformato in un don Giovanni dilacerato, dopo aver scoperto la dismisura distruttiva del desiderio attraverso il suo doppio mefistofelico.
Contemporanea. Rivista di studi sulla letteratura e sulla comunicazione, 2019
Il saggio analizza la fitta intertestualità che lega il Faust 67 di Tommaso Landolfi all’archetip... more Il saggio analizza la fitta intertestualità che lega il Faust 67 di Tommaso Landolfi all’archetipica versione di Goethe. A lungo negata dalla critica, la relazione tra le due opere, di tipo ironico e parodico, è stata riconosciuta solo in tempi recenti. In particolare, verrà analizzato il motivo del dongiovannismo del protagonista, quale indice di una paradossale fedeltà del Faust 67 al suo anti-modello. L’opera in tal modo risulterà non solo una perfetta espressione della poetica autoriflessiva e autofinzionale landolfiana, ma anche una delle grandi rielaborazioni novecentesche del classico di Goethe.
Testo e Senso, 2019
Lo studio tematico dei miti è tutt'ora uno dei campi più praticati dalla critica letteraria. Esso... more Lo studio tematico dei miti è tutt'ora uno dei campi più praticati dalla critica letteraria. Esso ha conosciuto particolare vigore nella comparatistica francese negli anni Settanta del Novecento, quando sono apparsi, per le edizioni Armand Colin, i numerosi titoli della collana Mythes (1970-1978) curata da Philippe Sellier e Pierre Brunel; ricerche poi proseguite dal Centre de Recherche en Littérature comparée della Université Paris-Sorbonne, fondato da Brunel. Quest'ultimo è stato inoltre curatore del Dictionnaire des mythes littéraires (1988, 2ª ed. 1994), volume collettaneo di grande risonanza che si proponeva esplicitamente come summa dell'intera stagione di studi. Dal titolo stesso del Dictionnaire si evince il postulato di una specificità del 'mito letterario' quale oggetto di analisi. Esito di tali ricerche, e base per gli orientamenti successivi, è stata infine la proposta metodologica di una mythocritique letteraria, formulata da Brunel in un omonimo saggio del 1992. Scopo di questo articolo sarà analizzare i fondamenti teorici che hanno portato alle posizioni della 'mitocritica', ponendoli a confronto con altre teorie del mito coeve, in parte recepite dagli esiti più recenti di questa stessa scuola; infine, verranno tratte alcune considerazioni sul concetto di 'mito letterario' in una prospettiva storica.
Tempo. Tra esattezza e infinito, vol. II, a cura di T. Gasbarro e D. Testa, Universitalia, Roma, 2019
Nel contesto letterario tedesco di fine Settecento, nuove teorie e poetiche letterarie cercano di... more Nel contesto letterario tedesco di fine Settecento, nuove teorie e poetiche letterarie cercano di fornire una soluzione dialettica alla secolare Querelle sul primato dell’arte antica o moderna, collocando nel luogo temporale del futuro il superamento del conflitto. In ciò il saggio giovanile di Friedrich Schlegel Über das Studium der griechischen Poesie [Sullo studio della poesia greca] e la grande elegia di Friedrich Hölderlin Brod und Wein [Pane e Vino] rappresentano due soluzioni parallele ma differenti a una comune attesa di rinnovamento epocale. Entrambe indicano alla dilacerata contemporaneità, storica e letteraria, la necessità del confronto con l’epoca aurea dell’antichità greca, affinché possa nascere una nuova armonia. Tuttavia, il saggio concepisce questa meta futura come punto di approssimazione, all’interno di un’idea del tempo storico lineare e infinitamente progressivo, mentre l’elegia descrive un percorso palingenetico in cui l’avanzamento storico conserva dialetticamente la ciclicità della natura. In relazione alla diversa filosofia della storia dei due autori, si potrà comprendere anche la differenza della poetica neomitologica romantica, formulata da Schlegel in senso prettamente estetico, dalla poesia neomitologica di Hölderlin, che si pone il compito storico di rendere prossimo il ritorno degli dei.
Il presente di Gramsci. Letteratura e ideologia oggi. A cura di P. Desogus - M. Cangiano - M. Gatto - L. Mari, Galaad Ed., Giulianova, 2018
La nota gramsciana sul Prometheus di Goethe (o meglio, sulle due versioni giovanili del mito: l’i... more La nota gramsciana sul Prometheus di Goethe (o meglio, sulle due versioni giovanili del mito: l’inno e il frammento drammatico del 1773-1774) è contenuta nel quaderno 8 e datata al 1932 , mentre La Città futura, ‘numero unico di propaganda’ della Federazione Giovanile Socialista Piemontese, fu pubblicato l’11 febbraio del 1917 . Procedendo dal primo al secondo, il presente saggio ripercorrerà a ritroso la produzione gramsciana. Ma l’asse cronologico sarà percorso in due direzioni: all’indietro, dalla teoria del mito (la ‘mitologia’, nell’accezione di ‘discorso sul mito’) dei Quaderni alla valenza mitopoietica degli scritti politici giovanili, e al contempo in avanti, dall’antico mito di rivolta alla simbologia della futura rivoluzione socialista.
Between, "Maschere del tragico", a cura di C. Cao, A. Cinquegrani, E. Sbrojavacca, V. Tabaglio, 2017
Il mito letterario di don Giovanni, sorto nella commedia, attorno al 1800 viene riformulato in di... more Il mito letterario di don Giovanni, sorto nella commedia, attorno al 1800 viene riformulato in direzione del tragico. La trasformazione inizia con la versione operistica di Mozart-Da Ponte e trova compimento nel racconto di Hoffmann, che proietta il nuovo tono tragico del finale mozartiano su tutto il mito. L’articolo intende porre in rilievo la presenza nel Don Juan di numerosi richiami intertestuali al Faust di Goethe, finora non pienamente rilevati dalla critica, attraverso i quali è possibile leggere tale riscrittura tragica come una dichiarata sintesi dei due miti, in cui don Giovanni assume il ruolo di Faust-Mefistofele e donna Anna quello di Gretchen. La riscrittura del mito culmina nel finale rispecchiamento del narratore in Anna-Gretchen. Ma il valore del tragico è relativizzato in Hoffmann dall’ironica autocoscienza dell’artista romantico: confinato nel mondo fantastico dell’arte, risulta privo di senso nella prosaica realtà della vita borghese.
Talks by Francesco Marola
Prolusione per il festival "Musica e Letteratura", XXXI edizione: "Centenario di Ferruccio Busoni... more Prolusione per il festival "Musica e Letteratura", XXXI edizione: "Centenario di Ferruccio Busoni", concerto del M° Carlo Grante, Auditorium del Conservatorio "A. Casella" dell'Aquila 2 dicembre 2024
Convegno di studi “Cultura, filosofia, vita. A Centocinquant’anni da “Schopenhauer come educatore... more Convegno di studi “Cultura, filosofia, vita. A Centocinquant’anni da “Schopenhauer come educatore” di F. Nietzsche (1874-2024)”, Dipartimento di Scienze Umane - Università degli Studi dell’Aquila, 15-17 maggio 2024
Università di Urbino "Carlo Bo", 8-10 maggio 2025
Lezione per il corso di Filosofia dell'arte di Gabriele Schimmenti, 23 novembre 2023, Dipartiment... more Lezione per il corso di Filosofia dell'arte di Gabriele Schimmenti, 23 novembre 2023, Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, Università di Roma Tre
L'autorialità polimorfica. Dall'aedo all'algoritmo - Convegno Compalit, DSU Università degli Studi dell'Aquila, 2022
La «rinascita» dell'autore in Roland Barthes Carlo Caccia: Gaston Bachelard e l'estetica dell'aut... more La «rinascita» dell'autore in Roland Barthes Carlo Caccia: Gaston Bachelard e l'estetica dell'autorialità tra epistemologia e poetica Fabio Ciotti: Che cos'è l'autore (negli studi di stilometria computazionale)? Gilda Policastro: Istruzioni per l'uso dell'i/o: dall'autocoder di Nanni Balestrini al flarf di K. Silem Mohammad Pausa caffè Lorenzo Marchese: Un profilo dell'autenticità nella letteratura di oggi Aureliana Natale e Renato Nicassio: L'autorialità nella rete dall'anonimato all'account verificato Andrea Pitozzi: Da creatore a selezionatore. Conceptual Writing e autorialità Andrea Suverato: La morte della voce Fabrizia Vita: L'autore, tra poesia che si fa e poesia che si compie LINEA 3-L'AUTORIALITÀ DISSEMINATA NEI MEDIA Figure, spazi e dinamiche dell'autorialità-Aula 1G Chair: Massimo Fusillo e Luca Zenobi Paola Di Gennaro: Esperimenti generativi: dalla poesia elettronica alla poesia postgenomica Mario Tirino: L'autrice nascosta. Roberta Rambelli e l'industria culturale italiana (1960-1980) Luca Marangolo: Postmodernità e post-medialità: Categorie storiografiche a confronto sullo statuto della figura autoriale Pausa caffè Marco Tognini: L'autore è morto, viva l'autore! Strategie autoriali nell'epoca dei social Maria Giovanna Stati: «Ringrazio il mio pubblico che mi segue da anni». L'autorialità dell'influencer che scrive Daniel Raffini: Nello specchio dell'intelligenza artificiale. Riflessioni su intelligenza artificiale, autorialità ed etica Filippo Luca Sambugaro: Diritto dell'autore, diritto dell'audience: il caso J. K. Rowling LINEA 4-TALENTI DOPPI E PLURIMI La creatività del doppio talento: parola, disegno e pittura tra Otto e Novecento-Aula 1B Chair: Stefania Rimini, Maria Rizzarelli, Beatrice Seligardi Francesca Cichetti: Dante Gabriel Rossetti: su un'autorialità doppia e transmediale Mauro Nervi: Talenti doppi e incrociati. Kubin e Kafka sul crinale fra parola e immagine Viviana Triscari: Gli scritti autobiografici dei peintres-écrivains.
"Con i buoni sentimenti si fanno brutti libri? Etiche, estetiche e problemi della rappresentazion... more "Con i buoni sentimenti si fanno brutti libri? Etiche, estetiche e problemi della rappresentazione" - Convegno Compalit 2021, 9-11 dicembre Università degli Studi di Milano
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Books by Francesco Marola
Il libro di Francesco Marola individua l’organicità di questo fenomeno, che definisce dialettica dei miti moderni, ricostruendone le origini nella cultura letteraria tedesca dell’età classico-romantica dove ebbe l’espressione più importante nell’opera di Goethe e di E.T.A. Hoffmann e nell’interpretazione di Friedrich Schlegel e di Schelling. Ne esamina, quindi, l’irradiazione in diversi autori del primo Ottocento europeo.
ISBN : 9788870009866
Edited Books by Francesco Marola
ISBN: 979-12-5963-144-2
Papers by Francesco Marola
Il saggio interpreta la Rede über die Mythologie di Friedrich Schlegel come consapevole approssimazione a un ideale ritenuto impossibile: l’identità di antico e moderno nella concezione della letteratura moderna come mitologia. Tale approssimazione risulterà fondata sui termini della filosofia trascendentale di Schlegel, e in particolare sulla dialettica dell’ironia. In questa chiave, la teoria neomitologica della Rede apparirà limitata e relativizzata dal contesto del più ampio saggio in cui è inserita, il Gespräch über die Poesie; risulterà inoltre distante da altre formulazioni, tematicamente affini, prodotte dalla poetica e dalla filosofia tedesca del tardo Settecento, a cui è invece spesso accomunata.
Talks by Francesco Marola
Il libro di Francesco Marola individua l’organicità di questo fenomeno, che definisce dialettica dei miti moderni, ricostruendone le origini nella cultura letteraria tedesca dell’età classico-romantica dove ebbe l’espressione più importante nell’opera di Goethe e di E.T.A. Hoffmann e nell’interpretazione di Friedrich Schlegel e di Schelling. Ne esamina, quindi, l’irradiazione in diversi autori del primo Ottocento europeo.
ISBN : 9788870009866
ISBN: 979-12-5963-144-2
Il saggio interpreta la Rede über die Mythologie di Friedrich Schlegel come consapevole approssimazione a un ideale ritenuto impossibile: l’identità di antico e moderno nella concezione della letteratura moderna come mitologia. Tale approssimazione risulterà fondata sui termini della filosofia trascendentale di Schlegel, e in particolare sulla dialettica dell’ironia. In questa chiave, la teoria neomitologica della Rede apparirà limitata e relativizzata dal contesto del più ampio saggio in cui è inserita, il Gespräch über die Poesie; risulterà inoltre distante da altre formulazioni, tematicamente affini, prodotte dalla poetica e dalla filosofia tedesca del tardo Settecento, a cui è invece spesso accomunata.
20 e 21 novembre 2023
Comitato scientifico e organizzativo: Edoardo Puglielli e Francesco Marola