1. The National & St. Vincent - Sleep All Summer

    Distesa estate,
    stagione dei densi climi
    dei grandi mattini
    dell’albe senza rumore –
    ci si risveglia come in un acquario –
    dei giorni identici, astrali,
    stagione la meno dolente
    d’oscuramenti e di crisi,
    felicità degli spazi,
    nessuna promessa terrena
    può dare pace al mio cuore
    quanto la certezza di sole
    che dal tuo cielo trabocca,
    stagione estrema, che cadi
    prostrata in riposi enormi,
    dai oro ai più vasti sogni,
    stagione che porti la luce
    a distendere il tempo
    di là dai confini del giorno,
    e sembri mettere a volte
    nell’ordine che procede
    qualche cadenza dell’indugio eterno.

    Vincenzo Cardarelli

     
     

  2. Arcade Fire - Electric Blue

    Mio blu – dicevi –
    mio blu.
    Lo sono.
    E anche più del cielo.
    Ovunque tu sia
    io ti circondo.

    Ghiannis Ritsos

     
     

  3. Julia Holter - Sea Calls Me Home

    Rompono di nuovo quelle mani
    la membrana dell’acqua
    il sudario del mare. Ogni bracciata
    agita il cuore che a poco a poco
    attraversa l’acquario del passato
    Lampo del corpo – che cosa cerchi
    nella voragine delle onde?

    Fernando Pinto Do Amaral

     
     

  4. Patti Smith - Dancing Barefoot

    Le strade sono
    tutte di Mazzini, di Garibaldi,
    son dei papi,
    di quelli che scrivono,
    che dan dei comandi, che fan la guerra.
    E mai che ti capiti di vedere
    via di uno che faceva i berretti
    via di uno che stava sotto un ciliegio
    via di uno che non ha fatto niente
    perché andava a spasso
    sopra una cavalla.
    E pensare che il mondo
    è fatto di gente come me
    che mangia il radicchio
    alla finestra
    contenta di stare, d’estate,
    a piedi nudi.

    Nino Pedretti

     
     

  5. Fleetwood Mac - Little Lies

    Seduciamo usando le menzogne e pretendiamo che ci amino per quello che siamo.

    Paul Geraldy

     
     

  6. Mac DeMarco - One More Love Song

    L’ironia sentimentale è un cane che abbaia alla luna e intanto piscia sulle tombe.

    Karl Kraus

     
     

  7. Dan Auerbach - King Of A One Horse Town

    Era una cosa terribile essere burlati così dalla vita, c'era da riderne e da piangerne! O si viveva lasciando giocare i propri sensi, succhiando perdutamente al petto dell'antica Madre Eva: allora si gustavano bensì piaceri sublimi, ma nulla salvava dalla caducità; si era allora come un fungo nel bosco, oggi rigoglioso e di colori vivaci, domani marcito. Oppure si cercava di difendersi, ci si chiudeva in un'officina e ci si sforzava a costruire un monumento alla vita fugace: e allora bisognava rinunciare alla vita, allora non si era più che strumenti, allora si serviva bensì l'immortalità, ma intanto ci s'inaridiva e si perdeva la libertà, la pienezza, la gioia della vita.

    Hermann Hesse