Academia.eduAcademia.edu

Architettura e politica

Il mondo dell'architettura e la gestione politica del mondo naturale

Il mondo dell'architettura e la gestione politica del mondo naturale Nella visione dell'architettura universale innata è evidente il rapporto che essa ha con la visione politico-culturale del mondo nei suoi aspetti ambientali differenziati derivati dalla variazione dei luoghi fisico-culturali.

Il mondo dell'architettura e la gestione politica del mondo naturale Nella visione dell'architettura universale innata 1 è evidente il rapporto che essa ha con la visione politico-culturale del mondo nei suoi aspetti ambientali differenziati derivati dalla variazione dei luoghi fisico-culturali. Il rapporto che essa ha nel suo aspetto di organizzazione sociale, con la determinazione delle funzioni fisicoculturali che svolge, è evidente la sua derivazione dalle abitudini consolidate occidentali o orientali (ammesso che la bipartizione del mondo in due sia valido e che in questa sede è solo un'approssimazione essendo molto più variegato). L'organizzazione sociale si manifesta nei suoi aspetti di distribuzione territoriale e nella sua caratteristica di prodotto artefatto, la sua caratteristica tipologica:  Come distribuzione territoriale l'organizzazione sociale risponde alle esigenze di gestione del territorio: - sia dal punto di vista pratico gestionale, la gestione dell'agricoltura e delle funzioni vitali del territorio2; - sia come rapporto dell'organizzazione sociale con il territorio:  il nesso con la fornitura dei servizi ai luoghi densamente abitati e ai luoghi sparsi nel territorio;  il nesso con la fruibilità del territorio, il turismo e la gestione del tempo libero;  Come caratteristica di prodotto artefatto l'organizzazione sociale si manifesta nelle tipologie che sono: - funzionali al tipo di organizzazione politica; - funzionali alle variegate culture di visione del mondo;  nel loro aspetto privato, il tipo universale "casa";  nel loro aspetto pubblico;  nelle funzioni gestionali del tipo di potere3;  nelle funzioni pubbliche di ausilio alla sopravvivenza. Tutte le tipologie dell'architettura derivano dalla tipologia "casa" che è stata la prima ad essere generata dal rapporto con l'ambiente sia abiotico (fisico, biotopo) sia biotico (biologico, biocenosi) generando le differenziazioni formali del mondo antropico. Fino alla fine dell'ottocento ed alla metà del novecento l'architettura, nel suo aspetto costruttivo, era strettamente legata ai materiali presenti e facilmente reperibili nella zona di generazione e successivamente, con la diffusione del cemento armato, le costruzioni edilizie, e non solo, sono state condizionate non più dai materiali di zona, o di facile reperibilità, ma dalla tecnica costruttiva, diffusa in tutto il mondo, che ha permesso delle concezioni formali apparentemente sgravate dalla gravità ma di fatto generate da concezioni geometriche Euclidee e non Euclidee. Le tipologie come cellule di base, espressione del rapporto della mente umana con il mondo naturale nei suoi aspetti fisico e biologico, hanno generato per effetto dell'azione politico-culturale tutte le tipologie a base urbana e territoriale diffuse in tutto il mondo:  le tipologie popolari; o addensati urbani detti "case popolari";  la gestione della moltitudine popolare aventi limitate risorse economiche. (Il concetto urbano sembra similare in tutte le versioni politiche del mondo con una mancanza di scelte formali specificamente dettagliate e, al massimo, scelte formali complessive);  l'architettura delle "case popolari" è un assemblaggio di cellule "casa" finalizzato ad una concentrazione spaziale ed a un'economia del risparmio;  le tipologie tradizionali; o complessi urbani o extra urbani di base formale "tradizionale";  espressione, generalmente, di utenti "non popolari" in cui la "tradizione", con espressioni simboliche specificamente dettagliate, svolge un ruolo significativo per la permanenza del potere in atto; 1 Vedi articolo precedente La produzione di energia, la gestione dell'acqua, il controllo ecologico dei rifiuti. 3 [https://www.treccani.it/enciclopedia/insula_(Enciclopedia-Italiana)/], case popolari romane 2  l'architettura "tradizionale" è da un lato il recupero di strutture precedenti con valore storico e dall'altro costruzioni imitative a base simbolica;  le tipologie contemporanee; o complessi urbani o extra urbani di base formale "contemporanea";  detti complessi integrano, a volte, diverse tipologie fondate principalmente su concezioni formali complessive con finalità di espressione del potere esistente politico-economico;  l'architettura "contemporanea" si manifesta, con un'espressione simbolica indipendente dalla storia dei "luoghi" in cui viene generata, con concezioni formali universali basate su tecniche informatiche di progettazione e di costruzione. La contemporaneità ha significato l'abbandono delle caratteristiche formali locali e un'uniformità formale funzionale al mondo basato su un economia diffusa. Le tipologie che non si riferiscono direttamente al tipo "casa" sono comunque un derivato delle componenti di essa. Dove la membrana è l'isolamento fisico dal mondo naturale e sociale.