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Quando il culto dell’apostolo di Galizia conobbe la massima fioritura, nell’Occidente europeo stava iniziando il recupero dei territori sottratti alla cristianità. Gli strumenti della reconquista, lungi dell’essere semplicemente militari, si poterono così sostanziare di una componente propagandistica che prese una forma del tutto specifica nel culto iacobeo. Promuovere Compostela voleva dire alimentare uno dei più forti bastioni della cristianità in un territorio appena sfuggito al controllo del califfato.
«Bollettino ASAC», vol. 17, Ivrea, 2017, pp. 165-198, 2017
Warmondo was bishop of Ivrea around the year 1000 and proud opponent of Arduino, margrave of Ivrea and king of Italy. He was declared blessed by Pope Pius IX in 1857. This article analyzes the evolution of the cult of Blessed Warmondo, in the awareness that his earthly history and, perhaps even more, his historical memory were so closely linked to the figure of Arduino di Ivrea, to make the presence of political reasons almost inevitable which, in the various historical periods, had an influence on his cult.
Studio sullo sviluppo cultuale della figura di Francesco d'Assisi, raccontato attraverso lo sviluppo delle leggende corali
RIvista di Storia e Letteratura Religiosa, Anno XLIX, n. 3, 2013
La fortuna cultuale mariana a Firenze si inscrive, in buona parte, entro le coordinate politiche del primo duecento e in particolare nel tormentato lustro della guerra con Siena, (1230-1235), quando si erano rivelati inutili anche i tentativi di pacificazione promossi da Gregorio IX. Qui come altrove la Vergine avrebbe dato volto religioso alle aspirazioni civili dei ceti medi cittadini fornendo loro, attraverso il modello culturale della militia, uno straordinario strumento di mobilitazione e di consenso ideologico: fenomeno evidente nella crescente fortuna associativa delle tante societates della Vergine o del Cristo che a cavaliere del XIII secolo sarebbero state istituite nei comuni dell’Italia centro-settentrionale. Il clima spirituale entro il quale si perfezionò questo processo fu in parte frutto dell'apostolato che i nuovi Ordini usciti dalla legittimazione conciliare del Laterano IV avevano dedicato all'articolato ambiente sociale cittadino; Ordini che, essendo a loro volta il risultato della normalizzazione imposta dalla Chiesa ai sospetti movimenti pauperistico-evangelici sviluppatisi tra XII e XIII secolo, mantenevano, pur nelle caratteristiche determinate dalla loro istituzionalizzazione, una forte vocazione penitenziale che avrebbe condizionato il tipo di proposta evangelica offerta al laicato. The cult of Mary in Florence expanded significantly at the beginning of the thirteenth century, and in particular between 1230 and 1235, that is, during the war between Florence and Siena. The Virgin provided a religious facade to the laic aspirations of the Florentine middle classes, providing them with an instrument of mobilisation and ideological consensus. This phenomenon is evident from the progressive diffusion, in the cities of central and northern Italy, of Societies of the Virgin. It was the new religious orders legitimized by the IV Lateran council that had a predominant influence in the dissemination of the cult of Mary. In fact these orders, with a strong pauperistic and evangelical tradition, substantially conditioned the type of evangelical proposal offered to the laity.
Capitolo primo: Il santo e la tomba Il libro parla del legame tra cielo e terra e la parte svolta, in questo legame, da esseri umani morti. Esso tratta la nascita e la funzione, nella tarda antichità, del fenomeno del culto dei santi. Si considera il ruolo svolto, nella vita religiosa della Chiesa cristiana del Mediterraneo occidentale tra il III e il VI sec, da tombe intere, reliquie in forma di frammenti e oggetti connessi con i corpi morti dei santi. La religione del Mediterraneo tardoantico era "sovramondana": si credeva che una imperfezione avesse sfigurato il volto dell'universo. Oltre la luna, la natura divina dell'universo si mostrava nella fissità delle stelle; la terra, invece, giaceva sotto la luna in un mucchio di feccia. La morte significava il superamento di quell'imperfezione: alla morte, l'anima si sarebbe separata da un corpo composto da scorie terrene, ottenendo un posto consono con la sua vera natura nella luce che sovrastava la terra. Nel II sec dc Plutarco aveva chiarito la questione. La credenza popolare di Romolo -la scomparsa del suo cadavere verso il cielo -lo impressionava. Infatti, la struttura nota dell'universo era in contrasto con una simile idea. L'anima virtuosa poteva partecipare della divinità delle stelle, ma ciò sarebbe potuto succedere solo dopo che il corpo fosse stato abbandonato e l'anima avesse riottenuto il luogo ad essa confacente. Credendo nella risurrezione dei morti, giudei e cristiani potevano immaginare che un giorno le barriere dell'universo sarebbero state infrante. Al tempo presente però la barriera tra la terra e le stelle restava stabilita. La resurrezione era lontanissima. Tuttavia, rabbi Pinhas ben Hama, poteva indicare un paradosso implicato dall'esistenza delle tombe dei santi. I loro occupanti erano "santi" perché rendevano accessibile al fedele, attorno alle loro tombe terrene, una certa quantità del potere e della misericordia in cui essi avrebbero potuto riposare. I sepolcri dei santi erano luoghi privilegiati, dove si incontravano gli estremi opposti di cielo e terra. Alla fine del VI sec, i sepolcri dei santi, situati nelle aree cimiteriali fuori le mura delle maggiori città dell'ex impero d'Occidente, erano diventati centri della vita ecclesiastica della regione. Questo perché si credeva che il santo in cielo fosse "presente" presso la sua tomba in terra. Il legame tra cielo e terra era reso evidente anche dal modo in cui i contemporanei descrivevano i santuari contenenti i resti dei santi: i loro densi ammassi di luce portavano l'immobile luce della Via Lattea a pochi passi dal sepolcro. L'origine del culto cristiano dei santi ebbe luogo nei grandi cimiteri, oltre le mura delle città del mondo romano e per quanto riguarda il contatti con corpi morti, tale culto comportò presto il disseppellimento, la traslazione, lo smembramento delle ossa dei morti e la loro collocate in aree da cui prima i morti erano esclusi. Fu importante l'impatto del culto dei santi sulla topografia della città romana: diede maggiore importanza ad aree che erano state considerate antitetiche alla vita pubblica delle città dei vivi. Seguì l'ingresso delle reliquie e delle loro custodie entro le mura di molte città tardoantiche e l'ammassarsi di tombe "comuni" intorno ad esse. Il culto dei santi nella tarda antichità comportò il crollo di antiche barriere, la fine di un modo di vedere la relazione fra i morti e l'universo e uno spostamento delle barriere con cui gli uomini avevano delimitato la funzione dei morti. Si esamina la relazione fra l'antico culto degli eroi e il culto cristiano dei martiri. Idealizzare i morti sembrò un fatto naturale agli uomini del periodo ellenistico e romano; anche offrire certe forme di venerazione ai defunti, sia come culto familiare sia come parte di una cerimonia pubblica, come eroi o imperatori, era cosa comune, purché mantenuta entro limiti rigidamente stabili. Infatti, la posizione dell'eroe era stata delimitata da un'antica mappa dei confini che separavano quegli esseri che sono stati contaminati dalla morte umana da quelli che non lo erano stati: le forme di culto per gli eroi e quelle per gli dei immortali tendevano ad essere tenute separate. Soprattutto ciò che sembra essere assente dalla credenza pagana nelle funzioni degli eroi è l'insistenza sul fatto che i martiri gioivano di una stretta intimità con Dio, per la loro capacità di intercedere e di proteggere i loro compagni di condizione umana. Il martire era "l'amico di Dio", era un intercessore come l'eroe non aveva mai potuto essere. In tal modo, nelle fede cristiana, la tomba, la memoria dei morti e il cerimoniale religioso erano posti entro una struttura di relazioni fra Dio, i morti e i vivi. Non si può spiegare il culto cristiano dei martiri come una continuazione del culto pagano degli eroi.
‘Set Me as a Seal upon Thy Heart.’ Constructions of Female Sanctity in Late Antiquity, the Middle Ages, and the Early Modern Period, edited by A.B. Znorovszky, Budapest 2018., 2018
This paper shows that among the various strategies adopted by Roger the Great Count, during the conquest of Muslim Sicily, the reactivation of St. Lucy’s cult can also be named. This reactivation was done through building churches and basilicas in her name, because Sicilians saw in him the Sicilian martyr’s favourite and therefore the envoy of God for the liberation of the island. Between the eleventh and the thirteenth century, St. Lucy’s veneration spread widely, thanks to the Normans, also in the rest of southern Italy, making St. Lucy one of the most respected saints in the medieval sanctoral.
I rapporti di Francesco Da Paola con Ferrante d'Aragona. Recensione a un saggio di Giuseppe Caridi
A cura di Anna Benvenuti e Pierantonio Piatti. Le celebrazioni per il settimo centenario del «Costituto Senese» (1309) e anche quelle della 'fuga dal mondo' di san Bernardo Tolomei, alle origini della vi-cenda olivetana, hanno rappresentato l'occasione per richiamare il ruolo del 'sentimento religioso' cittadino quale componente importante di quella co-scienza civile che si espresse anche nella rielaborazione costituzionale della città. Tessuto connettivo di un'interazione profonda tra sfere separate e lonta-ne solo in epoca moderna, le forme di pietà pubblica e privata sviluppate nel-la maturità della stagione comunale rappresentano una chiave di lettura im-portante per cogliere un aspetto tanto significativo quanto misconosciuto nel-la sua ontologia istituzionale: il raggiungimento di un 'bonum commune' nel quale le istanze materiali e quelle immateriali, le 'politiche' come le 'religio-se', convergono e concorrono al fondamento pratico e teorico del buon gover-no. Il volume si propone di riflettere sulla straordinaria stagione vissuta dalla società senese tra XIII e XIV secolo, quando la città raggiunse il culmine del-la propria parabola storica e la piena consapevolezza del proprio assetto politi-co e istituzionale, così come la massima rappresentatività della autocoscienza municipale.
Storia e problemi contemporanei, 2013
In questa rapida sintesi dei rapporti tra Vaticano e Berlusconi, che non ha alcuna pretesa di completezza, mi soffermo soltanto su alcuni temi e passaggi che hanno assunto per i pontefici e la Cei degli anni berlusconiani un interesse almeno mediaticamente predominante, e sui quali la Chiesa ha trovato posizioni di convergenza con i governi di centro destra che ha contribuito a sostenere e legittimare 1 . Sebbene la Chiesa dica di non essere un soggetto politico 2 , non è, e non può essere -ricorda il cardinal Bagnasco nel 2008 al meeting riminese di Comunione e liberazione -, neutra o indifferente rispetto a qualunque posizione, anche se come soggetto in quanto tale non entra nell'agone politico. I credenti, come tutti i cittadini, entrano nella politica, nel gioco della democrazia, con la propria coscienza, come tutti, e all'interno del dinamismo democratico portano avanti una visione delle cose che, in parte, nasce chiaramente dalla propria fede e, in altra parte, anche dalla luce della ragione. Quindi, non necessariamente tutte le posizioni dei politici cattolici o, comunque, della comunità cristiana quando si esprime -o degli stessi vescovi a volte, quando si esprimono sui principi generali -sono di tipo confessionale. Bisogna distinguere: alcuni sì, ma altri, per quanto riguarda il valore della persona umana, della vita umana, della società, della famiglia e così via, sono valori che sono di ordine innanzitutto naturale, razionale 3 .
Gli italiani e la politica, 2007
Incontro del Papa con il Collegio Cardinalizio, alla vigilia del Concistoro pubblico ordinario (Città del Vaticano, 23 Novembre 2007).
1.Uluslararası İstiklal Sempozyumu Deprem ve Mekan, 2024
HiSTOReLo. Revista de Historia Regional y Local, 2024
2004 43rd IEEE Conference on Decision and Control (CDC) (IEEE Cat. No.04CH37601), 2004
International Journal of Science and Research (IJSR), 2024
Journal of Business Studies
turystykakulturowa.org
Journal of Water Resources Planning and Management, 2010
Anales de Medicina Interna, 2001
Cambridge Scholars Publishing, 2022
Revista Brasileira De Zootecnia, 1999
EPRA International Journal of Multidisciplinary Research (IJMR), 2024
Medicina interna de México, 2008