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Nel contributo si presentano un gruppo di materiali ceramici protostorici provenienti da alcuni siti del territorio del Comune di Vejano (VT): Alteto, Fosso di Valle Campane, Fosso di Valle Noce, Torre d’Ischia, Vejano, Vigna Grande. Il materiale è stato reperito dai volontari del GAR durante le ricognizioni di superficie condotte nei primi anni ottanta del secolo scorso.
Selezione delle armi nell'età del bronzo in Italia centrale, 2018
Dopo lo studio dedicato alle diverse epoche della Pre-e Protostoria dell'Etruria, per ricostruire l'avvicendarsi delle comunità che hanno contribuito alla formazione della nazione etrusca e dopo l'analisi dei paesaggi, sia reali sia "mentali", l'incontro del 2014 ha esplorato alcuni aspetti relativi ai comportamenti delle più antiche popolazioni dell'Etruria. È sembrato che uno degli aspetti più interessanti fosse l'analisi di quelli che noi chiamiamo "oggetti di ornamento", ma che non sempre avevano una funzione così limitata: si indossavano anche per ostentare, da vivi e da morti, la propria ricchezza e l'appartenenza a ceti sociali elevati. Sebbene anche gli uomini amassero indossare ricchi ornamenti e vesti preziose, i gioielli erano principalmente legati al mondo femminile. Gli uomini, fin dall'Eneolitico, intendevano connotarsi come guerrieri in armi: le armi rivelavano il loro valore personale e la loro appartenenza sociale. È a questi temi che abbiamo dedicato l'Incontro del 2016, di cui questi Atti raccolgono gli interventi. Le ricche vesti e le armi rappresentate sulle stele, da quelle ad esempio dell'età del rame di Saint-Martin-de-Corléans a quelle orientalizzanti della Daunia, rivelano gli ideali maschili dei ceti egemoni, rimasti uguali per millenni: essere "principi" e guerrieri, gestire il potere politico e quello militare, avere la ricchezza e la gloria conquistata in battaglia. Le armi assumevano quindi diversi significati: servivano per difendersi dai nemici, nei momenti di pace per ostentare il proprio valore e la ricchezza della propria famiglia: come le ricche dame indossavano i gioielli nelle cerimonie ufficiali, così i capi mostravano le armi più preziose, spesso solo simboliche. Nei funerali le armi, come i gioielli, erano deposti nella tomba, sottraendo in tal modo ai discendenti interi patrimoni. Erano poi offerte alle divinità delle acque e delle alture, gettandole nei fiumi e nei laghi o deponendole sui passi alpini più pericolosi, e ancora venivano defunzionalizzate e sepolte in "ripostigli" o in fosse votive. Tutto ciò sembra indicare un preciso richiamo a divinità di cui si chiedeva la protezione e sottintendono un patrimonio di credenze e ideologie religiose e funerarie. Armarsi dunque significa anche voler comunicare qualcosa di sé e nello stesso tempo entrare in contatto con le divinità e chiedere loro protezione. Come sempre il tema ha riguardato l'Etruria in senso lato, ma per i necessari confronti sono stati inseriti anche interventi relativi ad aree diverse, dell'Europa e del Mediterraneo. In qualche caso, strettamente legato all'Etruria, sono stati analizzati anche elementi di epoca più recente, come esiti dei fenomeni più antichi. La seconda sezione raccoglie gli interventi relativi agli studi e alle scoperte pre-e protostoriche effettuate in Etruria negli ultimi anni, con preferenza per gli aggiornamenti dei temi affrontati nei convegni precedenti e costituisce un prezioso aggiornamento relativo a ricerche in corso. le edizioni del CSP
Il desiderio di adornarsi e distinguersi come individuo o come gruppo sociale è da sempre caratteristica dell'uomo (Taborin 1993; Binant 1991); lo studio degli oggetti di ornamento è pertanto di grande importanza per la ricostruzione di usi e costumi lungo tutto l'arco della preistoria, sia a livello di "mode", che di simbologie e circuiti di scambi delle materie prime.
Amministrativ Mente, 2009
Testimonianze del Bronzo Medio dalle pendici della rupe di Orte by Marco Fatucci Valentina Asta letizia Tessicini, 2016
Si dichiara che il Dott. Fabrizio MOLLO ha curato la voce STEFANELLI DI GERACE all'interno della collana da me diretta (BIBLIOGRAFIA TOPOGRAFICA DELLA COLONIZZAZIONE GRECA IN ITALIA E NELLE ISOLE TIRRENICHE, vol. XIX, Pisa -Roma -Napoli 2005).
CHIAVENNA (Clavenna, Italia settentrionale) : UN VICUSTRA IL MEDITERRANEO E L'EUROPA CENTRALE. Le ceramiche locali e di importazione da un recente scavo urbano Le vicusde Clavenna, situé dans le territoire de la province moderne de Sondrio en Lornbardie, faisait partie de I'ageradtributusde la colonie rornaine de Comum. L'irnportance de Clavenna est liée aux trafics qui se déroulent le long des routes traversant les Alpes centrales vers I'Europe centrale. L'histoire locale reflète donc dans les grandes lignes le cours des événernents dans les provinces et sur le limesproche du Rhin et du Danube. La fouille stratigraphique dont I'étude du rnobilier est présenté ici est la première du genre à Chiavenna. Pour I'époque antique, la phase la plus ancienne se place dans le courant du ler S. av. n.è. (Phase Il) avec la construction, au pied d'une carrière de pierre ollaire, d'un édifice qui peut &re interprété cornrne un lieu de chargernent et de déchargernent de rnarchandises à proximité des carrières ou cornrne un logernent pour les voyageurs. La phase IV est rnatérialisée parla construction d'un habitat daté de I'époque impériale qui connait des rnodifications rnineures (Phase V), des destructions et un abandon (Phase VI). Pendant I'Antiquité tardive, plusieurs espaces sont réarnénagés (Phase VII) puis abandonnés (phase VIII). La Phase IX est rnarquée par la mise en place d'une zone artisanale définitivernent abandonnée dans la phase X. L'étude des sigillées révèle un arc géographique et chronologique très arnple (sur4 siècles), des productions d'Arezzo et de lavallée du P6 aux sigillées de Gaule centrale et de l'Est (Rheinzabern, Ittenweiler et Heiligenberg), et un très faible pourcentage de productions africaines (sigillée claire D). L'étude du rnatériel arnphorique rnontre I'absolue préérninence des arnphores de production italique et en particulier celles de la c6te adriatique (Lamb. 2, Dr. 6A et 66) pour I'époque irnpériale et I'irnportation en rnoindre quantité d'amphores à salaisons de Bétique Dr. 7-1 1 alors que les arnphores à huile Dr. 20 sont absentes. On note la rareté de conteneurs arnphoriques-quelques irnportations égéennes-pour la période du Bas-Empire qui peut s'expliquer par une relative autarcie de la région. Les cérarniques cornrnunes, pour le début de I'époque irnpériale, sont soit des vases de tradition celtique (le plus souvent des ollaeet des jattes, quelquefois rnodelées), soit des importations tyrrhéniennes rapidernent irnitées dans les ateliers locaux. Enfin, I'étude en strati-graphie des vases en pierre ollaire perrnet de cornpléter le répertoire de ces récipients et d'en cerner I'évolution typo-chronologique. Enfin, deux objets particuliers sont analysés : une gourde à pèlerin en cérarnique plornbifère et une tegula avec une inscription. L'ensernble de ces études souligne I'intéret de Chiavenna, point centra1 entre la Méditerranée et le secteur transalpin de l'Empire. Cette fouille s'inscrit dans un prograrnrne de recherche plus vaste dont cette contribution représente la prernière étape.
Atti dell'Accademia "San Marco" di Pordenone, 16 ISBN: 97888 904107 7 2 89 ruFino e il canone delle Scritture
(with ALBERTO PIERGROSSI), in Rivista dell'Arbitrato, 4, 2012, 115-134
""Con la pronuncia commentata il Tribunale di Modena prende una posizione netta nel dibattito giurisprudenziale sulla compromettibilita` in arbitri delle azioni di impugnativa delle delibere di societa`, con particolare riguardo a quelle di approvazione del bilancio, schierandosi a favore della loro generale arbitrabilita`, anche laddove si deduca violazione delle norme a presidio della verita`, chiarezza e precisione del bilancio stesso. La pronuncia, confermando il dato normativo, ribadisce poi il potere degli arbitri di pronunciarsi sulla sospensione dell’efficacia della delibera assembleare affermando, conseguentemente, l’improponibilita` della domanda cautelare di sospensione proposta dinanzi all’autorita` giudiziaria. La decisione del tribunale emiliano consente altresı` un cenno sulla natura della piu` generale questione della validita` del patto compromissorio, configurandola stessa come questione « di merito », e non « di competenza », sul presupposto della natura « privata »dell’arbitrato.""
This is a "work in progress", to be updated as we go along and uploaded part by part. The few texts coming from the territory around Nardò, including two VERY archaic ones. Updated march 4th, 2021 after re-pagination. Please feel free to (kindly please) signal omissions and/or comments/objections to my e-mail: gensini@le.infn.it (and, yes, it is Istituto Nazionale di Fisica Nucleare!). Repaginated january 17, 2023.
İslam ve Bilim, 2024
Academia plasma nic journal, 2022
Ensaio Pesquisa em Educação em Ciências (Belo Horizonte), 2018
Research, 2018
Addaiyan Journal of Arts, Humanities and Social Sciences , 2019
Vector-Borne and Zoonotic Diseases, 2012
Journal of Security and Sustainability Issues, 2020
ETIC - ENCONTRO DE INICIAÇÃO CIENTÍFICA - ISSN 21-76-8498, 2017
Forest Science and Technology, 2014