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Procopius was one of the most important historian of the early bizantine empire. Was his Anectoda an advise to not belive to history books, or was a grundge with Justianian?
V. Neri e B. Girotti (a c. di), La storiografia tardoantica. Bilanci e prospettive. In memoria di Antonio Baldini. Milano: LED, 2017
This paper offers a new analysis of the proem of Procopius' Anekdota (I 1-10). The author discloses Procopius' own original rework of, and polished intertextual dialogue with, Greek historians of the V and the IV century BC such as Thucydides and Theopompus (An. I 2-3 ~ Theop. FGrHist 115 T 20a and T 20a + ; An. I 4-5 ~ Thuc. I 21.1), thus showing that the proem of the Anekdota is not a mere collection of topoi. While introducing the Anekdota to his readers, Procopius appears to be self-aware of the fundamental tasks of historical inquiry. He presents his work as a piece of real historical inquiry, and specifically, as an aetiological supplement to the Bella.
"La memoria, la storia e la speranza: i racconti di Cristanziano Serricchio", in "Il canto di Diomede", Atti del convegno di studi a 100 anni dalla nascita di Serricchio, a cura di Ettore Catalano e Andrea Matteo Pacilli, Andrea Pacilli Editore, Manfredonia, 2023, 2023
Un saggio sui racconti dello scrittore pugliese Cristanziano Serricchio (1922-2012), più noto come poeta, ma dotato anche di una penna versatile, che lo ha spinto a cimentarsi in diversi ambiti letterari. Lo scritto è apparso negli atti del convegno tenutosi a San Marco in Lamis (FG), a 100 anni dalla sua nascita ("Il canto di Diomede". Omaggio a Cristanziano Serricchio nel primo centenario della nascita, Atti del Convegno di Studi, San Marco in Lamis (FG), a cura di Ettore Catalano e Andrea Pacilli, Andrea Pacilli Editore, 3 giugno 2022).
Rationes Rerum, 17, 125-142., 2021
The space devoted by Herodotus to Aristeas' travel provides an updated description of the inhabited world compared to that of Hecataeus.The author of the Histories selects - in particular from Aristeas' Arimaspea- data to define the region to the North-East of the Capian sea: this was considered an open sea by Hecataeus, but a closed sea by Herodotus, who relies on Persian documents and on reports of the merchants who used to meet in Olbia. The Issedonians, considered non Scythians by Aristeas and Herodotus, were one of the Scythian peoples for Hecataeus, who had a different and less precise image of Scythia. Through the references to the Issedonians, drawn from the work of Aristeas and examined here, we can better understand the map of the world that underlies Herodotus' historical account.
Plokion di Menandro 1. Del Plokion di Menandro possediamo quindici frammenti di tradizione indiretta, per un totale di 58 versi, pubblicati nel 1998 nel secondo tomo del sesto volume della fondamentale edizione dei Poetae Comici Graeci (PCG), curata da Rudolf Kassel e Colin Austin (frr. 296~310). Quattro dei quindici frammenti sono tramandati da Aulo Gellio: nel capitolo 23 del secondo libro delle Noctes Atticae, dopo aver ricordato che talvolta «comoedias lectitamus nostrorum poetarum sumptas ac versas de Graecis Menandro aut Posidippo aut Apollodoro aut Alexide et quibusdam item aliis comicis», Gellio opera una synkrisis tra il Plocium di Cecilio Stazio e il suo modello greco, pervenendo alla conclusione che «[…] postquam in manus Menander venit, a principio statim, di boni, quantum stupere atque frigere quantumque mutare a Menandro Caecilius visus est! Diomedis hercle arma et Glauci non dispari magis pretio existimata sunt» (II, 23, 7); e, a conforto di siffatto giudizio, cita tre frammenti del Plokion (296~298 1 ), ponendoli a confronto rispettivamente con i versi 142-157, 158-162, 169-172 R. 3 (= 136-158 e 165-168 Guardì) del Plocium. Inoltre, in III, 16, 1-5, Gellio tramanda un quarto frammento del Plokion (307). Dal quarto libro dell'Anthologion dello Stobeo sono invece tramandati i frammenti 299~301, 303 2 ; laddove i frr. 302, 304~306, 308~310 sono conservati, rispettivamente, dagli scholia ippocratici di Erotiano, dal capitolo perì toû Þnqrwpínou bíou dell'Anthologion di Orione, dal commentario di Giorgio Cherobosco all'Enchiridion di Efestione, dal Lessico di Fozio, dal capitolo perì crÔsewj aepÏn aen pezÐ lóg_ di Ermogene, dal paremiografo Zenobio e dagli Scholia Platonica al Fedone 3 . Nei PCG è stato edito per la prima volta tra i frammenti del Plokion il verso eêj tÕn Þgoràn ømeîj øfaneîte (fr. 306), che è stato recuperato in seguito alla Saggio presentato dal prof. Giuseppe Mastromarco. 1 Quando non diversamente specificato, i frammenti del Plokion si intendono citati secondo l'edizione Kassel-Austin. 2 Rispettivamente in Stob. IV 32b, 42; IV 41, 23; IV 15a, 5; IV 44, 11 Wachsmuth-Hense. 3 Cfr. Schol. R H U H Hippocr. aphor. 3,25 (= Erot. fr. 30 p. 107 Nachm.); Orion. anth. 8,5; Choerob. in Heph. ench., p. 225,16 Consbr.; Phot. e 272 (= Sud. ei 223); Hermog. P. meq. dein. 30 p. 447,17 R.; Zenob. Ath. I 55 (vulg. VI 8) (= Prov. Bodl. 892); Schol. (T) Plat. Phaed. p. 99 C (p. 14 Gr.). Il testo del fr. 302 è disperatamente corrotto: ºtò mÕ tàj trícaj a# irwn kaì tòn ×úpon didoùj / pieîn Þnhdaxâto ! wste mÕ pieînº . 2 scoperta, avvenuta nel novembre del 1959, ad opera di una équipe di studiosi guidata da Linos Politis, dello Zavordense 95, che a tutt'oggi rappresenta il manoscritto plenior del Lessico di Fozio 4 : testimone del verso è infatti Fozio e 272 Theodoridis (eêj Þgoràn øfaínein< tò eêj tÕn Þgoràn aekférein tà øfainómena. Ménandroj Plokí_< eêj tÕn Þgoràn ømeîj øfaneîte) 5 ; e giova ricordare che una testimonianza relativa al frammento, priva però del verso e del titolo della commedia, è presente anche in Suda ei 223 Adler (eêj Þgoràn øfaínein< tò eêj tÕn Þgoràn aekférein tà øfainómena. o0tw Ménandroj). E tra i frammenti del Plokion Kassel e Austin hanno edito, sia pure con cautela, il frammento *300, che, tramandato dallo Stobeo in un capitolo dedicato al tema della instabilità della fortuna degli uomini a causa della mutevolezza del destino (IV, 41, 23), è attribuito con certezza a questa commedia da Meineke, Kock, Körte-Thierfelder. La cautela di Kassel e Austin è dovuta al corrotto lemma (Menándrou º Plokíwn QaÈdoj) che precede i quattro versi del frammento; evidentemente non sono apparse convincenti ai due studiosi le congetture suggerite per sanare il passo 6 . 7 dei Fragmenta, alle pp. CCLXII-CCLXIII, Meineke attribuì al Plokion anche i frr. XIV-XV (= 302 e 305): in complesso, dunque, attribuì al Plokion quattordici dei quindici frammenti in seguito editi da Kassel e Austin. Al 1888 risale l'edizione del terzo volume dei Comicorum Atticorum Fragmenta di Theodor Kock, il quale nella Praefatio dichiara di non aver incluso (a differenza di quanto aveva fatto Meineke) le GnÍmai monostícoi: «non deerunt opinor qui aegre ferant in hoc novissimo volumine non omnia inveniri quae Meinekii editiones praebeant: omisi enim […] GnÍmaj Menandri monostícouj quae vocantur» (p. 111) 18 . I frammenti del Plokion occupano le pagine 114-121 con numerazione da 402 a 416 e corrispondono rispettivamente ai frr. 296~305, 307, 308, 310, 309. Nel conservare la divisione in due parti del fr. 299 (= 405. 406), Kock propone, sul fondamento della precedente ipotesi del Meineke, di accostarle come sezioni diverse di un'unica ×Ösij che, pronunciata dal servo Parmenone, avrebbe compreso anche il fr. 408 (= 301): «artissime coniuncta apud Stobaeum segregavit Abbreviazioni bibliografiche Arnott 2000: W. G. Arnott, On editing comic fragments from literary and lexicographical sources, in The rivals of Aristophanes. Studies in Athenian Old Comedy, edited by D. Harvey
documenti ricostruiscono la natura e l'acquisto presso l'autore della serie di rami doria
This talk provides a presentation of key points of my monograph 'Procne e Filomela: dal mito al simbolo letterario'.
Diacronie. Studi di storia contemporanea, 2022
Spesso si tende a considerare quello della Pantera come un mero movimento studentesco rinchiuso nelle università. Per questo, a differenza che per quello del 1968, o del 1977, poco è stato scritto su di esso. Eppure, a immergersi nei documenti prodotti nelle facoltà occupate nel 1990, ci si imbatte nelle prime critiche al neoliberismo elaborate in Italia, in analisi della precarizzazione del mondo del lavoro, in pratiche mediatiche che, ancora oggi, caratterizzano i movimenti sociali. Forse, studiare quel movimento, può aiutare a comprendere meglio i nostri giorni.
Information Technology and …, 2001
War in History, 2010
Zenodo (CERN European Organization for Nuclear Research), 2023
Advances in Chronic Kidney Disease, 2006
Historische Zeitschrift, 2010
URBAN DESIGN International, 2019
Tijdschrift voor Economische en Sociale Geografie, 2006
Lipids in Health and Disease, 2012
Ciencia & Desarrollo
International Journal of Engineering Research and, 2015
Pediatric Pulmonology, 1996
Zoology in the Middle East, 2009
Journal of the American College of Cardiology, 2011
Pediatric Research, 1985
Ciência e …, 2008
International Journal of Geriatric Psychiatry, 2016
Drug Design, Development and Therapy, 2016
Revista Chapingo Serie Zonas Áridas, 2013