Se le quattro parole nel titolo dicono che l’attenzione
del ciclo Urbs Ipsa Moenia, ormai alla sua decima
edizione, è rivolta quest’anno a singoli casi specifici, assai
diversi tra loro e accomunati semmai dall’appartenere,
per differenti ragioni, all’attualità, le tre del sottotitolo
riassumono la filosofia della nostra associazione.
Conoscenza, recupero e riuso sono fasi diverse del
processo di “ritorno alla vita” di un edificio storico, ma
non necessariamente distinte, in senso gerarchico o
cronologico. Sfumano l’una nell’altra, sono necessarie
l’una all’altra: senza un obiettivo di riuso, spesso non è
possibile intraprendere una corretta campagna di ricerca,
archeologica o d’archivio, perché non si possono reperire
i fondi necessari; senza un’approfondita conoscenza del
manufatto non si possono definire corrette modalità di
recupero (restauro oppure conservazione, che sono cose
notoriamente diverse; o magari un oculato dosaggio
dei due); qualche forma di riuso può anche precedere il
recupero e attuarsi mentre è in corso la ricerca (è il caso
dei cantieri archeologici aperti, ma anche delle tante
visite effettuate al castello carrarese negli anni scorsi, fra
un cantiere e l’altro, che hanno permesso a migliaia di
persone di vivere un’esperienza in futuro non ripetibile).
Obiettivo del ciclo è rendere esplicita questa dialettica
fra esigenze della conoscenza, del recupero e del riuso,
evitando di alimentare contrapposizioni di principio.
Senza nascondere le possibili situazioni di conflitto che
si possono verificare, ma evidenziando piuttosto come
possano trasformarsi in opportunità, quando gli attori
coinvolti siano all’altezza del compito.
Una scoperta importante sotto un pavimento o un
intonaco può costringere a ripensare sia il progetto di
restauro, mutandolo in operazione di conservazione, sia
quello di riuso, rivoluzionandolo. Ma il “prodotto” finale
potrà essere ancora più attraente, per la fruizione futura,
di quanto inizialmente previsto. È il caso del castello.
Tener conto e valorizzare la presenza di tracce storiche
rilevanti all’interno di aree pesantemente ma non ancora
completamente devastate, come quella dell’Ospedale,
che include il più grande bastione della città, un lungo
tratto di mura e molto altro, potrebbe servire perfino a...
curare meglio (mens sana in corpore sano si può invertire!).
Discorso analogo per le caserme, vasti spazi che non sono
spazi vuoti, da riempire in modo indifferente, ma brani
di storia della città, da ricucire, rispettando al contempo
le esigenze della città moderna e le ragioni della città
storica. Al di là dei pur necessari vincoli. Intelligenza,
lungimiranza, cultura dovrebbero essere i veri vincoli.
Comune di Padova
Assessorato alla Cultura
Urbs Ipsa Moenia 2018
conferenze sulle fortificazioni
10° ciclo
Il castello, la caserma,
la porta, il baluardo
Conoscenza, recupero, riuso
Urbs Ipsa Moenia 2018
Il castello, la caserma,
la porta, il baluardo
dal 9 novembre
al 7 dicembre 2018
il venerdì, ore 17,00
Palazzo Moroni, Sala Anziani
Informazioni:
Associazione Comitato Mura di Padova
via Raggio di Sole 2 - 35137 Padova
tel. 347 6145908
comitatomura@virgilio.it
www.muradipadova.it
facebook: muradipadova
Ingresso libero
Programma
venerdì 9 novembre
IL CASTELLO CARRARESE, studio e ricerca
Stefano Tuzzato
Lusso e funzionalità al castello carrarese. Qualche esempio dai dati archeologici
Zuleika Murat (Università di Padova, DBC)
La cappella del castello e la città
Valentina Baradel (Università di Padova, DBC)
Le decorazioni del castello, presupposti e obiettivi di una
ricerca
venerdì 16 novembre
IL CASTELLO CARRARESE, recupero e riuso
Stefano Benvegnù (Comune di Padova) / Stefano Gris
Arte contemporanea nel castello: il progetto per l’ala sud
Edi Pezzetta (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per l’area metropolitana di VE e le province di BL, PD e TV)
Il problema della fruizione: quali interventi sulle ali est e
nord?
Andrea Colasio (Comune di Padova, Assessore alla Cultura)
Il futuro del castello di Padova è iniziato
venerdì 23 novembre
LA PORTA MOLINO, LA CASERMA PIAVE
Adriano Verdi
Porta Molino: un caso di studio, un nodo da sciogliere
Gabriella Russo
Porta Molino: rilievo e analisi stratigrafica
Giovanna Valenzano (Università di Padova, prorettrice al
patrimonio artistico, musei e biblioteche)
Il recupero della memoria urbana: dal convento di
Sant’Agostino alla caserma Piave
ciclo a cura di
Ugo Fadini, Vittorio Dal Piaz
Immagine di sfondo: Vincenzo Dotto, Padova circondata dalle muraglie nuove, da
Angelo Portenari, Della felicità di Padova, Padova, 1623
... e ogni domenica, tutto l’anno, alle ore 9,30
Gira le Mura!
con il Comitato Mura di Padova
Giro completo in dieci tappe a ciclo continuo
delle mura rinascimentali e comunali
Informazioni e luoghi di appuntamento su
www.muradipadova.it
venerdì 30 novembre
LE CASERME E LA CITTÀ: Il CASO PRANDINA
Angiolo Lenci
Il presidio della città: gli insediamenti militari dai
Carraresi all’Unità
Vittorio Dal Piaz
Prandina: da monastero a caserma. Quale futuro?
venerdì 7 dicembre
IL BALUARDO CORNARO E LE MURA
DELL’OSPEDALE
Andrea Ulandi / Vittorio Dal Piaz
Da opera militare a struttura per la sanità
Ugo Fadini
Le mura violate, il contesto negato. Qualche indicazione
per salvare il salvabile