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CANTINE

speciale Cantine Cattedrali, organismi, fabbriche. Architettura d’autore per il vino di Cristina Donati e Renata Gatti Il rapporto ancestrale tra l’uomo e la sua terra costituisce l’indagine di questo Speciale: un legame che diviene ancor più contraddittorio e viscerale quando l’uomo riveste il ruolo di architetto alla ricerca di un linguaggio per l’habitat del vino, ovvero, per quell’elemento carico di simbolismi che Mario Soldati ha definito «la poesia della terra» e che il Vangelo celebra come «il sangue di Cristo». Tra sacro e profano, il vino evoca memorie subliminali e tradizioni lontane con cui si confronta il progettista, quando si appresta ad antropizzare paesaggi naturali ed incontaminati, ridisegnando le linee di un nuovo genius loci. Già nel Cinquecento i più rinomati vinificatori degli châteaux francesi del Bordeaux incaricavano i più affermati architetti di realizzare le loro cantine, asociando la qualità dell’architettura a quello che, oggi, potremo definire con l’espressione di brand marketing. Dopo un silenzio di secoli, saranno gli anni Settanta del Novecento a far fermentare la rinascita del vino, associata a innovazioni Mario Botta, Cantina Château Faugères, Saint Emilion, Francia, 2009 (foto di Enrico Cano) nella produzione, nella distribuzione e nella comunicazione. Così, dagli elitari châteaux alla dinamica e tecnologica Napa Valley, molti sono stati i mutamenti culturali che continuano a potenziare la promozione del turismo enologico attraverso l’architettura d’autore. Lo Speciale non può essere una rassegna esaustiva ma intende, però, proporre una riflessione sulle tendenze che sembrano essersi delineate in questi ultimi dieci anni di dinamica e creativa progettazione di settore. Le opere selezionate illustrano i filoni emergenti dell’architettura contemporanea che tende a valorizzare le cantine come cattedrali, come organismi e come fabbriche. Tre diversi approcci, a loro volta, aperti a molteplici sfumature interpretative. Le cattedrali sono luoghi in cui si celebra l’inebriante convivialità del vino, ma anche il primato dell’uomo sulla natura attraverso una sorta di sacrale monumentalità, emblematica del prestigio e della nobiltà dei vigneti e delle antiche tradizioni che vi si tramandano di padre in figlio. Gli organismi sono invece architetture che si sono rese complici dei caratteri dei luoghi e, a volte, anche partecipi della loro logica geomorfologica. Infinite sono le soluzioni realizzative che spaziano dal mimetismo, alla trasparenza interrotta solo dai rami di astratti viticci, all’organicismo delle forme di Rogers e Sartogo Grenon, fino alla purezza del bianco di Siza che tocca il terreno con il massimo rispetto e rigore formale. Le fabbriche scelgono di celebrare il fascino della produzione: l’essenzialità delle forme e la centralità della barriccaia di Piano, la scelta di materiali a forte valenza industriale di Steven Holl, le botti sul prospetto di Foster concorrono ad esaltare l’alta tecnologia del processo industriale. Fecondare, elevarsi, avvolgere la terra sono, quindi, alcuni dei diversi modi di interpretare l’identità della cantina contemporanea. A tutti: un brindisi! © RIPRODUZIONE RISERVATA 51 progettare 0610 speciale Cantine L’architettura si integra nel paesaggio nel rispetto della morfologia sinuosa delle montagne ma, al tempo stesso, si impone con la maestà di una cattedrale Laguardia è una cittadina a sud della provincia di Alava nei paesi Baschi La cantina Ysios ospita gli spazi per la produzione del vino La Rioja Alavesa e un Centro Visitatori per la vendita e degustazione 1 Il rivestimento in alluminio crea un contrasto materico con il legno dei prospetti. Sotto il sole, la copertura si illumina, creando quasi effetti cinetici che contrastano con la staticità dei vigneti circostanti Al centro dell’edificio la copertura aggetta sopra il Centro Visitatori progettato come un maestoso balcone che si affaccia sui vigneti La facciata d’ingresso, orientata a sud, è rivestita con listelli di legno di cedro che ricordano la fattura delle botti del vino La struttura portante della copertura è in travi di legno lamellare poggianti su di una struttura di setti in c.a. 2 3 52 progettare 0610 Situati sulle pendici ondulate delle colline vicino a Saint Emilion, i vigneti presentano tracciati lineari di filari che incontrano le superfici articolate del terreno Cattedrali Una sola emergenza architettonica svetta al centro: una torretta aperta al pubblico per le degustazioni ed in alto, aperta sul paesaggio, un’ampia terrazza coperta 1, 2 e 3 Santiago Calatrava, Cantina Ysios, Laguardia, Spagna, 2001 (foto di Chancha S. Ulloa) 4, 5 e 6 Mario Botta, Cantina Château Faugères, Saint Emilion, Francia, 2009 (foto di Enrico Cano e Philippe Caumes) 4 Uno zoccolo in pietra parzialmente interrato ospita gli spazi necessari alla produzione ed al deposito delle barriques per l’invecchiamento La struttura portante è in calcestruzzo armato ed il rivestimento in pietra d’Aragona 5 Il rivestimento esterno in pietra naturale gialla con una tessitura semplice sottolinea i tracciati geometrici della composizione Il progetto stabilisce un confronto fra l’architettura “razionale” costruita dall’uomo e l’andamento “organico” del paesaggio nell’intento di favorire un arricchimento reciproco 53 progettare 0610 6 L’edificio custodisce al suo interno elementi del passato e viene a sua volta protetto dal nuovo edificio della Cantina speciale Cantine Il design del padiglione è stato paragonato dai suoi progettisti ad «una nuova bottiglia per un vecchio vino» Il padiglione ha sezione trasversale che richiama il profilo di un decanter 7 Il padiglione era stato originariamente pensato per essere esposto alla Fiera Alimentare di Barcellona e trasferito ad Haro nell’area della Rioja L’elemento modulare metallico giace all’interno del patio della casa vinicola e flessibilmente si presta a venir smontato ed assemblato nuovamente 8 Cattedrali 54 progettare 0610 9 L’intervento riguarda il progetto della nuova sede dell’azienda e l’annesso hotel La cantina Marques si staglia contro le alture della Sierra cantabrica come un’emergenza del paese di Elciego, insieme al campanile della cattedrale Il titanio e l’acciaio inox sono adottati per le sinuose superfici della copertura che si ispira allo spumeggiare del vino. 10 La struttura portante è di tipo ibrido: cemento armato per l’impalcato principale, acciaio e cemento post-teso per il sostegno delle lastre aggettanti La pietra arenaria, la stessa della cattedrale di Elciego, è stata utilizzata per le facciate ventilate del complesso alberghiero La cantina Marqués de Riscal è la più antica della regione, i primi nuclei risalgono al 1858 11 7, 8 e 9 Zaha Hadid Architects, R. Lopez De Heredia Viña Tondonia Pavilion, Haro, Spagna, 2006 (foto di Pepe Franco, courtesy of Viña Tondonia) La struttura metallica è rivestita con lastre in acciaio inox e in titanio colorato: 1000 di titanio dorato, 700 di titanio rosa e 1700 di acciaio inox con finitura a specchio La particolare colorazione delle lastre, prodotte in Giappone, è ottenuta per elettrolisi. Questo procedimento determina uno strato di ossidazione che conferisce un diverso colore in base allo spessore; viene poi applicato uno strato indurente incolore che protegge e conferisce stabilità alle finiture 10, 11 e 12 Frank O. Gehry & Partners, Cantina Marques De Riscal, Elciego (Catalogna), 2007 (foto courtesy of Cantina Marques De Riscal) 55 12 progettare 0610 Organismi 13 speciale Cantine La cascina Adelaide è il nucleo preesistente a cui è addossato il nuovo ampliamento, conosciuto anche con il nome di Earth Song (Canzone della Terra) L’inserimento ambientale è una soluzione mimetica, progettata come una dorsale allungata che si raccorda naturalmente alla morfologia del terreno L’ingresso principale alla cantina che copre una superficie di 1200 mq Al piano terreno si trovano le cantine mentre al livello superiore, la sala degustazione che coincide con il piano di campagna della fattoria esistente L’intero complesso è ricoperto da terreno vegetale con differenti strati di protezione e d’impermeabilizzazione 14 La copertura verde è sostenuta da una serie di colonne in acciaio tubolare rosso che evocano la forma di un albero o di una vite Le pareti di vetro, sulla facciata nord, sono sostenute da strutture in leghe del metallo, quasi non percepibili dall’esterno 56 progettare 0610 15 16 Il progetto asseconda i dislivelli del terreno, diventando quasi parte integrante del paesaggio 13, 14 e 15 Archicura, Dellapiana Bermond Architects, The Earth Song, Cascina Adelaide di Amabile Drocco, Barolo, CN, 2004 (foto di Fiorenzo Calosso) 16, 17 e 18 Piero Sartogo & Nathalie Grenon, Cantina Ammiraglia, Magliano in Toscana, Grosseto, 2008 (foto di Andrea Jemolo) La struttura, che copre circa 3.000 mq, ospita l’impianto di vinificazione e invecchiamento, gli uffici, oltre agli spazi per l’accoglienza, la vendita, la degustazione e una sala convegni con una foresteria 17 La cantina si apre verso il territorio attraverso la fuga slanciata della copertura ad ala di gabbiano su cui è stato riportato il terreno di scavo delle fondazioni Un esempio è il tetto verde che concorre a creare un microclima ideale per la produzione del vino Il basso impatto ambientale è affiancato da innovative soluzioni sostenibili che hanno riguardato l’orientamento e la scelta dei materiali e delle tecnologie. La planimetria si sviluppa lungo un asse principale, alle cui estremità si trovano gli spazi aperti al pubblico e quelli destinati alla produzione I materiali e le tecnologie impiegate sono quelle del legno e dell’acciaio, le stesse che riguardano la produzione del vino 57 progettare 0610 18 Organismi 19 speciale Cantine La vite è motivo d’ispirazione della struttura che avvolge la cantina in modo scultoreo La presenza ed il ruolo della cantina è segnalato da un uso estensivo di vetro, metallo e cemento 20 Inedite soluzioni compositive anche per le scaffalature per i vini ed i pannelli scultorei dei controsoffitti Le nuove ali accolgono spazi amministrativi, sale per conferenze, ambiti per il marketing e un museo 21 58 progettare 0610 Il progetto iconografico è divenuto un forte elemento di riconoscimento per il paese di Termeno La cantina vinicola sorge all’interno dei piani leggermente ondulati dell’Alentejo Contrasto cromatico, tra i caldi colori della terra ed i radi filari di alberi ed il cubo bianco di Adega Mayor leggermente ondulati dell’Alentejo Un volume intonacato bianco e semplice, a sviluppo prettamente orizzontale,che riprende la geometria di un rettangolo di 40 x 120 metri 22 19, 20 e 21 Werner Tscholl Architekt,Cantina Tramin,Termeno (BZ), 2010 (foto di: Rickard Kust) 22, 23 e 24 Alvaro Siza, Adega Mayor,Campo Mayor, Portogallo, 2007 (foto di: FG+SG Fernando Guerra) 23 Tra gli spazi per il pubblico, la “promenade” e lo specchio d’acqua sempre a livello della terrazza Compatto ed elegante, il complesso comprende due livelli per le attività della cantina insieme ad un terzo piano con sale per il pubblico Linee pure ed essenziali anche per il terzo piano che accoglie ambiti per promuovere i vini e il turismo nella regione I processi produttivi avvengono al piano terra mentre al livello superiore si trovano gli uffici, le attività amministrative e i laboratori per il controllo qualità 24 59 progettare 0610 speciale Cantine La cantina è ubicata ai piedi di una collina su cui sorge un castello La forma modulare riduce la scala del costruito, adattandolo a quella degli edifici circostanti e della campagna La nuova struttura è collegata agli spazi sotterranei del castello attraverso un tunnel lungo 2 chilometri,sfruttato per l’invecchiamento dei vini 25 La cantina è costituita da cinque volte paraboliche interconnesse da strutture ad arco in legno laminato Al di sotto della copertura, pannelli sandwich autoportanti con finitura in abete ed interno in poliestirene espanso Il progetto è stato concepito come una reinterpretazione contemporanea della cantina tradizionale Accanto ai livelli delle cantine e agli ambiti produttivi, il complesso accoglie uffici e spazi per il pubblico tra cui un auditorium e sale per la degustazione La facciata sud è protetta dal calore grazie ad un aggetto di 9 metri della copertura 26 27 60 progettare 0610 Organismi Fabbriche 28 Alcuni dei tagli hanno rivestimenti in vetro di bottiglia riciclato Fessure scultoree interrompono la continuità del rivestimento grigio metallico e lasciano penetrare la luce Un terzo del volume scende al di sotto del terreno e si connette al sistema di volte sotterranee 25, 26 e 27 Rogers Stirk Harbour + Partners, Bodegas Protos, Peñafiel, Valladolid, Spain, 2008 Foto di Rogers Stirk Harbour + Partners Foto di Katsuhisa Kida 28, 29 e 30 Steven Holl con Sam Ott-Reinisch, Loisium Visitor Center, Langenlois, Austria, 2003 (foto di Robert Herbst) Fessure scultoree e pannelli in alluminio inclinati su piani diversi arricchiscono il disegno degli esterni 29 30 61 progettare 0610 31 speciale Cantine La cantina, ubicata in sommità della collina,si sviluppa su un’area di 11.300 metri quadrati all’interno di un sito di 165 ettari Le tre ali si snodano attorno a un’ area operativa centrale La geometria compositiva a trifoglio riflette le tre fasi principali per la preparazione del vino che includono la fermentazione, l’invecchiamento e la custodia Acciaio, vetro e legno di quercia sono i materiali usati estensivamente per la nuova cantina. Pannelli in corten, nei colori della terra, sono impiegati per il rivestimento degli esterni La cantina s’innalza di soli quattro metri rispetto al livello del terreno 32 31, 32 e 33 Foster and Partners, Cantina Portia (Gruppo Faustino), Ribera del Duero Spain, 2010 (foto di Nigel Young, Foster+Partners) 34, 35 e 36 Renzo Piano Building Workshop, Rocca di Frassinello, Gavorrano, Grosseto, 2007 (foto di La Rocca) 62 progettare 0610 33 La cantina è qualificata da una struttura di supporto in calcestruzzo che agisce anche come massa termica per controllare le condizioni ambientali degli interni L’organizzazione spaziale del complesso ha seguito il principio di “la forma segue la funzione” per favorire le ottimali condizioni per la produzione del vino La cantina diviene un’emergenza nel paesaggio segnalata dal colore rosso e da una torre che sovrasta la struttura e serve per catturare luce «È un edificio che di più semplice non si può immaginare. Questo è il segreto di Rocca di Frassinello, anche se tutti sanno che la semplicità è solo il punto di arrivo. Non si può ottenerla senza struggimenti. La cave è il cuore di una sorta di Fabbrica del vino, un altipiano libero dal quale si gode la vista del paesaggio, la bellezza e la dolcezza della Maremma». Renzo Piano Fabbriche 34 La Rocca, vestigia di un posto di guardia, sorge appunto sulla collina di Poggia alla Guardia, davanti al borgo medioevale di Giuncarico nel Comune di Gavorrano Al centro, orientato verso nord, un padiglione (400 mq), in vetro con profili in acciaio satinato, è dedicato all’accoglienza, alla vendita diretta, alle attività commerciali, ma anche a mostre e manifestazioni culturali La Piazza (oltre 5mila mq) è un sagrato rivestito in cotto, sul quale avvengano le prime operazioni della vendemmia 35 La barriccaia presenta una innovativa posizione centrale ed ospita la vinaia in acciaio, il magazzino e l’imbottogliamento I raggi del sole, catturati dalla torretta, illuminano, attraverso un sistema di specchi interni, il centro della barriquerìe Il rivestimento della barriccaia e delle aree di vinificazione è in cemento faccia a vista, con una particolare texture dovuta all’effetto di casseri 63 in legno di betulla finlandese progettare che imprimono una0610 grana particolarmente ricca e sottile 36