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Differenti ricostruzioni di identità: Longarone e Venzone

2020, Alcamo Marina. Ricostruire il paesaggio costiero. Reconstructing the Coastal Landscape

Longarone and Venzone are two towns that were reconstructed completely. Their destruction originated from two disastrous events: Longarone disappeared because of the Vajont catastrophe of 9th October 1963, while Venzone was razed to the ground during the 1976 Friuli earthquake. Their locations were similar: indeed, both towns had been built in a river valley, where several roads met, al the feet of very steep mountains; both were strategic for the nearby villages. The years immediately preceding their destruction had been characterised by two different ideas of development and urban planning, with Longarone focused on economic recovery and Venzone on cultural growth. It is therefore difficult to compare the results of the reconstruction of these two towns, given the differences in their history. Longarone was founded anew on the basis of an urban plan inspired by the “most modern urban planning concepts”. Venzone, on the other hand, retained the same structure and the same buildings, having been rebuilt as was and where was by popular request.

“ Alcamo Marina: Reconstructing the Coastal Landscape è il tema di Villard: 19, che intende avviare una riflessione sulla ricostruzione intesa non soltanto come nuova edificazione o risanamento di un territorio colpito da eventi bellici o sismici, ma anche (per estensione) come riqualificazione di territori fragili, le cui criticità sono dovute talvolta a rapidi processi di antropizzazione. La fascia costiera di Alcamo ha subito nel tempo una serie di interventi che hanno modificato pesantemente le condizioni del litorale sabbioso: prima con la cesura rappresentata dalla linea ferroviaria Palermo-Trapani, poi con la speculazione edilizia (avviatasi tra fine anni Cinquanta e inizio anni Sessanta), che ha saturato il territorio di abitazioni private, con notevoli danni ambientali. Villard: 19 intende proporre idee di progetto che tengano in considerazione il rapporto tra città costiera e struttura naturale del territorio alcamese, il possibile recupero e riuso di aree dismesse, il ripensamento delle infrastrutture, l’articolazione dei percorsi e degli accessi alla spiaggia, le relazioni con i valloni e il retrostante territorio agricolo; in parallelo vengono proposti approfondimenti sulla ricostruzione, nelle sue declinazioni di ieri e di oggi Alcamo Marina Ricostruire il paesaggio costiero Reconstructing the Coastal Landscape Fernanda De Maio Daniela Ruggeri ” ISBN 978-88-5756-983-3 MIMESIS Mimesis Edizioni www.mimesisedizioni.it 32,00 euro 9 788857 569833 MIMESIS LE CITTÀ DI VILLARD “Le Città di Villard” è un programma culturale inter-universitario di formazione e ricerca 2015-2020 a cui hanno aderito le università italiane promotrici del seminario Villard. COLLANA LE CITTÀ DI VILLARD 2017-18 comitato editoriale Lorenzo Dall’Olio, Marco D’Annuntiis, Fernanda De Maio, Massimo Faiferri, Andrea Gritti, Marcello Maltese, Gianluigi Mondaini, Lilia Pagano, Georgios Panetsos, Domenico Potenza, Maria Salerno, Adriana Sarro, Rita Simone comitato di redazione Samanta Bartocci, Gloria Bazzoni, Paolo Bonvini, Angela Currò, Maria Lucia Di Costanzo, Dania Di Pietro, Paola Galante, Andrea Iorio, Pasquale Mei, Laura Parrivecchio, Laura Pujia, Fabrizio Pusceddu, Celeste Rubino, Daniela Ruggieri progetto grafico SEMINARIO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE ITINERANTE VILLARD comitato scientifico Villard Carmen Andriani, Aldo Aymonino, Francesco Cellini, Pippo Ciorra, Alberto Ferlenga, Luca Merlini, Gianfranco Neri, Georgios Panetsos, Sergio Polano, Mosè Ricci, Roberto Serino, Andrea Sciascia, Ilaria Valente coordinatore nazionale Villard Marco D’Annuntiis internazionalizzazione Massimo Faiferri, Gianluigi Mondaini, Maria Salerno responsabile Editoria Lilia Pagano responsabili scientifici di sede sede di Alghero dell’Università di Sassari | Massimo Faiferri sede di Ancona Università politecnica Marche | Gianluigi Mondaini sede di Ascoli Piceno dell’Università di Camerino | Marco D’Annuntiis Università di Genova | Vittorio Pizzigoni Politecnico di Milano | Andrea Gritti Università di Napoli “Federico II” | Lilia Pagano Università di Palermo | Adriana Sarro Università di Parigi Malaquais | Maria Salerno Università di Patrasso | Georgios Panetsos sede di Pescara dell’Università di Chieti | Domenico Potenza Università Mediterranea di Reggio Calabria | Rita Simone Università Roma Tre | Lorenzo Dall’Olio Ordine Architetti PPC di Trapani | Marcello Maltese Università Iuav di Venezia | Fernanda De Maio altri docenti Massimo Angrilli, Samanta Bartocci, Paolo Bonvini, Fabio Cappello, Angela Currò, Annalisa de Curtis, Maria Lucia Di Costanzo, Dania Di Pietro, Matteo Di Venosa, Paola Galante, Nicolas Gilsoul, Andrea Iorio, Federica Lentati, Michele Manigrasso, Pasquale Mei, Guido Morpurgo, Orfina Fatigato, Carlo Palazzolo, Laura Parrivecchio, Luigi Pintacuda, Adelina Picone, Fabrizio Pusceddu, Laura Pujia, Daniela Ruggeri, Giulia Russo, Davide Servente, Francesco Taddeo, Mariano Tellechea, Giuseppe Todaro sito web villard.blog SEMINARIO INTERNAZIONALE VILLARD:19 Alcamo Marina: Ricostruire il paesaggio costiero Reconstructing the Coastal Landscape responsabile Villard: 19 Fernanda De Maio coordinamento seminario Villard: 19 Paolo Bonvini, Marcello Maltese, Lilia Pagano, Maria Salerno Organizzazione Villard: 19 Daniela Ruggeri e Andrea Iorio hanno collaborato: Pietro Artale, Nicola Provenzano, Giuseppe Ferrarella tappe del seminario 2017 2018 9-11 novembre | Alcamo 25-27 gennaio | Ancona e Ascoli Piceno 14-16 dicembre | Napoli 22-24 marzo | Parigi 10-12 maggio | Venezia 21-23 giugno | Alcamo Jury finale Vito Corte, Maurizio Longo, Sebastian Irarrázaval, Ammar Khammash, Vittorio Pizzigoni, Domenico Surdi, Vittorio Ferro Pietro Masi, con il contributo di Sergio Impaginazione MIMESIS EDIZIONI (Milano – Udine) www.mimesisedizioni.it mimesis@mimesisedizioni.it Daniela Ruggeri con Chiara Semenzin Isbn: 9788857569833 Polano per la copertina (immagine di Nicola Provenzano). © 2020 – MIM EDIZIONI SRL Via Monfalcone, 17/19 – 20099 Sesto San Giovanni (MI) Phone: +39 02 24861657 / 24416383 Alcamo Marina: Ricostruire il paesaggio costiero Reconstructing the Coastal Landscape Fernanda De Maio Daniela Ruggeri CITTÀ DI ALCAMO INDEX INTRODUZIONE INTRODUCTION RICOSTRUZIONI RECONSTRUCTIONS SPERIMENTAZIONI EXPERIMENTATIONS 8 58 108 ALCAMO INCONTRA VILLARD: IL CASO DEL BELÌCE. GUIDA ALLE AREE DI INTERVENTO UNA SCOMMESSA, UNA RISORSA PRATICHE DI RICOSTRUZIONE: E AGLI INDIRIZZI PROGETTUALI Domenico Surdi, Vittorio Ferro OPPORTUNITÀ, MISURA, CURA Daniela Ruggeri Roberto Collovà 114 10 ALCAMO MARINA: 68 SISTEMA TERRITORIALE GLOBALE RICOSTRUIRE IL PAESAGGIO COSTIERO I NUOVI CONFLITTI FLUIDI OAPPC TRAPANI: Marcello Maltese, Giuseppe Daniela Ruggeri E INFORMALI Todaro, Giulia Russo, Francesco Taddeo Benno Albrecht 122 18 TRA ABBANDONO E INCOMPIUTO. 74 LO SPAZIO URBANO DELLA CITTÀ COSTIERA ALCAMO MARINA DIFFERENTI RICOSTRUZIONI DI IDENTITÀ: UNI. SASSARI, ALGHERO: Massimo Faiferri, Fernanda De Maio LONGARONE E VENZONE Samanta Bartocci, Fabrizio Pusceddu Alessandra Ferrighi 128 TERRITORI FRAGILI FRAGILE TERRITORIES 82 UN NUOVO WATERFRONT DI SPAZI PUBBLICI: LE DECLINAZIONI DELLE RICOSTRUZIONI DAL LUNGOMARE AL RECUPERO E IL CONTRIBUTO DI GIUSEPPE SAMONÀ DELL’EX MOTEL BEACH Laura Pujia UNI. POLI. MARCHE, ANCONA: Gianlugi Mondaini, Paolo Bonvini 26 L’ABITARE MERIDIONALE: DEMOLIZIONE 88 E RICICLO COME RISARCIMENTO DEI LUOGHI STORIA RECENTE DEI SISMI IN ITALIA: 132 Rita Simone MAPPE DINAMICHE DELLA RISCOSTRUZIONE THE LANDSCAPE OF THE WASTE Andrea Gritti, Mario Morrica UNI. POLI. MARCHE, ANCONA: Gianlugi Mondaini, Paolo Bonvini 36 SPONTANEO, TROPPO SPONTANEO. 100 TERRITORI FRAGILI O FRAGILI PENSIERI STORIA RECENTE DEI SISMI IN ITALIA: 134 Andrea Iorio INFRASTRUTTURE DEL TEMPORANEO MOTEL BEACH Marco D’Annuntiis UNI. CAMERINO, ASCOLI PICENO: 42 Marco D’Annuntiis, Dania Di Pietro TERRITORI FRAGILI: RICOSTRUIRE CON ARTE E CON L’ARTE 138 Lilia Pagano, Paola Galante IL MARE DI ALCAMO UNI. GENOVA: Vittorio Pizzigoni, Davide 50 UN’IDEA DEL MEDITERRANEO Vittorio Pizzigoni, Davide Servente Servente 222 L’ARCHITETTURA DEI CRINALI: COSTRUIRE ALCAMO 365, TIME STRATEGIES TOWARDS CONNESSIONI ANTROPOGEOGRAFICHE TRA A LIVABLE ALCAMO MARINA CITTÀ STORICA E ABITATO LINEARE COSTIERO UNI. ROMA TRE: Lorenzo Dall’Olio, Laura Pujia Morpurgo, Andrea Gritti, Pasquale Mei, 228 Federica Lentati RIEMPIMENTO DEI VUOTI NONCHÈ GESTIONE DEL DISTRUTTO PER SPAZI MIGLIORI 148 UNI. IUAV DI VENEZIA: Fernanda De Maio, Andrea MARE DENTRO Iorio, Daniela Ruggeri UNI. NAPOLI, FEDERICO II: Lilia Pagano, Adele Lucia Di Costanzo ALCAMO, LA CITTÀ E IL MARE: UNA STRATEGIA PER LA CITTÀ E IL PAESAGGIO COSTIERO UNI. PALERMO: Adriana Sarro, Laura VILLARD:19 JUROR / GIURIA SEBASTIÁN IRARRÁZAVAL a cura di Fernanda De Maio 244 INTERVIEW / INTERVISTA VILLARD:19 JUROR / GIURIA 232 LA FORMA DELL’ACQUA. RICOSTRUZIONE DI UNA CITTÀ LIQUIDA 166 238 INTERVIEW / INTERVISTA POLI. MILANO: Annalisa de Curtis, Guido Picone, Paola Galante, Orfina Fatigato, Maria LE VOCI DAL MONDO VOICES FROM THE WORLD AMMAR KHAMMASH a cura di Daniela Ruggeri UNI. IUAV DI VENEZIA: Fernanda De Maio, Andrea 250 Iorio, Daniela Ruggeri IDEAS COMPETITION / CONCORSO DI IDEE MA MAISON RONDE a cura di Clara Bourdon, Eleonora Rieti Parrivecchio, Luigi Pintacuda 176 NOVE SCENARI PER ALCAMO ENSA PARIS MALAQUAIS: Luca Merlini, Maria Salerno, Nicolas Gilsoul BIBLIOGRAFIA BIBLIOGRAPHY 254 198 COAST AS: COMMERCIAL DISTRICT, AQUATIC STRIP, AGRICULTURAL LAND UNI. PATRASSO: Georgios A. Panetsos 202 THE PROMENADE: ACUPUNCTURAL REGENERATION OF ALCAMO MARINA UNI. PATRASSO: Georgios A. Panetsos 206 TELAI IN-BETWEEN PER RI-ABITARE LA COSTA UNI. CHIETI, PESCARA: Matteo Di Venosa, Domenico Potenza, Michele Manigrasso INDICE 142 ALESSANDRA FERRIGHI UNIVERSITÀ IUAV DI VENEZIA Longarone and Venzone are two towns that were reconstructed completely. Their destruction originated from two disastrous events: Longarone disappeared because of the Vajont catastrophe of 9th October 1963, while Venzone was razed to the ground during the 1976 Friuli RECONSTRUCTIONS earthquake. Their locations were similar: indeed, both towns had been built in a river valley, where several roads met, al the feet of very steep mountains; both were strategic for the nearby villages. The years immediately preceding their destruction had been characterised by two different ideas of development and urban planning, with Longarone focused on economic recovery and Venzone on cultural growth. It is therefore difficult to compare the results of the reconstruction of these two towns, given the differences in their history. Longarone was founded anew on the basis of an urban plan inspired by the “most modern urban planning concepts”. Venzone, on the other hand, retained the same structure and the same buildings, having been rebuilt as was and where was by popular request. Longarone e Venzone sono paesi interamente ricostruiti. Due eventi comportarono la loro totale distruzione, Longarone scomparve in seguito al disastro del Vajont avvenuto la sera del 9 ottobre 19631 e Venzone fu rasa al suolo dal terremoto del Friuli del 19762. Luoghi simili: entrambi in una valle percorsa da un fiume, alla confluenza di più strade e alle pendici di monti che salgono rapidamente; storicamente paesi d’importanza strategica per quelli limitrofi. Gli anni che precedono le loro distruzioni sono legati a due differenti idee di sviluppo e pianificazione, per Longarone di ripresa economica e per Venzone di crescita culturale. Difficile accostare le loro ricostruzioni negli esiti tanto sono lontane le premesse. Le vicende legate ai luoghi dopo la frana del Vajont hanno segnato anche la storia d’Italia per i decenni a venire. All’indomani del disastro ci si rese conto dell’immane tragedia: interi paesi spazzati via dalla massa d’acqua fuoriuscita dal bacino della diga che aveva retto alla spinta dei milioni di metri cubi di terra e roccia scivolata giù nelle acque. Da un lato quindi la grandezza dell’opera, la sapienza del costruire dell’ingegneria italiana, dall’altro la fragilità del territorio e il suo saccheggio di cui ci si rese conto solo troppo tardi. Paesi cancellati a valle, come Longarone, Castellavazzo, Soverzene, Ospitale di Cadore, Limana e le località di Borgo di Piave e Lambioi, nella provincia di Belluno; e parzialmente distrutti a monte della diga, come Erto e Casso, nell’allora provincia di Udine. Interi paesi da ricostruire e popolazioni da risarcire per le perdite. Lo Stato sembrò reagire con tempestività discutendo e varando, in meno di un mese dal disastro, la legge 4 novembre 1963, n. 1457 Provvidenze a favore delle zone devastate dalla catastrofe del Vajont del 9 ottobre 1963. Vi era il totale impegno dello Stato dal punto di vista finanziario per il ripristino delle infrastrutture, le riparazioni o ricostruzioni delle opere pubbliche. I Piani regolatori erano a carico dello Stato 74 e potevano essere approvati con procedure speciali. Pagina a fianco, quel che resta di Longarone dopo il disastro del 9 ottobre 1963, sulla sinistra le tracce dei gradoni dei murazzi (Iuav - Archivio Progetti, Fondo Costantino Dardi, Dardi 3.fot/010, progr. 005678-004). DIFFERENTI RICOSTRUZIONI DI IDENTITÀ: LONGARONE E VENZONE RICOSTRUZIONI 75