2020, Tesi di Laurea - Introduzione
Questo lavoro è iniziato tra le pagine del Codex e le parole di Luigi Serafini. Solo stabilire cosa è il Codex Seraphinianus risulta difficile. C'è chi lo sfoglia come un libro, chi lo guarda come un'opera d'arte e chi lo pensa come un libro d'artista e tutti hanno ragione. Risulta chiaro fin dall'inizio che ciò che la caratterizza più di tutto è la sua inafferrabilità. Sia le immagini che la scrittura illeggibile rifiutano ogni interpretazione e diventano dei dispositivi che attivano e potenziano i processi dell'immaginazione. La scelta del dizionario risponde all'esigenza di restituire l'universo Serafiniano attraverso le parole, creando un ponte tra immaginario visivo e verbale. Il dizionario permette anche di creare un lessico personale che è un altro modo di avvicinarsi al mondo di Luigi Serafini. Muovendomi tra i racconti e le immagini si è aperto un mondo inaspettato e pieno di vita, abitato da parole, scritture, grafismi, alfabeti, poesia. I graffiti sulle pareti delle caverne e quelli sui muri delle nostre città testimoniano come queste pratiche rispondano a un istinto primitivo ancora vivo. Dalla fine dell'800 la ricerca e la sperimentazione intorno a questi temi hanno animato l'arte, la poesia, la scrittura. La scrittura asemica in particolare è stata utilizzata come testimonianza dell'esistenza e dell'affermazione personale e anche come uno strumento di ribellione e di espressione 1