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Gli elettroni si dispongono spontaneamente seguendo un certo ordine di riempimento degli orbitali. Quale è questo ordine?-Seguono l'ordine di riempire gli orbitali ad energia minima. Solo una volta terminati questi, passano all'orbitale che energeticamente segue quello già riempito. Questo ordine NON SEGUE quello numerico che noi abbiamo dato agli orbitali. Segue solo l'ordine energetico! La sequenza è la seguente: In questo modo il primo orbitale che si riempie è l'orbitale 1S, seguito dal 2S, poi dal 2p-seguono il 3S, poi il 3p e il 4S, poi 3d-4p-5s etc.. (guardate lo schema).
Therma Eventi, 2009
Catalogo pubbicato in occasione della mostra tenuta a Vicenza da Therma Eventi
SEZIONE VICINO ORIENTE QUADERNO V R O M A 2 0 1 0 ana turri gimilli studi dedicati al Padre Werner R. Mayer, S.J. da amici e allievi VICINO ORIENTE -QUADERNO V ana turri gimilli studi dedicati al Padre Werner R. Mayer, S.J. da amici e allievi a cura di M.G. Biga -M. Liverani ROMA 2010
In primo luogo non desideriamo essere chiamati "profughi". Tra noi ci chiamiamo "nuovi arrivati" o "immigrati". I nostri giornali sono per "americani di lingua tedesca"; inoltre, per quanto ne so, non c'è, né c'è mai stata, un'associazione fondata da vittime della persecuzione hitleriana cil cui nome stia ad indicare che i suoi membri sono profughi. Solitamente il termine "profugo" designava una persona costretta a cercare asilo per aver agito in un certo modo o per aver sostenuto una certa opinione politica. È vero, noi abbiamo dovuto cercare asilo; tuttavia, non abbiamo fatto nulla e la maggior parte di noi non si è mai sognata di avere un'opinione politica radicale. Con noi, il significato del termine "profugo" è cambiato. Ora "profughi" sono quelli di noi che hanno avuto la grande sfortuna di arrivare in un paese nuovo senza mezzi, e che per questo hanno bisogno dell'aiuto dei Refugee Committees. Prima che la guerra scoppiasse eravamo ancora più sensibili al fatto di essere chiamati "profughi". Facevamo del nostro meglio per dimostrare agli altri che eravamo solo comuni immigrati. Abbiamo dichiarato di essere partiti di nostra spontanea volontà per paesi scelti da noi e abbiamo negato che la nostra situazione avesse qualcosa a che fare con i "cosiddetti" problemi ebraici". Eravamo "immigrati" o "nuovi arrivati" perché, un bel giorno, avevamo lasciato i nostri paesi, nei quali non era più ooportuno rimanere, o per ragioni puramente economiche. Volevamo ricostruire le nostre vite, e questo era tutto. Per ricostruirsi la vita è necessario essere forti e ottimisti. Per questo noi siamo molto ottimisti. Il nostro ottimismo, in effetti, è ammirevole, anche se siamo noi ad affermarlo. La storia della nostra lotta è stata alla fine conosciuta. Abbiamo perso la casa, che rappresenta l'intimità della vita quotidiana. Abbiamo perso il lavoro, che rappresenta la fiducia di essere di qualche utilità in questo mondo. Abbiamo perso la nostra lingua, che rappresenta la spontaneità delle reazioni, la semplicità dei gesti, l'espressione sincera e naturale dei sentimenti. Abbiamo lasciato i nostri parenti nei ghetti polacchi e i nostri migliori amici sono stati uccisi nei campi di concentramento, e questo significa che le nostre vite sono state spezzate. Tuttavia, non appena siamo stati salvati – e la maggior parte di noi è stata salvata parecchie volte – abbiamo cominciato le nostre nuove vite, cercando di seguire quanto più fedelmente possibile tutti i buoni consigli dei nostri salvatori. Ci è stato detto di dimenticare, e abbiamo dimenticato più velocemente di quanto sia possibile immaginare. Ci è stato amichevolmente ricordato che il nuovo paese sarebbe diventato una nuova casa; poi, dopo quattro settimane in Francia o sei settimane in America, si è preteso che fossimo o francesi o americani. I più ottimisti fra noi sarebbero persino disposti ad ammettere che tutta la loro vita precedente è trascorsa in una sorta di esilio inconsapevole e che solo dal loro nuovo paese hanno imparato che cosa sia realmente una casa. È vero che qualche volta ci siamo opposti alla richiesta di dimenticare la nostra opera precedente; inoltre, di solito, non abbandoniamo facilmente gli ideali del passato se il nostro valore sociale è in pericolo. Con la lingua, tuttavia, non abbiamo avuto difficoltà: dopo un solo anno gli ottimisti sono convinti di parlare l'inglese tanto bene quanto la loro madre lingua, e dopo due anni giurano solennemente di parlare l'inglese meglio di ogni altra lingua — il loro tedesco è una lingua che appena ricordano. Per dimenticare meglio evitiamo anzi ogni allusione ai campi di concentramento o di internamento che abbiamo provato in quasi tutti i paesi europei — la qual cosa potrebbe essere interpretata come pessimismo o come mancanza di fiducia nella nuova patria. Inoltre, ci è stato detto tante volte che a nessuno piace ascoltare tutto ciò; l'inferno non è più una credenza religiosa o una fantasia, ma qualcosa di tanto reale quanto le case, le pietre e gli alberi. Sembra che nessuno voglia riconoscere che la storia contemporanea ha creato un nuovo genere di esseri umani — quelli che sono stati messi nei campi di concentramento dai loro nemici e nei campi di internamento dai loro amici. Persino tra noi non parliamo di questo passato. Abbiamo invece trovato un nostro modo di padroneggiare un futuro incerto. Poiché tutti fanno progetti, hanno desideri e nutrono speranze, così facciamo anche noi Tuttavia, a prescindere da questi atteggiamenti generici e naturali, noi cerchiamo di rendere chiaro il futuro in modo più scientifico. Dopo tanta sfortuna, vogliamo procedere sicuri. Perciò, abbandoniamo la terra con tutte le sue incertezze e volgiamo lo sguardo al cielo. Le stelle — e non i giornali — ci dicono quando Hitler verrà sconfitto e quando noi diventeremo cittadini americani. Le riteniamo più attendibili di tutti i nostri amici; esse ci mostrano quando dovremmo pranzare con i nostri benefattori e quale sarà il giorno più propizio per compilare uno degli innumerevoli questionari che accompagnano le nostre vite presenti. Qualche volta non ci fidiamo nemmeno delle stelle, ma solo delle linee della mano o dei segni della nostra
mnlpublimed.com
La sindrome da iperstimolazione ovarica (ovarian hyperstimulation syndrome, OHSS), è caratterizzata da un ampio spettro di manifestazioni cliniche e di laboratorio causate dalla somministrazione esogena di sostanze utilizzate per la semplice induzione dell'ovulazione (IO) o, nei programmi di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), per l'induzione della crescita follicolare multipla (ICFM). Rappresenta, pertanto, una complicanza iatrogena, la più seria complicanza associata all'induzione dell'ovulazione, sebbene sia stata raramente riportata anche la sua insorgenza spontanea. Rotmensch e Scommegna nel 1989 descrissero, infatti, un caso di insorgenza spontanea in una paziente con ipotiroidismo (1); Zalel et al. nel 1992 riportarono un caso di OHSS di 2° grado insorto in gravidanza spontanea in una donna con PCOS a 10 settimane, risoltosi in seguito all' interruzione volontaria della gravidanza (2). Inoltre, in gravidanza sono state descritte forme ricorrenti e familiari (osservate in tre famiglie) in donne portatrici di mutazioni del gene per il recettore per l'FSH (T449I,T499A, D567N) probabilmente per maggiore sensibilità all'hCG e anche al TSH (3). I farmaci induttori della crescita follicolare e dell'ovulazione sono utilizzati in due gruppi diversi di pazienti e con diversi scopi; un primo gruppo è rappresentato da donne anovulatorie o oligo-ovulatorie, per correggere la sterilità endocrina, con lo scopo di far maturare il minor numero di follicoli. Un secondo gruppo è quello di donne solitamente
Nicolaus, 1976
The paper is a research about the philosophical background of the entire Russian thought of the first half of the XIX century. Here are taken into account two thinkers (Jurij Samarin and Konstantin Aksakov) that had as main field of thought the comparison of Orthodoxy with Roman Catholicism as well as the concept of narodnost' (spirit of the people).
LE RINUNZIE DINASTICHE DEI BORBONE, 2018
Un breve e suntivo capitolo tratto dallo studio storico-dinastico "Il Duca di Castro", di Giovanni Grimaldi, 2018, pubblicato nel capitolo "Borbone Due Sicilie" nella XXXIII ed. dell'Annuario della Nobiltà Italiana (2015-2020, parte I).
Questa parte finale è tratta dalla ricerca promossa dall'IRRE Sicilia nel 2006 e disponibile integralmente nel sito: http://www.irresicilia.it/ricerca/IRRE_ricerca_disabilit_DiNuovo.pdf 1 Il testo è tratto e adattato dal volume: Strumenti psicodiagnostici per il ritardo mentale, a cura di S. Di Nuovo e S. Buono, ed. F. Angeli, Milano. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI (cfr. anche i siti www.erickson.it, www.osnet.it) ABCA Lucangeli D. e al. Test ABCA -Abilità di calcolo aritmetico 8-11 anni, Erickson. ABI Brown L., Leigh J., Test ABI -Valutazione del comportamento adattivo, tr. it. Erickson. AC1 Cornoldi C. e al., Test di valutazione delle abilità di calcolo AC-MT 6-11, Erickson. AC2 Cornoldi C., Cazzola C., Test di valutazione delle abilità di calcolo AC-MT 11-14, Erickson. AF Caprara G.V. La valutazione dell'autoefficacia, Erickson. AG Aarons M., Gittens T. -E' autismo? Test di valutazione psicopedagogica, Erickson AMOS Cornoldi C., De Beni R. e al., Test AMOS 8-15, Erickson. BA Benedan S., Antonietti, A. Pensare le immagini, Erickson. BAB Kiernan C., Jones M., Test BAB -Valutazione per l'handicappato grave, tr. it. Erickson. BINV Bisiacchi P. e al., BINV 5-11 Batteria di valutazione neuropsicologica per l'età evolutiva, Erickson. BJ Bickel J., Il bambino con problemi di linguaggio, tr. it. Omega. BL Dienes Z.P., Blocchi logici, ed. La Scuola. CEFT, EFT Witkin H. e al., Embedded Figures Test, tr. it. O.S. CMF Marotta L., Trisciani M., Vicari S., Test CMF competenze metafonologiche, Erickson. DA De Filippis A., Test per la valutazione del linguaggio, Omega. DS Di Nuovo S., Attenzione e concentrazione (con CD-ROM), Erickson. EM+ Soresi S. e gruppo Emmepiù, Prove oggettive per la matematica nella scuola elementare, O.S. EPM Vayer P. Educazione psicomotoria -I: nell'età prescolastica; II: nell'età scolastica; tr. it. Armando. FM Frostig M., Test di percezione visiva, tr. it. Omega. 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NS Nota L., Soresi S., I comportamenti sociali: dall'osservazione all'intervento. Erip. PC Pascoletti C., La scrittura, Tecnoscuola, Gorizia PCB Meazzini P. Test PCB -Processi cognitivi di base, O.S. PEI Ianes D., Cramerotti S. Il Piano Educativo Individualizzato, con CD-ROM, Erickson. R Ricci C. e al. Promuovere l'intelligenza interpersonale, Erickson. RD Rustioni D., Prove di valutazione della comprensione linguistica, O.S. VAS Giovanardi Rossi P., Malaguti T., Valutazione delle abilità di scrittura, Erickson. VAM Giovanardi Rossi P., Malaguti T., Valutazione delle abilità matematiche, Erickson. SEDS Hutton J., Roberts T.G. Test SEDS valutazione dei problemi comportamentali ed emozionali, Erickson. SIB Arrindell W. e al. Test SIB -comportamento interpersonale e assertivo, Erickson. SJT Sartori G., Job R., Tressoldi P., Batteria per la valutazione della dislessia e disortografia evolutiva, O.S. SPM Lucangeli D. e al., Test SPM -soluzione di problemi matematici 8-14 anni, Erickson. 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VATA De Beni R. e gruppo MT, Batterie per la valutazione delle abilità trasversali all'apprendimento, O.S. VIA Ianes D., Valutazione iniziale delle abilità nell'handicappato, Erickson. Z Zazzo R. e al. Manuale per l'esame psicologico del bambino, tr. it. Ed. Riuniti, Roma (le prove, e in particolare quella sulla lateralità, sono pubblicate separatamente da O.S.)
c o n c e t t u a l i s mii nc u iip o t e r is ia u t or a p p r e s e n t a n o , ap a r t i r ed a i q u a l if a n n o c i ò c h e f a n n o .E ,i n p a r t i c o l a r e ,l a r i f l e s s i o n e è i n c e n t r a t as u l l et e n e b r o s i t àd e lp o t e r e ,c h es ic o n c e p i s c ec o me n e c e s s a r i oi nq u a n t ot a l e .I l ma n i c o mi o , d e s t i n a t oas o s t i t u i r el a
Il giudizio di ortodossia, in S.Nicosia (ed.), Il giudizio, Carrocci, Roma , 2000
In questa riflessione intendo isolare la questione di fondo del giudizio di ortodossia dai numerosi problemi che ne derivano ogni volta che esso viene pronunciato. Il giudizio di ortodossia non si pone da sé, ma deriva sempre dal sospetto dell'eresia e quindi produce inevitabilmente un moto di repressione. Ora non c'è chi non veda quale grave fenomeno sia stato lungo la storia, e lo sia tuttora, il fenomeno della repressione dell'eresia, come mortificazione della libertà del giudizio e violazione di uno dei capisaldi della dignità dell'uomo, a cui compete il diritto di pensare e giudicare con libertà, fino a che questo non leda un corrispondente ed uguale diritto altrui. Un secondo problema derivante dalla questione del giudizio di ortodossia è quello del soggetto a cui tale giudizio compete, perché una volta determinato il campo, il senso e l'eventuale legittimità di tale giudizio, rimane da domandarsi chi abbia il diritto o il dovere di pronunciarlo. Il problema del soggetto si pone in rapporto al fatto che il giudizio di ortodossia non è un giudizio qualsiasi, ma è costitutivamente un giudizio d'autorità che si impone dentro il suo spazio comunicativo come un dovere, al modo del giudizio etico. È un giudizio assertivo, ma che sottintende sempre e comunque un "Devi!". Ciò che qui intendiamo porre a oggetto della nostra riflessione, quindi, non è né il chi, né il come di questo particolare caso dell'uomo giudicante, ma solo il fatto che fra tante forme di giudizio che costruiscono l'intreccio della comunicazione umana, esista anche questa in tutte le sue complesse peculiarità. In che consista e quale sia il campo comunicativo nel quale esso nasce e vive: solo su questo verteranno le annotazioni che seguono. L'attenzione sarà rivolta soprattutto al campo della comunicazione religiosa 1 E' il testo, con qualche annotazione successiva, già pubblicato, a cura di Salvatore Nicosia, degli Atti di un convegno
ANNIBALE MOTTANA IL TESORO MESSICANO: IL COMMENTO DI FABIO COLONNA (1628) E I CONTRIBUTI INNOVATIVI ALLE CONOSCENZE MINERALOGICHE INTRODUZIONE
International Journal of Biological and Chemical Sciences, 2017
Transform.italia 31 luglio 2024, 2024
Poemario dedicado a la memoria personal y colectiva desde la consciencia del amante, 2023
Mélanges autour du dessin en l’honneur d’Emmanuelle Brugerolles, 2022
Akademik Yaklaşımlar Dergisi, 2024
International Journal of Current Microbiology and Applied Sciences, 2020
SPIE Proceedings, 2014
Revista de la Facultad de Ciencias Agrarias, 2018
Open journal of statistics, 2024
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), 2015
Physical review, 2016
Proceedings of the 2005 workshop on Secure web services - SWS '05, 2005
International Journal of Chemical Studies, 2020
Proceedings of the 2021 Conference of the North American Chapter of the Association for Computational Linguistics: Human Language Technologies, 2021