Academia.eduAcademia.edu

La prima edizione italiana delle Opere complete di Pascal

2021, STUDIUM - Rivista bimestrale

L'articolo costituisce una scheda bibliografica della prima edizione italiana di tutte le opere del filosofo seicentesco Blaise Pascal, curata da Maria Vita Romeo per la collana Il pensiero occidentale, per i tipi di Bompiani

SOMMARIO Anno 117 - mar./apr. 2021 - n. 2 STUDIUM - Rivista bimestrale FRANCESCO BONINI Come ripensare il ruolo della cultura nell’evoluzione dei processi storici 168 L’ultimo decennio democristiano Per una stagione di studi sulla Democrazia Cristiana negli anni Ottanta A cura di Paolo Carusi PAOLO CARUSI Introduzione 170 MARIO CALIGIURI La DC e i servizi di Intelligence negli anni Ottanta. In preparazione del paradosso: la DC vince ma perde 176 Una risposta agli anni Ottanta. La DC e la costituzione del Dipartimento ceti medi e produttivi 188 La Democrazia Cristiana, le questioni territoriali e le sfide politiche 200 ANTONIO SCORNAJENGHI Il progetto riformatore di Roberto Ruffilli 210 NOEMI SANCHES L’amicizia sociale in Simone Weil. Una prospettiva in chiave ontologico trinitaria ELISABETTA CAROPPO FILIPPO SBRANA FILOSOFIA 225 LETTERATURA NICOLA DI NINO EMILIA DI ROCCO MARIA ANTONIETTA GRIGNANI Nel labirinto mentale e fisico della Libia coloniale. Il visitatore notturno di Alessandro Spina 235 «Who is a major, who a minor poet?»: The Case of William Barnes, a «Wessex Theocritus» and a «Wessex Virgil» 255 «La campagna romana non mi piace»: Federigo Tozzi e la lingua italiana 266 STORIA GIAN MARCO SPERELLI Una cabina di regia per le riforme istituzionali. Il “comitato Salvi” e il mancato Governo Maccanico nella transizione politica in Italia (1995-1996) 277 ANNIVERSARI TAT’JANA KASATKINA Chi legge Dostoevskij oggi in Russia? E come lo legge? 288 LECTURAE DANTIS VERSO IL 7° CENTENARIO DELLA MORTE CLAUDIA VILLA Inferno XXXI: la bestialità dei giganti ALBERTO BARZANÒ Novità nella bibliografia scientifica di storia antica 294 RASSEGNA BIBLIOGRAFICA-STORIA ANTICA 299 INTERVENTI CRITICI SIMONE BOCCHETTA La libertà (anche in politica) dei figli di Dio 306 CRISTIANO CALÌ La prima edizione italiana delle Opere complete di Pascal 309 CLAUDIO VASALE La dimensione sociale della fede. Sintesi aggiornata di Dottrina sociale della Chiesa 315 LA NOSTRA BIBLIOTECA Vincenzo Di Marco, p. 317. STUDIUM RICERCA (SEZIONE ON-LINE DI STORIA) ANNO 117-MAR./APR. 2021 N. 2 Paolo Carusi, Qualche osservazione sul recente dibattito storiografico in tema di storia regionale Luigi Picardi, Le Regioni italiane tra regionalismo «storico» e neoregionalismo. Il «problema» Molise (1945-2021) Rubrica a cura della Redazione. La Nostra Biblioteca: Maria Bocci, L’«anima cristiana» della contestazione. Gli studenti dell’università Cattolica del Sacro Cuore - Augusto D’Angelo, Andreotti, la chiesa e la «solidarietà nazionale» - Andrea Ciampani, Giulio Pastore (1902-1969). Rappresentanza sociale e democrazia politica - Mario Ciampi, La “democrazia organizzata” di Toniolo e il partito dei cattolici - Claudio Siniscalchi, «Ben venga la propaganda». Süss, l’ebreo di Veit Harlan e la critica cinematografica italiana (1940-1941) - Mariapia Garavaglia, con note storiografiche di Maria Chiara Mattesini, Perché io no? Una storia politica. Interventi critici /DSULPDHGL]LRQH italiana delle Opere FRPSOHWHGL3DVFDO di Cristiano Calì Quando nel 1999 Giovanni Reale iniziò a dirigere per i tipi di Bompiani la collana Il pensiero occidentale, lo fece indubbiamente con l’intento di rendere fruibile al pubblico italiano le grandi opere classiche sia di area occidentale sia russa. Maria Bettetini portò avanti il desiderio del maestro e volle affidare a Maria Vita Romeo il gravoso ed esaltante compito di colmare una notevole lacuna: l’assenza di un volume dedicato a Blaise Pascal. Purtroppo Maria Bettetini non è giunta a vedere quel desiderio realizzato, ma alla lacuna nel piano dell’opera ha magistralmente provveduto Maria Vita Romeo, pubblicando per la prima volta in lingua italiana l’opera omnia di Pascal in un ponderoso e pregevole volume di ben 3133 pagine 1. Maria Vita Romeo, autorevole studiosa di Pascal e del Seicento, gode di elevata stima in Italia e all’estero. Il suo itinerario, che ora sfocia nella realizzazione delle Opere Complete di Pascal, parte da lontano, con la pubblicazione nel 2002 degli Scritti di fisica di Pascal 2, ed è costellato B. Pascal, Opere Complete, prima traduzione italiana, testi francesi e latini a fronte, a cura di M.V. Romeo, Bompiani, Il pensiero occidentale, Milano 2020, pp. 3133, € 70,00. 2 B. Pascal, Scritti di fisica, a cura di M.V. Romeo, Greco, Catania 2002. 1 309 di notevoli lavori, fra i quali: Verità e bene 3; Il numero e l’infinito 4; Il re di concupiscenza 5; Il soggetto all’alba della modernità 6; L’entretien de Descartes avec Burman ou dialoguer pour se connaître soi-même 7; Le retentissement des Provinciales en Italie 8. Nel 2015, inoltre, Maria Vita Romeo ha fondato il CESPES, Centro di Studi su Pascal e il Seicento nel quale rivive pienamente la multidisciplinarietà degli interessi pascaliani che emerge dall’opera omnia del filosofo francese. Il Centro Pascal, infatti, è promosso da tre Dipartimenti dell’Università di Catania: Scienze Umanistiche; Matematica e Informatica; Fisica e Astronomia. Il Centro, inoltre, dispone della rivista semestrale Quaderni leif e fonda gran parte delle sue pubblicazioni su tre collane: dialogos, della CUECM di Catania; CESPES – Fonti e studi, della Rubbettino di Soveria Mannelli; Biblioteca del CESPES, della Morcelliana di Brescia. Da notare, infine, che Maria Vita Romeo ha pure il merito di aver introdotto in Italia alcuni classici dell’attuale storiografia filosofica sul 3 M.V. Romeo, Verità e bene. Saggio su Pascal, CUECM, Catania 2003. 4 Ead., Il numero e l’infinito. L’itinerario pascaliano dalla scienza alla filosofia, CUECM, Catania 2004. 5 Ead., Il re di concupiscenza. Saggio su Pascal etico-politico, Vita e Pensiero, Milano 2009. 6 Ead., Il soggetto all’alba della modernità, CUECM, Catania 2012. 7 Ead., L’entretien de Descartes avec Burman ou dialoguer pour se connaître soi-même, Garnier, Paris 2018. 8 Ead., Le retentissement des Provinciales en Italie, Classiques Garnier, Paris 2020. STUDIUM - mar./apr. 2021 - n. 2 - ISSN 0039-4130 310 Interventi critici XVII secolo, come Jean Laporte 9, Ferdinand Alquié 10, Jean Mesnard 11 e Philippe Sellier 12. Le Opere Complete di Pascal, edite per Bompiani, segnano quindi un traguardo notevole, soprattutto in considerazione del fatto che sinora, in Italia, il corpus delle opere pascaliane non era stato mai tradotto nella sua completezza, ma aveva visto pubblicazioni differenti delle singole opere, costringendo ogni studioso ad attingere a diverse edizioni, senza poter beneficiare di un’opera omnia criticamente tradotta e stilisticamente unitaria di Pascal 13. 9 J. Laporte, Il razionalismo di Descartes, a cura di M.V. Romeo, Biblioteca del Centro Interdipartimentale di Studi su Pascal e il Seicento, Morcelliana, Brescia 2016; Id., Il cuore e la ragione secondo Pascal, a cura di M.V. Romeo, A&G CUECM, Catania 2017; Id., La morale di Port-Royal secondo Arnauld, a cura di M.V. Romeo, CESPES-Fonti e Studi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2018. 10 F. Alquié, La scoperta metafisica dell’uomo in Descartes, a cura di M.V. Romeo, Rubbettino, Soveria Mannelli 2019. 11 J. Mesnard, Sui “Pensieri” di Pascal, a cura di M.V. Romeo, Morcelliana, Brescia 2011. 12 Ph. Sellier, Pascal e Port-Royal, a cura di M.V. Romeo, Morcelliana, Brescia 2013. 13 Tra le precedenti traduzioni italiane di alcuni singoli scritti di B. Pascal segnaliamo: Trattati sull’equilibrio dei liquidi e sul peso della massa dell’aria, a cura di F. Nicolodi Casella, Boringhieri, Torino 1958; Discorso sulle passioni d’amore, a cura di B. Nacci, Greco & Greco, Milano 1993; Frammenti politici, a cura di D. Bosco, Morcelliana, Brescia 2000; Scritti sulla grazia, a cura di B. Nacci, Vita e Pensiero, Milano 2000; Scritti di fisica, a cura di M.V. Romeo, cit., 2002; Il Vangelo dei Vangeli, a cura di C. Carena, Allemandi, Torino 2002; Compendio della vita di Gesù Cristo, a cura di M. Ranchetti, Quodlibet, Macerata 2004; Compendio della vita di Gesù, a cura di Tra l’altro, in merito alla fortuna dei Pensieri in Italia, è opportuno fare una breve precisazione: la prima edizione in lingua italiana risale al 1767 14, e ad essa seguirono diverse edizioni, tutte rifacentesi all’edizione francese di Port-Royal (fatta eccezione per una edizione del 1826, che riportava alcuni testi dell’edizione di Charles Bossut del 1779). Bisognerà aspettare il 1931 per avere la prima edizione integrale 15, la quale riporta invece la classificazione dei Pensieri dall’edizione francese di Léon Brunschvicg del 1908 (che si rifà alla cosiddetta prima copia delle Pensées). Da quel momento in poi la traduzione dei Pensieri in lingua italiana si sarebbe rifatta – con pochissime varianti come quelle di Paolo Serini 16 e di Enea Balmas 17 – all’edizione di Brunschvig. Con l’edizione del 1978 C. Carena, La Vita Felice, Milano 2019. Opere collettanee di alcuni testi scelti sono invece: B. Pascal, Il Dio degli uomini, a cura di B. Papasogli, Messaggero, Padova 1984; Id., Pensieri e altri scritti, a cura di G. Auletta, San Paolo, Milano 1987; Id., Pensieri, opuscoli, lettere, a cura di A. Bausola, Rusconi, Milano 1997; Id., Scritti matematici, a cura di G. Brescia, Schena editore, Fasano 1991; Id., Le Provinciali, a cura di C. Carena, Einaudi, Biblioteca della Pléiade, Torino 2008; D. Bosco, A fianco di mio fratello, Morcelliana, Brescia 2017 (contenente la Vita e lettere di Jacqueline Pascal); B. Pascal, Lo spirito della geometria e altri scritti sul “metodo”, a cura di D. Bosco, Morcelliana Brescia 2018. 14 Pensieri di Pascal sopra la religione, ed alcuni altri soggetti colla vita del medesimo, Reycends e Guibert, Torino 1767, 2 voll. 15 Pensieri, a cura di M. Ziino, Carabba, Lanciano 1931. 16 Pensieri, a cura di P. Serini, Einaudi, Torino 1962. 17 Pensieri, a cura di E. Balmas, Rizzoli, Milano 1983. STUDIUM - mar./apr. 2021 - n. 2 - ISSN 0039-4130 Interventi critici curata da Adriano Bausola 18, entrò invece in Italia la classificazione di Jacques Chevalier del 1954; e col lavoro di Bruno Nacci 19 del 2002 quella di Michel Le Guern (1998-2000). L’imprescindibile lezione di Philippe Sellier (fedele alla seconda copia dei Pensieri) viene importata in Italia da Benedetta Papasogli 20 nel 2003 e, in parte, da Carlo Carena 21 nel 2004. A Sellier, pur tenendo conto di tutte le altre lezioni e classificazioni, si rifà – da straordinaria specialista dell’argomento qual è – anche Maria Vita Romeo per questa prima edizione delle Opere Complete del filosofo francese. Connotare, tuttavia, la personalità di Pascal con l’appellativo di filosofo costituirebbe non solo una diminutio capitis, ma anche un vero e proprio errore storiografico. Egli, infatti, profondo conoscitore della matematica e della fisica, si dedicò alla filosofia e alla teologia, realizzando un’integrazione tra queste differenti discipline degna degli approcci scientifici a noi più vicini. La sua immensa opera – come emerge dalla mole di scritti presenti nella raccolta italiana curata dalla Romeo – non è caratterizzata, infatti, dalla multidisciplinarietà ma da un peculiare approccio transdisciplinare, specifico di chi, dotato di una maturità non usuale, è riuscito a portare a sintesi le varie aree della propria ricerca, che potrebbero esse18 Pensieri, Opuscoli, Lettere, a cura di A. Bausola, cit. 19 Pensieri, a cura di B. Nacci, Garzanti, Milano 2002. 20 Pensieri, a cura di Ph. Sellier, trad. it. di B. Papasogli, Città Nuova, Roma 2003. 21 Pensieri, a cura di C. Carena, Einaudi, Biblioteca della Pléiade, Torino 2004. 311 re riassunte nella più semplice e complessa delle categorie: l’umano. La scelta di non suddividere le opere del filosofo, ma di riunirle piuttosto in un solo grande volume, è stata eminentemente dettata non tanto da una necessità editoriale quanto piuttosto dall’impellenza di cogliere l’uno nel molteplice, di rintracciare nella variegata opera pascaliana – diversissima per generi letterari, stili di scrittura, temi trattati – l’unità intrinseca di un autore e del suo pensiero attorno a quella categoria dell’umano. Benché, infatti, una certa storiografia filosofica e manualistica abbia voluto distinguere nella vita e nell’opera di Pascal due momenti (il cui spartiacque sarebbe segnato dalla conversione religiosa) corrispondenti l’uno all’interesse per le scienze e l’altro, quello molto più famoso, alle questioni filosofico-religiose, l’opera del Clermontese è caratterizzata da una profonda unità. D’altronde la stessa Vita del genio francese, scritta dalla sorella Gilberte, voleva instillare l’idea che per Pascal l’eccellere nelle scienze matematiche potesse essere solo «per brevi periodi e solo per pura distrazione» (p. XIII). Basterebbe, tuttavia, guardare l’indice dell’opera curata da Maria Vita Romeo per osservare che mai le due componenti, quella dello scienziato – ideatore e realizzatore della pascalina (prima calcolatrice della storia), pioniere contro l’horror vacui di stampo medievale, fautore dell’autonomia della scienza – e del filosofo, si disgiunsero; e questo fino agli ultimi anni della sua attività. Tale sincronicità non emerge soltanto dal punto di vista tematico, ma STUDIUM - mar./apr. 2021 - n. 2 - ISSN 0039-4130 312 Interventi critici si traduce in una vera transdisciplinarità metodologica. Per il Clermontese, infatti, la sublimità del metodo scientifico e le conclusioni che da esso possiamo desumere devono essere messe a servizio della filosofia e della teologia: è indispensabile passare dal piano empirico – nella sua accezione etimologica – a quello ontologico. Sicché giustamente scrive Maria Vita Romeo: «Pascal [...] afferma che la scienza moderna deve respingere ogni condizionamento dogmatico e ogni pedissequo ossequio a qualsiasi principio di autorità. [...] Ammettere l’esistenza del vuoto non significa ammettere l’esistenza del nulla, e magari negare di conseguenza l’esistenza dell’essere» (pp. XIV-XV). Sembrano affermazioni di una tale modernità, che sembrerebbe difficile attribuirle a un simpatizzante dei giansenisti e avversario dei gesuiti. La modernità di Pascal si nota anche nell’aver raggiunto per primo alcune delle assunzioni della filosofia più recente. Egli, infatti, con la prefazione al Trattato sul vuoto, realizzò la prima «filosofia della fisica» 22, divenendo pioniere di quella che ormai da anni è detta filosofia della scienza. La scienza, poi, diventa per Pascal anche magistra vitœ, perché insegna all’uomo l’umiltà dinanzi a tutto ciò che gli sta intorno e, al contempo, lo sprona ad avere fiducia nel progresso. La scienza mostra quindi all’essere umano la propria mediocritas, non nel senso in cui la utilizzerà Rousseau, ma in quanto dimensione costitutiva del sé: «un nulla rispetto all’infinito, 22 É. Boutroux, Pascal, Hachette, Paris 1907, p. 43. un tutto rispetto al nulla» 23. In questa condizione – e qui emerge tutta la profondità e capacità di cogliere il reale di Pascal – «gli uomini sono così necessariamente folli, che il non essere folle significherebbe essere folle in un altro modo particolare di follia» 24. Questa complementarietà, contenutistica e metodologica, tra scienza e filosofia, che permette di portare il rigore del metodo scientifico all’interno dell’argomentazione filosofica, necessita tuttavia di essere integrata nel momento in cui Pascal si volge ad indagare la natura dell’uomo. Il fine di Pascal è, difatti, quello di «svelare l’uomo all’uomo» (p. XX), e in tale missione non poteva prescindere dall’analizzare la religiosità di questi. Come è storicamente e filosoficamente intuibile, però, la teologia di Pascal – particolarmente presente nelle opere successive realizzate dopo l’anno della seconda conversione – è indisgiungibile dalla sua filosofia. Più della sua teologia della grazia – troppo poco conosciuta – è nota piuttosto la teologia morale. In merito alla prima si dovrebbe notare che, con ogni diritto, a Pascal si potrebbe attribuire quell’espressione alla quale il visconte FrançoisRené de Chateaubriand ricorse come titolo del suo magnus opus: Genio del cristianesimo 25. Pascal fu un tale ge23 B. Pascal, Frammento 230, in Id., Opere Complete, a cura di M.V. Romeo, cit., p. 2385. D’ora in poi useremo la sigla OCR, per indicare le opere complete pascaliane curate da M.V. Romeo. 24 Frammento 31, OCR, p. 2289. 25 F.R. Chateaubriand, Il genio del cristianesimo, a cura di M. Richter, Einaudi, Torino 2014. STUDIUM - mar./apr. 2021 - n. 2 - ISSN 0039-4130 Interventi critici nio. A nostro modo di vedere, infatti, circa il problema della grazia l’autore delle Pensées sembra raggiungere una sintesi, o quantomeno compie un progressus, tra l’azione della grazia e quella del libero arbitrio in vista di una loro equa cooperazione, che lo stesso Agostino non riuscì a trovare o che quantomeno eluse, e che diversi dopo di lui non sono mai riusciti a raggiungere. Per quanto riguarda la teologia morale invece – ampiamente argomentata nel suo «capolavoro letterario, filosofico, teologico e dialogico» (p. 961), le Lettere provinciali 26 – è espressamente rivolta contro la morale casuistica dei gesuiti 27. E anche in questo contesto d’esposizione della sua teologia egli non rinuncia ai princìpi che avevano guidato la sua ricerca scientifica: l’opposizione al principio di autorità (in questo caso in opposizione alle dottrine della Compagnia di Gesù) 28 e la ricerca della verità. Ciò che più colpisce è come domini costantemente la categoria dell’umano, che diventa qui Leitmotiv per la teologia e, in particolare, per la sua 26 Per le edizioni italiane più recenti, anteriori alla traduzione di M.V. Romeo, cfr.: Le Provinciali, a cura di F. Tartaglia, U. Guanda, Modena 1944; Le Provinciali, a cura di G. Preti, Denti, Milano 1945; Le Provinciali, a cura di P. Serini, Laterza, Bari 1963; Lettere provinciali, a cura di F. Masini, Rizzoli, Milano 1989; Le Provinciali, a cura di R. Vitiello, Edizioni Studio Tesi, Pordenone 1991; Le Provinciali, a cura di C. Carena, cit., 2008. 27 Si vedano a tal proposito le pagine che compongono la Quinta provinciale, OCR, pp. 1048-1063. 28 All’autorità imposta al clero dalla Chiesa gallicana, infatti, egli si opporrà fermamente. 313 cristologia. Egli infatti, nel Compendio della vita di Gesù Cristo, legge il divinum alla luce dell’humanum, dando una centralità al principium incarnationis alla quale soltanto nei decenni passati la teologia cattolica ha avuto modo di assistere 29. Pascal si dimostra ulteriormente genio della religione, dal momento che costituisce una delle vette più elevate della cosiddetta theologia naturalis, che in ogni tempo ha interrogato e continua a interrogare gli uomini. La ragione e l’esperienza servono a Pascal per dire che «considerando come sia più che evidente che esiste qualcos’altro oltre a ciò che vedo, ho cercato se quel Dio non avesse lasciato qualche segno di sé» 30. Non crediamo sia azzardato sostenere che, anticipando di quasi due secoli la costituzione Dei Filius prima, e l’enciclica Fides et Ratio dopo, la filosofia di Pascal ci ricorda che «l’uomo può scrutare i segreti della natura, non per negare il suo Creatore ma per conoscerlo attraverso le sue opere» (p. XV). Come seppe mantenere sempre uniti l’interesse scientifico e quello filosofico, il metodo empirico e quello speculativo, attorno alla categoria dell’umano, così Pascal fa ugualmente parlando di Dio, e alla luce di Dio coglie l’uomo: «Proprio nel cuore dell’esperienza cristiana, proprio nell’ambito dell’esperienza del sacro ‘fuoco’, nella quale si fa chiara la grandezza di Dio e la realtà del 29 Si veda a tal proposito la sezione XXIV dei Pensieri, in cui Pascal fa affermazioni ardite per quel tempo, ma che riconsegnano una chiarissima lettura cristologicamente centrata. 30 Frammento 229, OCR, p. 2383. STUDIUM - mar./apr. 2021 - n. 2 - ISSN 0039-4130 314 Interventi critici peccato, resta fermo che l’umano ha il carattere della grandezza» 31, dice Romano Guardini commentando la conversione del nostro. Nel complesso, accostandosi a questo volume delle Opere Complete e conoscendo la profondità degli argomenti trattati, ciò che stupisce è l’accessibilità di questi ultimi. Fedele, infatti, alla vocazione di spiegare l’umano: «l’uomo Pascal» (p. XI) si fa comprendere dall’uomo del suo e del nostro tempo, adottando uno stile puro e, a volte, anche giornalistico. Cogliere quindi l’unitarietà che si dipana attraverso la vita e le opere del filosofo non è un’incombenza solo per studiosi, ma fu anzitutto un imperativo per lo stesso Pascal che, come ha notato Jean Mesnard, fece de L’intelligenza geometrica 32 la migliore prefazione per i suoi Pensieri. A tale compito si rivolge il volume di Maria Vita Romeo, che, già di mole non indifferente, risulta impreziosito da specifiche introduzioni (nel complesso, ben 1000 pagine) ad ogni singola opera. Ciascuna di esse non si limita a guidare il lettore all’argomento dell’opera in oggetto, ma si profonde nella contestualizzazione storica della stessa e, superando quello che abitualmente si richiede a una nota introduttiva, si pone come preziosissimo avvio allo studio, giacché riporta non soltanto le fonti ma anche i riferimenti alle precedenti edizioni in italiano e in francese, e preziosissimi e ragionati suggerimenti bibliografici. Le opere tradotte, riportanti i testi francesi e latini, e disposte secondo l’ordine cronologico di stesura e non di edizione, sono precedute da una sezione dedicata ai documenti notabili sulla vita del filosofo e da altri documenti biografici, come la vita e le lettere della sorella Jacqueline e la vita dello stesso Pascal, scritta dalla sorella Gilberte. Il volume, inoltre, non manca di riportare alcuni frontespizi delle edizioni più ragguardevoli ma, soprattutto, i disegni e le tavole realizzate dallo stesso Pascal per i suoi scritti scientifici. Questi fattori, uniti all’imprescindibile indice dei nomi, e alla Tavola di concordanza posta ad introduzione delle Pensées, fanno sì che il volume delle pascaliane Opere Complete, edito nel 2020 da Bompiani, rivesta un punto di riferimento irrinunciabile per tutti gli studiosi italiani che vogliano accostarsi a questa personalità unica, che con la sua riflessione ha costituito uno dei momenti più alti del Seicento filosofico, religioso e scientifico. Se di Pascal si poteva scrivere che «sempre e in tutte le cose, la verità sia stata il solo oggetto della sua mente» 33, di questo volume a lui dedicato possiamo asserire che costituisce senza dubbio un passo avanti nel cammino dell’uomo contemporaneo verso il raggiungimento della verità su di sé. Cristiano Calì 31 R. Guardini, Pascal, tr. it. di M. Perotti Caracciolo, Morcelliana, Brescia 2002, p. 52. 32 Cfr. J. Mesnard, Sui “Pensieri” di Pascal, a cura di M.V. Romeo, cit., p. 105 ss. 33 G. Périer, Vita di Pascal, OCR, p. 103. STUDIUM - mar./apr. 2021 - n. 2 - ISSN 0039-4130