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Pasteurizing and sterilizing plants for pulped and concentrated tomato, fruit and
tomato juice, ready for aseptic or hot filling. Production by 1000 to 13.000 Kg/h
www.adhocagency.it
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SOMMARIO
CONTENTS
12-14 Undesirable fungal and bacterial species associated with in the post-
harvesting steps of processing tomato - part 2
31-36
by Giorgio Chiusa e Giovanni Bolli
1492: a turning point in food too... by Mario Diemmi 57
Poste Italiane s.p.a-Spedizione in
Abbonamento Postale D.L.353/2003
60-65 Food perception. New consumer demand for mouthfeel functional (Conv. in L.27/02/2004 n. 46)
Art.1, comma 1; DCB Parma. M.te S.I.G.E.P. - 43121 Parma - Italy - C.P. 353 Parma Centro
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temperature comprese tra 27 e 34 Specie fungine che svilup- sione. La specie è tipicamente molto
°C e elevati valori di umidità. pano nell’interfaccia terre- ben adattata a climi freschi e anda-
- Clavibacter michiganensis subsp. no/bacca menti meteorologici con bagnature
michiganensis, agente di cancro Le bacche di pomodoro sono attac- ricorrenti: la presenza di acqua libe-
batterico del pomodoro (Bacterial cate in prossimità del terreno da pa- ra infatti è un fattore molto importan-
canker of Tomato). Il sintomo sulle togeni fungini di varia natura quali : te per lo sviluppo della malattia al
bacche è riconducibile a pustule ne- - Rhizoctonia solani (Rhizoctonia di- pari di valori termici compresi tra15
rastre con alone bianco, sopraeleva- seases). Agente di Rizottoniosi, ori- e 21 °C.
te e poste sulla cuticola dell’epicar- gina sui frutti anche immaturi lesioni
po (definita lesione ad occhio di uc- circolari brune e zonate. Il fungo co- Marciume da Phytophthora
cello). Tale sintomo si evidenzia so- lonizza molto velocemente i tessuti (Buckeye rot)
prattutto dalla piena estate in poi, specie se l’ andamento stagionale è I primi sintomi appaiono sui frutti an-
spesso accentuato da fenomeni caldo e in presenza di terreni ba- che immaturi, con lesioni circolari
grandinigeni anche non molto inten- gnati, tanto che, se le infezioni sono brune con aloni concentrici neri; le
si, la penetrazione del batterio tutta- allo stadio iniziale, le bacche posso- lesioni rimangono sempre consi-
via risulta anche di tipo stomatico. no essere caricate e trasportate in stenti e spesso interessano la zona
Queste tre specie sono, alle varie fabbrica e solo successivamente di contatto tra suolo e frutto esten-
latitudini, le più diffuse nelle coltiva- manifestare i sintomi tipici di malat- dendosi anche oltre la metà del frut-
zioni di pomodoro da industria. tia. to.
Spesso i frutti colpiti marciscono o - Sclerotium rolfsii (Southern Blight). Le specie responsabili sono ascrivi-
raggiungono pezzature molto scar- Anche questa specie è in grado di bili al genere Phytophthora e alle
se; ulteriori problemi si possono evi- penetrare facilmente attraverso l’e- specie P.parasitica Dastur, P.capsici
denziare per tutte e tre le batteriosi pidermide della bacca appoggiata al Leonian e P.drechsleri Tucker.
per le deformazioni e in fase di pela- suolo. Le lesioni divengono delique- Gli agenti causali di questa malattia
tura del prodotto stesso per difficoltà scenti in pochi giorni e spesso por- sono stati ripetutamente segnalati
nel distacco dell’epicarpo della bac- tano a rotture dei frutti a forma di su altre colture e su erbe infestanti.
ca. stella i quali manifestano vistosa- In pomodoro causa ingenti perdite
Quindi le tre specie batteriche citate mente la presenza di micelio bianco produttive quando l’estate decorre
sono in grado di attaccare il pomo- e di sclerozi. Il fungo è altamente calda e piovosa per periodi prolun-
doro in maturazione nell’areale pa- aerobico e termofilo; è infatti favorito gati, con eccesso di umidità nel suo-
dano senza grosse limitazioni in rife- da alte temperature (da 30 °C a 35 lo e scarse condizioni di drenaggio
rimento a temperatura, umidità ed °C) e da umidità elevata. (almeno 5 ore di saturazione del
inoculo. Sono infatti ubiquitari e so- - Sclerotinia sclerotiorum (White suolo) e temperatura da 18 a 30 °C .
pravvivono benissimo anche come mold). I frutti assumono in questo
epifiti sui vari organi delle piante e/o caso colore grigio, la bacca diventa Marciume da Pythium
in terreno associati ai residui coltu- rapidamente molle e spesso si evi- (Pythium diseases)
rali e in ambiente terrestre. Tutte e denziano sulla stessa attorno all’ I marciumi dei frutti causati da que-
tre le specie sono trasmissibili per estremità calicina una corona di sti funghi si evidenziano con sintomi
seme. sclerozi neri anche di grossa dimen- iniziali che si presentano come pic-
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cole areole impregnate d’acqua. I attraverso il calice o attraverso il pic- C.coccodes (Wallr.) S.J. Hughes,
frutti divengono più suscettibili dal- ciolo, e se gli attacchi sono in fase C.dematium (Pers.) e C.gloeospo-
l’invaiatura alla fase di frutto maturo giovanile, la pianta può perdere an- riodes ((Penz.) Penz & Sacc. e altre
e molto più esposti agli attacchi se che il 30-50 % dei frutti. specie minori.
ubicati nella zona di contatto tra Il fungo sopravvive sui residui coltu- C.coccodes è la specie che più fre-
suolo e frutto. rali infetti, nel terreno o sul seme, quentemente risulta associata ai
Le specie responsabili sono ascrivi- ma anche su pomodoro perennante frutti, ed anche se è considerata un
bili al genere Pythium e alle specie o piante della famiglia delle solana- debole patogeno risulta rilevata su
P.aphanidermatum P.myriotylum, cee, Solanum nigrum, S. melonge- alcune colture e su numerose erbe
P.ultimum, P.debarianum e P.arrhe- na, S. tuberosum ed altre infestanti.
nomanes. Le infezioni primarie si manifestano Il fungo può dare origine a infezioni
Gli agenti causali di questa malattia in periodi in cui leggere piogge si latenti tra cuticola e tessuti dell’epi-
sono stati ripetutamente segnalati abbinano a temperature di 24-29 °C, dermide che rimangono tali fino a
anche su altre colture. In pomodoro, anche se il fungo può creare proble- quando il frutto è verde. Abbassa-
dopo 72 ore dall’inizio dell’infezione, mi anche a temperature molto più menti termici, maturazione del frutto
il frutto risulta completamente inva- elevate. I conidi, disseminati dal e avvio dei processi di senescenza,
so, si rompe l’epidermide e lo stes- vento, germinano a temperature otti- sono eventi che rompono questa fa-
so collassa completamente con mali di 28-30 °C in acqua, dopo 35- se e danno avvio ai processi di bio-
fuoriuscita di soluzioni. In condizioni 45 minuti, e penetrando direttamen- degradazione del frutto.
di elevata umidità, ad esempio, al te attraverso la cuticola o attraverso Il fungo sviluppa in un intervallo di
mattino presto, le bacche presenta- le ferite; la manifestazione dei sinto- temperature da 10 a 30 °C con opti-
no un feltro miceliare anche spesso mi avviene, in condizioni favorevoli, mum tra 20-24 °C , anche con pre-
alla superficie del frutto. altrettanto rapidamente, dopo 2-3 senza di acqua libera.
All’interno del genere Pythium esiste giorni. Le condizioni climatiche e soprattut-
una grande variabilità in riferimento to la variabilità delle stesse, manife-
alle condizioni termiche ottimali: ab- Antracnosi (Anthracnose) stata negli ultimi anni, ha fatto sì che
biamo specie che hanno optimum a L’Antracnosi è una delle tipiche ma- alcune patologie, che prima desta-
20 °C ed altre che prediligono tem- lattie che colpisce i frutti maturi e/o i vano scarsa preoccupazione perché
perature vicine ai 30 °C. Questo fa frutti sovra maturi; se non adeguata- ritenute non pericolose per quell’a-
sì che durante tutto il periodo nel mente controllata è causa di impor- rea di coltivazione, oggi sono da ri-
quale viene coltivato il pomodoro si tanti perdite produttive e qualitative. considerare e da tenere in debito
ha possibilità di avere infezioni alle Sempre presente in tutti i continenti conto quando si preparano i pro-
bacche. negli areali di coltivazione ove esi- grammi di difesa fitosanitaria.
Queste specie fungine risultano stono valori di umidità dell’aria favo- Al termine dell’esposizione, si evi-
molto pericolose in concomitanza di revoli, la vulnerabilità della pianta denzia come sia impossibile pensa-
temperature ottimali e con presenza agli attacchi è decisamente superio- re di controllare tutte le malattie so-
di acqua libera e/o di elevata umi- ne in situazioni in cui le piante han- pra elencate senza ricorrere alla co-
dità relativa, condizioni alle quali le no perso gran parte dell’apparato fo- stante applicazione di alcune prati-
attività pectolitiche e cellulosolitiche gliare a seguito di attacchi fungini. che agronomiche; le quali debbono
vengono esaltate. I frutti possono essere colpiti anche essere riprese ed applicate in chia-
quando sono immaturi, ma l’espres- ve moderna avvalendosi di mezzi
Alternariosi (Early Blight) sione del sintomo non si ha fino a tecnici oggi molto più efficienti di un
La malattia è presente ovunque quando non inizia la maturazione tempo.
venga coltivato il pomodoro ed è di- della bacca; le lesioni depresse ri- Ad esempio, debbono assolutamen-
struttiva in molti paesi; solo sulla co- spetto al tessuto circostante sono di te essere riconsiderate le rotazioni o
sta del Pacifico sembra non destare colore più tenue rispetto al resto del- i meno rigidi avvicendamenti con
preoccupazione. la bacca. colture non ospiti, l’impiego della
Il fungo agente causale di malattia è Col procedere dell’infezione questa tecnologia e delle tecniche irrigue, il
Alternaria solani (Ell. & Mart.) L.R. lesione via via diviene nerastra; tal- miglioramento dell’aerazione e del
Jones & Grout Deuteromicete De- volta sono presenti e ben visibili an- drenaggio del terreno, le sistemazio-
maziaceo; possiede quindi solo lo che ad occhio nudo microsclerozi e ni superficiali, l’ impiego razionale di
stato imperfetto e si propaga produ- acervuli (corpi fruttiferi tipicamente fertilizzanti in special modo degli
cendo grandi masse di conidi scuri. legati alla fase agamica del fungo azotati, il controllo delle erbe infe-
I sintomi iniziali sono costituiti da che presentano in condizioni di ele- stanti, la difesa della coltura anche
piccole lesioni brune, le quali si pre- vata umidità ambientale masserelle quando la stessa si approssima alla
sentano sulle foglie mature contor- rosa-salmone formate da conidi). maturazione di raccolta, e quando la
nate di alone giallo vistoso. Le foglie Le lesioni spesso finiscono per con- genetica ci aiuta all’impiego di ibridi
vengono progressivamente attacca- fluire e il frutto presenta quindi vaste resistenti o tolleranti le fisiopatie e le
te e quando la defogliazione risulta aree necrotiche che causano un ve- fitopatie.
importante, i frutti rimangono sco- loce deperimento del mesocarpo.
perti e successivamente danneggiati I funghi responsabili della malattia
e/o mal nutriti. sono alcune specie appartenenti al
Il frutto usualmente viene attaccato genere Colletotrichum comprendenti
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- Institute of Entomology and plant from root taking until turning dark
Pathology dept. Plant Pathology coloured. It features necrotic spots
- Analysis Laboratory “Plants – of 1-2 mm diameter at the begin-
Foods – Environment” ning, which can even grow up to 3-5
- Faculty of Agriculture Università mm, with a translucent ring very
Cattolica del Sacro Cuore – Piacen- marked at times. Close together le-
za. sions can give rise to crackings and
deformations. The bacterium is defi-
In the first part of the paper, special nitely more thermophile than the
stress was laid on the period elaps- previous one and finds its ideal con-
ing from ripening at harvesting, to ditions at temperatures of between
processing, which is very important 27-34°C and high humidity values.
to cut down on product losses that - Clavibacter michiganensis subsp.
may be even huge. michiganensis, agent of Bacterial
As a result, the control of the prob- canker of Tomato. The symptom on
lems regarding plant protection the berries can be related to black-
products for crops, plays a leading ish pustules with a white ring, super-
role also at the end of the cultivation the post-harvesting steps. levated and located on the cuticle of
cycle, when the product becomes The overview of major pathologies epicarp (termed birdeye lesion). This
ripe for harvesting. frequently noticed on raw material is symptom shows itself from the
The microbiological review, made in completed in the paragraphs below. depths of summer onwards, often
the second part of the work, is All species mentioned start their cy- enhanced by hail bringing phenome-
aimed at completing the picture of cle just from the field and make the na, at times not very severe, howev-
the fungal and bacterial species, po- health state of the product delivered er the bacterium penetration is also
tentially harmful as they trigger both for processing, worse during the of stomatic kind.
direct production losses and states post-harvesting. These three species are the most
of weakness, as well as malnutrition widespread in the processing toma-
phenomena and deteriorations in Berry - damaging bacterial to growings in the various latitudes.
the quality of final product. species Often the fruits infected go bad or
This review deliberately bars the - Pseudomonas syringae pv. toma- show very poor sizes. Additional
vascular disease-causing species to, Pseudomonas syringae pv. sy- problems can be posed by all three
because, in these cases, the same ringae, agent of Bacterial speck of bacterioses owing to deformations
as for virus and phytoplasm-causing Tomato. It causes on fruits blackish and, at the peeling step, to the diffi-
ones, the plants usually yield fruits small specks of 1-2 mm diameter, culty of detaching epicarp from the
of no commercial importance, to the roundishly shaped, surrounded by a berry.
point that they are even not picked greenish small hydropic ring when Therefore, the three bacterial
up. the berries are green and yellow species mentioned above are able
Therefore, we insist on the need for when they come near to ripening. to attack ripening tomato of the Po
implementing suitable defence pro- Lesions are just restricted to the Valley areas with no big limits as to
grammes, capable of protecting most outer layer of the fruit, but if temperature, humidity and inocula-
crops up to the harvesting time, es- they are close together, can lead to tion. They are, in fact, ubiquitous
pecially crops with planned harvest- a deformation of the fruit. The bac- and survive perfectly well also as
ing, in the latitudes of the Po Valley terium affects the tomato crops in epiphytes on various organs of the
from the third ten days of August up the latitudes of Piacenza and Par- plants and/or in soils, terrestrial en-
to the end of September. ma, in particular, with low tempera- vironments associated with plant de-
The ever-increasingly overcrowded tures and high moisture. When tem- bris. All the three species can be
scene of the tomato product produc- peratures of between 13 and 25°C transmitted by seed.
ing countries calls for the tomato and moistures above 80 per cent
chain operators to produce starting occur, an infection is very probable. Fungal species developing
from a raw material suitable for the - Xanthomas campestris pv. vesica- in soil/berry interface
processing required, minimizing toria, agent of Bacterial spot of Tomato berries are attacked in prox-
quali-quantitative losses, typical of Tomato. A fruit is subject to infection imity to the soil by fungal pathogens
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Usually the fruit is attacked through but the symptom doesn’t show itself biodegradation of a fruit.
the flower-cup or the peduncle; if the until the ripening of the berry starts. Fungus develops in a temperature
attacks are made against a still Depressed lesions compared with span of between 10 and 30°C, the
young plant, this one can even lose the surrounding tissue have a softer optimum being at 20-24°C, even in
30-50 per cent of fruits. colour than the rest of the berry. the presence of free water.
Fungus survives in infected plant With the progress of infection, the Weather conditions and above all
debris, in soil or in seed, but also on lesion becomes gradually blackish; their variability in recent years call
perennating tomato or plants in the sometimes microsclerotia and ac- today for rethinking and taking into
family of Solanaceae, Solanum ni- ervuli can occur, well visible also to right account, when formulating crop
grum, S. melongena, S, tuberosum, the naked eye (fruiting bodies typi- defence programmes making use of
and others. cally related to the agamic phase of plant protection products, some dis-
Primary infections occur during the fungus, featuring under high envi- eases once causing little concern
periods combining light rains to tem- ronmental humidity conditions, being regarded as not dangerous for
peratures of 24-29°C, although fun- salmon-pink coloured small masses that growing area.
gus can pose problems even at consisting of conidia). At the end of the exposition, it is
much higher temperatures. Conidia, Often lesions end up by flowing so necessary to point out how it is im-
scattered by the wind, germinate at that the fruit shows wide necronic possible to control all the diseases
optimum temperatures of 28-30°C in areas causing a quick decay of mentioned above without resorting
water after 35-45 minutes and pene- mesocarp. to non-stop application of some
trate straight through the cuticle or Fungi responsible for the disease agronomic practices. Which need to
the wounds. Symptoms are visible, are some species belonging to be resumed and adopted with an
under favourable conditions, as genus Colletotrichum, including C. up-to-date approach, making use of
much quickly, after 2-3 days. coccodes (Wallr.) S.J. Hughes, C. technical means today much more
dematium (Pers.) and C. gloeospori- efficient than before.
Anthracnose odes (Penz.) Penz & Sacc. and oth- For instance, you have absolutely to
Anthracnose is one of the typical er minor species. rethink rotations or less strict shifts
diseases infecting ripe and/or over- C. coccodes is the species most fre- with non-host crops, the use of tech-
ripe fruits. If not properly monitored, quently related with fruits. Although nology and irrigation techniques, im-
it can bring about considerable loss- considered as a weak pathogen, it provement of soil aeration and
es in production and quality. was detected on some crops and a draining, the surface arrangements,
Occurring in all continents over large number of weeds. a rational use of fertilizers, especial-
growing areas featuring favourable Fungus can cause latent infections ly the nitrogenous ones, the control
air humidity values, plant vulnerabili- between the cuticle and the tissues of weeds, the protection of crops
ty towards attacks is definitely high- of epidermis, which persist till when even when approaching to ripening
er in case the plants have lost to a the fruit is green. Thermal drops, at harvesting, and when genetics
great extent the leaf apparatus ow- fruit ripening and the start of senes- helps us in the use of hybrids capa-
ing to fungal attacks. cence processes, are the events ble of withstanding or tolerating
Unripe fruits can be infected as well, breaking this phase, setting off the physiopathies and phytopathies.
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cultades en la separacion del epi- cipitaciones, la presencia de agua li- nudo placas miceliares en la super-
carpio de la baya. bre es de hecho un factor muy im- ficie de la baya.
Por lo tanto, las tres especies de portante para el desarrollo de la en- Dentro del género Pythium existe
bacterias mencionadas son capaces fermedad, así como, cuando la tem- una gran variabilidad en relación
de agredir el tomate en fase de ma- peratura varía de 15 a 21 °C. con las condiciones térmicas ópti-
duración en la zona del Valle del Po males; existen especies que tienen
sin limitaciones importantes por lo Podredumbre de Phytopht- un optimum a 20 °C y otras que pre-
que se refiere a la temperatura, la hora (Buckeye rot) fieren temperaturas cercanas a los
humedad y la inoculación. En efecto Los primeros síntomas aparecen 30 °C. Esto significa que durante to-
son ubicuas y sobreviven fácilmente también sobre los frutos inmaduros do el período en que se cultiva el to-
como epífitas en los distintos órga- con lesiones circulares de color café mate existe la posibilidad de contra-
nos de las plantas y/o en el suelo con aureolas concéntricas negras; er infecciones en las bayas.
asociados a residuos de cultivación. las lesiones permanecen siempre Estas especies de hongos son muy
Las tres especies se transmiten por consistentes y con frecuencia afec- peligrosas en concomitancia con
semilla. tan la zona de contacto entre el sue- temperaturas favorables y con la
lo y el fruto, a menudo se extiende presencia de agua libre y/o elevada
Especies de hongos que se más allá de la mitad de la baya humedad relativa, condiciones en
desarrollan en la interfaz te- Las especies responsables son atri- las cuales la actividad pectolítica y
rreno/baya buibles al género Phytophthora y a celulolítica de estos hongos es ex-
Las bayas del tomate son agredi- las especies P.parasitica Dastur, tremamente favorable.
das, en proximidad del suelo, por P.capsici Leonian y P.drechsleri Tuc-
hongos patógenos de distinta natu- ker. Alternariosis (Early Blight)
raleza, tales como: Los agentes que provocan esta en- La enfermedad está presente en to-
- Rhizoctonia solani (Rhizoctonia di- fermedad con frecuencia han sido das partes en donde se cultiva el to-
seases) como agente de Rhizocto- encontrados en otros cultivos y en mate y es destructiva en muchos
niasis, origina también en la fruta in- malezas. En el tomate causa pérdi- países, sólo en la costa del Pacífico
madura lesiones circulares oscuras das significativas cuando los vera- parece que no es motivo de preocu-
y localizadas. El hongo coloniza los nos son cálidos y lluviosos durante pación.
tejidos muy rápidamente sobre todo períodos prolongados, con exceso El hongo agente que provoca la en-
si el clima estacional es caliente y de humedad en el suelo, escasas fermedad es la Alternaria solani (Eli.
en presencia de tierra mojada, al condiciones de drenaje (al menos 5 & Mart.) LR Jones & Grout Deutero-
punto que, si las infecciones se en- horas la saturación del suelo) y micete Demaziaceo; posee por lo
cuentran en una fase inicial, las ba- temperatura entre 18 y 30 °C. tanto sólo el estado imperfecto y se
yas pueden ser cargadas y trans- propaga produciendo un gran nú-
portadas a la fábrica y sólo después Podredumbre de Pythium mero de conidios oscuros.
se manifiestan los síntomas típicos (Pythium diseases) Los síntomas iniciales son peque-
de la enfermedad. La podredumbre de la fruta provo- ñas lesiones marrones, que apare-
- Sclerotium rolfsii (Southern Blight). cada por estos hongos se eviden- cen en las hojas maduras, con los
También ésta especie es capaz de cian con los síntomas iniciales que bordes con una aureola amarilla lla-
penetrar fácilmente a través de la se presentan como pequeñas areo- mativa. Las hojas son atacadas y
piel de la baya apoyada al suelo. las impregnadas de agua. Los frutos poco a poco, y cuando la defoliación
Las lesiones se descomponen en se ponen más frágiles desde la fase ha afectado en modo considerable
pocos días y a menudo provocan inicial de envero hasta la fase de la planta, los frutos quedan descu-
rupturas con forma de estrella en fruto maduro y mucho más expues- biertos y, posteriormente, dañados
los frutos, rupturas que manifiestan tos a los ataques si están situados y/o mal alimentados. El fruto es ge-
claramente la presencia de micelio en la zona de contacto entre suelo y neralmente atacado por el caliz o
blanco y esclerocios. El hongo es fruta. por el pecíolo, si los ataques suce-
altamente termófilo aeróbico y de Las especies responsables son atri- den en la etapa juvenil de la planta
hecho es favorecido por la tempera- buibles al género y a las especies se pueden perder hasta el 30-50%
tura elevada (30° C a 35° C) y por la Pythium P. aphanidermatum P. my- de los frutos.
humedad elevada. riotylum, P. ultimum, P.d ebarianum El hongo sobrevive en los residuos
- Sclerotinia sclerotiorum (White y P. arrhenomanes. de cultivos infectados, en el terreno
Mold). En este caso, los frutos asu- Los agentes que provocan esta en- o en las semillas, pero también en
men un color gris, la baya rápida- fermedad se han encontrado con el tomate peremne o sobre plantas
mente se pone blanda y con fre- frecuencia en otros cultivos. En el de la familia de las Solanáceas, So-
cuencia se evidencian sobre la mis- tomate, después de 72 horas del ini- lanum nigrum, S. melongena, S. tu-
ma, alrrededor de la extremidad ca- cio de la infección, la baya está berosum, etc.
licina una corona de esclerocios ne- completamente invadida, se rompe Las infecciones primarias se produ-
gros que también pueden ser de la piel y el fruto se presenta comple- cen durante los períodos en los cua-
grandes dimensiones. La especie, tamente roto con salida de solucio- les se presentan leves lluvias junto
en general, se ha adaptado muy nes. En condiciones de alta hume- con temperaturas de 24-29 °C, aun-
bien a climas fríos y con comporta- dad, por ejemplo temprano por la que si el hongo puede causar pro-
miento climático con frecuentes pre- mañana, los frutos presentan a me- blemas incluso a temperaturas mu-
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nuovo mondo, approfondita e pro- del tutto sconosciuta nel nuovo una bacca più gialla che rossa. Uti-
prio in alcuni di questi stati ha rag- mondo. lizzata in un secondo tempo, da al-
giunto livelli di assoluta eccellenza. La storia poi ha insegnato come cuni alla stregua di medicinale, ac-
Proviamo ad enumerare succinta- questi frutti abbiano trovato sviluppo centuato afrodisiaco per altri, proge-
mente i prodotti che possono essere importantissimo in alcune aree, nitore del viagra, solo nell’ottocento
citati, come i più significativi, prove- esempio la California, area con un è esploso come prodotto a valenza
nienti dalle Americhe. clima ad essi ottimali. culinaria.
Possiamo sinteticamente ricordare, Come appartenenti strettamente al Parma è da considerare la culla di
oltre al pomodoro, sicuramente il regno vegetale, sono da citare altri questo ultimo utilizzo, che ha avuto
prodotto maggiormente citato, i non importantissimi prodotti per i quali successivamente uno sviluppo enor-
meno importanti che suddividiamo l’Europa è debitrice, ci riferiamo al me in Italia, quindi in Europa, per ri-
per categorie. cacao , alla vaniglia al girasole, alle tornare più tardi in America, proprio
Fra i prodotti, normalmente annove- arachidi, oltre ad altri semi di minore laddove aveva avuto origine.
rati come “ orticoli” pervenuti dalle importanza. Chiediamoci ora cosa dall’Europa
Americhe dobbiamo inserire anche il Nel campo “ animale “ la rappresen- ha compensato il flusso proveniente
fagiolo, il peperone, la melanzana e tanza pervenuta dal nuovo mondo, dalle Americhe. Invero sembra che il
la zucca fra i più noti. di un certo interesse in campo nutri- guadagno massimo sia stato, nel
Per la frutta di origine americana, zionale si riduce all’importazione del confronto, per le nuove terre e que-
sono da menzionare tipologie quali tacchino, l’animale che ancora oggi sto a parte le tecnologie nate in Eu-
ananas, avocado,papaia ed alcune rappresenta quasi simbolicamente ropa e sviluppate poi in America, ma
altre. Tuttavia è necessario sottoli- l’America in Europa. questo trasferimento a più tarda da-
neare come per secoli queste va- Significativo è constatare come tutto ta.
rietà apparvero solamente sulle questo fiume di nuovi prodotti non Il lungo elenco dei prodotti dell’am-
mense dei ceti molto elevati, tanto sia stato inteso subito come mate- bito alimentare che dai conquistado-
era il loro costo di approvvigiona- riale edibile : il pomodoro, ad esem- res in poi sono stati trasferiti in
mento in loco con impossibilità di pio, da solo pochi secoli è stato uti- quelle terre, possono essere rias-
conservazione e di produzione ai lizzato come fresco e solo da pochi sunti con l’elenco che ora andremo
nostri climi. decenni lo si considera alla stregua ad esporre.
Per il settore della frutta, le Ameri- di concentrati o base di sughi e sal- In primis mettiamo frumento, orzo,
che sono maggiormente debitrici se. segale, del tutto sconosciuti al tem-
dell’Europa. Frutta quale mela, pe- Addirittura inizialmente il pomodoro po della scoperta, da aggiungere poi
sca, albicocca, pera e particolar- era trattato come pianta puramente a ceci, lenticchie, per arrivare infine
mente la gamma degli agrumi, era ornamentale, allora fra l’altro era a orticoli molto importanti quali bar-
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babietola, carota, carciofo, spinacio, messo in scatole o vasi o, nel caso ogni settore dell’alimentazione, tutti
cavolfiore ed altri di minore impor- di alti livelli di concentrazione, triplo i prodotti tali da avere un corredo or-
tanza. ed oltre, di conservazione in fusti. ganolettico il più possibilmente simi-
Osservando lo sviluppo che poi han- Dalla vecchia e pionieristica “bolla”, le al gusto del fresco, ed ecco quindi
no avuto, sembra proprio che pro- si è passati dopo la metà del secolo la messa a punto di linee produttive
dotti della massima importanza, pro- scorso ad impianti continui sempre che accanto alle linee tradizionali
venienti dalla vecchia Europa, siano più potenti che, portando le capacità del pelato ( prima forma della con-
poi stati l’olivo, il caffè, il te, la canna a centinaia ed oltre di tons/ora l’as- servazione del pomodoro ) hanno
da zucchero, il cocco. sorbimento del fresco, utilizzando permesso l’ottenimento di derivati
Abbiamo ricambiato poi con tanti tipi gradi di vuoto superiori e tempi di molto specifici, quali triturati, cubet-
di frutta. Citiamo la pesca, la cilie- permanenza ad alta temperatura ri- tati, affettati per finire alle passate
gia, la mela, gli agrumi ed il melone dottissimi, hanno fatto raggiungere preferite dal cuoco, dalla massaia,
e tanti altri anche non autoctoni eu- una qualità ed un colore del finito di dal pizzaiolo per la duttilità e per la
ropei ma arrivati in Europa dall’Asia assoluta eccellenza. resa del loro impiego.
ed in questo basti pensare all’albi- Questo sviluppo del concentrato ha Basti poi la sola menzione per la
cocca della quale l’America è uno poi visto la nascita di sofisticate tec- gamma di sughi, salse a base po-
dei massimi produttori. nologie per i derivati “ freschi “ del modoro che invadono ormai gli scaf-
Nel campo delle carni, al loro tacchi- pomodoro, di quelli che non com- fali di tutti i supermercati e che han-
no, abbiamo contrapposto in questo portavano aumenti di concentrazio- no dato vita a colossali produttori sia
scambio, in primis sicuramente il ca- ne e che ledevano solo parzialmen- nella vecchia Europa che nella più
vallo e l’asino anche se non da con- te la struttura meccanica della bac- giovane America.
siderare carne per alimentazione, ca. Passiamo ora ad un altro importan-
ma importantissimi per le Americhe, Si deve constatare come i consuma- tissimo vegetale che, originario delle
oltre tutta la famiglia degli ovini e tori degli ultimi decenni, hanno privi- Ande ed arrivata in Europa verso il
delle vaccine oltre agli animali da legiato al massimo, si può dire in 1600, l’ha poi invasa in modo mas-
cortile.
Proviamo ora a fare un quadro di
massima di quanto è derivato dall’e-
vento e su quanto le tecnologie na-
te su ambo le sponde dell’Atlantico
abbiano prodotto nei secoli succes-
sivi all’evento stesso.
Logico parlare subito del pomodoro
e dei suoi derivati.
Lo sviluppo è stato sicuramente
grandioso.
Partendo da questa bacca, una so-
lanacea ( solanum lycopersicum )
arrivata, per la precisione in Europa
nel corso del secolo XVI e prove-
niente dall’America del sud, la tec-
nologia ha messo a punto per prima
la produzione di concentrati, questo
perché la necessità più urgente era
la conservazione di un prodotto che
fresco aveva una durata minima e
che in ogni caso veniva utilizzato
( come pelato nel periodo non pro-
duttivo ) come base di piatti compo-
sti, sughi e condimenti .
La trasformazione classica in con-
centrati del pomodoro prevedeva
già inizialmente intensi lavaggi e
cernite, allora rigorosamente ma-
nuali, triturazioni, riscaldamento e
passaggio attraverso setacci prima
di arrivare alla fase di concentrazio-
ne vera e propria.
L’utilizzo del vuoto, nella fase di
concentrazione, ha permesso l’otte-
nimento di un prodotto con colore
accettabile, senza un sapore ecces-
sivo di cotto e tale da poter essere
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siccio, specialmente nelle aree più insostituibile. La tecnologia, oltre a melanzane e zucche, vegetali di tut-
al centro-nord del continente. Parlia- creare condizioni di conservazione to rispetto ma non massivi e consi-
mo della patata, un’altra solanacea ottimale per tempi lunghissimi, in deriamo invece il fagiolo.
( solanum tuberosum ) che con una pratica a ciclo annuale, ha messo a Questo prodotto per le proprietà nu-
pianta fuori terra con effiorescenze punto, in un secondo tempo, una tritive e per la facilità di conservazio-
ricche di semi, racchiude il suo teso- serie di prodotti di facile conserva- ne, anche in mancanza di tecnolo-
ro negli stoloni che nella parte radi- zione e di largo impiego. gie industriali, ha costituito per le
cale formano i tuberi, la patata da Ha reso infatti disponibili prodotti popolazioni, specialmente le povere,
tutti conosciuta. quali le farine di fecola e le polveri un grosso contributo alle necessità
La adattabilità di questo vegetale ai base per puree rapide, per poi arri- di sostentamento.
terreni ed ai climi più diversi, asso- vare al boom della patata a fette o a In verità il fagiolo ( phaseolus vulga-
ciata ad una possibilità di conserva- bastoncini fritte e distribuite in buste ris ), è una leguminosa nota dai
zione facile e prolungata, hanno re- ad atmosfera controllata o, in questi tempi più remoti , già ai greci ed ai
so questo tubero la base nutriziona- ultimi anni, prefritte e surgelate in romani, tuttavia l’utilizzo più accen-
le di popoli non certo favoriti da con- buste di maggior peso. tuato di vegetale, si è avuto con le
dizioni podologiche e climatiche. Il Nella range vegetale “ orticola “ dei varietà originarie dell’America meri-
contenuto in amidi, zuccheri com- prodotti di provenienza dal nuovo dionale.
plessi, che possono raggiungere il mondo, abbiamo incluso , oltre a po- I fagioli sono diventati di uso comu-
25% , nelle varietà migliori, e per la modoro e patata, anche fagiolo, me- ne e le varietà si sono diversificate
presenza fino al 3% in sostanze lanzana, zucca, peperone. al punto che sembra la gamma ne
azotate, hanno reso nel tempo la Considerata la brevità che ci siamo presenti ora ben oltre 300: i Borlotti,
patata tal quale, fonte nutrizionale prefissi, lasciamo da parte peperoni, i bianchi di Spagna, il Bobis, il Metis
e tante altre con una comune forte
presenza di proteine vegetali, al
punto da esser chiamati, al pari dei
ceci e di altre leguminose, carne ve-
getale.
Le moderne tecnologie di trattamen-
to del fagiolo, si incentrano sull’
apertura del bacello parzialmente
essiccato sulla pianta, con macchi-
ne automatiche che provvedono alla
separazione, al lavaggio e all’allon-
tanamento del bacello esausto da
trasferire spesso alla mangimistica.
Per il settore della frutta , come cita-
to, le Americhe sono maggiormente
debitrici dell’Europa. Per ogni tipo di
frutta, dalla mela alla pesca, dagli
agrumi all’uva ed ai tanti altri, sicu-
ramente l’area mediterranea è stata
e continua ad essere il punto di rife-
rimento a livello mondiale.
Questo in un contesto che vede l’A-
merica, specialmente con aree dal
clima particolarmente ottimale, qua-
le la California, protagonista per
quantità e per impiantistica.
Possiamo sottolineare come in Ita-
lia, proprio a Parma, si siano svilup-
pate le tecnologie industriali relative
alla lavorazione della frutta paralle-
lamente a quelle del pomodoro, che
hanno poi invaso ogni area vocata
alla produzione di pomodoro e di
frutta.
Questo anche per le affinità riscon-
trabili in queste tecnologie.
Ricordiamo infatti come le linee la-
vorazione frutta, in linea di massi-
ma, comprendano l’estrazione dei
succhi ed il loro confezionamento, la
preparazione di puree e di concen-
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Lo stesso dicasi per il girasole ( He- rono presto i processi che portano ai Non dimentichiamo come l’oliva sia
lianthus annuus ) pianta originaria cosiddetti “ caffè lavati “, di alta qua- anche materia prima, dopo deama-
del Perù, i semi del quale contengo- lità implicanti impianti molto costosi rizzazione, per una serie di prodotti
no, a maturazione, fino al 35 % di mirati ad una perfetta mondatura, ad semplici, oliva in salamoia, o a pro-
un olio che si recupera mediante un’omogenea torrefazione e, molto dotti più sofisticati, frutto di farciture
pressione a freddo. importante, ad una miscelazione e di altri sistemi di arricchimento dei
Gli oli che si ricavano da questi due controllata garanzia poi di costanza sapori.
vegetali, come da altri similari, sono di qualità per l’infuso finale. Basterebbe questo panorama, ne-
di pregio per la loro leggerezza che Per l’economia del Centro America cessariamente sintetico, che abbia-
ne consiglia l’utilizzo in diete partico- è risultata poi basilare la canna da mo cercato di approfondire anche
lari e, date le caratteristiche ed il lo- zucchero che è sta fatta conoscere sotto il profilo manifatturiero, per
ro costo ridotto, per la friggitura in- dagli europei ed ha trovato nella zo- renderci conto della immane svolta
dustriale in genere. na caraibica uno sviluppo enorme. che la scoperta delle Americhe ha
Terminiamo questa panoramica sui Originaria forse della Polinesia e determinato.
“protagonisti “ ricordandone uno delle Indie, graminacea perenne, Facciamo a conclusione alcune con-
molto importante,il “ caffè”. prevede, per l’estrazione dello zuc- siderazioni.
Questa pianta, della famiglia delle “ chero, un primo sminuzzamento fra Una prima sicuramente relativa alla
Rubiacee “ non è certamente di ori- cilindri scanalati, una raccolta del constatazione che da quel momen-
gine europea, ma sicuramente nel succo, la successiva chiarificazione to, cinque secoli or sono, si sono in-
nostro continente ha avuto uno svi- ed una evaporazione che porta al crociati due fiumi mastodontici che
luppo fortissimo. grezzo. Il residuo, ormai povero di hanno determinato usanze, compor-
Originario dell’Abissinia come pianta saccarosio, risulta base per mangi- tamenti associati ad una completez-
spontanea, è stata poi portata in mistica, combustibile o materia pri- za nutrizionale favorita particolar-
Arabia nel secolo XIV e diffusa in ma per l’estrazione del cellulosio. mente dalle massicce emigrazioni
quell’area, dalla quale, nella secon- E terminiamo con brevi note sull’ degli europei verso le nuove terre
da metà del XVI secolo i veneziani “ oliva “, prodotto europeo anche nel per tutti i secoli successivi, di gran
ne portarono l’uso in Europa. nome botanico “ olea europea “ . lunga più importanti dell’oro e del-
E dal nostro continente un rapido Ormai diffuso anche nelle aree ame- l’argento che hanno riempito, all’ini-
passaggio nelle Americhe, con svi- ricane, in particolar modo in Califor- zio, i forzieri dei reali di Spagna o
luppo accentuato nelle regioni cen- nia e in Argentina , da questo dru- Portogallo.
trali di queste. pacea si estrae un olio dalle pro- Una seconda osservazione,meno
Il frutto di questa pianta è una drupa prietà nutrizionali eccezionali. basilare, ma sicuramente concreta,
ovoide di colore vermiglio, simile al- Per la qualità ottimale si ricorre all’e- riassumibile nella riflessione sulla
la ciliegia, in cui la polpa avvolge strazione a freddo, con ottenimento domanda di che cosa si acconten-
due noccioli dei quali ognuno contie- di circa il 30% sul peso del fresco ; tassero i buongustai nostrani prima
ne un seme che è il grano di caffè. sulle sanse si possono utilizzare si- che la Santa Maria, La Pinta e la Ni-
La lavorazione è molto delicata, es- stemi di estrazione mediante sol- na approdassero nell’isoletta di San
sendo il seme facilmente alterabile : venti, ma la qualità è ovviamente in- Salvador…
inizialmente fatta a secco, si preferi- feriore e destinata ad usi diversi.
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For us, people of the third millenni- interesting for our readers, we try, by undoubtedly, the most popular fruit,
um, it is fairly easy to think of a ban- these notes, to give a picture of other not less important products di-
quet set up in ancient Rome or in what occurred and stemmed from vided according to categories.
another Mediterranean district of this coming into contact of worlds. The most known products, usually
those times. It seems logical to sup- Not only what Columbus or those considered as “vegetables”, coming
pose, from literature, from the left- who on his account brought to the from Americas, include also bean,
over traces, that our ancestors, be- Spanish court, but also what Pizarro pepper, aubergine and pumpkin.
longing to noble classes, used to & Company brought later to Ameri- As to fruit of American origin, men-
spend the whole day, not hours, on ca, besides arquebus and death. tion must be made of species such
the triclinia of their villas. They As a start, priority is given to the as pineapple, avocado, papaya and
helped themselves to huge courses, flow of foods that landed from Amer- a few others.
drank gallons of beverages with icas to the European countries, with It is, however, necessary to under-
crowds of slaves waiting on their a short description also of what this line that, for centuries, these vari-
masters, lying languidly on gor- fact has brought about industrially. eties have been present only on the
geous beds/seats. It must be stated, first of all, that the tables of very high rank, because of
But it may be hard, terribly hard, for technological development in mas- the heavy cost of supplying locally,
our present-day mindset and experi- sive production recorded in Europe, being impossible to preserve and
ence towards food and nutrition, to was often drawn on by the states of grow them under our climates.
imagine what our ancestors of those the new world, it was studied more As far as the fruit area is concerned,
old times put on their plates. in depth and just in some of these Americas owe more than Europe.
Obviously, we are induced to associ- states came near to absolute per- Fruit such as apple, peach, apricot,
ate with it naturally and to name the fection. pear and the range of citrus in par-
products that are now offered at our Let’s mention briefly the products ticular, were completely unknown in
tables. considered as the most important, the new world.
A backward glance to one of these coming from Americas. Moreover, history taught us that
banquets would perplexe us terribly We can remember, besides the pre- these fuits experienced optimum
and all that we have in mind would viously mentioned tomato, that is, growth in some regions, California
often prove totally wrong.
Actually, a mere meditation on food
evolution over the centuries makes
us point out that may be for our
tastes of people of the third millenni-
um, a similar banquet would not be
so much appreciated, or, may be,
not at all.
The discovery of Americas was a
disruptive event, not only because
of political reasons or the wealth the
European countries snatched from
those disarming peoples, but, in the
same way, also because of the
goods, in the food field and other
sectors, carried by galleons in both
directions, from and to the American
territory, in particular, initially the
central region, the Caribbean one.
Although we usually dwell on a veg-
etable that was indeed the most
striking benchmark, that is tomato, it
is evident that not this berry alone
played a part in the turning point.
As an exercise, hopeful it will prove
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in the following centuries. tion of highly specific products, such rescences full of seeds. It keeps its
It is only natural to speak immedi- as chopped, diced, sliced tomatoes, treasure in stolons forming tubers in
ately of tomato and tomato prod- to end with passata, cook’s, house- the roots, the potato known by
ucts. wife’s and pizza chef’s favourite everybody.
No doubt its growth was extraordi- product, due to its ductility and yield The adaptability of this vegetable to
nary. at use. the most different soils and climates,
Starting from this berry, a solanacea Just think of the wide range of toma- combined with an easy and extend-
(solanum lycopersicum) introduced to-based sauces and seasonings, ed preservation, made this tuber the
into Europe exactly during the six- by this time overcrowding the staple food item for populations defi-
teenth century, coming from South shelves of all supermarkets and giv- nitely not favoured by podologic and
America, technology developed first ing rise to giant producing compa- climatic conditions. Starch content,
of all the production of tomato paste. nies, both in old Europe and in complex sugars even attaining 25
This because of the fact that the youger America. per cent in the best varieties and the
most pressing need was to preserve There is another very important veg- presence up to 3 per cent of nitro-
a product featuring a very short life etable, native to Andes, introduced gen matters contributed to make
in its fresh state and, anyhow, used into Europe around 1600 and there potato as it is, over time, an irre-
(as peeled tomato during the unpro- extensively grown, mainly in the placeable nutritional source. Tech-
ductive period) as a base for mixed Central-Northern regions of the con- nology, besides creating optimum
dishes, sauces and seasonings. tinent. It is potato, another storage conditions, for very extend-
The traditional processing into toma- solanacea (solanum tuberosum) ed times, virtually all year round, de-
to paste included, just from the be- featuring an off soil plant with inflo- veloped later a number of largely
ginning, strong washings and sort-
ings, at that time strictly manually
done, choppings, heating and sifting
prior to reaching the real concentra-
tion step.
Vacuum application, at the concen-
tration step, made it possible to ob-
tain a product with satisfactory
colour, not too strong burn-on taste,
suited to canning or filling into jars,
or, if high concentration levels are
applied, for triple tomato paste or
over, to drum storage.
From the old, pioneering pan, a shift
was made, after the middle of the
last century, towards increasingly
powerful, continuous systems. With
an hourly capacity of hundreds tons
and over of fresh product, these
plants, applying high vacuum de-
grees and very short holding times
at high temperature, made it possi-
ble to obtain first-rate end-products
as to quality and colour.
This growth of tomato paste was al-
so backed by the development of
sophisticated technologies for toma-
to fresh products, not requiring in-
creased concentration and where
the mechanical structure of the
berry was only partially spoiled.
It must be noted that consumers of
the past few decades have given
high priority, in every food sector, we
may well say so, to products with
an organoleptic profile as close as
possible to the taste of the fresh
product. Hence production lines
were made, operating side by side
to the traditional lines for peeled
tomato (the first form of tomato
preservation) leading to the prepara-
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fruit.
For the treatment of olive residues,
a sovent extraction system is gener-
ally used, with a quality obviously
lower and oil intended for different
uses.
We must not forget that olive is the
starting material, after debittering,
for a number of plain products, such
as pickled olives, or for the prepara-
tion of more elaborate products, like
stuffed olives or olives enriched with
special taste and flavour.
This overview, of necessity concise,
we tried to analyse thoroughly also
from a manufacturing point of view,
is may be sufficient to realize the
tremendous turning point provoked
by the discovery of America.
A few conclusive reflections upon it.
A first one definitely comes from the
observation that from that moment,
five centuries ago, two gigantic
rivers crossed, and gave rise to new
customs and behaviours, resulting
from a more complete nutrition. This
Native to Abyssinia as volunteer, it cation, and an evaporation deliver- was favoured by the huge emigra-
was then introduced into Arabia in ing raw sugar. Waste, by that time tions of the Europeans towards the
the fourteeth century and spread poor in saccharose, can be used as new lands over the following cen-
across that country. From it, in the feedstuff, fuel or can be the raw ma- turies, by far more important than
second half of the sixteenth century, terial for cellulose extraction. gold and silver filling, initially, the
Venetians took its use to Europe. Finally, a few words on olive, a Eu- coffers of the royal family of Spain
From our continent the passage to ropean fruit as shown also by its and Portugal.
Americas was rapid with a more botanical name “olea europea”. The second remark, less fundamen-
concentrated growth in the central By now also extended to the Ameri- tal but certainly real, may be
districts. can countries, in particular California summed up in the question: with
The fruit of this small tree is a bright and Argentina, an oil with extraordi- what the gourmets of our countries
red-coloured, egg-shaped drupe, nary nutritional qualities is extracted were satisfied before that the Santa
similar to cherry. Its pulp wraps two from this drupaceous fruit. Maria, the Pinta and the Nina land-
stones, each containing a seed, the Cold extraction can secure optimum ed at the small island of San Sal-
coffee bean. quality with a yield of approx 30 per vador…
Its process is very tricky as the seed cent out of the weight of the fresh
can easily deteriorate: dry-per-
formed initially, soon other process-
es were preferred, leading to the so
called “washed coffees”. Of high
quality, they require however very
expensive plants, designed for fault-
less cleaning, uniform roasting and,
very important, controlled blending
in order to guarantee the final infu-
sion regular quality.
Moreover, for the economy of Cen-
tral America, sugarcane, made
known by the Europeans, turned out
of fundamental importance, and
found in the Caribbean district an
enormous growth.
May be native to Polynesia and to
Indies, perennial grass, the sugar
extraction process consists of a first
mincing through grooved cylinders,
juice collection, subsequent clarifi-
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Il est assez aisé, pour nous du troi- En principe on fait allusion à un vé- tion massive, développée en Euro-
sième millénaire, de rappeler à la gétal qui a sans nul doute constitué pe, a été souvent empruntée pas les
mémoire un banquet dressé dans la le point de repère le plus éclatant, la états du nouveau monde et creusée
Rome antique ou dans quelque tomate. Il est pourtant évident que au point d’atteindre, tout juste dans
autre endroit méditerranéen de pas cette baie toute seule a joué quelques-uns de ces états, un ni-
l’époque. En effet, d’après la littéra- son rôle dans ce tournant. veau de perfection absolue.
ture, les vestiges qui subsistent en- En tant qu’exercice, bien sûr sus- On va énumérer brièvement les pro-
core, on peut déduire que nos an- ceptible d’intéresser nos lecteurs, duits considérés comme les plus si-
cêtres, appartenant à des hauts on va essayer, par ces notes, de gnificatifs, venant des Amériques.
rangs, passaient des journées en- brosser un tableau de ce qui s’est On peut rappeler, en plus de la to-
tières, pas des heures, sur les tricli- passé et de ce qui est résulté de la mate déjà évoquée, qui constitue
niums de leurs demeures, en se mise en contact de ces mondes, sans nul doute le produit le plus re-
servant de plats gigantesques et de pas uniquement de ce que Colomb pandu, d’autres, non moins impor-
boissons à flots. Des foules d’es- ou ceux qui pour son compte ont tants, qui seront répartis en plu-
claves servaient ces maîtres moel- rapporté à la cour espagnole, mais sieurs catégories.
leusement étendus sur des également de ce que Pizarro et les Parmi les produits les plus connus,
lits/sièges fastueux. autres ont ensuite ramené en Amé- qui sont comptés au nombre de «
Ce qu’on a du mal, beaucoup de rique, au-delà d’arquebuses et de maraîchers », originaires des Amé-
mal, étant donné notre mentalité et mort. riques, il faut inclure aussi le haricot,
expérience présente vis-à-vis de la On va accorder la priorité au flux de le poivron, l’aubergine et la courge.
nourriture et de la nutrition, est produits alimentaires qui, des Amé- Pour ce qui est des fruits d’origine
d’imaginer ce que nos ancêtres de riques, est abordé dans les pays eu- américaine, on peut citer l’ananas,
ce temps-là mettaient dans leur as- ropéens, avec une courte descrip- l’avocat, la papaye et d’autres es-
siette. tion aussi de ce que ce fait a indus- pèces. Il convient pourtant souligner
Bien évidemment, on incline naturel- triellement produit. comment pendant des siècles, ces
lement à y associer et y mettre les Il faut dire tout d’abord que l’avan- variétés ne parurent que sur les
produits qui apparaissent aujour- cée technologique dans la produc- tables des classés très élevées, à
d’hui sur nos tables.
Un coup d’œil à l’arrière à un de ces
banquets nous laisserait on ne peut
plus perplexes, car tout ce qui nous
vient à l’esprit se révélerait souvent
tout à fait erroné.
En réalité, une réflexion toute simple
sur l’évolution de la nourriture au fil
des siècles nous fait remarquer que
peut-être à nos palais de gens du
troisième millénaire un banquet pa-
reil ne ferait pas tellement plaisir, ou
peut-être pour rien.
La découverte des Amériques fut un
événement brisant, non seulement
pour des raisons politiques ou pour
les richesses que les pays euro-
péens ont raflé à ces peuples désar-
mants, mais, de façon parallèle,
pour ce que les galions ont véhiculé
dans les deux sens de transport,
dans le domaine alimentaire et
d’autres, vers ce territoire américain
et, notammnent, au début, vers la
zone centrale, la Caraïbe.
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rope, ont été l’olive, le café, le thé, A partir de cette baie, solanacée Depuis la vieille « boule » de pion-
la canne à sucre, le coco. (solanum lycopersicum) arrivée nier, on est passé, après le milieu
Nous avons, en outre, repondu avec exactement en Europe au cours du du siècle dernier, à des installations
pas mal de variétés de fruits. A ce seizième siècle, venant d’Amérique continues de plus en plus puis-
propos il faut citer la pêche, la ceri- du Sud, la technologie a mis au santes. Ce qui a permis d’atteindre
se, la pomme, les agrumes et le me- pont, en premier lieu, la fabrication une qualité et une couleur dans le
lon et beaucoup d’autres fruits mê- de concentrés. Cela du fait que la produit fini d’une perfection absolue,
me non auchtones d’Europe, mais nécessité la plus immédiate était la en élevant les capacités de travail
parvenus ici d’Asie. Exemple le plus conservation d’un produit qui possé- du frais à plus de centaines de
éclatant : l’abricot dont l’Amérique dait, à l’état frais, une durée très tonnes par heure, en installant des
est un de plus gros producteur. courte et qui, en tout cas, était utili- degrés de vide plus poussés et des
Côté viandes, en échange de leur sé (comme tomate pelée dans la temps de séjour très courts à haute
dindon, nous avons fourni avant tout période de non-production), comme température.
sans nul doute le cheval et l’âne qui, base pour la préparation de plats Ce développement du concentré a
malgré leur viande impropre à la variés, sauces et assaisonnements. ensuite été accompagné de la mise
nourriture, ont joué un rôle capital La transformation traditionnelle en au point de technologies sophisti-
pour les Amériques, en plus de tou- concentré de tomate prévoyait déjà, quées pour les dérivés frais de la to-
te la famille des ovins et des es- dés son début, des lavages et des mate, ne comportant aucune conce-
pèces bovines, et finalement les ani- tris soignés, en ce temps-là rigou- tration accrue et n’abîmant qu’en
maux de basse-cour. reusement manuels, des broyages, partie la texture mécanique de la
On va maintenant essayer de bros- réchauffage et tamisage avant l’éta- baie.
ser un tableau de principe de ce qui pe de véritable concentration. Force est de constater que les
est découlé de cet événement et de L’emploi du vide, au stade de consommateurs, ces dernières dé-
ce que les technologies mises au concentration, a permis de réaliser cennies, ont privilégié au plus haut
point dans les deux rivages de l’At- un produit de couleur satisfaisante, degré, on peut bien le dire, dans
lantique ont apporté au cours des sans un goût de cuit trop marqué, toutes les branches de l’alimenta-
siècles suivants. indiqué à la mise en boîtes ou bo- tion, les produits possédant un profil
C’est logique de parler tout de suite caux ou, en cas de niveaux de organoleptique le plus possible pa-
de la tomate et de ses dérivés. concentration poussés, triple reil au goût du frais. De ce fait, la
Son développement a été bien sûr concentré et plus, à la conservation mise au point de lignes de produc-
exceptionnel. dans des fûts. tion qui, à côté des lignes tradition-
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bergines et courges, produits végé- souvent à l’alimentation des ani- similaires. Compte tenu que la
taux dignes de tout respect, mais maux. branche des fruits, notamment le
d’emploi non tellement répandu, et Pour ce qui concerne le secteur domaine des agrumes et œnolo-
prenons par contre en compte le ha- fruits, ainsi que nous l’avons dit, les gique, présente quelques spécifici-
ricot. Amériques sont plus redevables que tés, à cause de la forme du fruit de
Ce légume, grâce à ses qualités nu- l’Europe. Pour toute espèce de départ, des applications technolo-
tritionnelles et sa facilité de conser- fruits, de la pomme à la pêche, des giques spéciales doivent être mises
vation, même à défaut de technolo- agrumes au raisin et bien d’autres, en œuvre, convergeant ensuite vers
gies industrielles, a apporté aux sans nul doute le bassin méditerra- les installations de la ligne technolo-
peuples, surtout les plus pauvres, néen a été et reste encore le point gique commune, mise en boîtes,
une grosse contribution au besoin de repère à l’échelle mondiale. stérilisation, etc.
de subsistance. Cela dans un contexte qui voit Aussi la conservation du frais récla-
A vrai dire le haricot (phaseolus vul- l’Amérique, principalement dans les me une technologie fort raffinée :
garis) est une légumineuse connue zones au climat tout à fait favorable, conservation en chambres sous
depuis la plus haute antiquité, déjà telles que la Californie, leader pour température et atmophères contrô-
par les Grecs et les Romains. Toute- quantité et nombre d’équipements. lées, systèmes de tri (désormais en-
fois un usage plus étendu comme On peut souligner qu’en Italie, à tièrement automatisés quant à la
légume a eu lieu avec les variétés Parme exactement, ont été mises taille et à la couleur), lignes de
originaires de l’Amérique du Sud. au point des technologies indus- conditionnement utilisant plusieurs
Les haricots sont devenus d’usage trielles concernant le traitement des types d’emballage et ayant un débit
courant et les variétés se sont gran- fruits, en même temps que celles de de centaines de tonnes par heure.
dement diversifiées. Il paraît que la la tomate, qui ont ensuite pris pied A conclusion de ces notes, il faut fai-
gamme comprend à l’heure actuelle dans chaque région ayant vocation re mention de quelques produits vé-
bien plus de 300 variétés : « Borlot- à la production de tomates et de gétaux spéciaux caractérisant cet
ti », les blancs d’Espagne, le Bobis, fruits. « échange » qui a fait époque, entre
le Métis et beaucoup d’autres, Cela en raison aussi des similitudes les continents des côtes de l’océan
toutes partageant une forte présen- présentées par ces technologies. Atlantique.
ce de protéines végétales au point Il faut rappeler, en effet, que les On se limite aux plus importants :
d’être appelées, aussi bien que les lignes pour le traitement des fruits, d’origine américaine, cacao, tourne-
pois chiches et d’autres légumi- comportent, en principe, l’extraction sol et cacahouètes, d’origine euro-
neuses, viande végétale. des jus et leur conditionnement, la péenne, l’olive et la gamme non-eu-
Pour le haricot, les technologies mo- préparation de purées et concen- ropéenne mais introduite en Amé-
dernes de traitement comportent trés, et sont de plus en plus large- rique du vieux continent, telle que le
l’ouverture de la gousse partielle- ment utilisées aussi dans le domai- café et la canne à sucre.
ment séchée sur la plante : des ma- ne des boissons et de la pâtisserie, Le cacao est un végétal formidable,
chines automatiques assurent la sé- pour terminer, par ordre de temps, d’origine mexicane (caca-uate) déri-
paration, le lavage et l’évacuation par celui des produits conservés vé des graines de l’arbre de l’espè-
de la gousse épuisée, à destiner frais, bases pour glaces et produits ce Teobroma cacao. Les inflores-
cences produisent un fruit pareil à
un cédrat allongé, renfermant à l’in-
térieur les graines d’où le produit fi-
nal est extrait.
La plante peut arriver à produire
quelques kilos de graine, mais le ca-
cao extrait ne dépasse pas 50%.
La valeur économique de la graine
de cacao a été toujours très élevée,
au point que son usage était privilè-
ge royal et la graine même était
considérée à la manière de l’argent.
Le processus industriel, utilisant des
technologies très sophistiquées,
prévoit une légère fermentation de
la graine avant son séchage et une
fine mouture : la fermentation est
nécessaire afin d’éliminer le goût
astringent de la graine naturelle et
d’en exalter l’arôme.
La plante de l’arachide résulte, ainsi
que celle du tournesol, d’un très
grand intérêt, étant à l’origine d’une
industrie huilière en plein essor, à
côté d’une consommation de l’ara-
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chide, après torréfaction, qui a dé- te connaître par les Européens, toute une série de produits alimen-
sormais atteint niveau planétaire. s’est révélée d’une importance fon- taires simples, olives conservées
L’arachide, une légumineuse cou- damentale et a connu dans la zone dans la saumure, ou produits plus
ramment connue sous le nom de caraïbe un très grand essor. sophistiqués, comme les olives four-
cacahouète, « nocciolina america- Peut-être originaire de Polynésie et rées ou enrichies de goûts particu-
na », « spagnoletta » en Italie, pré- des Indes, graminée vivace, son liers.
sente un fruit renfermant 2 ou 3 traitement prévoit, pour l’extraction Ce tour d’horizon, forcément concis,
graines, qui fournissent par premiè- du sucre, qu’elle soit d’abord émiet- qu’on a essayé d’analyser aussi du
re pression une huile prisée et à tra- tée par des cylindres cannelés, le point de vue de la fabrication, peut
vers un traitement suivant peuvent jus recueilli et ensuite clarifié et éva- suffire à nous rendre compte du
être utilisées en savonnerie. poré, ce qui porte au produit brut. Le tournant immense que la découver-
La même chose vaut pour le tourne- résidu, désormais pauvre en sac- te des Amériques a provoqué.
sol (helianthus annuus), plante origi- charose, peut être destiné à l’ali- Pour conclure quelques réflexions à
naire du Pérou. Ses graines, une mentation du bétail, utilisé comme cela.
fois mûres, contiennent jusqu’à 35% combustible ou matière première Une première considération naît
d’une huile qu’on extrait par pressu- pour l’extraction de la cellulose. sans nul doute de la constatation
rage à froid. A conclusion, quelques mots sur que depuis ce moment, il y a cinq
Les huiles extraites de ces deux vé- l’olive, fruit européen ainsi que l’in- siècles, deux fleuves gigantesques
gétaux, ainsi que d’autres similaires, dique son nom botanique « olea se sont croisés, qui ont entraîné des
sont des huiles de qualité en raison europea ». coutumes et des comportements
de leur légèreté et donc à conseiller Désormais répandue aussi dans les nouveaux dérivant d’une nutrition
dans des régimes spéciaux et éga- pays américains, tout spécialement plus complète. Ce qui a été surtout
lement, grâce à leurs propriétés et en Californie et en Argentine, on tire favorisé par les grandes émigrations
leur faible coût pour les fritures in- de cette drupe une huile aux pro- des Européens vers les nouvelles
dustrielles en général. priétés nutritionnelles exception- terres, au cours de tous les siècles
On va achever ce tour d’horizon sur nelles. suivants, et de loin plus important
les produits-phare en faisant allu- L’extraction à froid assure une quali- que l’or et l’argent qu’au début ont
sion à un aliment très important, le té excellente avec un rendement rempli les coffres-forts des souve-
café. d’environ 30% sur le poids du frais. rains d’Espagne et de Portugal.
Cet arbrisseau, de la famille des Ru- Pour le traitement des marcs La deuxième considération, moins
biacées, n’est certes pas d’origine d’olives le système d’extraction se fondamental, mais bien sûr concrè-
européenne, mais il a connu dans fait d’habitude au moyen de sol- te, peut être résumée dans la ques-
notre continent un immense essor. vents, mais la qualité de cette huile tion de quoi se contentaient les
Originaire d’Abyssinie, plante spon- est bien évidemment moins bonne, gourmets de chez nous avant que la
tanée, a été ensuite amenée en Ara- ce qui la destine à des usages diffé- Santa Maria, la Pinta et la Nina
bie au quatorzième siècle et répan- rents. abordassent dans l’ilôt de San Sal-
due dans ce pays. Dans la première Il ne faut pas oublier que l’olive four- vador…
moitié du seizième siècle les Véni- nit aussi la matière première pour
tiens en introduirent l’usage en Eu-
rope.
De notre continent le passage aux
Amériques fur rapide, avec un déve-
loppement plus marqué dans les ré-
gions centrales de celles-ci.
Le fruit de cette plante est une dru-
pe ovoïde de couleur vermeille, pa-
reille à la cerise. Sa pulpe envelop-
pe deux noyaux, chacun contenant
une graine qui est le grain de café.
Le traitement est très délicat, car la
graine peut s’altérer facilement :
opéré à sec au début, on préféra
très vite des procédés produisant
les ainsi dits « cafés lavés ». De très
bonne qualité, ces cafés exigent des
équipements fort coûteux, conçus
exprès pour une décortication idéa-
le, une torréfaction homogène et,
très important, un mélange contrôlé
afin de garantir que l’infusion finale
ait une qualité constante.
En outre, pour l’économie de l’Amé-
rique Centrale, la canne à sucre, fai-
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Para nosotros del tercer milenio, es cen en nuestros comedores. cisamente, al principio, hacia la zo-
bastante fácil pensar en un banque- Un nuevo análisis de un banquete na central, la caribeña.
te en la antigua Roma o en otro nos dejaría extremamente perplejos Normalmente detenemos nuestra
centro mediterráneo de la misma y todo lo que a menudo, mental- atención en un vegetal que real-
época, de la literatura, de las ruinas mente, suponemos resultaría com- mente ha constituido el punto de re-
que se han conservado se deduce pletamente errado. ferencia, el más eclatante, el toma-
que nuestros antepasados, pertene- Concretamente, una simple refle- te, sin embargo resulta evidente que
cientes a clases sociales elevadas, xión sobre la evolución de la comida no sólo esta baya ha constituido el
pasaban días enteros, no horas, so- en los siglos nos hace observar que mayor hito de este intercambio.
bre los triclinios de las villas, sirvien- quizás, por nuestros paladares del Cómo ejercicio y como tal, para
dose platos mastodónticos, ríos de tercer milenio, un banquete de ese mantener indudablemente el interés
bebidas y con formaciones de es- entonces no nos resultaría agrada- por parte de nuestros lectores, con
clavos que servían a sus dueños, ble, probablemente no nos gustaría éstas notas trataremos de trazar un
flojamente tumbados sobre suntuo- para nada. cuadro de lo que ha ocurrido y de lo
sos sofás. El descubrimiento de las Américas que ha derivado de este contacto
Lo que nos resulta difícil, extrema- ha sido un acontecimiento sorpren- entre estos mundos, pero no sólo
mente difícil, con nuestra formación dente no sólo por los motivos políti- de lo que Colón o quién por él han
mental actual y nuestra experiencia cos o por las riquezas que las na- llevado a la corte española, sino
de comida, de nutrición, es imaginar ciones europeas han saqueado a también de lo que Pizarro y compa-
lo que nuestros antepasados de ese aquellas poblaciones desarmadas, ñía han llevado hacia América,
tiempo, ponían en el plato. sino también por lo que los galeo- constituído no sólo por trabucos y
Tenemos obviamente de manera nes han transportado en las dos di- muerte.
natural la tendencia a asociar, y po- recciones, en campo alimenticio y Damos la prioridad inicialmente al
ner los productos que ahora apare- otros para esa área americana, pre- flujo de productos comestibles que
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en consideración, inicialmente, lava- vados y reducidos tiempos de per- junto a las líneas tradicionales del
dos intensos y una esmerada selec- manencia a alta temperatura, ha tomate pelado, primera forma de la
ción - en ese entonces rigurosa- permitido de alcanzar una calidad y conservación del tomate, ha permiti-
mente manual - trituración, calenta- un color del producto terminado de do la obtención de derivados muy
miento y su pasaje por tamices an- absoluta excelencia. específicos, como triturados, cube-
tes de llegar a la efectiva fase de Este desarrollo del tomate concen- teados, trozos para llegar a las
concentración. trado ha visto en fin el nacimiento “passata” preferidas por el cocinero,
El empleo del vacío, en la fase de de sofisticadas tecnologías para los por la ama de casa, por el prepara-
concentración, ha permitido la ob- derivados "frescos" del tomate, de dor de pizzas, por la ductilidad y por
tención de un producto con color esos productos que no llevaban el rendimiento en su empleo.
aceptable, sin un excesivo sabor de consigo aumentos de concentración Es suficiente para ello la sola men-
cocido y tal de poder ser envasado y que lesionaban sólo parcialmente ción de la gama de jugos, salsas a
en latas o frascos o, en el caso de la estructura mecánica de la baya. base de tomate que ya invaden los
elevados niveles de concentración, Se tiene que constatar como los escaparates de todos los supermer-
triple y más allá, de su conservación consumidores de las últimas déca- cados y que han dado vida a colo-
en tambores. das, han privilegiado al máximo, y sos productores sea en la vieja Eu-
De la vieja y de avanguardia "bou- se puede decir en cada sector de la ropa que en la más joven América.
le", se ha pasado después de la mi- alimentación, todos los productos Pasemos ahora a otro importante
tad del siglo pasado a instalaciones que presentan como características vegetal que, originario de los Andes
continuas cada vez más potentes organolépticas, características y que llegó a Europa alrededor del
que, llevando la capacidad de trans- siempre más similares al gusto del 1600, sucesivamente invadió de
formación a cientos y más tonela- producto fresco, y por lo tanto este modo macizo, especialmente en las
das por hora de absorción del fres- ha sido el motivo para la puesta a áreas más al centro-Norte del conti-
co, utilizando niveles de vacío ele- punto de líneas productivas que, nente. Estamos hablamos de la pa-
tata, otra solanácea (solanum tube-
rosum) que, con una planta fuera
tierra con flores ricas de semillas,
encierra su tesoro en los estolones
que forman los tubérculos en la par-
te radical, la patata conocida por to-
dos.
La adaptabilidad de este vegetal a
los terrenos y a los climas más dife-
rentes, junto a la posibilidad de con-
servación fácil y prolongada, ha
transformado este tubérculo en la
base nutricional de pueblos sin du-
das poco favorecidos por condicio-
nes ambientales y climáticas. El
contenido en almidones, azúcares
complejos que pueden alcanzar el
25%, en las mejores variedades. y
por la presencia hasta el 3% en sus-
tancias azoadas, han transformado
en el tiempo la patata tal cuál, en un
manantial nutricional insustituible.
La tecnología, además de crear
condiciones de conservación opti-
mal por tiempos largos, en práctica
a ciclo anual, ha puesto a punto, en
un segundo momento, una serie de
productos de fácil conservación y
amplio empleo.
En efecto, ha puesto a disposición
productos como las harinas de fécu-
la y los polvos base para purés rápi-
dos, para llegar sucesivamente al
enorme éxito de la patata en reba-
nadas o en palitos, fritos y distribuí-
dos en sobres de atmósfera contro-
lada o, en estos últimos años pre-fri-
tas y congeladas en sobres de ma-
yor peso.
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En la gama vegetal "hortícola" de desarrollado paralelamente las tec- do a algunos vegetales detalles que
los productos de procedencia del nologías industriales relativas a la caracterizan este "intercambio" epo-
nuevo mundo, hemos incluido, ade- elaboración de la fruta y a las del to- cal entre los continentes bañados
más de tomate y patata, también ju- mate, que en fin han invadido cada por el océano Atlántico.
día, berenjena, calabaza, pimiento. una de las áreas dedicadas a la pro- Sólo citamos los más importantes:
Considerada la brevedad que nos ducción de tomate y fruta. los de origen americano, cacao, gi-
hemos propuesto, dejamos de parte Esto también por las afinidades que rasol y cacahuetes, los de origen
pimientos, berenjenas y calabazas, se presentan en estas tecnologías. europeo, el olivo y la gama no euro-
vegetales de todo respeto pero no Recordamos en efecto como las lí- pea pero llevada en América desde
masivos y tomemos en considera- neas elaboración de la fruta, en lí- el viejo continente cuál café y la ca-
ción, en cambio, la judía. nea de principio, comprendan la ex- ña de azucar.
Estos productos por sus propieda- tracción de los zumos y su envasa- El cacao es un vegetal formidable,
des nutritivas y por la facilidad de do, la preparación de purés y con- de origen mejicano (caca-uate), ob-
conservación, también en falta de centrados, con empleo cada vez tenido con las semillas del árbol de
tecnologías industriales, ha consti- más amplio en el campo de las be- la especie Teobroma cacao. Las flo-
tuido para las poblaciones, especial- bidas, de la repostería, para termi- res engendran un fruto parecido a
mente las pobres, una gran contri- nar en orden de tiempo, en el cam- un cedrón alargado dentro del cual
bución a las necesidades de susten- po de la conservación en frío, bases se encuentran las semillas de las
tación. para heladerías y productos simila- cuales se extrae el producto final.
En realidad la judía (phaseolus vul- res. En el campo de la fruta existen Una planta llega a producir algunos
garis) es un leguminosa conocida luego algunas especificidades, en el kilogramos de semillas de las cua-
desde tiempos muy remotos, ya a campo agrumario y en el campo les que el cacao que se extrae no
los griegos y a los romanos, sin em- enológico, donde la conformación supera el 50%.
bargo el empleo más marcado del del fruto de inicio, implica aplicacio- El valor de la semilla de cacao ha
vegetal, se ha tenido con las varie- nes tecnológicas particulares, para sido siempre elevada al punto que
dades originarias de la América me- confluir sucesivamente en partes de su empleo fue prerrogativa real y
ridional. líneas tecnológicas comunes: em- que la semilla misma fue considera-
Se han transformado en alimento de botellamiento, esterilización etc. da como dinero.
empleo común y las variedades se De tecnología extremamente refina- La producción industrial prevé aho-
han diversificado al punto que pare- da, se tiene que hablar también de ra, con sus tecnologías refinadas,
ce que la gama presente ahora lo que se refiere a la conservación que la semilla se haga fermentar le-
más de 300: las Borlotti, las blancas del fresco: conservación de los fru- vemente antes de ser secada y su-
de España, la Bobis, la Metis y mu- tos en celdas a través de tempera- cesivamente triturada muy finemen-
chos otras con una común y fuerte turas y atmósfera controlada, siste- te: la fermentación es utlizada para
presencia de proteínas vegetales, al mas de selección (por dimensión y eliminar el sabor astringente de la
punto de ser llamados, como los color ahora completamente automa- semilla natural y para exaltar su aro-
garbanzos y de otras leguminosos, tizadas) de líneas de empaqueta- ma.
carne vegetal. miento en distintos tipos de conte- La planta del cacahuete o maní re-
Las modernas tecnologías, para la nedores y capaces de tratar cente- sulta, como la del girasol de seguro
judía, se basan sobre el tratamiento nares de toneladas por hora. interés en cuanta base de una in-
de la judía, con abertura de la vaina Cerramos estas notas con señalan- dustria aceitera de gran desarrollo,
parcialmente seca sobre la planta,
con máquinas automáticas que pro-
veen a la separación, al lavado y el
alejamiento de la vaina vacía que
ha menudo se envia a la producción
de piensos.
En el ámbito de la fruta, como ya
anteriormente expuesto, las Améri-
cas son principalmente deudoras de
Europa. Cada tipo de fruta, de la
manzana al melocotón, de los cítri-
cos a la uva y muchos otros, indu-
dablemente el área mediterránea ha
sido y continúa a ser el punto de re-
ferencia a nivel mundial.
Esto en un contexto que vé Améri-
ca, especialmente con áreas del cli-
ma particularmente optimal, como
California, protagonista por cantidad
y por ingeniería industrial.
Podemos subrayar como en Italia,
en Parma particularmente, se hayan
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Introducing JBT FoodTech,
formerly
We have a new name, but our people,
products, service and solutions will
remain at the same high level.
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Gruppo di iniezione polpa - Pulp injection unit - Groupe d’injection pulp - Grupo para inyección pulpa
Preparazione succo/purea/sciroppo
Tank di miscelazione
Prodotto cubettato
Sterilizzazione Sterilizzazione
tradizionale alternativa
Riempitrice asettica innovativa
(prodotti a bassa ed alta acidità)
Valvola a diametro di 2’’
Raffreddamento
Impianto ohmico
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AseptiCAL Simulated Temperatures of the Fastest Moving Particle & Its Lethality
Lampone Raspberry
Framboise Frambuesa
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Innovazione nelle tecnologie di riem- ed anche di prodotti a bassa acidità quali pu-
pimento ree vegetali, minestroni, zuppe e cosi via. Le
Anche l’operazione di riempimento è molto cri- tecnologie tradizionali di riempimento asettico
tica e se non viene condotta correttamente può in sacchi con bocchello necessitano di sistemi
provocare notevoli danni sulla qualità del pro- di lavaggio del bocchello prima dell’effettiva
dotto finale vanificando in parte l’efficienza di chiusura ermetica del tappo in condizioni aset-
progettazione dell’intera linea di processo. A tiche, in quanto particelle solide di prodotto al
fianco delle classiche ed ormai consolidate momento della chiusura provocherebbero la
tecnologie di riempimento a caldo in vasetto o formazione di un punto di non ermeticità del
lattina e alle tecnologie asettiche in brik o sac- contenitore, per cui un possibile punto di non
chi asettici di grandi dimensioni, sul mercato asetticità. Questo problema viene evitato utiliz-
iniziano ad essere testati i primi prototipi di zando le tecnologie innovative di riempimento
riempitrici asettiche per sacchi senza bocchello di sacchi asettici senza bocchello la cui apertu-
che aprono nuove frontiere economiche in gra- ra viene sigillata con un sistema ad ultrasuoni
do di offrire soluzioni tecnologiche per l’espan- che interrompe la continuità di fibre o particelle
sione del mercato del catering e del food servi- solide disgregandole completamente in modo
ce per prodotti alimentari con pezzi, sia semila- da garantire la massima asetticità del conteni-
vorati che finiti. I punti forti di queste tecnologie tore.
sono appunto l’apertura di un nuovo mercato
per le bevande con pezzi ad elevata qualità, la
riduzione dei costi del materiale e dello stoc-
caggio in magazzino dell’imballaggio perché
senza bocchello, la possibilità di avere una
tecnologia estremamente compatta rispetto al-
le tecnologie di riempimento tradizionali e l’am-
pia versatilità di queste nuove tecnologie che
consentono il trattamento di prodotti ad elevata
acidità come succhi, polpe o cubetti di frutta,
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Food perception
New consumer demand
for mouthfeel functional drinks
by Rossana Borgese
Consumers are increasingly charmed by
mouthfeel functional drinks providing the feel-
ing of an unprocessed freshly picked fruit or
vegetable. It’s like a return to nature or to what
we sense is natural. This perception reassures
the consumer and supports their habits in drink
selection. That’s why manufacturers of food
machinery must meet to consumer’s expecta-
tions. Great foresight is however required in
the choice of the technologies to be adopted
and in Plant engineering. Creating a premium
product requires that a fresh taste be pre-
served, typified by organoleptic properties
such as flavour, savour and colour, properties
that are directly felt by consumer, together with
the wholeness and consistency of the particles
added to the drink to meet the mouthfeel ex-
pectations. Plant design
Achieving products capable of transmitting a
Characteristics of mouthfeel drinks high-quality mouthfeel starts from a properly
The products most broadly appreciated by end engineered processing line and the accurate
consumers on the international market are evaluation of using alternative technologies to
juices formulated to specific recipes. These traditional ones. This will guarantee greater ef-
contain dispersed particles of orange pulp, tan- ficiency in terms of thermal treatment and ther-
gerine or whole grapefruit juice sacs, or they mo-mechanical damage to specific natural
contain fruit dices of different sizes. The final products. Critical factors during the project
pack is usually a can, a brik or a plastic bottle. stage, are the proper choice of pumps, the re-
For the catering sector the products are simi- moval/reduction of product recirculation flow-
lar, albeit more concentrated and packaged in sheets, as well the optimization of the mixing
aseptic bags from 3 to 10 kgs in size as well as and stirring stages, also utilizing special stir-
the conventional large aseptic bags. These rers where necessary. Below are some exam-
products are usually mixed with other ingredi- ples of production processes for the aforesaid
ents to formulate new drinks or food products. drinks.
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Mixing tank
Pumping Cooling
Recirculation valve
Processing line for orange pulp properties, it utilises a highly effective mixing
based products system, and minimises the plant footprint.
The processing of orange pulp must also be
optimized to the highest degree to yield a drink
featuring the mouthfeel demanded by con-
sumers. The quality of the orange pulp much
depends on how juice is extracted and pulp
separated. The proper implementation of these
technologies permits to diversify quality while
still focusing on high quality products. Pulp can
feature high or low density.
The processing technology for high-density
pulp aseptically injected into the juice is cer-
tainly one of the most innovative solutions
available on the market today, exclusively pro-
vided by JBT. It offers many benefits: Most im-
portantly the system applies a single pasteur- Sterilizzatore Sterilizer
ization process to retain the products natural Stérilisateur Esterilizador
Juice
Refiner Pasteurization
Pulp
Storage in Macrotank 0 – 2°C
Pasteurization
Aseptic Tank
Aseptic Drums
Spoutless
Bottles Brik
bags
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Juice/puree/sirup
Mixing tank
Diced product
Traditional Alternative
sterilization sterilization
Innovative aseptic filler
(low- and high-acidity products)
Valve diameter 2’’
Cooling
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Ohmic Plant
Radiofrequency Plant
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AseptiCAL Simulated Temperatures of the Fastest Moving Particle & Its Lethality
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Pompage Refroidissement
Soupape de
recirculation
Jus
Raffineuse Pasteurisation
Pulpe
Stockage en Macrotank 0 – 2°C
Pasteurisation
Réservoir
aseptique
Remplisseuse aseptique
traditionnelle
Pasteurisation
Fûts aseptiques
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Préparation jus/puré/sirop
Reservoir de mélange
Produit en cubes
Stérilisation Stérilisation
traditionnelle alternative
Remplisseuse aseptique innovatrice
(produits faible et haute acidité)
Vanne diamètre 2’’
Refroidissement
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Scambiatore ohmico
Ohmic heat exchanger
Echangeur ohmique
Intercambiador óhmico
Installation ohmique
Installation à radiofréquences
Modélisation du calcul de l’effet stérilisant
Le transformateur tend souvent à surestimer sant appliqué, modélisant hors-ligne les traite-
l’effet stérilisant appliqué à un produit, à fin ments à appliquer aux produits en morceaux,
d’assurer au consommateur la sûreté micro- pour garantir l’obtention de l’effet désiré au
biologique avec un marge considérable. Pour coeur du cube. Le programme hors-ligne arrive
cette raison, des programmes ont été créés à modéliser plusieurs géométries de particules
pour l’aider à bien mettre en place les traite- alimentaires en calculant le cas le plus défavo-
ments thermiques. Ces instruments consistent rable et en estimant de forme prévisionnelle la
en logiciel de calcul qui, outre à la modélisa- longueur correcte du tube de stationnement à
tion en ligne du traitement thermique de pro- fin d’obtenir l’effet de stérilisation prévu. Ces
duits liquides pendant l’opération de pasteuri- programmes ont obtenu l’agrément de la Food
sation ou stérilisation, calculent l’effet stérili- and Drug Administration.
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AseptiCAL Simulated Temperatures of the Fastest Moving Particle & Its Lethality
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Bombeado Enfriado
Válvula de recirculación
Zumo
Refinador Pasteurización
Pulpa Almacenado en
Tanque Macro 0– 2°C
Pulpa de alta densidad Pulpa de baja densidad
Pasteurización
Tanque
aséptico
Llenadora aséptica tradicional
Pasteurización
Tanques asépticos
Bolsas sin
Botellas Brik
espita
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Estrazione polpa di arancio Polpa di arancio ad elevata intensità Polpa di arancio in fusti
Orange pulp extraction High-density orange pulp Orange pulp in drum
Extraction pulpe d’orange Pulpe d’orange haute densité Pulpe d’orange en fûts
Extracción pulpa de naranja Pulpa de naranja alta densidad Pulpa de naranja en tambores
Tanque de mezclado
Producto en cubitos
Esterilización Esterilización
tradicional alternativa
Llenadora aséptica innovativa
(productos a baja y alta acidez)
Válvula de 2’’ de diámetro
Enfriado
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teras de fruta en cuanto en grado de calentar el producto bifásico de manera simultánea y unifor-
me reduciendo considerablemente el tratamiento térmico aplicado al mismo tiempo, favoreciendo
el mantenimiento de las propiedades sensoriales y nutricionales, además de aquellas de texturas
originales que están unidas al daño termo-mecánico que el producto sufre. Se reducen conside-
rablemente la superficie de intercambio térmico y el consiguiente riesgo de precipitación y de
quemadura para estos productos particularmente sensibles a los problemas citados. Además es-
tas tecnologías resultan particularmente eficientes por su flexibilidad en cuanto es posible tratar
productos bifásicos diversamente formulados y con conductibilidad eléctrica muy diferentes entre
ellos, además que por la posibilidad de incrementar sin problemas particulares la capacidad y la
potencia de la planta agregando secciones modulares. Seguramente estas tecnologías alternati-
vas a las convencionales tienen la desventaja de un elevado costo de inversión inicial que es de
todas maneras amortizado en poco tiempo gracias al hecho que el usuario final o transformador,
por ejemplo de preparados para yogurt, está dispuesto a pagar un costo extra por productos que
tengan estas características.
Planta óhmica
Planta de radiofrecuencias
Modelización del cálculo del efecto esterilizador
A menudo el transformador tiende a sobre estimar el efecto esterilizante aplicado a un producto
de manera de garantizar con mucho margen la seguridad microbiológica para el consumidor. Por
este motivo han sido creados programas para ayudarlo a aplicar correctamente los tratamientos
térmicos. Estos instrumentos consisten en un software de cálculo que además de modelar en lí-
nea el tratamiento térmico de productos líquidos durante la operación de pasteurización o esteri-
lización calculando el efecto esterilizante aplicado, modeliza off-line los tratamientos a aplicar so-
bre productos en pedazos, para garantizar el alcance del efecto deseado al corazón del cubito.
El programa off-line logra modelizar diferentes geometrías de partículas alimenticias calculando
el caso menos favorecido y estimando de manera previsional el largo correcto del tubo de para-
da para obtener el efecto esterilizante previsto. Estos programas tienen la aprobación de la Food
and Drug Administration.
73
borgese ok spa 5-10-2009 10:22 Pagina 69
AseptiCAL Simulated Temperatures of the Fastest Moving Particle & Its Lethality
74
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