Books by Giovanni Turelli
Giappichelli Editore, 2020
Nello ius fetiale si incontrano e incrociano le forme del diritto arcaico e della religione, con ... more Nello ius fetiale si incontrano e incrociano le forme del diritto arcaico e della religione, con l’impiego di strumenti da sempre affascinanti come il giuramento; vi si ritrova il fenomeno bellico – considerato in particolare dal punto di vista delle forme (del diritto, della religione, del rito) deputate a indirizzarlo e controllarlo –, con l’inevitabile apertura sul tema del bellum iustum e di riflesso su quello, moderno, della ‘guerra giusta’. Sullo sfondo, l’intreccio è con la tematica del c.d. ‘diritto internazionale antico’ – base per le riflessioni sulla nascita del diritto internazionale in età moderna –, ma anche con quella delle forme della diplomazia e in definitiva del ruolo delle grandi famiglie e delle loro relazioni sociali, economiche, politiche nel Mediterraneo. Un insieme di tematiche di varia natura, che hanno poco o nulla a che fare con lo ius fetiale in senso proprio, ma trovano in esso quasi un punto di riferimento archetipico. Il presente volume non pretende di dissipare le nebbie che circondano questo corpus normativo; punta, piuttosto, a raccoglierne alcuni frammenti, tentando di collocarli e leggerli alla luce della storia del diritto.
Giappichelli Editore, 2020
Opera in OPEN ACCESS al link indicato.
Le dinamiche che presiedono alla sostituzione di una part... more Opera in OPEN ACCESS al link indicato.
Le dinamiche che presiedono alla sostituzione di una parte o del giudice, a processo già incardinato, hanno formato oggetto di attenzione ripetuta, benché non assidua, nella dottrina degli ultimi secoli. Translatio iudicii e mutatio iudicis hanno suscitato interesse soprattutto a proposito delle conseguenze che un intervento di sostituzione – di una parte o del giudice – avrebbe prodotto nel contesto del processo formulare, dove la litis contestatio svolge il ruolo di spartiacque, superato il quale il processo è ‘cristallizzato’ e non sono più ammissibili modificazioni. Un secondo punto di attenzione per gli studiosi è costituito dall’individuazione del rapporto tra le due figure giuridiche, al fine di indagare, in particolare, se la mutatio iudicis fosse una specie entro la categoria della translatio iudicii o non piuttosto figura di diversa natura e struttura. Intorno a questi problemi si svolge la presente ricerca, nel tentativo di offrire una nuova chiave di lettura.
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ABSTRACT
This study focuses on fetial priests’s college in the Roman Law. A lot of scho... more ""* * *
ABSTRACT
This study focuses on fetial priests’s college in the Roman Law. A lot of scholars are interested in historical, political and diplomatic aspects and they describe the fetial priests as repository of the ius fetiale, substituted by senatorial legati after Rome transmarine expansion. In this historical period (3rd century B.C.), the juridical forms of the ius fetiale would have been abandoned and recovered later, between the 2nd and the 1st century B.C. by the antiquarians and the annalists, but mainly with propaganda aims (ch. I).
However, sources allow to think something different. First of all, it is important to take a historical-legal point of view. The ancient rituals (foedus, war declaration, deditio) describe the fetials as priests expert in legal procedures, excluding every role in defining their contents: they do not have any political and decision-making role (ch. II). The analysis of embassies which counted the presence of both legati and fetials, together or in different moments, shows the clear distinction among their own competences (ch. III). Furthermore, the exegesis of priest documents related to their consulting, provided to the Senate at the beginning of the 2nd century B.C., reveals that the fetials continued to carry on a delicate and important jurisprudencial activity for the city (ch. IV). The descriptions of the fetials made by some authors, during the 1st century above all, confirm their role as jurists, distinct from the diplomatic policy, and the survival of the ius fetiale, even if adapted to the new requests of roman imperialism (ch. V).""
Reviews: E. Stolfi in SDHI 79 (2013), 1320-1332; G. Stouder in Bryn Mawr Class. Rev. 2013.09.62, online; F. Tuccillo, Sui feziali e il "ius fetiale", in Index 41 (2013), 228-235; F. Vallocchia in IVRA 61 (2013), 409-412.
Papers by Giovanni Turelli
AUPA, Dec 2024
The contribution addresses the quaestio related to the definition of the expressions domum ducere... more The contribution addresses the quaestio related to the definition of the expressions domum ducere and suo usu ducere in order to understand the meaning of a provision of a lex censoria of the portus Siciliae. Alfenus focuses above all on the second expression, to define the category of servi usus sui causa parati. His starting point is a jurisprudential precedent on the matter of argentum usus sui causa paratum. The solution proposed by the jurist offers an interesting example of constructing a criterion for identifying a new legal category.
INTORNO A MINERVA Il contatto culturale fra mondo antico e contemporaneità Atti dell’Incontro di Studi Confini Breno (BS), 14-15 ottobre 2023, Oct 2024
Tale principio è appunto l'illimitato. Esso appare come principio negativo e dissolvente, perché ... more Tale principio è appunto l'illimitato. Esso appare come principio negativo e dissolvente, perché ostacolare l'ordine imposto dal limite significa evidentemente ricondurre la realtà a uno stato informe e disorganizzato, ove ogni cosa perde la sua riconoscibilità come ente concreto e gli eventi appaiono slegati, imprevedibili e suscettibili di un'evoluzione priva di logica. Tale stato è tuttavia la necessaria premessa per l'intervento successivo del limite, che in ogni momento corregge la situazione di indefinita potenzialità implicita nell'illimitato e impone agli eventi uno sviluppo razionale". (ZELLINI 1980, p. 15) 1 Lo scritto, pur rielaborando il testo della comunicazione orale, ne mantiene il tono colloquiale e divulgativo. Apparato di note e bibliografia sono ridotti all'essenziale. 2 Cfr. il classico WISSOWA 1912, pp. 136 ss. In tempi recenti lo studio più articolato e completo è quello di DE SANCTIS 2015.
Rivista di Diritto processuale, 2023
A partire da un passaggio del "Sistema di diritto processuale civile" sul principio di fungibilit... more A partire da un passaggio del "Sistema di diritto processuale civile" sul principio di fungibilità del collegio giudicante, il contributo muove alla ricerca di rimandi, ispirazioni, riferimenti culturali, compiendo un’indagine sul percorso intellettuale di Carnelutti, che è al contempo – e in prospettiva – una riflessione sul metodo di lavoro e sul contributo scientifico dei giuristi e della giurisprudenza.
Teoria e Storia del Diritto Privato (https://www.teoriaestoriadeldirittoprivato.com), 2021
Per un'archeologia del comodato Dalla 'essenziale gratuità' dell'art. 1803 cod. civ. al 'gratia d... more Per un'archeologia del comodato Dalla 'essenziale gratuità' dell'art. 1803 cod. civ. al 'gratia deberi' di Cic. fin. 2.35.117
Rivista di Diritto Romano (https://www.ledonline.it/rivistadirittoromano/), Dec 2021
The term translatio is widely employed in the Roman lexicon. In particular, in the field of rheto... more The term translatio is widely employed in the Roman lexicon. In particular, in the field of rhetoric he defines many conceptual tools. Among them, the constitutio translativa, which is a status causae used to «transfer» onto others the claims of the opposite party. At the same time, in the field of private trial, translatio qualifies a technical tool to replace a party (translatio iudicii) or the judge (mutatio iudicis) after the litis contestatio. Most scholars believe that the use of the same term in different fields indicates nothing but a homonymy and that there are no substantial connections. The purpose of this contribution is to weigh this theory and verify its validity.
A. Sciumè - E. Fusar Poli, «Afferrare... l'inafferrabile». I giuristi e il diritto della nuova economia industriale fra Otto e Novecento, MIlano, 2013
in A.Saccoccio - S.Cacace, Europa e America Latina. Due continenti, un solo diritto., 2020
SOMMARIO: I. Una formazione graduale e stratificata.-II. Due esempi.-II.1. La persona giuridica.-... more SOMMARIO: I. Una formazione graduale e stratificata.-II. Due esempi.-II.1. La persona giuridica.-II.2. Le cose incorporali.-III. Le Notas e l'Advertencia.-IV. Conclusioni. I. Una formazione graduale e stratificata Delimitare il perimetro di una riflessione su tematiche così vaste, quali il 'modello sistematico' e la 'sensibilità storica', all'arco biologico e all'esperienza scientifica di un singolo studioso, non necessariamente semplifica il compito, quando-come nel caso di specie-si concentri lo sguardo sul grande giurista argentino Dalmacio Vélez Sarsfield 1. Un giurista la cui opera ha segnato una tappa fondamentale all'interno del movimento codificatorio in America Latina 2. Uno studioso che, se anche forse non fu «ammirevole per profondità di pensiero e ampiezza di vedute» come il suo modello e punto di riferimento, il brasiliano Teixeira de Freitas, ebbe senso pratico e avvedutezza politica in larga misura, tali da consentirgli non solo di portare a termine il progetto, ma altresì di vederlo convertito in legge 3. Un ruolo chiave nella costruzione di una personalità tanto poliedrica ha avuto senza dubbio la formazione culturale, che in Vélez Sarsfield fu, oltre che vasta, progressiva e stratificata nel tempo 4. Vi ebbe parte lo studio del di
REVUE INTERNATIONALE DES DROITS DE L'ANTIQUITÉ, 2020
Jean-François Gerkens Dans l'éditorial de la RIDA 64, nous déplorions la disparition de Joseph Mé... more Jean-François Gerkens Dans l'éditorial de la RIDA 64, nous déplorions la disparition de Joseph Mélèze-Modrzejewski, membre de notre comité de rédaction. Avec le décès de Hans Ankum, c'est un nouveau membre de notre comité de rédaction qui est venu à manquer. Il y était entré pour le numéro 36 (1989), il y a donc environ 30 ans, en même temps que Giovanni Pugliese. Hans Ankum a fait l'objet d'une commémoration lors de l'assemblée générale de la SIHDA d'Édimbourg, ainsi que lors d'une rencontre du « Forum romanum », société savante qu'il avait fondée au sein de son Université d'Amsterdam. Lors de cette réunion du 18 octobre 2019, Eric Pool a évoqué « le maître et ami Hans Ankum », Laurens Winkel « le romaniste », Edgar du Perron le « professeur de l'Université d'Amsterdam » et l'auteur de ces mots, « Hans Ankum et la SIHDA ». La RIDA commémorera Hans Ankum dans son prochain numéro. Au demeurant, le présent numéro commémore, comme annoncé, Joseph Mélèze-Modrzejewski sous la plume de Jakub Urbanik. Il rend également hommage à Berthold Kupisch à l'initiative de Jeroen Chorus. Enfin, le premier article du présent numéro constitue l'élaboration du texte de la conférence introductive à la session internationale de la SIHDA de Bologne. Pascal Pichonnaz l'avait prononcée le 12 septembre 2017,en ouverture de la session internationale dont la chronique est parue dans le numéro précédent de la RIDA. Le présent numéro contient quant à lui, la chronique de la SIHDA de Cracovie de 2018. Au titre des nouveautés éditoriales, la rédaction de la RIDA a décidé de publier-dans le futur et en plus de la revue-des monographies sous forme de « Horssérie la RIDA ». Nous espérons que l'initiative trouvera également son lectorat. Excellente lecture à toutes et tous ! Chaudfontaine, le 11 novembre 2019. Jean-François Gerkens Revue Internationale des Droits de l'Antiquité 65 (2018)
SDHI, 2019
The study deals with Alfenus' passage, 6 dig. D.5.1.76, L 23, in order to understand the nature o... more The study deals with Alfenus' passage, 6 dig. D.5.1.76, L 23, in order to understand the nature of the juridical starting point and the meaning of the long philosophical argumentation, as well as the relationship between these two components. It starts from an analysis of the syntactic structure of the text, aimed to grab elements of unity and consistency between the legal and the rhetorical plans. Then, the research delves in general into the juridical topic of the judge replacement, finally focusing the attention on the solution concretely proposed by Alfenus, in order to evaluate his conceptual tools.
Roma e America. Diritto romano comune, 39/2018, 2019
El artículo analiza las influencias del derecho romano y de la tradición roma- nística en el p... more El artículo analiza las influencias del derecho romano y de la tradición roma- nística en el pensamiento de Dalmacio Vélez Sársfield, concentrándose en particular, y a título ejemplificativo, en la elaboración de la noción de persona jurídica en las Notas al Código civil.
Sistema giuridico latinoamericano. Atti Summer School (Brescia, 9-13 luglio 2018), 2019
La decisione, presa all'unanimità dal Consiglio di Dipartimento, è stata indotta da una serie di ... more La decisione, presa all'unanimità dal Consiglio di Dipartimento, è stata indotta da una serie di ragioni. Innanzitutto si è inteso istituire la Direzione scientifica permanente, composta dal Direttore pro tempore del Dipartimento medesimo, che ne assume la Presidenza, e tre professori ordinari afferenti al Dipartimento, e da questo eletti nel rispetto delle tre aree (storico-filosofica, privatistica e pubblicistica) nelle quali possono essere organizzate le positiones studii in ambito giuridico. La Direzione, che, in questa prima composizione, vede, oltre alla mia persona, i Proff. Fabio Addis, Chiara Minelli e Alberto Sciumé, rimarrà in carica un triennio, garantendo così, attraverso la rotazione, la partecipazione ad esso del più ampio numero possibile di professori del Dipartimento. Inoltre, allo scopo di adeguare la Collana ai più moderni standard editoriali, si è altresì deciso di istituire un Comitato editoriale permanente, composto da cinque professori ordinari per ogni SSD presente nel Dipartimento, appartenenti a diversi Atenei italiani e individuati in base alle loro particolari e riconosciute competenze scientifiche: l'elenco completo e aggiornato è riportato all'inizio di ogni volume. Tra costoro, nominati tutti formalmente con disposizione del Direttore, la Direzione scientifica provvederà a sorteggiare i due (tre in caso di pareri discordanti) revisori incaricati di volta in volta di esprimere parere favorevole alla pubblicazione del volume proposto. I pareri firmati, emessi nel rispetto della procedura del cd. double blind, saranno conservati a cura della Direzione scientifica. La Collana intende così rilanciarsi come ambito privilegiato di crescita e divulgazione scientifica, proponendosi agli studiosi più giovani come sede istituzionale adeguata per affacciarsi, con pieno e riconosciuto merito, al mondo accademico, e a quelli meno giovani come strumento nobile non solo per curare la trasmissione del sapere giuridico, ma altresì proficuamente innestarsi nel dibattito giuridico italiano, europeo e mondiale, grazie alle nuove possibilità di partnerschip con editori stranieri offerte dall'editore Giappichelli. Ringrazio tutti coloro che hanno accettato di partecipare a questa nuova avventura.
The Encyclopedia of Ancient History (eds. R. S. Bagnall, K. Brodersen, C. B. Champion, A. Erskine and S. R. Huebner), 2018
This entry provides an overview of the life of P. Alfenus Varus and his importance in the develop... more This entry provides an overview of the life of P. Alfenus Varus and his importance in the development of Roman private law. It places Alfenus in the context of the last century of the Roman Republic, especially, insofar as possible, contemporary intellectual developments.
Humanitas, 2018
The paper starts from a line by Dante and offers some remarks about the relationship among law, e... more The paper starts from a line by Dante and offers some remarks about the relationship among law, ethics and desire. The latter is considered as the symbol of the individuals’ leanings to satisfy their own will, even at the cost of violating the rights of the others human beings. In this context it is not possible to ignore the doctrine of natural law and, in particular, its importance for the juridical scholarship, both in the past (Roman law) and at the present time (the debate involving the constitutional law scholars on the pluralism of values and the principles of law).
Roma e America. Diritto romano comune, 2016
La partizione res corporales/res incorporales elaborata dal giurista Gaio (II sec. d.C.) ha avuto... more La partizione res corporales/res incorporales elaborata dal giurista Gaio (II sec. d.C.) ha avuto una lunga fortuna nel corso dei secoli, giungendo fino alle codificazioni moderne. Nel presente contributo si prende in esame il modo in cui, nell’esperienza giuridica latinoamericana – in particolare nel pensiero di Dalmacio Vélez Sársfield –, tale partizione abbia offerto spunti di riflessione per la costruzione della classificazione delle ‘cose’ nella codificazione argentina, dal Código civil velezano all’attuale Código civil y comercial de la Nación.
Jus, ars, philosophia et historia. Festschrift für Johannes Strangas zum 70. Geburtstag, hg. von D. CHARALAMBIS – C. PAPACHARALAMBOUS, Nomos-Sakkoulas, 2017
Press 1939), 261, lo colloca tra i nomi nuovi nella «folla indistinta e male assortita» che fu co... more Press 1939), 261, lo colloca tra i nomi nuovi nella «folla indistinta e male assortita» che fu con Ottaviano fin dal principio. Questi lo inviò come legato nella Gallia Cisalpina (dopo l'allontanamento di Asinio Pollione, in seguito alla resa degli antoniani a Perugia) con l'incarico di spartire le terre tra i veterani: compito che svolse non senza sollevare pesanti critiche, che forse spiegano i riferimenti non del tutto positivi di Virgilio e di Orazio [cfr. M.
Religione e diritto. La cogenza del rito, ed. S. Randazzo, Libellula Edizioni, 2014
The study focuses on the intertwine between religion and law in Rome from the perspective of the ... more The study focuses on the intertwine between religion and law in Rome from the perspective of the ius fetiale, a system of rules influenced by the traces of the period during which the categories of ‘juridic’ and ‘religious’ were not conceptually separate yet and these two aspects merged together. The outcomes are interesting because, from a different viewpoint, they confirm the absolute discrepancy between the present idea of religion and the Roman one. The ‘religion at Rome’ – according to the fortunate expression of John Scheid – is far removed from our idea of religion: Roman religion is completely public, strongly ritualistic, cultic, binding more to the ‘orthopraxis’ than to the orthodoxy, highly ‘political’. Ius fetiale procedures seem to present, at least partly, the features of the Roman religion and, therefore, they confirm the thesis formulated by Scheid and, before, by Dumézil. This work takes its cue from two sources that define the ius fetiale as religio (Cic. rep. 2.17.31, Liv. 1.32.5) and investigates the meaning of ‘religion’ from this distinctive perspective. Then the study looks at some religious aspects of the chief forms (Liv. 1.24.7-9; 1.32.6-7, 10). Meanwhile, setting rightly the meaning of religion allows both a revaluation of some priestly documents concerning changes of the fetial declaration of war (Liv. 31.8.3; 36.3.7-12) and also an observation about scholars who consider the ius fetiale as propaganda, essentially for its acquiescence to Roman imperialism, and the ritual forms as useless and worthless frills.
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Books by Giovanni Turelli
Le dinamiche che presiedono alla sostituzione di una parte o del giudice, a processo già incardinato, hanno formato oggetto di attenzione ripetuta, benché non assidua, nella dottrina degli ultimi secoli. Translatio iudicii e mutatio iudicis hanno suscitato interesse soprattutto a proposito delle conseguenze che un intervento di sostituzione – di una parte o del giudice – avrebbe prodotto nel contesto del processo formulare, dove la litis contestatio svolge il ruolo di spartiacque, superato il quale il processo è ‘cristallizzato’ e non sono più ammissibili modificazioni. Un secondo punto di attenzione per gli studiosi è costituito dall’individuazione del rapporto tra le due figure giuridiche, al fine di indagare, in particolare, se la mutatio iudicis fosse una specie entro la categoria della translatio iudicii o non piuttosto figura di diversa natura e struttura. Intorno a questi problemi si svolge la presente ricerca, nel tentativo di offrire una nuova chiave di lettura.
ABSTRACT
This study focuses on fetial priests’s college in the Roman Law. A lot of scholars are interested in historical, political and diplomatic aspects and they describe the fetial priests as repository of the ius fetiale, substituted by senatorial legati after Rome transmarine expansion. In this historical period (3rd century B.C.), the juridical forms of the ius fetiale would have been abandoned and recovered later, between the 2nd and the 1st century B.C. by the antiquarians and the annalists, but mainly with propaganda aims (ch. I).
However, sources allow to think something different. First of all, it is important to take a historical-legal point of view. The ancient rituals (foedus, war declaration, deditio) describe the fetials as priests expert in legal procedures, excluding every role in defining their contents: they do not have any political and decision-making role (ch. II). The analysis of embassies which counted the presence of both legati and fetials, together or in different moments, shows the clear distinction among their own competences (ch. III). Furthermore, the exegesis of priest documents related to their consulting, provided to the Senate at the beginning of the 2nd century B.C., reveals that the fetials continued to carry on a delicate and important jurisprudencial activity for the city (ch. IV). The descriptions of the fetials made by some authors, during the 1st century above all, confirm their role as jurists, distinct from the diplomatic policy, and the survival of the ius fetiale, even if adapted to the new requests of roman imperialism (ch. V).""
Reviews: E. Stolfi in SDHI 79 (2013), 1320-1332; G. Stouder in Bryn Mawr Class. Rev. 2013.09.62, online; F. Tuccillo, Sui feziali e il "ius fetiale", in Index 41 (2013), 228-235; F. Vallocchia in IVRA 61 (2013), 409-412.
Papers by Giovanni Turelli
Le dinamiche che presiedono alla sostituzione di una parte o del giudice, a processo già incardinato, hanno formato oggetto di attenzione ripetuta, benché non assidua, nella dottrina degli ultimi secoli. Translatio iudicii e mutatio iudicis hanno suscitato interesse soprattutto a proposito delle conseguenze che un intervento di sostituzione – di una parte o del giudice – avrebbe prodotto nel contesto del processo formulare, dove la litis contestatio svolge il ruolo di spartiacque, superato il quale il processo è ‘cristallizzato’ e non sono più ammissibili modificazioni. Un secondo punto di attenzione per gli studiosi è costituito dall’individuazione del rapporto tra le due figure giuridiche, al fine di indagare, in particolare, se la mutatio iudicis fosse una specie entro la categoria della translatio iudicii o non piuttosto figura di diversa natura e struttura. Intorno a questi problemi si svolge la presente ricerca, nel tentativo di offrire una nuova chiave di lettura.
ABSTRACT
This study focuses on fetial priests’s college in the Roman Law. A lot of scholars are interested in historical, political and diplomatic aspects and they describe the fetial priests as repository of the ius fetiale, substituted by senatorial legati after Rome transmarine expansion. In this historical period (3rd century B.C.), the juridical forms of the ius fetiale would have been abandoned and recovered later, between the 2nd and the 1st century B.C. by the antiquarians and the annalists, but mainly with propaganda aims (ch. I).
However, sources allow to think something different. First of all, it is important to take a historical-legal point of view. The ancient rituals (foedus, war declaration, deditio) describe the fetials as priests expert in legal procedures, excluding every role in defining their contents: they do not have any political and decision-making role (ch. II). The analysis of embassies which counted the presence of both legati and fetials, together or in different moments, shows the clear distinction among their own competences (ch. III). Furthermore, the exegesis of priest documents related to their consulting, provided to the Senate at the beginning of the 2nd century B.C., reveals that the fetials continued to carry on a delicate and important jurisprudencial activity for the city (ch. IV). The descriptions of the fetials made by some authors, during the 1st century above all, confirm their role as jurists, distinct from the diplomatic policy, and the survival of the ius fetiale, even if adapted to the new requests of roman imperialism (ch. V).""
Reviews: E. Stolfi in SDHI 79 (2013), 1320-1332; G. Stouder in Bryn Mawr Class. Rev. 2013.09.62, online; F. Tuccillo, Sui feziali e il "ius fetiale", in Index 41 (2013), 228-235; F. Vallocchia in IVRA 61 (2013), 409-412.