Books by Corrado Confalonieri
Carocci, 2022
Forma alle origini della letteratura occidentale, l’epica è sempre stata teorizzata in contrasto ... more Forma alle origini della letteratura occidentale, l’epica è sempre stata teorizzata in contrasto con altri generi letterari, quelli che l’avrebbero perfezionata (come la tragedia secondo Aristotele) o che ne avrebbero in parte preso il posto, dal romanzo cavalleresco al romanzo moderno, il novel. Il volume riattraversa criticamente queste diverse fasi di teorizzazione – la poetica di Aristotele e quella di Orazio, le poetiche cinquecentesche, la filosofia di Hegel e le successive teorie dei generi letterari – per mettere in luce i motivi che ancora ostacolano la possibilità di vedere le ambiguità formali e ideologiche dell’azione eroica e dei testi che nel tempo hanno provato a raccontarla. Punto di riferimento teorico e interpretativo è la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, poema di cui viene presentata una lettura innovativa che supera la tradizionale dicotomia tra unità epica e varietà romanzesca dimostrando come l’unità sia un desiderio più che un risultato: un desiderio che la componente epica consente di esprimere ma che è questa stessa componente – e non quella romanzesca che pure apparentemente vi si oppone – a impedire di soddisfare.
Loffredo, 2022
“Queste spaziose loggie”. Architettura e poetica nella tragedia italiana del Cinquecento propone ... more “Queste spaziose loggie”. Architettura e poetica nella tragedia italiana del Cinquecento propone un’interpretazione innovativa dell’emergere delle unità di luogo e di tempo nella poetica e nel teatro del Rinascimento. Attraverso la ricostruzione di una rete di contatti tra letterati ed artisti, della circolazione di idee condivise tra la teoria dell’architettura e la poetica, delle novità introdotte nella scenografia e dei loro effetti sul pubblico, il libro dimostra come la riformulazione spaziotemporale del concetto aristotelico di unità dell’azione non sia semplicemente l’esito di una cattiva lettura della Poetica ma il segno di un nuovo modo di intendere il rapporto tra il testo teatrale e la rappresentazione.
A provarlo, oltre che l’indagine che inserisce la ricezione della Poetica di Aristotele in un contesto interdisciplinare aperto alle questioni che alla teoria della letteratura vengono dall’architettura e dalla scenografia, è l’analisi di alcune tragedie – la Sofonisba di Trissino, l’Orazia di Aretino, l’Adriana di Groto, il Re Torrismondo di Tasso –, testi che documentano, talora contro la poetica dichiarata dei loro autori, come la dimensione della rappresentazione prevalga ormai sulla centralità dell’azione prevista da Aristotele.
Capolavoro del Rinascimento italiano, divenuto presto un classico della letteratura mondiale, anc... more Capolavoro del Rinascimento italiano, divenuto presto un classico della letteratura mondiale, ancora oggi l'Orlando furioso continua a suscitare nuovi interrogativi. Il presente volume ospita i contributi degli studiosi (alcuni dei maggiori esperti del Furioso, specialisti di altre aree e giovani ricercatori) che hanno partecipato al convegno internazionale di Erlangen-Norimberga, svoltosi al termine dell'intensa stagione di studi fiorita in occasione del quinto centenario della prima edizione del poema. Il libro è diviso in due parti: la prima indaga alcune centrali questioni interpretative (come il rapporto tra finzione e realtà storica, l'ironia, il tema della saggezza o quello delle strutture genealogiche, il confronto con autori quali Luciano, Dante, Boiardo e altri, la presenza del modello teatrale, la modernità del Furioso) e propone nuove prospettive di lettura; la seconda esplora percorsi che si snodano in ambiti diversi (letterario, critico, figurativo e musicale) e in vari Paesi europei, attraversando la ricchissima storia delle «letture» (dalla ricezione letteraria, critica o ludica nel Rinascimento alla ricodifica operistica, dalla pittura sette e ottocentesca alle letture di Stendhal e dei romantici tedeschi, fino a disamine sull'ottava e sulle recitazioni orali) di questo inesauribile poema.
Ludovico Ariostos Orlando furioso zeigt fünfhundert Jahre nach seinem ersten Erscheinen in Ferrar... more Ludovico Ariostos Orlando furioso zeigt fünfhundert Jahre nach seinem ersten Erscheinen in Ferrara am 22. April 1516 in seiner Geschichte und intensiven Rezeption in den kulturellen Traditionen Europas und der übrigen Welt auch heute noch eine zeitlose Vitalität, regt weiterhin unsere Imagination an und wirkt dank seiner unerschöpflichen Komplexität und Tiefe immer neue Fragen auf.
Dieser Sammelband gibt ausgewiesenen Wissenschaftlern wie jüngeren Forschern
aus verschiedenen Ländern ein Forum: Achtzehn internationale Studien (in deutscher,
italienischer, englischer und französischer Sprache) untersuchen Aspekte der Textinterpretation des Orlando furioso (Teil I) und seiner Rezeption in Literatur, kritischer Debatte und der Bildenden Kunst, im 16. Jahrhundert ebenso wie in den folgenden Jahrhunderten (Teil II).
Dopo cinquecento anni di storia e di intensa ricezione nelle tradizioni culturali europee
e di tutto il mondo, l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto, apparso per la prima volta a
Ferrara il 22 aprile del 1516, mostra ancora oggi una sorprendente vitalità, continuando a sollecitare la nostra immaginazione e sollevando interrogativi sempre nuovi, grazie alla sua inesauribile complessità e profondità.
Questa raccolta di contributi dà voce a studiosi più esperti e a giovani ricercatori provenienti da vari Paesi. Attraverso diciotto studi in varie lingue (italiano, tedesco, inglese e francese), vengono indagati aspetti dell'interpretazione del testo (parte prima) e della sua ricezione nella letteratura, nel dibattito critico e nelle arti fi gurative, sia durante il Cinquecento, sia nei secoli successivi (parte seconda).
A cura di Jo Ann Cavallo e Corrado Confalonieri EDIZIONI UNICOPLI ATLANTE -Autori, generi e perco... more A cura di Jo Ann Cavallo e Corrado Confalonieri EDIZIONI UNICOPLI ATLANTE -Autori, generi e percorsi della letteratura italiana I grandi classici e i generi della letteratura italiana antologizzati e commentati in volumi sintetici. Proposte di lettura sul canone della tradizione e percorsi innovativi su temi e questioni trasversali. Introduzioni chiare al repertorio della nostra cultura. Una mappa aggiornata degli studi letterari, disegnata nel corpo vivo dei testi.
Papers by Corrado Confalonieri
Il Mauriziano, labirinto della memoria. Immagini e parole per la casa dell'Ariosto, a cura di Maria Montanari, Parma, Step, 2024, pp. 207-211, 2024
"L'Ariosto e Reggio, il suo 'natio nido", Reggio Emilia, Deputazione di Storia Patria, 2024, pp. ... more "L'Ariosto e Reggio, il suo 'natio nido", Reggio Emilia, Deputazione di Storia Patria, 2024, pp. 13-23.
Scenari del conflitto (Atti del XXV Congresso AdI - Foggia, 15-17 settembre 2022), a cura di S. Valerio, A.R. Daniele, G.A. Palumbo, 2024
L’intervento si propone di mostrare come l’adattamento dei testi gaddiani compiuto da Gifuni per ... more L’intervento si propone di mostrare come l’adattamento dei testi gaddiani compiuto da Gifuni per lo spettacolo L’ingegner
Gadda va alla guerra costruisca un rapporto non scontato di causa-effetto tra la «ferita originaria» (così Gifuni) testimoniata
dai diari giovanili e gli esiti stilistici e speculativi di Eros e Priapo. Sulla base di questa interpretazione teatrale, l’opera di
Gadda rivela un valore più apertamente storico-politico: tenendo conto del fatto che Gifuni non aggiunge alcuna parola ma
piuttosto agisce per selezione e sottrazione, viene messa in luce non solo la capacità dell’opera di Gadda di adattarsi con facilità
all’ultima fase del cosiddetto ‘ventennio berlusconiano’ in cui lo spettacolo è stato pensato, ma anche la possibilità di leggervi una
filosofia della storia che trascende l’attacco a un singolo bersaglio (Mussolini prima, Berlusconi poi) e contesta la funzione
dell’individuo cosmico-storico per smuovere il processo della storia dalla «gora del divenire».
Studi Culturali, 2024
Knowing and Believing: The Flood of the Po River in History, Literature, and Popular Culture
In ... more Knowing and Believing: The Flood of the Po River in History, Literature, and Popular Culture
In the current debate on climate change, several scholars and authors have underlined the importance of literature and fiction for a shift from knowing to believing what scientists agree is real in order to motivate action. Still, knowing and believing imply non-identical relations to reality, thus raising the question of what is «real» or «true» from two different standpoints. By focusing on the case of the floods of the Po River, the article deals with the representation of reality in literature (with examples taken from Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Riccardo Bacchelli, and Sonia Aggio among others) and its ambiguity between the two poles of knowing and believing. This ambiguity, it is claimed, reaffirms the importance of the role that literature can play for bridging the gap between knowledge and belief, but it also opens the possibility of giving voice simultaneously to contradictory meanings of what is «real».
Giornale Storico della Letteratura Italiana, 2024
Il «Giornale storico della letteratura italiana», fondato nel 1883 da Arturo Graf, Francesco Nova... more Il «Giornale storico della letteratura italiana», fondato nel 1883 da Arturo Graf, Francesco Novati e Rodolfo Renier, e da allora pubblicato a Torino dalla Loescher, è punto di riferimento per gli studi di Italianistica. È presente nelle più importanti biblioteche internazionali ed è sempre valutato al livello più alto nelle classifiche delle riviste umanistiche. Si avvale della consulenza di lettori anonimi (peer review) per la valutazione dei contributi proposti per la pubblicazione. Contributi proposti per la pubblicazione e libri da recensire debbono essere inviati a: «Giornale storico della letteratura italiana» Loescher Editore, via Vittorio Amedeo II,
Griseldaonline, 2023
Starting from the discussion between Gabriele Pedullà and Carlo Ginzburg that followed the public... more Starting from the discussion between Gabriele Pedullà and Carlo Ginzburg that followed the publication of Ginzburg's Nevertheless: Machiavelli, Pascal (2018), the article proposes a re-reading of Machiavelli, the rule and the exception (2003), the essay that sparked the research later merged into the volume and now constituting its first chapter. The analysis brings out a contradiction between, on the one hand, the theoretical-methodological underpinnings that Ginzburg has always defended against the so-called postmodern skepticism and, on the other hand, a way of proceeding that on the contrary takes implicitly advantage of principles one finds in texts by authors whose work Ginzburg has often criticized, such as, for instance, Jacques Derrida. The article focuses especially on the notions of 'context' and 'specific context', notions which Ginzburg used to reply to Pedullà's objections, but that are both deconstructed-with procedures that are surprisingly similar to those indicated by Derrida himself in Signature Event Context (1972)- precisely in his own essay.
Finzioni. Rivista di teoria critica e letteratura italiana contemporanea, 5.3, 2023, pp. 13-31, 2023
The article aims at offering a new interpretation of some photographs of Luigi Ghirri’s Il profil... more The article aims at offering a new interpretation of some photographs of Luigi Ghirri’s Il profilo delle nuvole. Once separated from the linear sequence in which they are arranged in the book and recomposed in a panel inspired by Aby Warburg’s Bilderatlas Mnemosyne, these images reveal a hidden genealogy that, taking into account both Luigi Ghirri’s suggestions and readings of his work by Marco Belpoliti and Gianni Celati, traces the figure of the columns back to 15th-and 16th-century motifs, in particular to the columns of Hercules in the Age of Discovery. It is then possible to create a connection between Il profilo delle nuvole and a text which is apparently distant from it, namely Ludovico Ariosto’s Orlando Furioso, a poem that just like Ghirri’s photo-text feature two crucial elements of landscape in the Po Valley such as the columns and the embankment. By establishing what Carlo Ginzburg would call an intentionally anachronistic and asymmetric dialogue between these texts, a new hypothesis is made aboutLuigi Ghirri’s understanding of the relationship between the columns and the embankments, a relationship that is entrusted with the task of showing that it is possible to take care of reality by taking care of its representation.
L’articolo intende proporre una nuova interpretazione di alcune fotografie del Profilo delle nuvoledi Luigi Ghirri. Separate dalla sequenza lineare in cui sono sistemate nel libro e ricomposte in una tavola che le inserisce in una più ampia rete di relazioni ispirandosi all’atlante Mnemosynedi Aby Warburg, queste immagini rivelano una genealogia nascosta che, rispettando ma sviluppando sia i modelli riconosciuti dall’autore che le indicazioni di alcuni dei suoi maggiori interpreti (Marco Belpoliti e Gianni Celati), ricollega la figura delle colonne a motivi di origine quattro-cinquecentesca e in particolare alle colonne d’Ercole. Viene così a istituirsi un dialogo a distanza tra testi che prevedono la compresenza di due elementi decisivi del paesaggio intorno al Po quali le colonne e l’argine: il Profilo delle nuvole di Ghirri, appunto, e l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Da questo dialogo, le ragioni del cui anacronismo sono difese sulla base di un recente lavoro di Carlo Ginzburg, deriva la nuova ipotesi sul significato che Ghirri attribuiva al rapporto tra le colonne e l’argine, un rapporto a cuiera affidato il compito di dimostrare che è possibile prendersi cura della realtà prendendosi cura della sua rappresentazione
L'"Orlando Furioso" oltre i cinquecento anni. Nuove prospettive di lettura, a cura di Christian Rivoletti, Bologna, Il Mulino, 2022, pp. 93-110., 2022
L'"Orlando Furioso" oltre i cinquecento anni. Nuove prospettive di lettura, a cura di Christian R... more L'"Orlando Furioso" oltre i cinquecento anni. Nuove prospettive di lettura, a cura di Christian Rivoletti, Bologna, Il Mulino, 2022, pp. 93-110.
"Parole che formano. Intrecci fra letteratura nazionale e storia dell'educazione", a cura di Giulio Iacoli, Diego Varini e Carlo Varotti, Modena, Mucchi, 2022, pp. 257-272., 2022
In "Parole che formano. Intrecci fra letteratura nazionale e storia dell'educazione", a cura di G... more In "Parole che formano. Intrecci fra letteratura nazionale e storia dell'educazione", a cura di Giulio Iacoli, Diego Varini e Carlo Varotti, Modena, Mucchi, 2022, pp. 257-272.
Torre di Babele, 2022
L'articolo affronta alcune questioni sollevate dagli studiosi di Dante in occasione del settecent... more L'articolo affronta alcune questioni sollevate dagli studiosi di Dante in occasione del settecentenario della morte nel 2021, soprattutto quella del rischio legato all'eccesso di specialismo nelle ricerche e quella dell'uso ufficiale, talora nazionalistico, della figura del poeta. Al centro dell'indagine è il caso del poeta tedesco Durs Grünbein, poeta doctus che nei suoi testi in versi e in prosa ha spesso fatto riferimento all'opera di Dante. L'analisi della modalità di lettura con cui Grünbein ha nel tempo interpretato una particolare terzina dantesca (Par. XXXIII, 94-96) consente sia di discutere la possibilità di individuare al di fuori dell'Italia e della cerchia degli specialisti un approccio innovativo alla Commedia che di reimpostare il dibattito intorno al significato di questa stessa esigenza di novità avvertita dagli studiosi di Dante.
Letteratura cavalleresca italiana, III, 2021, pp. 93-102, 2021
L’articolo studia i modi in cui sono trattati i rapporti tra la natura, la magia e l’arte nell’"I... more L’articolo studia i modi in cui sono trattati i rapporti tra la natura, la magia e l’arte nell’"Inamoramento de Orlando" e nell’"Orlando furioso" e dimostra come la più accurata distinzione tra magia e arte da parte di Ariosto rispetto a Boiardo sia il risultato di un processo che si perfeziona tra la prima e la seconda edizione del Furioso, nello stesso periodo in cui furono probabilmente composti i Cinque canti. Questa differenza è interpretata come indizio di un progressivo disincantamento del mondo e utilizzata per riesaminare la questione della diversa qualità dell’ironia di Boiardo e di Ariosto e quella – collegata – della diversa rappresentazione della realtà nei loro poemi.
The article investigates Boiardo’s and Ariosto’s treatments of the relationship among nature, art, and magic in the "Inamoramento de Orlando" and in the "Orlando Furioso", showing that Ariosto’s more precise distinction between art and magic is the result of a process taking place before the second edition of the poem, when he probably composed the Cinque Canti. This difference is first interpreted as a sign of the disenchantment of the world and then used to reconsider the questions of irony and the representation of reality in Boiardo’s and Ariosto’s poems.
AOQU, 2021
L’ironia e il soprannaturale, due aspetti del Furioso collegati l’uno all’altro, sono state tra l... more L’ironia e il soprannaturale, due aspetti del Furioso collegati l’uno all’altro, sono state tra le questioni più studiate dalla critica ariostesca degli ultimi anni. Una delle tesi che è stata proposta riguarda l’«insegretimento» dell’ironia nel Cinquecento. Più o meno consapevolmente rimossa dai primi lettori del Furioso, l’ironia sarebbe stata riscoperta e valorizzata solo diversi secoli dopo, mettendo noi lettori di oggi in una posizione migliore per apprezzare i procedimenti attraverso cui il Furioso raggiunge i suoi effetti ironici e il particolare statuto del soprannaturale che caratterizza il poema, per capire quindi ciò che c’è di “ariostesco” in Ariosto. Il presente contributo riesamina il problema della specificità dell’Orlando furioso sia dal punto di vista delle caratteristiche testuali sia da quello del modo in cui sono state notate nel tempo e si propone di dimostrare che la comprensione di un determinato aspetto del testo non coincide necessariamente con l’adeguatezza degli strumenti teorici utilizzati per descriverlo.
Recent Ariosto scholarship focused extensively on the interrelated questions of irony and the supernatural in the Orlando Furioso. Especially influential has been the idea of the “burial” of Ariostan irony in the sixteenth-century. More or less consciously repressed in the first part of the reception history of the Orlando Furioso, irony would be rediscovered only several centuries later, putting us today in a better position than the one that Ariosto’s contemporaries had to appreciate the strategies of the Furioso for producing irony and the specific form of the supernatural in the poem – that is, to highlight the Ariostan elements in Ariosto. This essay reconsiders the problem of the specificity of the Orlando Furioso from the points of view of both the textual features of the poem and the way in which these characteristics have been noted in the reception history, and it aims at showing that the recognition of specific aspects of the text does not necessarily coincide with the adequacy of the theoretical tools that are used for their description.
Uploads
Books by Corrado Confalonieri
A provarlo, oltre che l’indagine che inserisce la ricezione della Poetica di Aristotele in un contesto interdisciplinare aperto alle questioni che alla teoria della letteratura vengono dall’architettura e dalla scenografia, è l’analisi di alcune tragedie – la Sofonisba di Trissino, l’Orazia di Aretino, l’Adriana di Groto, il Re Torrismondo di Tasso –, testi che documentano, talora contro la poetica dichiarata dei loro autori, come la dimensione della rappresentazione prevalga ormai sulla centralità dell’azione prevista da Aristotele.
Dieser Sammelband gibt ausgewiesenen Wissenschaftlern wie jüngeren Forschern
aus verschiedenen Ländern ein Forum: Achtzehn internationale Studien (in deutscher,
italienischer, englischer und französischer Sprache) untersuchen Aspekte der Textinterpretation des Orlando furioso (Teil I) und seiner Rezeption in Literatur, kritischer Debatte und der Bildenden Kunst, im 16. Jahrhundert ebenso wie in den folgenden Jahrhunderten (Teil II).
Dopo cinquecento anni di storia e di intensa ricezione nelle tradizioni culturali europee
e di tutto il mondo, l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto, apparso per la prima volta a
Ferrara il 22 aprile del 1516, mostra ancora oggi una sorprendente vitalità, continuando a sollecitare la nostra immaginazione e sollevando interrogativi sempre nuovi, grazie alla sua inesauribile complessità e profondità.
Questa raccolta di contributi dà voce a studiosi più esperti e a giovani ricercatori provenienti da vari Paesi. Attraverso diciotto studi in varie lingue (italiano, tedesco, inglese e francese), vengono indagati aspetti dell'interpretazione del testo (parte prima) e della sua ricezione nella letteratura, nel dibattito critico e nelle arti fi gurative, sia durante il Cinquecento, sia nei secoli successivi (parte seconda).
Papers by Corrado Confalonieri
Gadda va alla guerra costruisca un rapporto non scontato di causa-effetto tra la «ferita originaria» (così Gifuni) testimoniata
dai diari giovanili e gli esiti stilistici e speculativi di Eros e Priapo. Sulla base di questa interpretazione teatrale, l’opera di
Gadda rivela un valore più apertamente storico-politico: tenendo conto del fatto che Gifuni non aggiunge alcuna parola ma
piuttosto agisce per selezione e sottrazione, viene messa in luce non solo la capacità dell’opera di Gadda di adattarsi con facilità
all’ultima fase del cosiddetto ‘ventennio berlusconiano’ in cui lo spettacolo è stato pensato, ma anche la possibilità di leggervi una
filosofia della storia che trascende l’attacco a un singolo bersaglio (Mussolini prima, Berlusconi poi) e contesta la funzione
dell’individuo cosmico-storico per smuovere il processo della storia dalla «gora del divenire».
In the current debate on climate change, several scholars and authors have underlined the importance of literature and fiction for a shift from knowing to believing what scientists agree is real in order to motivate action. Still, knowing and believing imply non-identical relations to reality, thus raising the question of what is «real» or «true» from two different standpoints. By focusing on the case of the floods of the Po River, the article deals with the representation of reality in literature (with examples taken from Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Riccardo Bacchelli, and Sonia Aggio among others) and its ambiguity between the two poles of knowing and believing. This ambiguity, it is claimed, reaffirms the importance of the role that literature can play for bridging the gap between knowledge and belief, but it also opens the possibility of giving voice simultaneously to contradictory meanings of what is «real».
L’articolo intende proporre una nuova interpretazione di alcune fotografie del Profilo delle nuvoledi Luigi Ghirri. Separate dalla sequenza lineare in cui sono sistemate nel libro e ricomposte in una tavola che le inserisce in una più ampia rete di relazioni ispirandosi all’atlante Mnemosynedi Aby Warburg, queste immagini rivelano una genealogia nascosta che, rispettando ma sviluppando sia i modelli riconosciuti dall’autore che le indicazioni di alcuni dei suoi maggiori interpreti (Marco Belpoliti e Gianni Celati), ricollega la figura delle colonne a motivi di origine quattro-cinquecentesca e in particolare alle colonne d’Ercole. Viene così a istituirsi un dialogo a distanza tra testi che prevedono la compresenza di due elementi decisivi del paesaggio intorno al Po quali le colonne e l’argine: il Profilo delle nuvole di Ghirri, appunto, e l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Da questo dialogo, le ragioni del cui anacronismo sono difese sulla base di un recente lavoro di Carlo Ginzburg, deriva la nuova ipotesi sul significato che Ghirri attribuiva al rapporto tra le colonne e l’argine, un rapporto a cuiera affidato il compito di dimostrare che è possibile prendersi cura della realtà prendendosi cura della sua rappresentazione
The article investigates Boiardo’s and Ariosto’s treatments of the relationship among nature, art, and magic in the "Inamoramento de Orlando" and in the "Orlando Furioso", showing that Ariosto’s more precise distinction between art and magic is the result of a process taking place before the second edition of the poem, when he probably composed the Cinque Canti. This difference is first interpreted as a sign of the disenchantment of the world and then used to reconsider the questions of irony and the representation of reality in Boiardo’s and Ariosto’s poems.
Recent Ariosto scholarship focused extensively on the interrelated questions of irony and the supernatural in the Orlando Furioso. Especially influential has been the idea of the “burial” of Ariostan irony in the sixteenth-century. More or less consciously repressed in the first part of the reception history of the Orlando Furioso, irony would be rediscovered only several centuries later, putting us today in a better position than the one that Ariosto’s contemporaries had to appreciate the strategies of the Furioso for producing irony and the specific form of the supernatural in the poem – that is, to highlight the Ariostan elements in Ariosto. This essay reconsiders the problem of the specificity of the Orlando Furioso from the points of view of both the textual features of the poem and the way in which these characteristics have been noted in the reception history, and it aims at showing that the recognition of specific aspects of the text does not necessarily coincide with the adequacy of the theoretical tools that are used for their description.
A provarlo, oltre che l’indagine che inserisce la ricezione della Poetica di Aristotele in un contesto interdisciplinare aperto alle questioni che alla teoria della letteratura vengono dall’architettura e dalla scenografia, è l’analisi di alcune tragedie – la Sofonisba di Trissino, l’Orazia di Aretino, l’Adriana di Groto, il Re Torrismondo di Tasso –, testi che documentano, talora contro la poetica dichiarata dei loro autori, come la dimensione della rappresentazione prevalga ormai sulla centralità dell’azione prevista da Aristotele.
Dieser Sammelband gibt ausgewiesenen Wissenschaftlern wie jüngeren Forschern
aus verschiedenen Ländern ein Forum: Achtzehn internationale Studien (in deutscher,
italienischer, englischer und französischer Sprache) untersuchen Aspekte der Textinterpretation des Orlando furioso (Teil I) und seiner Rezeption in Literatur, kritischer Debatte und der Bildenden Kunst, im 16. Jahrhundert ebenso wie in den folgenden Jahrhunderten (Teil II).
Dopo cinquecento anni di storia e di intensa ricezione nelle tradizioni culturali europee
e di tutto il mondo, l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto, apparso per la prima volta a
Ferrara il 22 aprile del 1516, mostra ancora oggi una sorprendente vitalità, continuando a sollecitare la nostra immaginazione e sollevando interrogativi sempre nuovi, grazie alla sua inesauribile complessità e profondità.
Questa raccolta di contributi dà voce a studiosi più esperti e a giovani ricercatori provenienti da vari Paesi. Attraverso diciotto studi in varie lingue (italiano, tedesco, inglese e francese), vengono indagati aspetti dell'interpretazione del testo (parte prima) e della sua ricezione nella letteratura, nel dibattito critico e nelle arti fi gurative, sia durante il Cinquecento, sia nei secoli successivi (parte seconda).
Gadda va alla guerra costruisca un rapporto non scontato di causa-effetto tra la «ferita originaria» (così Gifuni) testimoniata
dai diari giovanili e gli esiti stilistici e speculativi di Eros e Priapo. Sulla base di questa interpretazione teatrale, l’opera di
Gadda rivela un valore più apertamente storico-politico: tenendo conto del fatto che Gifuni non aggiunge alcuna parola ma
piuttosto agisce per selezione e sottrazione, viene messa in luce non solo la capacità dell’opera di Gadda di adattarsi con facilità
all’ultima fase del cosiddetto ‘ventennio berlusconiano’ in cui lo spettacolo è stato pensato, ma anche la possibilità di leggervi una
filosofia della storia che trascende l’attacco a un singolo bersaglio (Mussolini prima, Berlusconi poi) e contesta la funzione
dell’individuo cosmico-storico per smuovere il processo della storia dalla «gora del divenire».
In the current debate on climate change, several scholars and authors have underlined the importance of literature and fiction for a shift from knowing to believing what scientists agree is real in order to motivate action. Still, knowing and believing imply non-identical relations to reality, thus raising the question of what is «real» or «true» from two different standpoints. By focusing on the case of the floods of the Po River, the article deals with the representation of reality in literature (with examples taken from Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Riccardo Bacchelli, and Sonia Aggio among others) and its ambiguity between the two poles of knowing and believing. This ambiguity, it is claimed, reaffirms the importance of the role that literature can play for bridging the gap between knowledge and belief, but it also opens the possibility of giving voice simultaneously to contradictory meanings of what is «real».
L’articolo intende proporre una nuova interpretazione di alcune fotografie del Profilo delle nuvoledi Luigi Ghirri. Separate dalla sequenza lineare in cui sono sistemate nel libro e ricomposte in una tavola che le inserisce in una più ampia rete di relazioni ispirandosi all’atlante Mnemosynedi Aby Warburg, queste immagini rivelano una genealogia nascosta che, rispettando ma sviluppando sia i modelli riconosciuti dall’autore che le indicazioni di alcuni dei suoi maggiori interpreti (Marco Belpoliti e Gianni Celati), ricollega la figura delle colonne a motivi di origine quattro-cinquecentesca e in particolare alle colonne d’Ercole. Viene così a istituirsi un dialogo a distanza tra testi che prevedono la compresenza di due elementi decisivi del paesaggio intorno al Po quali le colonne e l’argine: il Profilo delle nuvole di Ghirri, appunto, e l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Da questo dialogo, le ragioni del cui anacronismo sono difese sulla base di un recente lavoro di Carlo Ginzburg, deriva la nuova ipotesi sul significato che Ghirri attribuiva al rapporto tra le colonne e l’argine, un rapporto a cuiera affidato il compito di dimostrare che è possibile prendersi cura della realtà prendendosi cura della sua rappresentazione
The article investigates Boiardo’s and Ariosto’s treatments of the relationship among nature, art, and magic in the "Inamoramento de Orlando" and in the "Orlando Furioso", showing that Ariosto’s more precise distinction between art and magic is the result of a process taking place before the second edition of the poem, when he probably composed the Cinque Canti. This difference is first interpreted as a sign of the disenchantment of the world and then used to reconsider the questions of irony and the representation of reality in Boiardo’s and Ariosto’s poems.
Recent Ariosto scholarship focused extensively on the interrelated questions of irony and the supernatural in the Orlando Furioso. Especially influential has been the idea of the “burial” of Ariostan irony in the sixteenth-century. More or less consciously repressed in the first part of the reception history of the Orlando Furioso, irony would be rediscovered only several centuries later, putting us today in a better position than the one that Ariosto’s contemporaries had to appreciate the strategies of the Furioso for producing irony and the specific form of the supernatural in the poem – that is, to highlight the Ariostan elements in Ariosto. This essay reconsiders the problem of the specificity of the Orlando Furioso from the points of view of both the textual features of the poem and the way in which these characteristics have been noted in the reception history, and it aims at showing that the recognition of specific aspects of the text does not necessarily coincide with the adequacy of the theoretical tools that are used for their description.
This paper examines both the sources and the reception of the Laughing Stream episode in Matteo Maria Boiardo’s "Inamoramento de Orlando." In regard to the sources, it restates the importance of the "Roman de la Rose" for the reshaping of a place whose name comes from Pomponius Mela and Petrarch. With respect to the reception, the essay focuses on the "Gerusalemme Liberata," first debating the reasons why scholars have so far underestimated the relation between Boiardo and Tasso and then arguing that the Laughing Stream is one of the models for the forest of Saron in Tasso’s poem.
Organizzata dall'Associazione Proloco di Scandiano
presso il Castello della Torricella (Ventoso di Scandiano-RE)
domenica 16 luglio ore 18
Premiato dalla prestigiosa Modern Language Association, questo studio prende in esame la rappresentazione dell’Asia orientale, dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente nell’Orlando Innamorato (1495) di Boiardo e nell’Orlando furioso (1516) di Ariosto. Paragonando le strategie narratologiche usate per ri- trarre personaggi e luoghi non europei, Jo Ann Cavallo illustra come Ariosto abbia sostituito la prevalente vocazione dell’In- namorato per una sorta di cosmopolitismo internazionale con un atteggiamento più restrittivo che fa propria l’ideologia della crociata caratteristica dell’epica carolingia.
Analizzando la mescolanza di luoghi storici e immaginari nelle regioni più disparate del mondo, l’autrice affronta questioni che si situano nel contesto storico e letterario delle due opere: non solo il modo in cui ciò che è altro per geografia e per religione viene trattato in ciascun poema, ma anche come, attraverso episodi che esulano dall’Europa cristiana, Boiardo e Ariosto offrano specifiche chiavi di lettura della realtà geopolitica del loro tempo.
Laura Benedetti (Georgetown University), Corrado Confalonieri (Università di Parma), Kate Driscoll (Duke University), Julia L. Hairston (University of California, Rome Study Center), Emilio Russo (Sapienza Università di Roma), Luca Zipoli (Bryn Mawr College)