In questo articolo scopriremo dei casi in cui la soddisfazione della Congettura forte è implicata... more In questo articolo scopriremo dei casi in cui la soddisfazione della Congettura forte è implicata da semplici circostanze combinatorie dipendenti dalla distribuzione dei numeri primi e faremo delle valutazioni statistico-probabilistiche sulla sua non validità per tutti i numeri pari
"Se nessuno è mai riuscito a dimostrare che la Congettura forte di Goldabach è vera, forse ciò è semplicemente perché essa è falsa!"
Abstract In matematica la Congettura forte di Goldbach è uno dei più vecchi problemi irrisolti nella Teoria dei Numeri. Essa afferma che ogni numero pari maggiore di 2 può essere scritto come somma di due numeri primi (che possono essere anche uguali tra loro); ma resta ad oggi una congettura, cioè un enunciato né dimostrato né smentito.
In questo articolo scopriremo per quali numeri naturali la soddisfazione della Congettura è implicata da semplici circostanze combinatorie dipendenti dalla distribuzione dei numeri primi, una dimostrazione matematica in tal caso della sua validità partendo da osservazioni più generali e basilari, da una proprietà di quei numeri pari correlata al numero cumulativo di numeri primi più piccoli del numero pari considerato, non quindi tramite ricerca e verifica separatamente della sua soddisfazione per ciascuno di questi numeri pari.
Il procedimento seguito permetterà anche di stimare una probabilità per tutti gli altri numeri pari che la Congettura forte di Goldbach non sia soddisfatta. Scopriremo come inizialmente (cioè per numeri pari piccoli) questa probabilità è estremamente bassa, per poi portarsi, come dimostreremo con valutazioni analitiche, verso valori più alti, tendenti a 1 via via che si passa a numeri pari estremamente grandi. Motivo per cui questo approccio probabilistico ci suggerisce che, sebbene per grandissimi numeri pari sempre più grandi la probabilità che sia verificata la Congettura diventa sempre più bassa, è ben possibile che invece, per i numeri pari sottoposti ad oggi a verifica della Congettura, questa si sia rivelata sempre soddisfatta semplicemente perché numeri ancora relativamente troppo piccoli per i quali le probabilità di non verifica della Congettura sono irrisorie.
Una VERGINE fanciulla accarezza l’UNICORNO, non il monaco Pantaleone, nel mosaico medioevale dell... more Una VERGINE fanciulla accarezza l’UNICORNO, non il monaco Pantaleone, nel mosaico medioevale della Cattedrale di Otranto
Studi sul mosaico
di
Oreste Caroppo
Dagli studi iconografici di Oreste Caroppo sul mosaico pavimentale medioevale del XII sec. d.C. nella Cattedrale di Otranto si propone qui una interpretazione alternativa per una delle figure più famose e immaginifiche di quell'opera musiva, il personaggio raffigurato in un tondo di fronte ad un unicorno. Una esegesi ampiamente divulgata ha voluto vedervi l'autoritratto del presbitero mosaicista Pantaleone, il cui nome, ruolo e titoli (presbitero) si leggono nel mosaico nelle epigrafi in cui vengono date informazioni sull'intera opera. Riguardo al tondo in questione non vi è alcuna epigrafe spazialmente contingente che permetta di identificare il personaggio con il presbitero mosaicista. Questa identificazione proposta e sostenuta da diversi studiosi locali, nonché raccontata da innumerevoli guide turistiche, discende dall'apparenza di una chierica (tonsura) sul capo del personaggio. Forti di una analisi iconografica comparata, qui proponiamo che quella che è stata letta in tempi relativamente recenti come chierica sia in realtà il cappellino di una fanciulla anche ben imbellettata, la consueta vergine che nei bestiari medioevali viene associata proprio alla figura dell'unicorno.
SAN MARCO nel mosaico pavimentale medioevale della CATTEDRALE di OTRANTO? Un omaggio a Venezia? Q... more SAN MARCO nel mosaico pavimentale medioevale della CATTEDRALE di OTRANTO? Un omaggio a Venezia? Quali legami sottesi tra Otranto e quella Repubblica marinara? Dagli studi di Oreste Caroppo
Si propone qui una interpretazione nuova per una delle figure più enigmatiche del mosaico pavimentale medioevale della Cattedrale di Otranto, leggendovi in essa l'Evangelista San Marco. Da qui ne discende una nuova chiave per penetrare nei misteri di quel vasto e famoso mosaico presente in Salento proponendo un forte legame con la realtà e la cultura della Repubblica di Venezia in quel tempo; Venezia che sempre ebbe grandi interessi per il controllo del Canale d'Otranto, passaggio obbligato per tutti i traffici marittimi di Venezia oltre l'Adriatico. Il PDF qui presentato è direttamente tratto dall'articolo pubblicato in internet al link: http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/san-marco-nel-mosaico-pavimentale-medioevale-della-cattedrale-di-otranto-un-omaggio-a-venezia-quali-legami-sottesi-tra-otranto-e-quella-repubblica-marinara/ cui si rimanda anche per i collegamenti ipertestuali linkati.
Periodo di pubblicazione di questo studio: gennaio 2021 e aggiunte successive.
Il racconto del ritrovamento di una varietà floreale sublime che si credeva estinta e nota solo a... more Il racconto del ritrovamento di una varietà floreale sublime che si credeva estinta e nota solo attraverso le opere dei pittori barocchi ed altri artisti conservate nei più importanti musei e biblioteche in Europa e non solo, nonché un vasto approfondimento su questa antica cultivar.
Come un grande occhio che guarda verso il cielo! Nel Salento un mistero geologico o archeologico ... more Come un grande occhio che guarda verso il cielo! Nel Salento un mistero geologico o archeologico ancora non ben spiegato che mi ha molto appassionato e intorno al quale ho documentato tutto ciò che fino ad oggi mi è stato possibile in termini di dati in questo PDF. Devo confessare per questa mia segnalazione che non ho neanch'io una posizione decisiva tra le ipotesi archeologiche e quelle geologiche. Ciò che però mi ha spinto a mettere tutto per iscritto e fare ulteriore ricerca bibliografica, ed è stato un lavoro assai laborioso, è la beffa, o meno che sia, come potete leggere nella relazione che comunque è interessante per tanti altri aspetti del contesto, dell'aver individuato proprio lì nel mio primissimo sopralluogo di verifica proprio del materiale ceramico in superficie sul suolo rivoltato dalle arature che direi a prima vista protostorico, dal punto di vista archeologico, (materiale lì in loco documentato con foto che potete visionare nel seguito di questo PDF di segnalazione del sito). Nonché anche la scoperta sul posto che il vasto sito è attraversato da quella che gli archeologi ritengono essere proprio la via Traiana sallentina, arteria stradale messapico-romana che lì passava non sulla costa, quindi né da Porto Cesareo, né da Scalo di Furno, (neppure dal fortino messapico de Gli Schiavoni che è lì nell'entroterra e non molto distante dal sito qui in oggetto), ma in posizione para-litoranea. Poi si è aggiunto il ricordo, da verificare, comunicatomi da un ex sovraintendente ai beni culturali della zona, di scavi di tombe messapiche fatti nei decenni passati, praticamente in un'area limitrofa a questi enigmatici cerchi! Ne parlo di tutto questo nel PDF, più alcuni confronti con siti neolitici che appaiono dall'alto in Europa con caratteristiche paragonabili. I geologi da me coinvolti invece propendono per una spiegazione geologica, che però al momento neppure mi soddisfa pienamente perché non è ancora ben chiara e definitiva. Il sito ha indubbiamente caratteristiche di unicità per noi salentini, in un modo o nell'altro è interessante!
Artù l’antico re di un regno italico la cui leggenda conquistò la Britannia?
La figura del fiabes... more Artù l’antico re di un regno italico la cui leggenda conquistò la Britannia? La figura del fiabesco Re Artù di Britannia fu ispirata dal reale Re Artù del Salento messapico? Indagine indiziaria di Oreste Caroppo SI RIMANDA AL LINK:
dove inizio la divulgazione di tutta una ricca serie di dati che ho raccolto negli anni sui temi qui dibattuti, seguite e chiedete per gli aggiornamenti successivi. Espressa in sintesi la teoria qui esposta: "Re Artù britannico fiabesco = Re Artas messapico storico" "In la provincia nostra de Terra d’Otranto fu un re per nome Re Artù, fosse lo medesimo de quel Artù Re del Inghilterra?" (Matteo Tafuri). Mentre diversi anni fa raccoglievo dati intorno a questa mia ipotesi teorica mi sono imbattuto in questa frase qui virgolettata scritta dal filosofo-mago rinascimentale salentino M. Tafuri (1492-1584); forse anche lui aveva avuto il mio medesimo dubbio? Un dubbio che può dunque nascere in chi vivendo in Salento e nutrendosi di cultura antica scopre la enigmatica raffigurazione di Re Artù nel mosaico medioevale di Otranto e la figura dell’antico grande e famoso re messapico Artas/Artos.
L’ERRORE DI MAXWELL, IL GRANDE PECCATO ORIGINALE DELLA FISICA MODERNA
Con una nuova Unificazione... more L’ERRORE DI MAXWELL, IL GRANDE PECCATO ORIGINALE DELLA FISICA MODERNA
Con una nuova Unificazione, il modello che spiega il Fotone e che disvela e descrive come esso abbia una struttura interna, riconducendo la quantizzazione comportata dall'esistenza del fotone e quindi della radiazione elettromagnetica alla quantizzazione della carica elettrica! 150 anni di pensiero fisico da rifondare. Una nuova rivoluzione obbligata nel pensiero fisico! UN TERREMOTO !
(di Oreste Caroppo)
« C'E' UN ERRORE IMMENSO ALLA RADICE DELLA FISICA CONTEMPORANEA ma adesso lo abbiamo scovato! Ed è tutto da rifare,
ma nella catastrofe la nuova comprensione del fotone, la stessa che ha guidato nel verso dell'individuazione dell'errore madornale, consente la risoluzione di innumerevoli nonsensi teorici e contraddizioni dell'odierna visione della Natura in seno alle non a caso varie e contraddittorie teorie della fisica contemporanea. Viene ristabilito il legame profondo e logico, ad oggi mancante, tra fisica quantistica ed elettromagnetismo, in una grande unificazione e chiarificazione che riconduce il fotone alla sua più semplice natura disvelata e spiegata, quella della quantizzazione della carica elettrica! In una nuova Weltanschauung della realtà, una nuova visione della Natura che risolve tanti paradossi e inaugura nuovi sterminati ed ora accessibili orizzonti cognitivi! »
Qui nel pdf divulgato Academi.edu solo un sommario schematico.
Questi due link rimandano a pagine dove si può leggere in merito molto di più:
e in merito ai collegamenti teorici di questa scoperta con il Modello Doppio Elicoidale del fotone, come altri dati in merito, e uno studio della propagazione di quell'errore nel pensiero fisico in questi ultimi circa 150 anni, negli altri capitoli del mio sito-web accessibile dal menù:
MAXWELL 'S ERROR, THE GREAT ORIGINAL SIN OF MODERN PHYSICS
With a new Unification, the model t... more MAXWELL 'S ERROR, THE GREAT ORIGINAL SIN OF MODERN PHYSICS
With a new Unification, the model that explains PHOTON, which discovers that it has an internal structure, which also describes, bringing back the quantization of the photon and of electromagnetic radiation to the quantization of electric charge! 150 years of physical thought to be refound.
AN EARTHQUAKE !
(by Oreste Caroppo)
Here in the pdf in Academi.edu only a schematic summary.
and about that error 's propagation in Modern Physics and about the theoretic connection with the Double Helicoidal Model of the photon, also in the other paragrafs of this my web site:
Le Unità naturali di Planck comprese attraverso il Modello Doppio Elicoidale del Fotone
Dalle UN... more Le Unità naturali di Planck comprese attraverso il Modello Doppio Elicoidale del Fotone
Dalle UNITÀ NATURALI DI PLANCK attraverso il MODELLO DOPPIO ELICOIDALE DEL FOTONE fino alla loro più profonda comprensione fisica
Il significato profondo della Carica di Planck, così meravigliosamente vicina alla Carica Elementare, e della Costante di Struttura Fine compresi grazie al Modello Doppio Elicoidale del Fotone
IL MISTERO DISVELATO !
La Lunghezza di Planck e la Massa di Planck valori notevoli teorici nello sviluppo del “Sistema Fotone” doppio elicoidale in cui si considerano anche le forze interne di tipo gravitazionale
Analizzeremo prima quattro elementi fungiformi osservabili nei decori musivi del V sec. d.C. dell... more Analizzeremo prima quattro elementi fungiformi osservabili nei decori musivi del V sec. d.C. della Chiesa di Santa Maria della Croce nella località di Casaranello in feudo di Casarano in provincia di Lecce, approfondendone la possibile simbologia attraverso confronti con somiglianti forme della natura quali quelle delle meduse, dei pini ad ombrello per poi arrivare al regno dei funghi, e in particolare a due specie l' Ovolo malefico (Amanita muscaria) dagli effetti allucinogeni, richiamando alcune tesi sviluppate dallo studio John Marco Allegro, e il Fungo dell’ inchiostro (Coprinus comatus), con la possibilità di un interessante confronto con decori musivi molto simili e grossomodo coevi nel Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna che permetteranno di ipotizzare un parallelismo simbolico tra i quattro presunti funghi di Casaranello e i simboli equi-posizionati (sempre nei quattro angoli della cupola) dei quattro evangelisti leggendari scrittori dei quattro Vangeli canonici raffigurati invece al posto dei funghi nel Mausoleo di Galla Placidia.
Passeremo poi ad analizzare un’ enigmatica e molto affascinante tela di una pala d’ altare, datata al XVI-XVII sec. a.C., scoperta recentemente nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli in Zollino in provincia di Lecce, restaurata e lì esposta, con la raffigurazione in primo piano di quattro funghi davanti alla figura di un Sant’ Antonio Abate rappresentato con suggestioni che ci richiamano alla mente la figura di un mago, (quasi un Mago Merlino nella sua iconografia medievale), oltre che di un monaco, con un copricapo particolarmente terminante a punta. Sant’ Antonio Abate il santo della Croce a Tau (a forma di T) che tanto richiama in maniera stilizzata il carpoforo dei funghi ad ombrello, tutto questo in un territorio quale è quello di Zollino che fu caratterizzato dalla scuola del monaco di rito greco e grande umanista Sergio Stiso (Zollino 1458ca-1531ca), maestro di Matteo Tafuri, studioso anche dedito all’ alchimia e popolarmente conosciuto come il “mago” di Soleto! Svilupperemo varie ipotesi esegetiche sul significato di quei funghi, dalla mera raffigurazione naturalistica, alla chiave esoterica, fino ad approdare ad una più pacifica lettura allegorica nell’orizzonte dell’ ideologia cristiana.
Per ulteriori approfondimenti ed un inquadramento di quanto esposto in questo studio rimando alla... more Per ulteriori approfondimenti ed un inquadramento di quanto esposto in questo studio rimando alla pagina web di introduzione che vi ho dedicato
link: http://lamatrixdeinumeriprimi.altervista.org/
-------------------------------
Esporremo in queste pagine una scoperta straordinaria: lo schema regolare e semplicissimo, la legge matematica quindi, che genera e permette di ottenere con precisione assoluta tutti i Numeri Primi, facendo comprendere il perché della loro solo apparentemente anomala distribuzione tra i numeri naturali; una distribuzione che sino ad oggi pareva come non avere alcuna deterministica regolarità, oggi scopriamo invece da quale altissima regolarità è implicata, da dove è originata e discende. Grazie a questo schema deterministico che permette anche metodi grafici semplicissimi per la fattorizzazione dei numeri naturali e dunque per sviluppare algoritmi per test di primalità e per la fattorizzazione dei numeri naturali, capiremo anche come applicare la teoria stocastica per valutazioni sui grandi numeri, giungendo così analiticamente alla dimostrazione della importante " Congettura di Gauss " in merito alla probabilità che ha un numero naturale di essere primo o meno, e quindi pervenendo di conseguenza in tal modo alla dimostrazione limpida del Teorema dei Numeri Primi. Un approccio nuovo e più "naturale" , senza artifici, che permetterà anche nuovi approfondimenti sui Numeri Primi Gemelli e fornirà metodi grafici rapidissimi e semplici, di interesse anche in seno alla famosa Congettura di Goldbach, per ottenere per ogni numero naturale tutte le coppie di numeri primi che danno quel numero come loro somma. Un panorama nuovo e a cielo terso sul paesaggio dei Numeri Primi. È questa scoperta l' agognato e a lungo ricercato " Santo Graal " della Teoria dei Numeri!
An Heuristic Model for the Photon to Explain all its Properties and its Equation E=hν :
The Elec... more An Heuristic Model for the Photon to Explain all its Properties and its Equation E=hν :
The Electric Dipolar Double-Helicoidal Dynamic Model of the Photon.
The Interpretation of the Physics Origin of the Planck Constant
In Italian: "Il Modello Doppio Elicoidale del Fotone di Oreste Caroppo - 2005"
For more details and developments refer to my website with many paragraphs in Italian but also with salient paragraphs translated into English, link:
http://fiatlux.altervista.org/
In questo articolo scopriremo dei casi in cui la soddisfazione della Congettura forte è implicata... more In questo articolo scopriremo dei casi in cui la soddisfazione della Congettura forte è implicata da semplici circostanze combinatorie dipendenti dalla distribuzione dei numeri primi e faremo delle valutazioni statistico-probabilistiche sulla sua non validità per tutti i numeri pari
"Se nessuno è mai riuscito a dimostrare che la Congettura forte di Goldabach è vera, forse ciò è semplicemente perché essa è falsa!"
Abstract In matematica la Congettura forte di Goldbach è uno dei più vecchi problemi irrisolti nella Teoria dei Numeri. Essa afferma che ogni numero pari maggiore di 2 può essere scritto come somma di due numeri primi (che possono essere anche uguali tra loro); ma resta ad oggi una congettura, cioè un enunciato né dimostrato né smentito.
In questo articolo scopriremo per quali numeri naturali la soddisfazione della Congettura è implicata da semplici circostanze combinatorie dipendenti dalla distribuzione dei numeri primi, una dimostrazione matematica in tal caso della sua validità partendo da osservazioni più generali e basilari, da una proprietà di quei numeri pari correlata al numero cumulativo di numeri primi più piccoli del numero pari considerato, non quindi tramite ricerca e verifica separatamente della sua soddisfazione per ciascuno di questi numeri pari.
Il procedimento seguito permetterà anche di stimare una probabilità per tutti gli altri numeri pari che la Congettura forte di Goldbach non sia soddisfatta. Scopriremo come inizialmente (cioè per numeri pari piccoli) questa probabilità è estremamente bassa, per poi portarsi, come dimostreremo con valutazioni analitiche, verso valori più alti, tendenti a 1 via via che si passa a numeri pari estremamente grandi. Motivo per cui questo approccio probabilistico ci suggerisce che, sebbene per grandissimi numeri pari sempre più grandi la probabilità che sia verificata la Congettura diventa sempre più bassa, è ben possibile che invece, per i numeri pari sottoposti ad oggi a verifica della Congettura, questa si sia rivelata sempre soddisfatta semplicemente perché numeri ancora relativamente troppo piccoli per i quali le probabilità di non verifica della Congettura sono irrisorie.
Una VERGINE fanciulla accarezza l’UNICORNO, non il monaco Pantaleone, nel mosaico medioevale dell... more Una VERGINE fanciulla accarezza l’UNICORNO, non il monaco Pantaleone, nel mosaico medioevale della Cattedrale di Otranto
Studi sul mosaico
di
Oreste Caroppo
Dagli studi iconografici di Oreste Caroppo sul mosaico pavimentale medioevale del XII sec. d.C. nella Cattedrale di Otranto si propone qui una interpretazione alternativa per una delle figure più famose e immaginifiche di quell'opera musiva, il personaggio raffigurato in un tondo di fronte ad un unicorno. Una esegesi ampiamente divulgata ha voluto vedervi l'autoritratto del presbitero mosaicista Pantaleone, il cui nome, ruolo e titoli (presbitero) si leggono nel mosaico nelle epigrafi in cui vengono date informazioni sull'intera opera. Riguardo al tondo in questione non vi è alcuna epigrafe spazialmente contingente che permetta di identificare il personaggio con il presbitero mosaicista. Questa identificazione proposta e sostenuta da diversi studiosi locali, nonché raccontata da innumerevoli guide turistiche, discende dall'apparenza di una chierica (tonsura) sul capo del personaggio. Forti di una analisi iconografica comparata, qui proponiamo che quella che è stata letta in tempi relativamente recenti come chierica sia in realtà il cappellino di una fanciulla anche ben imbellettata, la consueta vergine che nei bestiari medioevali viene associata proprio alla figura dell'unicorno.
SAN MARCO nel mosaico pavimentale medioevale della CATTEDRALE di OTRANTO? Un omaggio a Venezia? Q... more SAN MARCO nel mosaico pavimentale medioevale della CATTEDRALE di OTRANTO? Un omaggio a Venezia? Quali legami sottesi tra Otranto e quella Repubblica marinara? Dagli studi di Oreste Caroppo
Si propone qui una interpretazione nuova per una delle figure più enigmatiche del mosaico pavimentale medioevale della Cattedrale di Otranto, leggendovi in essa l'Evangelista San Marco. Da qui ne discende una nuova chiave per penetrare nei misteri di quel vasto e famoso mosaico presente in Salento proponendo un forte legame con la realtà e la cultura della Repubblica di Venezia in quel tempo; Venezia che sempre ebbe grandi interessi per il controllo del Canale d'Otranto, passaggio obbligato per tutti i traffici marittimi di Venezia oltre l'Adriatico. Il PDF qui presentato è direttamente tratto dall'articolo pubblicato in internet al link: http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/san-marco-nel-mosaico-pavimentale-medioevale-della-cattedrale-di-otranto-un-omaggio-a-venezia-quali-legami-sottesi-tra-otranto-e-quella-repubblica-marinara/ cui si rimanda anche per i collegamenti ipertestuali linkati.
Periodo di pubblicazione di questo studio: gennaio 2021 e aggiunte successive.
Il racconto del ritrovamento di una varietà floreale sublime che si credeva estinta e nota solo a... more Il racconto del ritrovamento di una varietà floreale sublime che si credeva estinta e nota solo attraverso le opere dei pittori barocchi ed altri artisti conservate nei più importanti musei e biblioteche in Europa e non solo, nonché un vasto approfondimento su questa antica cultivar.
Come un grande occhio che guarda verso il cielo! Nel Salento un mistero geologico o archeologico ... more Come un grande occhio che guarda verso il cielo! Nel Salento un mistero geologico o archeologico ancora non ben spiegato che mi ha molto appassionato e intorno al quale ho documentato tutto ciò che fino ad oggi mi è stato possibile in termini di dati in questo PDF. Devo confessare per questa mia segnalazione che non ho neanch'io una posizione decisiva tra le ipotesi archeologiche e quelle geologiche. Ciò che però mi ha spinto a mettere tutto per iscritto e fare ulteriore ricerca bibliografica, ed è stato un lavoro assai laborioso, è la beffa, o meno che sia, come potete leggere nella relazione che comunque è interessante per tanti altri aspetti del contesto, dell'aver individuato proprio lì nel mio primissimo sopralluogo di verifica proprio del materiale ceramico in superficie sul suolo rivoltato dalle arature che direi a prima vista protostorico, dal punto di vista archeologico, (materiale lì in loco documentato con foto che potete visionare nel seguito di questo PDF di segnalazione del sito). Nonché anche la scoperta sul posto che il vasto sito è attraversato da quella che gli archeologi ritengono essere proprio la via Traiana sallentina, arteria stradale messapico-romana che lì passava non sulla costa, quindi né da Porto Cesareo, né da Scalo di Furno, (neppure dal fortino messapico de Gli Schiavoni che è lì nell'entroterra e non molto distante dal sito qui in oggetto), ma in posizione para-litoranea. Poi si è aggiunto il ricordo, da verificare, comunicatomi da un ex sovraintendente ai beni culturali della zona, di scavi di tombe messapiche fatti nei decenni passati, praticamente in un'area limitrofa a questi enigmatici cerchi! Ne parlo di tutto questo nel PDF, più alcuni confronti con siti neolitici che appaiono dall'alto in Europa con caratteristiche paragonabili. I geologi da me coinvolti invece propendono per una spiegazione geologica, che però al momento neppure mi soddisfa pienamente perché non è ancora ben chiara e definitiva. Il sito ha indubbiamente caratteristiche di unicità per noi salentini, in un modo o nell'altro è interessante!
Artù l’antico re di un regno italico la cui leggenda conquistò la Britannia?
La figura del fiabes... more Artù l’antico re di un regno italico la cui leggenda conquistò la Britannia? La figura del fiabesco Re Artù di Britannia fu ispirata dal reale Re Artù del Salento messapico? Indagine indiziaria di Oreste Caroppo SI RIMANDA AL LINK:
dove inizio la divulgazione di tutta una ricca serie di dati che ho raccolto negli anni sui temi qui dibattuti, seguite e chiedete per gli aggiornamenti successivi. Espressa in sintesi la teoria qui esposta: "Re Artù britannico fiabesco = Re Artas messapico storico" "In la provincia nostra de Terra d’Otranto fu un re per nome Re Artù, fosse lo medesimo de quel Artù Re del Inghilterra?" (Matteo Tafuri). Mentre diversi anni fa raccoglievo dati intorno a questa mia ipotesi teorica mi sono imbattuto in questa frase qui virgolettata scritta dal filosofo-mago rinascimentale salentino M. Tafuri (1492-1584); forse anche lui aveva avuto il mio medesimo dubbio? Un dubbio che può dunque nascere in chi vivendo in Salento e nutrendosi di cultura antica scopre la enigmatica raffigurazione di Re Artù nel mosaico medioevale di Otranto e la figura dell’antico grande e famoso re messapico Artas/Artos.
L’ERRORE DI MAXWELL, IL GRANDE PECCATO ORIGINALE DELLA FISICA MODERNA
Con una nuova Unificazione... more L’ERRORE DI MAXWELL, IL GRANDE PECCATO ORIGINALE DELLA FISICA MODERNA
Con una nuova Unificazione, il modello che spiega il Fotone e che disvela e descrive come esso abbia una struttura interna, riconducendo la quantizzazione comportata dall'esistenza del fotone e quindi della radiazione elettromagnetica alla quantizzazione della carica elettrica! 150 anni di pensiero fisico da rifondare. Una nuova rivoluzione obbligata nel pensiero fisico! UN TERREMOTO !
(di Oreste Caroppo)
« C'E' UN ERRORE IMMENSO ALLA RADICE DELLA FISICA CONTEMPORANEA ma adesso lo abbiamo scovato! Ed è tutto da rifare,
ma nella catastrofe la nuova comprensione del fotone, la stessa che ha guidato nel verso dell'individuazione dell'errore madornale, consente la risoluzione di innumerevoli nonsensi teorici e contraddizioni dell'odierna visione della Natura in seno alle non a caso varie e contraddittorie teorie della fisica contemporanea. Viene ristabilito il legame profondo e logico, ad oggi mancante, tra fisica quantistica ed elettromagnetismo, in una grande unificazione e chiarificazione che riconduce il fotone alla sua più semplice natura disvelata e spiegata, quella della quantizzazione della carica elettrica! In una nuova Weltanschauung della realtà, una nuova visione della Natura che risolve tanti paradossi e inaugura nuovi sterminati ed ora accessibili orizzonti cognitivi! »
Qui nel pdf divulgato Academi.edu solo un sommario schematico.
Questi due link rimandano a pagine dove si può leggere in merito molto di più:
e in merito ai collegamenti teorici di questa scoperta con il Modello Doppio Elicoidale del fotone, come altri dati in merito, e uno studio della propagazione di quell'errore nel pensiero fisico in questi ultimi circa 150 anni, negli altri capitoli del mio sito-web accessibile dal menù:
MAXWELL 'S ERROR, THE GREAT ORIGINAL SIN OF MODERN PHYSICS
With a new Unification, the model t... more MAXWELL 'S ERROR, THE GREAT ORIGINAL SIN OF MODERN PHYSICS
With a new Unification, the model that explains PHOTON, which discovers that it has an internal structure, which also describes, bringing back the quantization of the photon and of electromagnetic radiation to the quantization of electric charge! 150 years of physical thought to be refound.
AN EARTHQUAKE !
(by Oreste Caroppo)
Here in the pdf in Academi.edu only a schematic summary.
and about that error 's propagation in Modern Physics and about the theoretic connection with the Double Helicoidal Model of the photon, also in the other paragrafs of this my web site:
Le Unità naturali di Planck comprese attraverso il Modello Doppio Elicoidale del Fotone
Dalle UN... more Le Unità naturali di Planck comprese attraverso il Modello Doppio Elicoidale del Fotone
Dalle UNITÀ NATURALI DI PLANCK attraverso il MODELLO DOPPIO ELICOIDALE DEL FOTONE fino alla loro più profonda comprensione fisica
Il significato profondo della Carica di Planck, così meravigliosamente vicina alla Carica Elementare, e della Costante di Struttura Fine compresi grazie al Modello Doppio Elicoidale del Fotone
IL MISTERO DISVELATO !
La Lunghezza di Planck e la Massa di Planck valori notevoli teorici nello sviluppo del “Sistema Fotone” doppio elicoidale in cui si considerano anche le forze interne di tipo gravitazionale
Analizzeremo prima quattro elementi fungiformi osservabili nei decori musivi del V sec. d.C. dell... more Analizzeremo prima quattro elementi fungiformi osservabili nei decori musivi del V sec. d.C. della Chiesa di Santa Maria della Croce nella località di Casaranello in feudo di Casarano in provincia di Lecce, approfondendone la possibile simbologia attraverso confronti con somiglianti forme della natura quali quelle delle meduse, dei pini ad ombrello per poi arrivare al regno dei funghi, e in particolare a due specie l' Ovolo malefico (Amanita muscaria) dagli effetti allucinogeni, richiamando alcune tesi sviluppate dallo studio John Marco Allegro, e il Fungo dell’ inchiostro (Coprinus comatus), con la possibilità di un interessante confronto con decori musivi molto simili e grossomodo coevi nel Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna che permetteranno di ipotizzare un parallelismo simbolico tra i quattro presunti funghi di Casaranello e i simboli equi-posizionati (sempre nei quattro angoli della cupola) dei quattro evangelisti leggendari scrittori dei quattro Vangeli canonici raffigurati invece al posto dei funghi nel Mausoleo di Galla Placidia.
Passeremo poi ad analizzare un’ enigmatica e molto affascinante tela di una pala d’ altare, datata al XVI-XVII sec. a.C., scoperta recentemente nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli in Zollino in provincia di Lecce, restaurata e lì esposta, con la raffigurazione in primo piano di quattro funghi davanti alla figura di un Sant’ Antonio Abate rappresentato con suggestioni che ci richiamano alla mente la figura di un mago, (quasi un Mago Merlino nella sua iconografia medievale), oltre che di un monaco, con un copricapo particolarmente terminante a punta. Sant’ Antonio Abate il santo della Croce a Tau (a forma di T) che tanto richiama in maniera stilizzata il carpoforo dei funghi ad ombrello, tutto questo in un territorio quale è quello di Zollino che fu caratterizzato dalla scuola del monaco di rito greco e grande umanista Sergio Stiso (Zollino 1458ca-1531ca), maestro di Matteo Tafuri, studioso anche dedito all’ alchimia e popolarmente conosciuto come il “mago” di Soleto! Svilupperemo varie ipotesi esegetiche sul significato di quei funghi, dalla mera raffigurazione naturalistica, alla chiave esoterica, fino ad approdare ad una più pacifica lettura allegorica nell’orizzonte dell’ ideologia cristiana.
Per ulteriori approfondimenti ed un inquadramento di quanto esposto in questo studio rimando alla... more Per ulteriori approfondimenti ed un inquadramento di quanto esposto in questo studio rimando alla pagina web di introduzione che vi ho dedicato
link: http://lamatrixdeinumeriprimi.altervista.org/
-------------------------------
Esporremo in queste pagine una scoperta straordinaria: lo schema regolare e semplicissimo, la legge matematica quindi, che genera e permette di ottenere con precisione assoluta tutti i Numeri Primi, facendo comprendere il perché della loro solo apparentemente anomala distribuzione tra i numeri naturali; una distribuzione che sino ad oggi pareva come non avere alcuna deterministica regolarità, oggi scopriamo invece da quale altissima regolarità è implicata, da dove è originata e discende. Grazie a questo schema deterministico che permette anche metodi grafici semplicissimi per la fattorizzazione dei numeri naturali e dunque per sviluppare algoritmi per test di primalità e per la fattorizzazione dei numeri naturali, capiremo anche come applicare la teoria stocastica per valutazioni sui grandi numeri, giungendo così analiticamente alla dimostrazione della importante " Congettura di Gauss " in merito alla probabilità che ha un numero naturale di essere primo o meno, e quindi pervenendo di conseguenza in tal modo alla dimostrazione limpida del Teorema dei Numeri Primi. Un approccio nuovo e più "naturale" , senza artifici, che permetterà anche nuovi approfondimenti sui Numeri Primi Gemelli e fornirà metodi grafici rapidissimi e semplici, di interesse anche in seno alla famosa Congettura di Goldbach, per ottenere per ogni numero naturale tutte le coppie di numeri primi che danno quel numero come loro somma. Un panorama nuovo e a cielo terso sul paesaggio dei Numeri Primi. È questa scoperta l' agognato e a lungo ricercato " Santo Graal " della Teoria dei Numeri!
An Heuristic Model for the Photon to Explain all its Properties and its Equation E=hν :
The Elec... more An Heuristic Model for the Photon to Explain all its Properties and its Equation E=hν :
The Electric Dipolar Double-Helicoidal Dynamic Model of the Photon.
The Interpretation of the Physics Origin of the Planck Constant
In Italian: "Il Modello Doppio Elicoidale del Fotone di Oreste Caroppo - 2005"
For more details and developments refer to my website with many paragraphs in Italian but also with salient paragraphs translated into English, link:
http://fiatlux.altervista.org/
Uploads
Papers by Oreste Caroppo
"Se nessuno è mai riuscito a dimostrare che
la Congettura forte di Goldabach è vera,
forse ciò è semplicemente perché essa è falsa!"
Abstract
In matematica la Congettura forte di Goldbach è uno dei più vecchi problemi irrisolti nella Teoria dei Numeri. Essa afferma che ogni numero pari maggiore di 2 può essere scritto come somma di due numeri primi (che possono essere anche uguali tra loro); ma resta ad oggi una congettura, cioè un enunciato né dimostrato né smentito.
In questo articolo scopriremo per quali numeri naturali la soddisfazione della Congettura è implicata da semplici circostanze combinatorie dipendenti dalla distribuzione dei numeri primi, una dimostrazione matematica in tal caso della sua validità partendo da osservazioni più generali e basilari, da una proprietà di quei numeri pari correlata al numero cumulativo di numeri primi più piccoli del numero pari considerato, non quindi tramite ricerca e verifica separatamente della sua soddisfazione per ciascuno di questi numeri pari.
Il procedimento seguito permetterà anche di stimare una probabilità per tutti gli altri numeri pari che la Congettura forte di Goldbach non sia soddisfatta. Scopriremo come inizialmente (cioè per numeri pari piccoli) questa probabilità è estremamente bassa, per poi portarsi, come dimostreremo con valutazioni analitiche, verso valori più alti, tendenti a 1 via via che si passa a numeri pari estremamente grandi. Motivo per cui questo approccio probabilistico ci suggerisce che, sebbene per grandissimi numeri pari sempre più grandi la probabilità che sia verificata la Congettura diventa sempre più bassa, è ben possibile che invece, per i numeri pari sottoposti ad oggi a verifica della Congettura, questa si sia rivelata sempre soddisfatta semplicemente perché numeri ancora relativamente troppo piccoli per i quali le probabilità di non verifica della Congettura sono irrisorie.
Dalle speculazioni di
Oreste Caroppo Italia, settembre 2023
Studi sul mosaico
di
Oreste Caroppo
Dagli studi iconografici di Oreste Caroppo sul mosaico pavimentale medioevale del XII sec. d.C. nella Cattedrale di Otranto si propone qui una interpretazione alternativa per una delle figure più famose e immaginifiche di quell'opera musiva, il personaggio raffigurato in un tondo di fronte ad un unicorno. Una esegesi ampiamente divulgata ha voluto vedervi l'autoritratto del presbitero mosaicista Pantaleone, il cui nome, ruolo e titoli (presbitero) si leggono nel mosaico nelle epigrafi in cui vengono date informazioni sull'intera opera. Riguardo al tondo in questione non vi è alcuna epigrafe spazialmente contingente che permetta di identificare il personaggio con il presbitero mosaicista. Questa identificazione proposta e sostenuta da diversi studiosi locali, nonché raccontata da innumerevoli guide turistiche, discende dall'apparenza di una chierica (tonsura) sul capo del personaggio. Forti di una analisi iconografica comparata, qui proponiamo che quella che è stata letta in tempi relativamente recenti come chierica sia in realtà il cappellino di una fanciulla anche ben imbellettata, la consueta vergine che nei bestiari medioevali viene associata proprio alla figura dell'unicorno.
Il PDF qui presentato è direttamente tratto dall'articolo pubblicato in internet al link: http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/otranto-una-vergine-fanciulla-accarezza-lunicorno-non-il-monaco-pantaleone-studi-sul-mosaico-medioevale-del-xii-sec-d-c/
cui si rimanda anche per i collegamenti ipertestuali linkati.
Periodo di pubblicazione di questo studio: gennaio 2021 con aggiunte successive e anche attingendo a miei testi precedenti.
Si rimanda inoltre al sito http://naturalizzazioneditalia.altervista.org per leggere i numerosi altri miei articoli sempre concernenti studi sul Mosaico idruntino.
Dagli studi di Oreste Caroppo
Si propone qui una interpretazione nuova per una delle figure più enigmatiche del mosaico pavimentale medioevale della Cattedrale di Otranto, leggendovi in essa l'Evangelista San Marco. Da qui ne discende una nuova chiave per penetrare nei misteri di quel vasto e famoso mosaico presente in Salento proponendo un forte legame con la realtà e la cultura della Repubblica di Venezia in quel tempo; Venezia che sempre ebbe grandi interessi per il controllo del Canale d'Otranto, passaggio obbligato per tutti i traffici marittimi di Venezia oltre l'Adriatico.
Il PDF qui presentato è direttamente tratto dall'articolo pubblicato in internet al link:
http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/san-marco-nel-mosaico-pavimentale-medioevale-della-cattedrale-di-otranto-un-omaggio-a-venezia-quali-legami-sottesi-tra-otranto-e-quella-repubblica-marinara/
cui si rimanda anche per i collegamenti ipertestuali linkati.
Periodo di pubblicazione di questo studio: gennaio 2021 e aggiunte successive.
Si rimanda inoltre al sito http://naturalizzazioneditalia.altervista.org per leggere i numerosi altri miei articoli sempre concernenti studi sul Mosaico idruntino.
Riporto qui la stampa in PDF di una pagina web dal mio sito internet ''La Naturalizzazione d'Italia'' dedicata a questa scoperta, e consultabile anche direttamente al link: http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/l-anemone-barocca-di-maglie-una-scoperta-da-regno-delle-fate/
La figura del fiabesco Re Artù di Britannia fu ispirata dal reale Re Artù del Salento messapico?
Indagine indiziaria di Oreste Caroppo
SI RIMANDA AL LINK:
http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/artu-lantico-re-di-un-regno-italiano-la-cui-leggenda-conquisto-la-britannia/
dove inizio la divulgazione di tutta una ricca serie di dati che ho raccolto negli anni sui temi qui dibattuti, seguite e chiedete per gli aggiornamenti successivi.
Espressa in sintesi la teoria qui esposta: "Re Artù britannico fiabesco = Re Artas messapico storico"
"In la provincia nostra de Terra d’Otranto fu un re per nome Re Artù, fosse lo medesimo de quel Artù Re del Inghilterra?" (Matteo Tafuri). Mentre diversi anni fa raccoglievo dati intorno a questa mia ipotesi teorica mi sono imbattuto in questa frase qui virgolettata scritta dal filosofo-mago rinascimentale salentino M. Tafuri (1492-1584); forse anche lui aveva avuto il mio medesimo dubbio? Un dubbio che può dunque nascere in chi vivendo in Salento e nutrendosi di cultura antica scopre la enigmatica raffigurazione di Re Artù nel mosaico medioevale di Otranto e la figura dell’antico grande e famoso re messapico Artas/Artos.
Oreste Caroppo (email: orestecaroppo@yahoo.it)
Con una nuova Unificazione, il modello che spiega il Fotone e che disvela e descrive come esso abbia una struttura interna, riconducendo la quantizzazione comportata dall'esistenza del fotone e quindi della radiazione elettromagnetica alla quantizzazione della carica elettrica!
150 anni di pensiero fisico da rifondare.
Una nuova rivoluzione obbligata nel pensiero fisico!
UN TERREMOTO !
(di Oreste Caroppo)
«
C'E' UN ERRORE IMMENSO ALLA RADICE DELLA FISICA CONTEMPORANEA
ma adesso lo abbiamo scovato!
Ed è tutto da rifare,
ma nella catastrofe la nuova comprensione del fotone, la stessa che ha guidato nel verso dell'individuazione dell'errore madornale, consente la risoluzione di innumerevoli nonsensi teorici e contraddizioni dell'odierna visione della Natura in seno alle non a caso varie e contraddittorie teorie della fisica contemporanea.
Viene ristabilito il legame profondo e logico, ad oggi mancante, tra fisica quantistica ed elettromagnetismo, in una grande unificazione e chiarificazione che riconduce il fotone alla sua più semplice natura disvelata e spiegata, quella della quantizzazione della carica elettrica!
In una nuova Weltanschauung della realtà, una nuova visione della Natura che risolve tanti paradossi e inaugura nuovi sterminati ed ora accessibili orizzonti cognitivi!
»
Qui nel pdf divulgato Academi.edu solo un sommario schematico.
Questi due link rimandano a pagine dove si può leggere in merito molto di più:
-) http://fiatlux.altervista.org/l-errore-di-maxwell-il-grande-peccato-originale-della-fisica-moderna.html
-) http://fiatlux.altervista.org/letters-about-maxwell-s-error-and-the-double-helicoidal-model-of-the-photon.html
e in merito ai collegamenti teorici di questa scoperta con il Modello Doppio Elicoidale del fotone, come altri dati in merito, e uno studio della propagazione di quell'errore nel pensiero fisico in questi ultimi circa 150 anni, negli altri capitoli del mio sito-web accessibile dal menù:
-) http://fiatlux.altervista.org
With a new Unification, the model that explains PHOTON, which discovers that it has an internal structure, which also describes, bringing back the quantization of the photon and of electromagnetic radiation to the quantization of electric charge! 150 years of physical thought to be refound.
AN EARTHQUAKE !
(by Oreste Caroppo)
Here in the pdf in Academi.edu only a schematic summary.
To these two links you can read much more about:
-) http://fiatlux.altervista.org/abstract-maxwell-s-error-the-great-original-sin-of-modern-physics-with-a-new-unification-the-model-explains-photon-.html
-) http://fiatlux.altervista.org/letters-about-maxwell-s-error-and-the-double-helicoidal-model-of-the-photon.html
and about that error 's propagation in Modern Physics and about the theoretic connection with the Double Helicoidal Model of the photon, also in the other paragrafs of this my web site:
-) http://fiatlux.altervista.org
Dalle UNITÀ NATURALI DI PLANCK
attraverso il MODELLO DOPPIO ELICOIDALE DEL FOTONE
fino alla loro più profonda comprensione fisica
Il significato profondo della Carica di Planck, così meravigliosamente vicina alla Carica Elementare, e della Costante di Struttura Fine
compresi grazie al Modello Doppio Elicoidale del Fotone
IL MISTERO DISVELATO !
La Lunghezza di Planck e la Massa di Planck
valori notevoli teorici nello sviluppo del “Sistema Fotone” doppio elicoidale
in cui si considerano anche le forze interne di tipo gravitazionale
di
Oreste Caroppo
Sommario al link: http://fiatlux.altervista.org/svelati-i-misteri-delle-unità-naturali-di-planck-grazie-al-modello-doppio-elicoidale-del-fotone.html
Passeremo poi ad analizzare un’ enigmatica e molto affascinante tela di una pala d’ altare, datata al XVI-XVII sec. a.C., scoperta recentemente nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli in Zollino in provincia di Lecce, restaurata e lì esposta, con la raffigurazione in primo piano di quattro funghi davanti alla figura di un Sant’ Antonio Abate rappresentato con suggestioni che ci richiamano alla mente la figura di un mago, (quasi un Mago Merlino nella sua iconografia medievale), oltre che di un monaco, con un copricapo particolarmente terminante a punta. Sant’ Antonio Abate il santo della Croce a Tau (a forma di T) che tanto richiama in maniera stilizzata il carpoforo dei funghi ad ombrello, tutto questo in un territorio quale è quello di Zollino che fu caratterizzato dalla scuola del monaco di rito greco e grande umanista Sergio Stiso (Zollino 1458ca-1531ca), maestro di Matteo Tafuri, studioso anche dedito all’ alchimia e popolarmente conosciuto come il “mago” di Soleto! Svilupperemo varie ipotesi esegetiche sul significato di quei funghi, dalla mera raffigurazione naturalistica, alla chiave esoterica, fino ad approdare ad una più pacifica lettura allegorica nell’orizzonte dell’ ideologia cristiana.
link: http://lamatrixdeinumeriprimi.altervista.org/
-------------------------------
Esporremo in queste pagine una scoperta straordinaria: lo schema regolare e semplicissimo, la legge matematica quindi, che genera e permette di ottenere con precisione assoluta tutti i Numeri Primi, facendo comprendere il perché della loro solo apparentemente anomala distribuzione tra i numeri naturali; una distribuzione che sino ad oggi pareva come non avere alcuna deterministica regolarità, oggi scopriamo invece da quale altissima regolarità è implicata, da dove è originata e discende. Grazie a questo schema deterministico che permette anche metodi grafici semplicissimi per la fattorizzazione dei numeri naturali e dunque per sviluppare algoritmi per test di primalità e per la fattorizzazione dei numeri naturali, capiremo anche come applicare la teoria stocastica per valutazioni sui grandi numeri, giungendo così analiticamente alla dimostrazione della importante " Congettura di Gauss " in merito alla probabilità che ha un numero naturale di essere primo o meno, e quindi pervenendo di conseguenza in tal modo alla dimostrazione limpida del Teorema dei Numeri Primi. Un approccio nuovo e più "naturale" , senza artifici, che permetterà anche nuovi approfondimenti sui Numeri Primi Gemelli e fornirà metodi grafici rapidissimi e semplici, di interesse anche in seno alla famosa Congettura di Goldbach, per ottenere per ogni numero naturale tutte le coppie di numeri primi che danno quel numero come loro somma. Un panorama nuovo e a cielo terso sul paesaggio dei Numeri Primi. È questa scoperta l' agognato e a lungo ricercato " Santo Graal " della Teoria dei Numeri!
The Electric Dipolar Double-Helicoidal Dynamic Model of the Photon.
The Interpretation of the Physics Origin of the Planck Constant
In Italian: "Il Modello Doppio Elicoidale del Fotone di Oreste Caroppo - 2005"
For more details and developments refer to my website with many paragraphs in Italian but also with salient paragraphs translated into English, link:
http://fiatlux.altervista.org/
Where you can also read about the related and very important discovery I made in 2014 of what I have called "the greatest original sin of Modern Physics", (or even "Maxwell's Error"), link: http://fiatlux.altervista.org/abstract-maxwell-s-error-the-great-original-sin-of-modern-physics-with-a-new-unification-the-model-explains-photon-.html
"Se nessuno è mai riuscito a dimostrare che
la Congettura forte di Goldabach è vera,
forse ciò è semplicemente perché essa è falsa!"
Abstract
In matematica la Congettura forte di Goldbach è uno dei più vecchi problemi irrisolti nella Teoria dei Numeri. Essa afferma che ogni numero pari maggiore di 2 può essere scritto come somma di due numeri primi (che possono essere anche uguali tra loro); ma resta ad oggi una congettura, cioè un enunciato né dimostrato né smentito.
In questo articolo scopriremo per quali numeri naturali la soddisfazione della Congettura è implicata da semplici circostanze combinatorie dipendenti dalla distribuzione dei numeri primi, una dimostrazione matematica in tal caso della sua validità partendo da osservazioni più generali e basilari, da una proprietà di quei numeri pari correlata al numero cumulativo di numeri primi più piccoli del numero pari considerato, non quindi tramite ricerca e verifica separatamente della sua soddisfazione per ciascuno di questi numeri pari.
Il procedimento seguito permetterà anche di stimare una probabilità per tutti gli altri numeri pari che la Congettura forte di Goldbach non sia soddisfatta. Scopriremo come inizialmente (cioè per numeri pari piccoli) questa probabilità è estremamente bassa, per poi portarsi, come dimostreremo con valutazioni analitiche, verso valori più alti, tendenti a 1 via via che si passa a numeri pari estremamente grandi. Motivo per cui questo approccio probabilistico ci suggerisce che, sebbene per grandissimi numeri pari sempre più grandi la probabilità che sia verificata la Congettura diventa sempre più bassa, è ben possibile che invece, per i numeri pari sottoposti ad oggi a verifica della Congettura, questa si sia rivelata sempre soddisfatta semplicemente perché numeri ancora relativamente troppo piccoli per i quali le probabilità di non verifica della Congettura sono irrisorie.
Dalle speculazioni di
Oreste Caroppo Italia, settembre 2023
Studi sul mosaico
di
Oreste Caroppo
Dagli studi iconografici di Oreste Caroppo sul mosaico pavimentale medioevale del XII sec. d.C. nella Cattedrale di Otranto si propone qui una interpretazione alternativa per una delle figure più famose e immaginifiche di quell'opera musiva, il personaggio raffigurato in un tondo di fronte ad un unicorno. Una esegesi ampiamente divulgata ha voluto vedervi l'autoritratto del presbitero mosaicista Pantaleone, il cui nome, ruolo e titoli (presbitero) si leggono nel mosaico nelle epigrafi in cui vengono date informazioni sull'intera opera. Riguardo al tondo in questione non vi è alcuna epigrafe spazialmente contingente che permetta di identificare il personaggio con il presbitero mosaicista. Questa identificazione proposta e sostenuta da diversi studiosi locali, nonché raccontata da innumerevoli guide turistiche, discende dall'apparenza di una chierica (tonsura) sul capo del personaggio. Forti di una analisi iconografica comparata, qui proponiamo che quella che è stata letta in tempi relativamente recenti come chierica sia in realtà il cappellino di una fanciulla anche ben imbellettata, la consueta vergine che nei bestiari medioevali viene associata proprio alla figura dell'unicorno.
Il PDF qui presentato è direttamente tratto dall'articolo pubblicato in internet al link: http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/otranto-una-vergine-fanciulla-accarezza-lunicorno-non-il-monaco-pantaleone-studi-sul-mosaico-medioevale-del-xii-sec-d-c/
cui si rimanda anche per i collegamenti ipertestuali linkati.
Periodo di pubblicazione di questo studio: gennaio 2021 con aggiunte successive e anche attingendo a miei testi precedenti.
Si rimanda inoltre al sito http://naturalizzazioneditalia.altervista.org per leggere i numerosi altri miei articoli sempre concernenti studi sul Mosaico idruntino.
Dagli studi di Oreste Caroppo
Si propone qui una interpretazione nuova per una delle figure più enigmatiche del mosaico pavimentale medioevale della Cattedrale di Otranto, leggendovi in essa l'Evangelista San Marco. Da qui ne discende una nuova chiave per penetrare nei misteri di quel vasto e famoso mosaico presente in Salento proponendo un forte legame con la realtà e la cultura della Repubblica di Venezia in quel tempo; Venezia che sempre ebbe grandi interessi per il controllo del Canale d'Otranto, passaggio obbligato per tutti i traffici marittimi di Venezia oltre l'Adriatico.
Il PDF qui presentato è direttamente tratto dall'articolo pubblicato in internet al link:
http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/san-marco-nel-mosaico-pavimentale-medioevale-della-cattedrale-di-otranto-un-omaggio-a-venezia-quali-legami-sottesi-tra-otranto-e-quella-repubblica-marinara/
cui si rimanda anche per i collegamenti ipertestuali linkati.
Periodo di pubblicazione di questo studio: gennaio 2021 e aggiunte successive.
Si rimanda inoltre al sito http://naturalizzazioneditalia.altervista.org per leggere i numerosi altri miei articoli sempre concernenti studi sul Mosaico idruntino.
Riporto qui la stampa in PDF di una pagina web dal mio sito internet ''La Naturalizzazione d'Italia'' dedicata a questa scoperta, e consultabile anche direttamente al link: http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/l-anemone-barocca-di-maglie-una-scoperta-da-regno-delle-fate/
La figura del fiabesco Re Artù di Britannia fu ispirata dal reale Re Artù del Salento messapico?
Indagine indiziaria di Oreste Caroppo
SI RIMANDA AL LINK:
http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/artu-lantico-re-di-un-regno-italiano-la-cui-leggenda-conquisto-la-britannia/
dove inizio la divulgazione di tutta una ricca serie di dati che ho raccolto negli anni sui temi qui dibattuti, seguite e chiedete per gli aggiornamenti successivi.
Espressa in sintesi la teoria qui esposta: "Re Artù britannico fiabesco = Re Artas messapico storico"
"In la provincia nostra de Terra d’Otranto fu un re per nome Re Artù, fosse lo medesimo de quel Artù Re del Inghilterra?" (Matteo Tafuri). Mentre diversi anni fa raccoglievo dati intorno a questa mia ipotesi teorica mi sono imbattuto in questa frase qui virgolettata scritta dal filosofo-mago rinascimentale salentino M. Tafuri (1492-1584); forse anche lui aveva avuto il mio medesimo dubbio? Un dubbio che può dunque nascere in chi vivendo in Salento e nutrendosi di cultura antica scopre la enigmatica raffigurazione di Re Artù nel mosaico medioevale di Otranto e la figura dell’antico grande e famoso re messapico Artas/Artos.
Oreste Caroppo (email: orestecaroppo@yahoo.it)
Con una nuova Unificazione, il modello che spiega il Fotone e che disvela e descrive come esso abbia una struttura interna, riconducendo la quantizzazione comportata dall'esistenza del fotone e quindi della radiazione elettromagnetica alla quantizzazione della carica elettrica!
150 anni di pensiero fisico da rifondare.
Una nuova rivoluzione obbligata nel pensiero fisico!
UN TERREMOTO !
(di Oreste Caroppo)
«
C'E' UN ERRORE IMMENSO ALLA RADICE DELLA FISICA CONTEMPORANEA
ma adesso lo abbiamo scovato!
Ed è tutto da rifare,
ma nella catastrofe la nuova comprensione del fotone, la stessa che ha guidato nel verso dell'individuazione dell'errore madornale, consente la risoluzione di innumerevoli nonsensi teorici e contraddizioni dell'odierna visione della Natura in seno alle non a caso varie e contraddittorie teorie della fisica contemporanea.
Viene ristabilito il legame profondo e logico, ad oggi mancante, tra fisica quantistica ed elettromagnetismo, in una grande unificazione e chiarificazione che riconduce il fotone alla sua più semplice natura disvelata e spiegata, quella della quantizzazione della carica elettrica!
In una nuova Weltanschauung della realtà, una nuova visione della Natura che risolve tanti paradossi e inaugura nuovi sterminati ed ora accessibili orizzonti cognitivi!
»
Qui nel pdf divulgato Academi.edu solo un sommario schematico.
Questi due link rimandano a pagine dove si può leggere in merito molto di più:
-) http://fiatlux.altervista.org/l-errore-di-maxwell-il-grande-peccato-originale-della-fisica-moderna.html
-) http://fiatlux.altervista.org/letters-about-maxwell-s-error-and-the-double-helicoidal-model-of-the-photon.html
e in merito ai collegamenti teorici di questa scoperta con il Modello Doppio Elicoidale del fotone, come altri dati in merito, e uno studio della propagazione di quell'errore nel pensiero fisico in questi ultimi circa 150 anni, negli altri capitoli del mio sito-web accessibile dal menù:
-) http://fiatlux.altervista.org
With a new Unification, the model that explains PHOTON, which discovers that it has an internal structure, which also describes, bringing back the quantization of the photon and of electromagnetic radiation to the quantization of electric charge! 150 years of physical thought to be refound.
AN EARTHQUAKE !
(by Oreste Caroppo)
Here in the pdf in Academi.edu only a schematic summary.
To these two links you can read much more about:
-) http://fiatlux.altervista.org/abstract-maxwell-s-error-the-great-original-sin-of-modern-physics-with-a-new-unification-the-model-explains-photon-.html
-) http://fiatlux.altervista.org/letters-about-maxwell-s-error-and-the-double-helicoidal-model-of-the-photon.html
and about that error 's propagation in Modern Physics and about the theoretic connection with the Double Helicoidal Model of the photon, also in the other paragrafs of this my web site:
-) http://fiatlux.altervista.org
Dalle UNITÀ NATURALI DI PLANCK
attraverso il MODELLO DOPPIO ELICOIDALE DEL FOTONE
fino alla loro più profonda comprensione fisica
Il significato profondo della Carica di Planck, così meravigliosamente vicina alla Carica Elementare, e della Costante di Struttura Fine
compresi grazie al Modello Doppio Elicoidale del Fotone
IL MISTERO DISVELATO !
La Lunghezza di Planck e la Massa di Planck
valori notevoli teorici nello sviluppo del “Sistema Fotone” doppio elicoidale
in cui si considerano anche le forze interne di tipo gravitazionale
di
Oreste Caroppo
Sommario al link: http://fiatlux.altervista.org/svelati-i-misteri-delle-unità-naturali-di-planck-grazie-al-modello-doppio-elicoidale-del-fotone.html
Passeremo poi ad analizzare un’ enigmatica e molto affascinante tela di una pala d’ altare, datata al XVI-XVII sec. a.C., scoperta recentemente nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli in Zollino in provincia di Lecce, restaurata e lì esposta, con la raffigurazione in primo piano di quattro funghi davanti alla figura di un Sant’ Antonio Abate rappresentato con suggestioni che ci richiamano alla mente la figura di un mago, (quasi un Mago Merlino nella sua iconografia medievale), oltre che di un monaco, con un copricapo particolarmente terminante a punta. Sant’ Antonio Abate il santo della Croce a Tau (a forma di T) che tanto richiama in maniera stilizzata il carpoforo dei funghi ad ombrello, tutto questo in un territorio quale è quello di Zollino che fu caratterizzato dalla scuola del monaco di rito greco e grande umanista Sergio Stiso (Zollino 1458ca-1531ca), maestro di Matteo Tafuri, studioso anche dedito all’ alchimia e popolarmente conosciuto come il “mago” di Soleto! Svilupperemo varie ipotesi esegetiche sul significato di quei funghi, dalla mera raffigurazione naturalistica, alla chiave esoterica, fino ad approdare ad una più pacifica lettura allegorica nell’orizzonte dell’ ideologia cristiana.
link: http://lamatrixdeinumeriprimi.altervista.org/
-------------------------------
Esporremo in queste pagine una scoperta straordinaria: lo schema regolare e semplicissimo, la legge matematica quindi, che genera e permette di ottenere con precisione assoluta tutti i Numeri Primi, facendo comprendere il perché della loro solo apparentemente anomala distribuzione tra i numeri naturali; una distribuzione che sino ad oggi pareva come non avere alcuna deterministica regolarità, oggi scopriamo invece da quale altissima regolarità è implicata, da dove è originata e discende. Grazie a questo schema deterministico che permette anche metodi grafici semplicissimi per la fattorizzazione dei numeri naturali e dunque per sviluppare algoritmi per test di primalità e per la fattorizzazione dei numeri naturali, capiremo anche come applicare la teoria stocastica per valutazioni sui grandi numeri, giungendo così analiticamente alla dimostrazione della importante " Congettura di Gauss " in merito alla probabilità che ha un numero naturale di essere primo o meno, e quindi pervenendo di conseguenza in tal modo alla dimostrazione limpida del Teorema dei Numeri Primi. Un approccio nuovo e più "naturale" , senza artifici, che permetterà anche nuovi approfondimenti sui Numeri Primi Gemelli e fornirà metodi grafici rapidissimi e semplici, di interesse anche in seno alla famosa Congettura di Goldbach, per ottenere per ogni numero naturale tutte le coppie di numeri primi che danno quel numero come loro somma. Un panorama nuovo e a cielo terso sul paesaggio dei Numeri Primi. È questa scoperta l' agognato e a lungo ricercato " Santo Graal " della Teoria dei Numeri!
The Electric Dipolar Double-Helicoidal Dynamic Model of the Photon.
The Interpretation of the Physics Origin of the Planck Constant
In Italian: "Il Modello Doppio Elicoidale del Fotone di Oreste Caroppo - 2005"
For more details and developments refer to my website with many paragraphs in Italian but also with salient paragraphs translated into English, link:
http://fiatlux.altervista.org/
Where you can also read about the related and very important discovery I made in 2014 of what I have called "the greatest original sin of Modern Physics", (or even "Maxwell's Error"), link: http://fiatlux.altervista.org/abstract-maxwell-s-error-the-great-original-sin-of-modern-physics-with-a-new-unification-the-model-explains-photon-.html