Papers by Maya Pellicciari
L'Uomo società tradizione sviluppo, 2019
Health for all, all in health: European experiences on health care for migrants, 2000, págs. 174-194, 2000
The Multisectorial Academic Program to prevent and combat Female Genital Mutilation (MAP-FGM) is ... more The Multisectorial Academic Program to prevent and combat Female Genital Mutilation (MAP-FGM) is aimed to contribute to the defence of women’s human rights, including their sexual and reproductive rights, by the preventive multidisciplinary intervention of the practice and the effective protection of the girls at risk. The MAP-FGM Project, co-financed by the European Commission, constitutes an innovative biannual rogram that aims to raise awareness and to prepare future professionals of different fields and specialities that may, in the future, be in contact with populations coming from countries that practice FGM/C. (...) The Academic Training Guide is destined to promote and facilitate the incorporation of academic content about FMG/C in different university degrees such as medicine, nursing, education, psychology, social work, law, criminology, anthropology, international cooperation for development, gender and feminist studies, communication and journalism. The Guide has been drafted by teaching and research staff from different disciplines connected to the Rey Juan Carlos University, the Autonomous University of Barcelona, the Rome Tre University, the University Institute of Lisbon and the Vrij Universiteit Brussel, and experts from two specialized foundations with an ample trajectory in the intervention field (Wassu-UAB Foundation and Angello Celli Foundation). The aim of the Guide is to offer, in a structured and accessible way, teaching contents for the training of future professionals that can play a key role in the prevention and abandonment of the practice and the assistance to women and girls. In that sense, it can be useful to the university teaching staff, to the academic authorities or to the students interested in acquiring academic and professional knowledge specialized on the subject. Its multisector character derives from the participation of authors coming from different disciplines, with various conceptual and epistemological focuses. The plurality of perspectives gathered in this guide reflect the intensity of academic debates and the complexity of the theoretical and practical dilemmas that the abandonment of the FGM/C poses, both in the countries of origin and in hosting countries.
Guía formativa multisectorial para la inserción del tema de la A/MGF en los programas universitar... more Guía formativa multisectorial para la inserción del tema de la A/MGF en los programas universitarios de medicina, enfermería, trabajo social, educación, derecho, criminología, comunicación, antropología y estudios feministas y de género. Publicada en seis idiomas (inglés, italiano, portugués, castellanom, catalán y flamenco) Ver: www.mapfgm.eu
AM Rivista della Societá Italiana di Antropologia Medica, 2000
Il contributo presenta una breve disamina del dibattito antropologico contemporaneo rispetto al t... more Il contributo presenta una breve disamina del dibattito antropologico contemporaneo rispetto al tema del cosiddetto " Antropocene ". Attraverso una panoramica delle iniziative istituzionali in ambito scientifico, tanto a livello nazionale che internazionale, si propone una lettura critica dei contributi di alcuni autorevoli antropologi ed epistemologi della scienza, tra cui Bruno Latour, Donna Haraway. L'intento è quello di mettere in luce le prospettive e i nodi critici di un concetto che, se appropriatamente impostato, potrebbe modificare anche radicalmente sia i parametri del discorso scientifico che il suo impatto nell'ambito delle politiche ambientali e sanitarie. I temi trattati sollecitano il lettore ad interrogarsi, insieme agli autori, sul quadro delle responsabilità che hanno portato la specie umana ad assumere oggi il ruolo di potenza geo-storica
arpa.umbria.it
Una ricerca, condotta dalla Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, ha indagato le ... more Una ricerca, condotta dalla Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, ha indagato le rappresentazioni, gli atteggiamenti e le pratiche messe in campo dai cittadini umbri nella gestione dei rifiuti Quello di consumo, e quindi anche quello di rifiuto, sono concetti altamente "instabili", che mutano radicalmente al variare degli assetti storico-sociali, politici ed economici dei differenti contesti. A seconda del momento storico specifici beni, oggetti e modalità di consumo appaiono ora fondamentali e irrinunciabili, ora superflui e contraddittori, quando non addirittura potenzialmente nocivi. Non è un caso che la stessa definizione del concetto di rifiuto sia stata oggetto, negli anni, di numerosi ripensamenti e riadattamenti da parte di giuristi, legislatori e studiosi, costretti a tentare di definire ciò che in realtà si presenta estremamente mutevole perché vincolato all'arbitrarietà e imprevedibilità delle scelte politiche ed economiche dei quadri di potere, e alla variabilità dei loro rapporti di forza. Molto banalmente, ciò che è un rifiuto in una società rurale non lo è in una società consumistica, e ciò che è un rifiuto in una società consumistica cambia quando subentra ad esempio, la raccolta differenziata, quando cioè il rifiuto diventa oggetto di mercato, "bene" economico a sua volta. Nonostante il nesso tra rifiuti e consumo possa apparire in qualche misura scontato, è di fatto assai diffusa la tendenza a isolare la questione rifiuti dalle sue diverse e complesse implicazioni storiche, economiche e socio-culturali. Il tema dei rifiuti viene infatti spesso affrontato come se si trattasse dell'effetto perverso e indesiderato di un sistema produttivo e di consumo che non lo aveva previsto, e non come parte integrante dello stesso processo che l'ha generato. La questione rifiuti e le problematiche ad essa correlate non possono invece essere svincolate da una riflessione critica sulle modalità di produzione e consumo che sono diventate dominanti nella nostra attuale società. D'altronde, ogni consumo si conclude in una qualche forma di "rifiuto" e, a loro volta, tutti i rifiuti rappresentano il prodotto finale di una qualche forma di consumo. Se il consumo è dunque il nodo centrale della questione rifiuti, appaiono meno scontate le ragioni che portano alla omissione di questo nesso: in una società fondata sui consumi diventa quantomeno complesso riconoscere che l'unica soluzione possibile all'emergenza rifiuti sta proprio nel consumare meno o, più correttamente, nel ripensare gli assetti produttivi in maniera tale da rendere possibili forme differenti e più sostenibili di consumo. Si assiste così al paradosso per cui da una parte le spinte al consumo continuano a crescere in maniera esponenziale, coinvolgendo peraltro un numero sempre più ampio di persone, mentre dall'altra parte appare sempre più evidente che l'ambiente in cui viviamo non è più in grado di sostenere tali livelli di sfruttamento e di inquinamento delle risorse. Ciononostante, pensare di porre un freno alla inarrestabile corsa al consumo sembra ancora un obiettivo assai lontano, quando non addirittura un'utopia. In effetti, considerato che il consumo rappresenta la struttura portante su cui si fonda la nostra società, un intervento in tal senso si configurerebbe come una vera e propria "rivoluzione", con costi certamente elevati che il mercato non sembra ancora disposto ad accollarsi.
arpa.umbria.it, 2013
Una ricerca, condotta dalla Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, ha indagato le ... more Una ricerca, condotta dalla Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, ha indagato le rappresentazioni, gli atteggiamenti e le pratiche messe in campo dai cittadini umbri nella gestione dei rifiuti Quello di consumo, e quindi anche quello di rifiuto, sono concetti altamente "instabili", che mutano radicalmente al variare degli assetti storico-sociali, politici ed economici dei differenti contesti. A seconda del momento storico specifici beni, oggetti e modalità di consumo appaiono ora fondamentali e irrinunciabili, ora superflui e contraddittori, quando non addirittura potenzialmente nocivi. Non è un caso che la stessa definizione del concetto di rifiuto sia stata oggetto, negli anni, di numerosi ripensamenti e riadattamenti da parte di giuristi, legislatori e studiosi, costretti a tentare di definire ciò che in realtà si presenta estremamente mutevole perché vincolato all'arbitrarietà e imprevedibilità delle scelte politiche ed economiche dei quadri di potere, e alla variabilità dei loro rapporti di forza. Molto banalmente, ciò che è un rifiuto in una società rurale non lo è in una società consumistica, e ciò che è un rifiuto in una società consumistica cambia quando subentra ad esempio, la raccolta differenziata, quando cioè il rifiuto diventa oggetto di mercato, "bene" economico a sua volta. Nonostante il nesso tra rifiuti e consumo possa apparire in qualche misura scontato, è di fatto assai diffusa la tendenza a isolare la questione rifiuti dalle sue diverse e complesse implicazioni storiche, economiche e socio-culturali. Il tema dei rifiuti viene infatti spesso affrontato come se si trattasse dell'effetto perverso e indesiderato di un sistema produttivo e di consumo che non lo aveva previsto, e non come parte integrante dello stesso processo che l'ha generato. La questione rifiuti e le problematiche ad essa correlate non possono invece essere svincolate da una riflessione critica sulle modalità di produzione e consumo che sono diventate dominanti nella nostra attuale società. D'altronde, ogni consumo si conclude in una qualche forma di "rifiuto" e, a loro volta, tutti i rifiuti rappresentano il prodotto finale di una qualche forma di consumo. Se il consumo è dunque il nodo centrale della questione rifiuti, appaiono meno scontate le ragioni che portano alla omissione di questo nesso: in una società fondata sui consumi diventa quantomeno complesso riconoscere che l'unica soluzione possibile all'emergenza rifiuti sta proprio nel consumare meno o, più correttamente, nel ripensare gli assetti produttivi in maniera tale da rendere possibili forme differenti e più sostenibili di consumo. Si assiste così al paradosso per cui da una parte le spinte al consumo continuano a crescere in maniera esponenziale, coinvolgendo peraltro un numero sempre più ampio di persone, mentre dall'altra parte appare sempre più evidente che l'ambiente in cui viviamo non è più in grado di sostenere tali livelli di sfruttamento e di inquinamento delle risorse. Ciononostante, pensare di porre un freno alla inarrestabile corsa al consumo sembra ancora un obiettivo assai lontano, quando non addirittura un'utopia. In effetti, considerato che il consumo rappresenta la struttura portante su cui si fonda la nostra società, un intervento in tal senso si configurerebbe come una vera e propria "rivoluzione", con costi certamente elevati che il mercato non sembra ancora disposto ad accollarsi.
Books by Maya Pellicciari
The Multisectorial Academic Program to prevent and combat Female
Genital Mutilation (MAP-FGM) is ... more The Multisectorial Academic Program to prevent and combat Female
Genital Mutilation (MAP-FGM) is aimed to contribute to the defence of women’s human rights, including their sexual and reproductive rights, by the preventive multidisciplinary intervention of the practice and the effective protection of the girls at risk. The MAP-FGM Project, co-financed by the European Commission, constitutes an innovative biannual rogram that aims to raise awareness and to prepare future professionals of different fields and specialities that may, in the future, be in contact with populations coming from countries that practice FGM/C.
(...)
The Academic Training Guide is destined to promote and facilitate the
incorporation of academic content about FMG/C in different university degrees such as medicine, nursing, education, psychology, social work, law, criminology, anthropology, international cooperation for development, gender and feminist studies, communication and journalism. The Guide has been drafted by teaching and research staff from different disciplines connected to the Rey Juan Carlos University, the Autonomous University of Barcelona, the Rome Tre University,
the University Institute of Lisbon and the Vrij Universiteit Brussel, and experts from two specialized foundations with an ample trajectory in the intervention field (Wassu-UAB Foundation and Angello Celli Foundation).
The aim of the Guide is to offer, in a structured and accessible way, teaching contents for the training of future professionals that can play a key role in the prevention and abandonment of the practice and the assistance to women and girls. In that sense, it can be useful to the university teaching staff, to the academic authorities or to the students interested in acquiring academic and professional knowledge specialized on the subject. Its multisector character derives from the participation of authors coming from different disciplines, with various conceptual and epistemological focuses. The plurality of perspectives gathered
in this guide reflect the intensity of academic debates and the complexity of the theoretical and practical dilemmas that the abandonment of the FGM/C poses, both in the countries of origin and in hosting countries.
Drafts by Maya Pellicciari
Pratiche di standardizzazione e medicalizzazione dell'apprendimento. Un'indagine antropologica su... more Pratiche di standardizzazione e medicalizzazione dell'apprendimento. Un'indagine antropologica sulla questione dei "Disturbi specifici di apprendimento" 30 novembre 2015 INTRODUZIONE I cosiddetti "disturbi specifici dell'apprendimento" (DSA), così come declinati nell'iter legislativo e nel corpus normativo che accompagna la legge 170 del 2010, costituiscono un terreno di grande interesse antropologico per una serie di numerosi e complessi fattori. Intanto, si delinea un campo nuovo, in cui lo sguardo clinico-medico si insinua all'interno dei processi di apprendimento, introducendo un confine oltre al quale diventa possibile -e legittimo -sottrarre tali processi al dominio delle scienze sociali.
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Genital Mutilation (MAP-FGM) is aimed to contribute to the defence of women’s human rights, including their sexual and reproductive rights, by the preventive multidisciplinary intervention of the practice and the effective protection of the girls at risk. The MAP-FGM Project, co-financed by the European Commission, constitutes an innovative biannual rogram that aims to raise awareness and to prepare future professionals of different fields and specialities that may, in the future, be in contact with populations coming from countries that practice FGM/C.
(...)
The Academic Training Guide is destined to promote and facilitate the
incorporation of academic content about FMG/C in different university degrees such as medicine, nursing, education, psychology, social work, law, criminology, anthropology, international cooperation for development, gender and feminist studies, communication and journalism. The Guide has been drafted by teaching and research staff from different disciplines connected to the Rey Juan Carlos University, the Autonomous University of Barcelona, the Rome Tre University,
the University Institute of Lisbon and the Vrij Universiteit Brussel, and experts from two specialized foundations with an ample trajectory in the intervention field (Wassu-UAB Foundation and Angello Celli Foundation).
The aim of the Guide is to offer, in a structured and accessible way, teaching contents for the training of future professionals that can play a key role in the prevention and abandonment of the practice and the assistance to women and girls. In that sense, it can be useful to the university teaching staff, to the academic authorities or to the students interested in acquiring academic and professional knowledge specialized on the subject. Its multisector character derives from the participation of authors coming from different disciplines, with various conceptual and epistemological focuses. The plurality of perspectives gathered
in this guide reflect the intensity of academic debates and the complexity of the theoretical and practical dilemmas that the abandonment of the FGM/C poses, both in the countries of origin and in hosting countries.
Drafts by Maya Pellicciari
Genital Mutilation (MAP-FGM) is aimed to contribute to the defence of women’s human rights, including their sexual and reproductive rights, by the preventive multidisciplinary intervention of the practice and the effective protection of the girls at risk. The MAP-FGM Project, co-financed by the European Commission, constitutes an innovative biannual rogram that aims to raise awareness and to prepare future professionals of different fields and specialities that may, in the future, be in contact with populations coming from countries that practice FGM/C.
(...)
The Academic Training Guide is destined to promote and facilitate the
incorporation of academic content about FMG/C in different university degrees such as medicine, nursing, education, psychology, social work, law, criminology, anthropology, international cooperation for development, gender and feminist studies, communication and journalism. The Guide has been drafted by teaching and research staff from different disciplines connected to the Rey Juan Carlos University, the Autonomous University of Barcelona, the Rome Tre University,
the University Institute of Lisbon and the Vrij Universiteit Brussel, and experts from two specialized foundations with an ample trajectory in the intervention field (Wassu-UAB Foundation and Angello Celli Foundation).
The aim of the Guide is to offer, in a structured and accessible way, teaching contents for the training of future professionals that can play a key role in the prevention and abandonment of the practice and the assistance to women and girls. In that sense, it can be useful to the university teaching staff, to the academic authorities or to the students interested in acquiring academic and professional knowledge specialized on the subject. Its multisector character derives from the participation of authors coming from different disciplines, with various conceptual and epistemological focuses. The plurality of perspectives gathered
in this guide reflect the intensity of academic debates and the complexity of the theoretical and practical dilemmas that the abandonment of the FGM/C poses, both in the countries of origin and in hosting countries.