Papers by Sabatina Napolitano
About Art, 2023
Anche quest’anno ad Asciano si è tenuto il Festival del Suono organizzato da Cesare Picco nella s... more Anche quest’anno ad Asciano si è tenuto il Festival del Suono organizzato da Cesare Picco nella seconda edizione: un volo di sei giorni tra musica e cultura. Una scelta felice dal momento che il festival propone ogni volta incontri in meravigliosi scenari accompagnati da artisti di calibro internazionale. Vediamo di cosa si tratta.
About Art Rivista, 2023
«Il paesaggio delle Crete e della Val D'Orcia suscita e tiene vive molte emozioni dell'animo. Que... more «Il paesaggio delle Crete e della Val D'Orcia suscita e tiene vive molte emozioni dell'animo. Questa terra eccita ed alimenta la condizione enigmatica dell'uomo: la rappresenta e l'asseconda. Ciascuno di noi ha dentro di sé queste perplessità dense di mistero e qui trovano un "luogo"». E dunque con queste parole di Mario Luzi vi presento la mostra allestita presso il Conservatorio San Carlo Borromeo a Pienza fino al 5 novembre con tema "Il paesaggio stato d'animo. The landscape as a frame of mind". Curata da Leonardo Scelfo e organizzata dal Comune di Pienza, dall'Unesco, da Fondazione Musei Senesi e dal Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell'Università di Siena, la mostra è da considerarsi un significativo dialogo tra la poesia di Mario Luzi e i dipinti di Dario Neri. La manifestazione è inserita nell'ambito della Candidatura di Val Di Chiana Capitale della Cultura Italiana 2026 e fa parte delle celebrazioni dei vent'anni di Fondazione Musei Senesi. I dipinti sono stati esposti grazie ai collezionisti privati e collaboratori:
About Art Rivista, 2023
Se pensate che non esiste un artista italiano capace a mescolare l’esotismo dei dervisci, dei sul... more Se pensate che non esiste un artista italiano capace a mescolare l’esotismo dei dervisci, dei sultani e dei rabbini del mondo orientale trapiantandoli nel mondo orientale è perché non conoscete ancora Aldo Mondino. Al quarto livello di Palazzo Squarcialupi è stata allestita la mostra “Start. Un incessante inizio”, questa è la mappa per consultare le opere esposte. (https://www.santamariadellascala.com/wp-content/uploads/2022/03/SCARICA-LA-MAPPA-CON-LE-OPERE.pdf).
Dall’8 aprile al 9 luglio 2023 è possibile ammirare 35 opere che vanno dagli anni Ottanta ai primi anni del Duemila, e una proiezione del video “Dervisci” (Venezia 1992, Archivio Garghetti Milano). La mostra è organizzata dalla Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala in collaborazione con Alessandro Bagnai, l’Archivio Aldo Mondino ed è realizzata grazie al contributo di Ars Movendi, a cura di Vittoria Coen.
L’artista torinese è nato nel 1938 e morto nella stessa città nel 2005 contemporaneo di Severini e Licata coi quali frequenta a Parigi l’atelier di Stanley William Heyter, l’Ecole du Louvre, per il corso di mosaico dell’Accademia di Belle Arti, (nell’atelier lavoravano anche Picasso, Chagall, Giacometti, Pollock) e dove entra anche in contatto con artisti come Jouffroy, Errò, Lebel, Sebastian Matta, Wilfredo Lam dalla cui esperienza surrealista trarrà ispirazione soprattutto per le opere degli anni Settanta.
About Art, 2023
Non è difficile comprendere come numerosi artisti si siano ispirati al passo del vangelo di Giova... more Non è difficile comprendere come numerosi artisti si siano ispirati al passo del vangelo di Giovanni (20, 24-29) per la loro versione dell'incredulità di San Tommaso: dopo otto giorni dall'apparizione agli apostoli, Gesù apparve di nuovo a porte chiuse. Sarebbe stato Tommaso, in questo episodio, invitato dal Cristo stesso, a mettere il dito nella piaga del costato e a vedere le stimmate sulle mani e sui piedi. Il riferimento più importante di questo passo, per noi che viviamo a Siena, senz'altro è da ricercare nella tavola di Duccio di Buoninsegna conservata al Museo Opera del Duomo [...]
LiquidArte, 2023
Nell’epoca moderna, a cominciare dal primo Quattrocento, il mito di Ade e Persefone nell’arte abb... more Nell’epoca moderna, a cominciare dal primo Quattrocento, il mito di Ade e Persefone nell’arte abbandona la religiosità legata ai miti eleusini, per ritrovare nelle vicende degli dei degli Inferi diverse letture anacronistiche, reinvenzioni dei temi antichi. Nella volta [1] della Libreria Piccolomini, affrescata da Pinturicchio nel Duomo di Siena (1502-1508), vediamo un Ade senza barba e riccioli, stempiato, come vecchio, nudo, non vigoroso e terribile, che regge una Persefone dalle forme accentuate e vestita di abiti che non sono tipici della cultura antica. Qualcosa di nuovo, dunque, ma al contempo di estremamente affascinante. Ade mantiene per le braccia il corpo di Persefone che si spinge con la testa all’indietro come per gridare la sventura di ciò che comunque le sta per accadere, il carro blu con riflessi dorati non è più trainato da mitici cavalli alati ma da serpi. Forse la forza del mito antico è del tutto assente, giacché il carro non sembra condurre a una dimensione diversa, ma lo sfondo è come fermo nelle chiome degli alberi, non sembra esserci un Inferno. La scena venne ripresa da un disegno di Amico Aspertini di un sarcofago romano nella cui versione integra, si trovava Demetra e successivamente Aspertini aggiunse nel punto in cui era rotto, una figura maschile sul carro trainato dai serpenti. Forse il Pinturicchio trasse ispirazione dal disegno interpretando quella figura come Saturno.
LiquidArte, 2023
Ade e Persefone, ovvero Proserpina e Plutone, ci hanno accompagnato per così dire, nei nostri inc... more Ade e Persefone, ovvero Proserpina e Plutone, ci hanno accompagnato per così dire, nei nostri inconsci, dal tempo di Omero (con l’Inno a Demetra) fino ai nostri giorni, rappresentanti dei misteri Eleusini, erano venerati a partire dal XVI e il XII secolo a.C come divinità degli inferi, ma soprattutto Persefone, come divinità delle stagioni, delle messi, dell’agricoltura e del grano.
Ade e Persefone appaiono nelle figurazioni del ratto, in doni votivi, ex voto, santuari, rilievi e bassorilievi, busti, statue, acroliti, in reperti e resti conservati nei musei di tutto il mondo. I reperti vengono dalla Magna Grecia, dalla Macedonia, da Israele, dal Sud dell’Italia come dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Sicilia, o dalla Campania e dal Lazio. Le figurazioni sono diverse, appare Demetra disperata nell’aver perso la figlia, o regina che si riconcilia per l’abbondanza nei miti eleusini. Persefone appare in pose drammatiche e spaventata, talvolta, mentre altre appare gaia e dedita al trono nel rispetto dell’hierogamìa. Quindi la vediamo fanciulla insieme alla madre o regina insieme al marito, oppure troviamo racconti del momento di Persefone che torna alla terra (ἄνοδος) o della discesa agli inferi (καϑοδος).
About Art, 2023
Angelo Visconti è stato un pittore di origini senesi che ha vissuto solo per trentadue anni (Sien... more Angelo Visconti è stato un pittore di origini senesi che ha vissuto solo per trentadue anni (Siena, 1829-Roma, 1861). Nacque da papà Francesco, che era medico, e da Maddalena Donatelli. Dopo aver frequentato il collegio Tolomei, studiò all'Accademia di Belle Arti di Siena dall'età di tredici anni, e fu allievo di Luigi Mussini. Amato dal suo maestro (che in seguito divenne direttore dell'istituto) a ventiquattro anni vinse il concorso triennale dell'istituto con "Raffaello presentato da Bramante a Giulio II". Due anni dopo si aggiudicò una borsa di studio assegnata dalla Società esecutori di pie disposizioni di Siena, l'Alunnato Biringucci, che permetteva di trascorrere quattro anni a Roma e sei mesi in giro per l'Europa. Vinse l'Alunnato grazie alla sua opera che rappresentava Cosimo II nell'uscire dal suo palazzo mentre riconosceva il frate che lo salvò dal pericolo di annegare quand'era giovinetto a Venezia.
Limina Mundi
Il prof Braccini ci aveva già abituato a parlare del regno dei morti in diversi suoi volumi, uno ... more Il prof Braccini ci aveva già abituato a parlare del regno dei morti in diversi suoi volumi, uno scritto insieme a Silvia Romani dal titolo "Una passeggiata nell'aldilà" (Einaudi, 2017) e l'altro più recente "La nave di Caronte" (Einaudi, 2022) scritto insieme a Luigi Silvano. In "Ade e Persefone" (edito Pelago, 2021, scritto da Braccini in collaborazione a Datati con una introduzione di Giulio Guidorizzi) troviamo il racconto del mito del curatore pistoiese, le variazioni sul mito di Dadati e una antologia commentata di testi che parlano di Persefone e Ade tratta da l'Inno a Demetra attribuito ad Omero, dal poema epico il Ratto di Proserpina del poeta Claudiano e dalle Metamorfosi di Ovidio. Guidorizzi nella sua introduzione sottolinea come Frazer avesse già iscritto il mito tra quelli legati al ciclo della vegetazione in un ritmo che scandisce il ciclo vita-morte-rinascita; si ripete anche il fatto che tutta la simbologia del mito è sacra e non è solo oggetto dell'antropologia ma anche della psicologia: il legame madre-figlia, le nozze violente, il melograno. Seppure macabro quello di Ade e Persefone fu amore. Persefone, figlia di Zeus e Demetra, fu rapita da Ade, dio degli inferi e dei morti, dando poi vita al ciclo delle stagioni ma in origine ci fu lo scontro tra Crono e i Titani, da una parte, e Zeus e i suoi fratelli dall'altra, da qui i secondi ebbero la meglio e cominciarono a spartirsi l'universo. Ad Ade (l'invisibile veniva detto dagli antichi, grazie anche all'elmo che indossava che rendeva invisibili, la kynee) toccò il regno dell'oltretomba. Il dio degli inferi pare vivesse in una dimora putrida e orribile e che fosse uscito solo per regolare con Zeus la questione delle anime, della conoscenza del momento della morte, e per affrontare Eracle (da questa lotta Ade ne uscì sconfitto con una spalla trafitta da una freccia). In greco Ade era noto come Plouton, Plutone, da "ploutos" che significa "ricchezza", in effetti il dio, non solo era ricco, perché sottoterra si celavano tesori e miniere, ma godeva anche di un certo fascino somigliando al fratello Zeus. Il poeta Claudiano lo definisce «terribile e oscuramente maestoso». Stanco di vivere da solo nell'Ade, il dio dei morti chiese aiuto al fratello Zeus per cercarsi una sposa. Il re dell'Olimpo, chiese a sua volta, aiuto ad Afrodite che insieme ad Atena e Artemide (ignare dell'accordo tra Afrodite e Zeus) convinse Persefone ad uscire dal palazzo per raccogliere dei fiori. Da qui le versioni del mito sono diverse, nel brano tratto dall'Inno a Demetra tradotto da Braccini, si narra il rapimento: "Lontano da Demetra dalla spada d'oro, dai bei frutti,/ ella giocava con le figlie di Oceano dai pepli drappeggiati;/ raccoglieva fiori, rose e crochi e belle violette/ nel soffice prato, iris e giacinti/ e il narciso, che al fine di ingannare la rosea fanciulla aveva fatto sbocciare/ la Terra, per volontà di Zeus e per compiacere Colui che accoglie molti". Omero descrive Persefone in modo distaccato, nel rispetto della religiosità eleusina, si limita a raccontare la violenza perpetuata ai danni della figlia di Demetra: "La ghermì e contro la sua volontà sull'aureo carro, la portò via tra i suoi lamenti: e infatti gridò a gran voce, invocando il padre Cronide, altissimo ed eccelso". Diversamente il poeta Claudiano, agli inizi del V secolo d.C, tratteggia un ritratto di Persefone in rivolta, che protesta e si lamenta così nella traduzione di Braccini: "Perché contro di noi le saette fabbricate dalle mani dei Ciclopi/ non hai scagliato padre? Così volesti consegnarmi/ alle crudeli ombre, così esiliarmi dall'intero mondo? Non ti piega nessuna pietà, in te non c'è nulla di sentimento paterno? Per quale colpa ci siamo meritate tanta ira? […] Per il tentativo di quale sacrilegio, per la complicità di quale colpa/ sono cacciata nei baratri immani dell'Erebo?/ Fortunatamente chiunque fu rapita/ da altri! Almeno può godere del sole comune./ A me invece al contempo viene negata la verginità e il cielo,/ insieme alla luce è tolto il pudore, e abbandonata la terra sono trascinata a fare da schiava al tiranno stigio! […] aiutami nella disgrazia! Trattieni il rapitore furioso!". Parole intense, toccanti, attuali che cercano di penetrare la psicologia della vittima con femminile sensibilità. Ma ecco che una sensibilità nuova interessa Claudiano nel punto di svolta della maturazione della protagonista "Da tali parole e dal bel pianto quello spietato/ è vinto e percepisce gli aneliti del primo amore". Da questo punto si disvela la promessa concessa dal regno degli Inferi, il potere sulle anime: "Ai tuoi piedi giungeranno i re vestiti di porpora,/ privati di ogni sfarzo, frammisti alla folla dei poveri/ (la morte tutto pareggia!), tu condannerai i colpevoli/ tu concederai il riposo ai pii; di fronte al giudizio i rei/ saranno costretti a confessare i crimini
Fermata Spettacolo, 2023
Con l'occasione di ripassare la letteratura antica è indubbio che pochi scritti come il Ratto di ... more Con l'occasione di ripassare la letteratura antica è indubbio che pochi scritti come il Ratto di Proserpina di Claudiano mi hanno così tanto rapita. Tommaso Braccini ne pubblica una sua traduzione nel libro "Ade e Persefone" (Pelago, 2021) scritto insieme a Gabriele Dadati con una introduzione di Giulio Guidorizzi. Cosa affascina oggi di questo mito, oltre alla romanzata storia di una donna che amando un uomo che dà la morte, scopre i suoi lati bui? È per la storia delle stagioni, dei miti Eleusini, della disperazione di Demetra, della violenza? Molte sono le faccende che riguardano la fortuna di questo mito, ma in prima battuta devo dire che ciò che più mi interessa è la lettura delle fonti e la diversa angolatura con cui il racconto viene affrontato. Claudiano ha lasciato un poema epico incantevole, tant'è che Braccini ha scelto di riportare i vv. 247-312 dal secondo libro. In effetti in internet non si trovano traduzioni efficaci dell'intero poema, e non tutti hanno in casa l'intera opera tradotta ma sono sicura che la versione di Braccini è quella meglio riuscita, se solo fosse disponibile per intera. Claudiano lascia incompiuto il capolavoro che il traduttore definisce in parte "arazzo sontuoso con il quale l'antichità prende congedo dal mito". In effetti nel V secolo d.C, Claudiano si pone come un poeta controcorrente, amando i miti greci presso la corte ravennate dove erano tutti cristiani. La prima parte del brano è il lamento di Persefone, la scena si svolge sul carro volante di Ade, mentre la figlia di Demetra con i capelli mossi dal vento, piange e prega con grande disperazione. Si rivolge prima a Zeus, colpevolizzandolo di aver lasciato che la figlia fosse rapinata e consegnata allo zio, invoca pietà, chiede per quale colpa ha meritato una punizione tanto crudele: "Per il tentativo di quale sacrilegio, per la complicità di quale colpa,/ sono cacciata nei baratri immani dell'Erebo?/ Fortunata chiunque fu rapita/ da altri! Almeno può godere del sole comune". Devo dire che già in "Una passeggiata nell'aldilà in compagnia degli Antichi" (Einaudi, Torino, 2017), si attesta che Zeus nonostante in un primo momento avesse favorito le nozze con Ade, in un secondo momento aveva restituita la figlia a Demetra. Tant'è che Persefone fu costretta per una parte dell'anno a stare nell'Ade e per una parte con la madre Demetra. Qui scorrendo tra le pagine si parla anche della coltre della Dimenticanza, descritta dal poeta Teognide alla fine del VI secolo a.C. Nel Corpus teognideo vv.704-5 si descrivere come Persefone faccia cadere sui mortali questa Dimenticanza, la memoria infatti, nell'Ade pare andarsene via con la morte: dimenticare è una pratica comune negli Inferi, come se essere vivi fosse anche ricordare e ricordarsi. Negli Inferi, la Dimenticanza,-posta vicino un cipresso bianco-zampilla mentre la Memoria si incontra di rado, alla sua fonte le anime devono bere per approdare a un nuovo ciclo, e per altro troveranno dei custodi (a meno da quanto si evince da un corredo tombale di misteriose lamine accompagnato da un racconto di Pausania in Descrizione della Grecia). Il tema della memoria legata agli Inferi si fa ancora più importante dopo che Enea finisce all'Ade con Virgilio, scrive G.Most negli atti del IX congresso della F.I.E.C in "Il poeta nell'Ade: catabasi epica e teoria dell'epos tra Omero e Virgilio" che Virgilio immagina l'Ade come un palazzo della memoria, tanto profondo e vasto il suo riflesso anche culturale. Tornando quindi, al Ratto di Proserpina di Claudiano, non ci sorprende che Zeus fosse d'accordo col fratello Ade, detto l'Invisibile, o anche Dite: Eschilo nei Psicagoghi lo chiama "Zeus infernale". In "Una passeggiata nell'aldilà in compagnia degli Antichi" i versi riportati tradotti da Braccini del poema di Claudiano sono dal primo libro 32-142 e poi 276-87; dal secondo 55-141, 151-205. Nel libro primo Claudiano descrive perché Ade decide di prendere Persefone con sé, il dio degli Inferi volendo una moglie e mosso dall'ira, era deciso a fare la guerra a tutti gli altri dei se non avesse preso una donna: "non sopportava d'ignorare il talamo,/ di non conoscere/ le gioie maritali e il dolce nome del padre". Quindi in questa prima parte, dove il dio degli Inferi viene disegnato come un dio alla ricerca della passione, dell'affetto e dell'amore di una donna, nonché delle attenzioni riservate a tutti gli altri che vivevano accompagnati, Ade sembra un dio che chiede aiuto per vincere la sua solitudine. Rispondono preoccupate per la fine del mondo, le Parche, Lachesi per prima: "non cercare di dissolvere le salde leggi di pace/ che noi stabilimmo e la conocchia/ ha filato, non sovvertire/ i patti fraterni con la guerra civile. […] Chiedi a Giove, e una sposa ti sarà data". Anche in questo caso,
Il giornale letterario, 2023
Il riso scaturisce nel caso che uno pur avendo ampi mezzi si attacchi alle cose più meschine" Ric... more Il riso scaturisce nel caso che uno pur avendo ampi mezzi si attacchi alle cose più meschine" Ricordiamo spesso con piacere i momenti trascorsi ridendo. Dai tempi antichi la risata è considerata per sciogliere le tensioni, per scherzare tra amici, per fare gruppo o deridere qualcuno, qualcosa, o le convenzioni, per deridere la superstizione, l'irrazionalità degli uomini, per mettere alla berlina i vizi, per divertire il pubblico, addirittura per i greci e i latini la risata era una divinità. D'altra parte per i Romani e per i Greci, il riso poteva essere una faccenda estremamente seria, nonché un elemento dell'enciclopedia culturale. "I Greci, i Romani e… il riso" (Carocci, sfere extra, pp. 212, euro 16,00) è un libro pubblicato da Tommaso Braccini nella collana curata da lui e Simone Beta. [...]
Nelle sue braccia, 2022
Sabatina Napolitano è nata a La Maddalena (SS) il 14 maggio del 1989. Vive ad Asciano, nelle Cret... more Sabatina Napolitano è nata a La Maddalena (SS) il 14 maggio del 1989. Vive ad Asciano, nelle Crete Senesi. Scrittrice, poeta, articolista, freelance, critica ha pubblicato otto libri di poesia. Suoi racconti si trovano in riviste online. Origami è il suo primo romanzo. Recensisce, collabora e intervista autori di poesia, narrativa e saggistica ed è una studiosa dell'opera di Nabokov. Appassionata d'arte scrive articoli, comunicati e saggi di arte antica e contemporanea.
Il libro di poesie “Nelle sue braccia” è dieci sezioni ognuna composta da dieci testi (Asciano e ... more Il libro di poesie “Nelle sue braccia” è dieci sezioni ognuna composta da dieci testi (Asciano e le Crete Senesi; Il tuo occidente; Roma, San Lorenzo; Svizzera; Grecia, Egeo, Cipro; Le sue fiabe; Il suo paradiso; L’Ombrone e la Bestina; L’odore di marito; La gazza). Il racconto prende spunto dal cambio di residenza dell’autrice e della nuova vita nelle Crete Senesi, a Siena. Tutto viene filtrato dal cuore della scrittrice e dal suo sguardo così che la sua condizione diventa lo specchio di una soluzione universale ed esistenziale raccontata con uno stile non lontano dalla lingua parlata, segno che la poesia non può staccarsi dagli episodi di tutti i giorni. La poesia non aiuta a superare le apprensioni, a farci sentire meno minacciati e più liberi ma è sempre uno strumento che tocca tutti i settori della nostra vita.
Formato cm 16x23 pagine n. 144 prezzo € 15,00 ISBN 978-88-456-1764-5
La protagonista del romanz... more Formato cm 16x23 pagine n. 144 prezzo € 15,00 ISBN 978-88-456-1764-5
La protagonista del romanzo è Olga, una giornalista e bibliotecaria che diventa celebre sposando Gustavo Miso, un editore e giornalista molto facoltoso. Da bambina resta presto orfana di entrambi i genitori e viene cresciuta dai nonni che amavano gli origami. Alle scuole medie comincia a scrivere su un giornalino chiamato Origami: il sogno di carta. La giornalista non abbandona mai il progetto fin tanto che "Origami" diventa un giornale vero. Olga gestisce la grossa biblioteca di Itaque insieme ad altri impiegati come Marianne, Jeremy, Nina, Nora, Ellen. Dapprima diventa amante di Jeremy poi dopo un incidente incontra Gustavo e se ne innamora. Olga ha due presenze vicine costanti, un amante, Emilio, e una amica, Rossana. Questi le consigliano scene e azioni che spesso lei non segue e che subisce contro la sua volontà. Gustavo non si rende conto di nulla e appoggia quasi sempre le decisioni della moglie. I due hanno un unico figlio, Edoardo che prima ha una relazione con una traduttrice. Poi a seguito della loro separazione sposa una donna giapponese, Ada. Dalla loro unione nasce una figlia che sembra portare sulle spalle il peso dei Miso. Sabatina Napolitano è nata a La Maddalena (SS) il 14 maggio del 1989. Ha pubblicato sette libri di poesia. Ha vinto numerosi concorsi per la poesia edita e inedita. Suoi racconti sono pubblicati in diverse riviste letterarie. Recensisce, collabora e intervista autori di poesia, narrativa e saggistica ed è una studiosa dell'opera di Nabokov. Questo è il suo primo romanzo.
Sabatina Napolitano é nata nel 1989 a La Maddalena, in Sardegna. Insegna in Toscana, amante della... more Sabatina Napolitano é nata nel 1989 a La Maddalena, in Sardegna. Insegna in Toscana, amante della storia dell'arte, adora i musei oltre che i libri. Ha pubblicato sette raccolte di poesie, una prefazione e recensisce autori di saggi, poesie e romanzi anche nel sito ilgiornaleletterario.it. Edita e scrive articoli e racconti e ha già parlato del suo romanzo d'esordio dal titolo «Origami». É una appassionata della letteratura nabokoviana, intervista attivamente autori e scrittori in interessanti dibattiti con temi civili, sociali e letterari.
Visto i recenti accadimenti ho pensato di rendere pubbliche alcune mie considerazioni biografiche... more Visto i recenti accadimenti ho pensato di rendere pubbliche alcune mie considerazioni biografiche che altri intellettuali hanno letto. Sono appunti che ho lasciato diversi mesi fa, riflessioni, solo alcune tra le tante che hanno mosso le mie intenzioni storiche nello scrivere “Scritto d’autunno”. Il libro non era stato ancora pubblicato.
Visto i recenti accadimenti ho pensato di rendere pubbliche alcune mie considerazioni biografiche... more Visto i recenti accadimenti ho pensato di rendere pubbliche alcune mie considerazioni biografiche che altri intellettuali hanno letto. Sono appunti che ho lasciato diversi mesi fa, riflessioni, solo alcune tra le tante che hanno mosso le mie intenzioni storiche nello scrivere “Scritto d’autunno”. Il libro non era stato ancora pubblicato.
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Papers by Sabatina Napolitano
Dall’8 aprile al 9 luglio 2023 è possibile ammirare 35 opere che vanno dagli anni Ottanta ai primi anni del Duemila, e una proiezione del video “Dervisci” (Venezia 1992, Archivio Garghetti Milano). La mostra è organizzata dalla Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala in collaborazione con Alessandro Bagnai, l’Archivio Aldo Mondino ed è realizzata grazie al contributo di Ars Movendi, a cura di Vittoria Coen.
L’artista torinese è nato nel 1938 e morto nella stessa città nel 2005 contemporaneo di Severini e Licata coi quali frequenta a Parigi l’atelier di Stanley William Heyter, l’Ecole du Louvre, per il corso di mosaico dell’Accademia di Belle Arti, (nell’atelier lavoravano anche Picasso, Chagall, Giacometti, Pollock) e dove entra anche in contatto con artisti come Jouffroy, Errò, Lebel, Sebastian Matta, Wilfredo Lam dalla cui esperienza surrealista trarrà ispirazione soprattutto per le opere degli anni Settanta.
Ade e Persefone appaiono nelle figurazioni del ratto, in doni votivi, ex voto, santuari, rilievi e bassorilievi, busti, statue, acroliti, in reperti e resti conservati nei musei di tutto il mondo. I reperti vengono dalla Magna Grecia, dalla Macedonia, da Israele, dal Sud dell’Italia come dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Sicilia, o dalla Campania e dal Lazio. Le figurazioni sono diverse, appare Demetra disperata nell’aver perso la figlia, o regina che si riconcilia per l’abbondanza nei miti eleusini. Persefone appare in pose drammatiche e spaventata, talvolta, mentre altre appare gaia e dedita al trono nel rispetto dell’hierogamìa. Quindi la vediamo fanciulla insieme alla madre o regina insieme al marito, oppure troviamo racconti del momento di Persefone che torna alla terra (ἄνοδος) o della discesa agli inferi (καϑοδος).
La protagonista del romanzo è Olga, una giornalista e bibliotecaria che diventa celebre sposando Gustavo Miso, un editore e giornalista molto facoltoso. Da bambina resta presto orfana di entrambi i genitori e viene cresciuta dai nonni che amavano gli origami. Alle scuole medie comincia a scrivere su un giornalino chiamato Origami: il sogno di carta. La giornalista non abbandona mai il progetto fin tanto che "Origami" diventa un giornale vero. Olga gestisce la grossa biblioteca di Itaque insieme ad altri impiegati come Marianne, Jeremy, Nina, Nora, Ellen. Dapprima diventa amante di Jeremy poi dopo un incidente incontra Gustavo e se ne innamora. Olga ha due presenze vicine costanti, un amante, Emilio, e una amica, Rossana. Questi le consigliano scene e azioni che spesso lei non segue e che subisce contro la sua volontà. Gustavo non si rende conto di nulla e appoggia quasi sempre le decisioni della moglie. I due hanno un unico figlio, Edoardo che prima ha una relazione con una traduttrice. Poi a seguito della loro separazione sposa una donna giapponese, Ada. Dalla loro unione nasce una figlia che sembra portare sulle spalle il peso dei Miso. Sabatina Napolitano è nata a La Maddalena (SS) il 14 maggio del 1989. Ha pubblicato sette libri di poesia. Ha vinto numerosi concorsi per la poesia edita e inedita. Suoi racconti sono pubblicati in diverse riviste letterarie. Recensisce, collabora e intervista autori di poesia, narrativa e saggistica ed è una studiosa dell'opera di Nabokov. Questo è il suo primo romanzo.
Dall’8 aprile al 9 luglio 2023 è possibile ammirare 35 opere che vanno dagli anni Ottanta ai primi anni del Duemila, e una proiezione del video “Dervisci” (Venezia 1992, Archivio Garghetti Milano). La mostra è organizzata dalla Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala in collaborazione con Alessandro Bagnai, l’Archivio Aldo Mondino ed è realizzata grazie al contributo di Ars Movendi, a cura di Vittoria Coen.
L’artista torinese è nato nel 1938 e morto nella stessa città nel 2005 contemporaneo di Severini e Licata coi quali frequenta a Parigi l’atelier di Stanley William Heyter, l’Ecole du Louvre, per il corso di mosaico dell’Accademia di Belle Arti, (nell’atelier lavoravano anche Picasso, Chagall, Giacometti, Pollock) e dove entra anche in contatto con artisti come Jouffroy, Errò, Lebel, Sebastian Matta, Wilfredo Lam dalla cui esperienza surrealista trarrà ispirazione soprattutto per le opere degli anni Settanta.
Ade e Persefone appaiono nelle figurazioni del ratto, in doni votivi, ex voto, santuari, rilievi e bassorilievi, busti, statue, acroliti, in reperti e resti conservati nei musei di tutto il mondo. I reperti vengono dalla Magna Grecia, dalla Macedonia, da Israele, dal Sud dell’Italia come dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Sicilia, o dalla Campania e dal Lazio. Le figurazioni sono diverse, appare Demetra disperata nell’aver perso la figlia, o regina che si riconcilia per l’abbondanza nei miti eleusini. Persefone appare in pose drammatiche e spaventata, talvolta, mentre altre appare gaia e dedita al trono nel rispetto dell’hierogamìa. Quindi la vediamo fanciulla insieme alla madre o regina insieme al marito, oppure troviamo racconti del momento di Persefone che torna alla terra (ἄνοδος) o della discesa agli inferi (καϑοδος).
La protagonista del romanzo è Olga, una giornalista e bibliotecaria che diventa celebre sposando Gustavo Miso, un editore e giornalista molto facoltoso. Da bambina resta presto orfana di entrambi i genitori e viene cresciuta dai nonni che amavano gli origami. Alle scuole medie comincia a scrivere su un giornalino chiamato Origami: il sogno di carta. La giornalista non abbandona mai il progetto fin tanto che "Origami" diventa un giornale vero. Olga gestisce la grossa biblioteca di Itaque insieme ad altri impiegati come Marianne, Jeremy, Nina, Nora, Ellen. Dapprima diventa amante di Jeremy poi dopo un incidente incontra Gustavo e se ne innamora. Olga ha due presenze vicine costanti, un amante, Emilio, e una amica, Rossana. Questi le consigliano scene e azioni che spesso lei non segue e che subisce contro la sua volontà. Gustavo non si rende conto di nulla e appoggia quasi sempre le decisioni della moglie. I due hanno un unico figlio, Edoardo che prima ha una relazione con una traduttrice. Poi a seguito della loro separazione sposa una donna giapponese, Ada. Dalla loro unione nasce una figlia che sembra portare sulle spalle il peso dei Miso. Sabatina Napolitano è nata a La Maddalena (SS) il 14 maggio del 1989. Ha pubblicato sette libri di poesia. Ha vinto numerosi concorsi per la poesia edita e inedita. Suoi racconti sono pubblicati in diverse riviste letterarie. Recensisce, collabora e intervista autori di poesia, narrativa e saggistica ed è una studiosa dell'opera di Nabokov. Questo è il suo primo romanzo.
Gabriel Del Sarto
https://www.edizioniensemble.it/prodotto/scritto-dautunno/
Per Etty Hillesum la creazione artistica e la parola poetica sono legate ad un processo di parto spirituale e psichico, siamo evidentemente in un percorso intenso in cui la problematica esterna viene separata per concentrarsi sul connotato intimo e lirico.
https://www.ilgiornaleletterario.it/2019/09/12/sich-verseken-il-racconto-della-vita-di-etty-hillesum-da-amsterdam-a-auschwitz/
https://www.ilgiornaleletterario.it/2019/07/03/mito-e-origini-della-poesia-in-occidente-il-canto-di-gabriella-cinti/
(M.Heidegger, A che i poeti?)