Papers by susanna passigli
SUSANNA PASSIGLI I luoghi delle cacce di Leone X. Spazio, paesaggi, insediamenti, percorsi Una ca... more SUSANNA PASSIGLI I luoghi delle cacce di Leone X. Spazio, paesaggi, insediamenti, percorsi Una carta dei luoghi toccati per raggiungere i siti delle cacce è facilmente realizzabile sulla base delle fonti conosciute -letterarie, contabili, amministrative -e offre subito un'idea sia degli spostamenti dei cortei di Leone X sia del loro impatto sui percorsi viari o nei luoghi di sosta (fig. 1) 1 . Scopo di queste riflessioni -che ho cercato di rendere il più possibile concrete con il contributo delle testimonianze storico-cartografiche -è quello di unire la categoria dello spazio a quella del tempo per immedesimarci ancor più nella realtà del papa cacciatore. Questo spazio è vissuto, percepito, valorizzato e organizzato dall'uomo diversamente a seconda delle epoche e delle culture, ed è affascinante cercare di coglierlo attraverso i termini e i toponimi relativi alle componenti del paesaggio, giunti sino a noi nei testi scritti e nella cartografia storica. Vi si richiamano, per esempio, assetti della proprietà da tempo in disuso e per questo sono significativi per conoscere la percezione che di essi si aveva nel passato; vi si individuano le circoscrizioni territoriali che sono sintomo di una determinata coscienza di appartenenza 2 ; vi si mettono in luce la viabilità, l'idrografia, l'orografia e i diversi tipi di abitato. Le relazioni fra queste componenti portano a recepire il grado di familiarità fra l'uomo e gli elementi dell'ambiente, la consapevolezza dei rapporti di causa-effetto in seguito a trasformazioni naturali o provocate dall'uomo, la cognizione del tempo sia nei confronti delle ciclicità stagionali (per esempio nel caso della chiusura dei boschi nei mesi del pascolo e di quella dei campi quando seminati) con i relativi eventi eccezionali, sia nei confronti delle azioni quotidiane e degli spostamenti lungo le strade.
Structures De L Habitat Et Occupation Du Sol Dans Les Pays Mediterraneens Les Methodes Et L Apport De L Archeologie Extensive Actes De La Recontre Organisee Par L Ecole Francaise De Rome 1988 Isbn 2 7283 0148 4 Pags 247 250, 1988
Melanges De L Ecole Francaise De Rome Moyen Age Temps Modernes, 1997
... sous la présidence de Giacomo Antonelli, leurs lectures du volume sur Boniface VIII, tandis q... more ... sous la présidence de Giacomo Antonelli, leurs lectures du volume sur Boniface VIII, tandis que Jean-Claude Maire Vigueur, Sandro Carocci, Marco ... di sopralluoghi mi-rati alla conoscenza dei resti antichi e alla verifica a distanza di tempo délie ricogni-zioni di Thomas Ashby. ...
Papers of the British School at Rome, 1994
... 101 Page 2. 102 GILKES, PASSIGLI AND SCHINKE Fig. 1. Plan of the British Embassy and Minister... more ... 101 Page 2. 102 GILKES, PASSIGLI AND SCHINKE Fig. 1. Plan of the British Embassy and Ministero dei Trasporti at Porta Pia (QJG) In the course of a five-week excavation three trenches were dug (Fig. ... 104. Page 4. 104 GILKES, PASSIGLI AND SCHINKE u I | i c a d Page 5. ...
Quaternary Science Reviews, 2015
La costruzione del “Catasto Alessandrino” (1660). Agrimensori, geometri, periti misuratori, in Piante di Roma dal Rinascimento ai catasti, atti del Convegno internazionale, Roma, novembre 2010, a cura di Mario Bevilacqua, Marcello Fagiolo, Roma 2012, pp. 370-391, ISBN 978-88-7575-158-6
Il lavoro mette a confronto alcuni aspetti della vegetazione attuale, definita secondo i metodi d... more Il lavoro mette a confronto alcuni aspetti della vegetazione attuale, definita secondo i metodi della scienza della vege-tazione, con le notizie circa l'uso del manto boschivo per l'impresa dell'allume scaturite dalle fonti cartografiche e testuali nei secoli dal XV al XVII. Le pratiche forestali del passato hanno avuto esiti sul paesaggio vegetale odierno che si sono rive-lati fortemente influenzati dalle modalità di impiego del legname, in particolare dalla qualità e dalla quantità. Per questo motivo, oltre che identificare le specifiche componenti vegetali e la densità strutturale dei boschi in base alla funzione che ne emerge negli appalti dell'allume, si è ritenuto importante cercare di stabilire rapporti fra la quantità di legname neces-sario e la superficie dei boschi dell'area tolfetana. I risultati di queste indagini hanno in conclusione permesso di rimarcare la percezione e il grado di consapevolezza da parte dei contemporanei nei confronti dell'uso della risorsa boschiva. Paesaggio vegetale, risorsa, bosco, legname, tenuta, percezione dell'ambiente, territorio, Camera Apostolica, appalto, riparto dei tagli. The work compares a number of aspects of present vegetation, classified using methods of scientific vegetation, with information about woodland for the alum industry which was obtained from 15th to 17th century manuscript and cartographical sources. Forestry practices of the past have left their mark on the landscape of today's vegetation, which has been greatly shaped by the timber business, especially in terms of quality and quantity. For this very reason, besides identifying each specific plant component as well as the structural density of the woods according to the function deriving from procuring alum, it was deemed important to strive to establish a relationship between the amount of wood that was required and woodland surface in the Tolfa area. Finally, the results of this research have enabled current perception and awareness of the employment of woodland resources to be highlighted.
Le principali trasformazioni che alla fine del medioevo segnarono una profonda cesura rispetto al... more Le principali trasformazioni che alla fine del medioevo segnarono una profonda cesura rispetto al passato possono sintetizzarsi in quattro o cinque punti essenziali. Un apprezzabile cambiamento della funzione dell'area del Campus -che però non intaccò la continuità del carattere pubblico che gli era proprio 3 -fu segnato dal trasferimento del mercato settimanale nel 1477 4 . Negli stessi anni i pontefici avevano intrapreso una politica di attento governo del pubblico decoro di edifici e viabilità, attribuendo nuovi e sostanziali poteri all'organismo dei Maestri delle Strade, iniziativa che sfociò, fra l'altro, nella realizzazione del primo ammattonato della piazza nel 1485 5 . La rilevanza economica del quartiere aveva comportato un moltiplicarsi di iniziative di edificazione e riedificazione di complessi religiosi, quasi in una sorta di competizione interna, che si concluse con
Forni fusori e ferriere nel Viterbese tra produzione e archeologia industriale. Apporti documenta... more Forni fusori e ferriere nel Viterbese tra produzione e archeologia industriale. Apporti documentari 1. La percezione delle strutture materiali. Le visite del Tesoriere generale della Camera apostolica (1773, 1776). Un contributo alla nostra conoscenza dei forni fusori e delle ferriere dell'alto Lazio giunge dalle relazioni delle visite del Tesoriere generale della Camera apostolica risalenti agli anni 1773 e 1776, efficaci testimonianze che danno conto della percezione reale da parte dei contemporanei delle strutture materiali e della funzione degli impianti nel contesto dell'amministrazione pontificia. Sul finire della primavera 1773 i visitatori mossero da Roma alla volta di Civitavecchia percorrendo la via Aurelia, si recarono ad Allumiere e ai monti della Tolfa, dove vennero raggiunti dall'architetto camerale Francesco Navone che proveniva da Montalto. Il convoglio era composto dal Tesoriere generale Guglielmo Pallotta e da altri ufficiali della Zecca e della Computisteria generale 1 . Il 2 giugno gli ospiti giunsero a Tolfa, dove vennero accolti e guidati dai due responsabili tolfetani dell'impresa mineraria. In loro presenza furono prese importanti decisioni circa i lavori da farsi alla "Nuova fonderia", posta a un miglio dall'abitato e luogo di lavorazione del ferro grezzo che sarebbe stato procurato a cura della Camera apostolica. Una "Nuova fonderia per le miniere" si trova segnata per la prima volta nel 1782 sulla pianta di Pier Maria Cermelli ( ) 2 . Situata sul poggio di Casalavio fra le colline vulcaniche a nord di Tolfa, «presso il fosso copioso detto della Fonderia nuova o Acqua bianca», essa era composta da tre piccoli edifici per fondere il minerale contenente piombo ed era stata costruita negli anni 1 Archivio di Stato di Roma (da ora in poi, Asr), Camerale II, Computisteria generale, b. 7, tomo 2 (n. 1556), 29 maggio-7 giugno 1773. Il documento mi è stato gentilmente segnalato da Manuel Vaquero, che ringrazio. 2 P.M. Cermelli, Carte corografiche e memorie riguardanti le pietre, le miniere e i fossili per servire alla storia naturale delle province del Patrimonio, Sabina, Lazio, Marittima, Campagna e dell'Agro Romano abbozzate e raccolte dal prefetto degli studi del Reale Collegio fernandiano alla Nunziatella, Napoli 1782, tav. I. Proposte e ricerche, anno XXXVII, n. 72 (2014), pp. 81-96
La pianura circostante Roma, per una estensione di circa venticinque chilometri di raggio, risult... more La pianura circostante Roma, per una estensione di circa venticinque chilometri di raggio, risultava ben distinta sia dall'area coltivata a vigne e orti che occupava il suburbio, sia dal territorio esteso oltre l'attuale confine comunale, ripartito fra le pertinenze dei castelli di origine medievale. 1 Questa zona intermedia, almeno sino alla fine del Seicento, non disponeva di una designazione propria e aveva come uniche forme di riferimento topografico l'irraggiarsi delle antiche vie consolari e la scansione operata dall'idrografia. Nella percezione dei notai quattro e cinquecenteschi, per i quali era indispensabile disporre di un sistema efficace per localizzare i possedimenti fondiari oggetto di affitto e compravendita, il territorio esteso a ovest del Tevere era considerato in partibus Transtiberinis, quello compreso fra la riva sinistra del Tevere e quella destra dell'Aniene era in insula inter duo flumina, infine quanto si trovava fra la riva sinistra dell'Aniene e la destra del Tevere era in partibus Latii. In tutti e tre i casi il limite esterno era costituito dai primi rilievi collinari che circondano Roma. Sbaglieremmo, tuttavia, se estendessimo questo sistema di divisione territoriale dalla pratica notarile alla sfera ammi-
Alla fine del secolo X, lungo i bordi del cratere del Sorbo, nell'ambito di una riorganizzazione ... more Alla fine del secolo X, lungo i bordi del cratere del Sorbo, nell'ambito di una riorganizzazione dello spazio rurale in continuo fermento, veniva richiamata la presenza di un castrum. Le testimonianze medievali relative all'area del Sorbo sono purtroppo costituite da una documentazione scarna e, per giunta, di non sempre facile attribuzione. D'altra parte, a partire dagli anni Settanta, disponiamo di una robusta base di conoscenze, dovuta alle campagne di ricognizione archeologica promosse dalla British School at Rome e coronata dallo studio conclusivo di Chris Wickham 1 . Il caso della zona veientana, insieme a quello della finitima area falisca, ha così potuto fornire un rilevante contributo per la composizione di un modello relativo alle forme e alle funzioni dell'incastellamento laziale. Nel caso specifico, risulta acquistare particolare rilievo il rapporto fra gli abitati fortificati e gli insediamenti sparsi, questi ultimi, eredi della precedente tradizione fondiaria 2 . Rispetto al modello di incastellamento formulato per la Sabina da Pierre Toubert, l'Etruria meridionale sembra presentare caratteri meno omogenei. L'area in questione non deroga alla tendenza, generalizzata in Europa fra i secoli IX e XI, verso l'accentramento e la conseguente riorganizzazione dell'habitat contadino e dello spazio agrario. Essa appare, tuttavia, peculiare per lo sviluppo di villaggi accentrati che non palesano una prevalente funzione difensiva; il mutato schema dell'insediamento sembra infatti generato principalmente da motivi socio-economici e socio-politici. Secondo questa concezione, gli abitati fortificati dell'area avrebbero rappresentato una risposta all'affermarsi dei poteri locali, basati sui castelli fondati a est del Tevere 3 . Inoltre, l'originalità di quest'area è costituita dal fatto che i signori non riuscirono ad assoggettarvi del tutto la popolazione rurale e i piccoli proprietari di terreni. Questi rimasero per lo più fedeli, almeno fino al secolo XI, alle forme insediative aperte e sparse, costituite dai fundi, dalle massae, dai praedia e dalle ville.
1 ASR, Catasto Gregoriano, mappe Viterbo 273 (sez. I di Sutri, Sutri), Viterbo 274 (sez. II di Su... more 1 ASR, Catasto Gregoriano, mappe Viterbo 273 (sez. I di Sutri, Sutri), Viterbo 274 (sez. II di Sutri, Montegagliozzo), Viterbo 275 (sez. III di Sutri, Monte Calvi), Viterbo 276 (sez. IV di Sutri, Pantanicce). I confini interni delle citate quattro sezioni di Sutri sono costituiti da elementi naturali, come i corsi d'acqua, o da manufatti, come la via Cassia e altri sentieri. La ricostruzione topografica del territorium di Sutri interessa le tavolette IGM Sutri 143 I SO, Ronciglione 143 I NO, Bassano di Sutri 143 IV SE, Capranica 143 IV NE.
Attraverso questa ricerca desideriamo proporre l'analisi di un caso specifico a sostegno del mode... more Attraverso questa ricerca desideriamo proporre l'analisi di un caso specifico a sostegno del modello elaborato da Sandro Carocci e Marco Vendittelli, relativo allo sviluppo degli insediamenti e all'assetto del territorio nella Campagna Romana dei secoli XIII-XIV 1 . Il castrum Caetani sorto sul mausoleo di Cecilia Metella, al terzo miglio della via Appia, rappresenta un caso che, se per alcuni versi si attiene al processo di trasformazione dell'insediamento duecentesco della Campagna Romana, per altri, come verrà sottolineato, si mostra del tutto eccezionale 2 . * Il saggio è frutto di un lavoro comune. La suddivisione è indicata dalle sigle delle autrici al termine delle due sezioni. 1 L'analisi che si propone è basata sui materiali raccolti per la tesi di laurea in Archeologia e Topografia medievale di S. Passigli, Capo di Bove: dal castrum al casale, Università di Roma «La Sapienza», Facoltà di Lettere e Filosofia, relatrice prof. Letizia Pani Ermini, a.a. 1983Ermini, a.a. -1984. Tale analisi si è potuta giovare delle recenti acquisizioni che hanno visto progredire insieme l'interpretazione storica con quella delle strutture materiali, sviluppate nel volume di S. Carocci -M. Vendittelli, L'origine della Campagna Romana. Casali, castelli e villaggi nel XII e XIII secolo, con saggi di D. Esposito, M. Lenzi, S. Passigli, Roma 2004 (Miscellanea della Società romana di storia patria, 47). Si tratta di acquisizioni maturate da parte del gruppo di ricerca ormai consolidato sul piano scientifico e legato da profondo affetto sul piano umano, gruppo il cui percorso Isa Lori Sanfilippo ha seguito costantemente con passione. 2 Dell'insediamento medievale sorto riutilizzando il mausoleo di Cecilia Metella, hanno trattato: A. Nibby, Analisi della carta de' dintorni di Roma, Roma 1848; L. Canina, La prima parte della Via Appia: dalla Porta Capena a Boville descritta e dimostrata con i monumenti superstiti, Roma 1853, pp. 87-92; C. Borgnana, Del castello e della chiesa de'
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