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Lo Spiritismo - Manuale scientifico e popolare
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E-book413 pagine6 ore

Lo Spiritismo - Manuale scientifico e popolare

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Info su questo ebook

Indice dei Contenuti

Al lettore. Origine e contenuto del manuale

Capo I. Idea generale ed origine dello spiritismo moderno

Capo II. Propagazione e vicende dello spiritismo

Capo III. Fenomeni dello spiritismo presente

Capo IV. Ufficii diversi dei medii al presente

Capo V. Odierne dottrine degli spiritisti

Capo VI. Opinioni e scissure interne dello spiritismo

Capo VII. Istituzioni moderne dello spiritismo, giornali, congressi

Capo VIII. Dello spiritismo specialmente in italia

Capo IX. Dello spiritismo finto e falsificato

Capo X. Realtà di veri fatti spiritici

Capo XI. Alcuni fatti recenti e fededegni

Capo XII. L’agente spiritico è intelligente, ma abbietto

Capo XIII. L’agente spiritico è malvagio e malefico

Capo XIV. Difese degli spiriti malvagi

Capo XV. Pericoli delle assemblee spiritiche

Capo XVI. Della sensualità nel commercio spiritico

Capo XVII. Gli agenti spiritici sono di natura diabolica

Capo XVIII. Le dottrine spiritiche sono diaboliche

Capo XIX. Lo spiritismo è l’antica magia diabolica

Capo XX. Agenti spiritici che confessano di essere diavoli
Capo XXI. Ipotesi vane per ispiegare lo spiritismo

Capo XXII. Se lo spiritismo sia ciurmeria

Capo XXIII. Se lo spiritismo si spieghi colle forze psichiche

Capo XXIV. Se lo spiritismo sia pensiero trasfuso e materializzato

Capo XXV. Se il demonio possa intervenire tra i cristiani

Capo XXVI. Se lo spiritismo si possa cristianeggiare

Capo XXVII. Se lo spiritismo conduca allo spiritualismo

Capo XXVIII. Questioni morali e pratiche. Giocare agli spiriti. consultare i sonnambuli. Spiriti famigliari. Medicina spiritica. I nostri cari estinti

Capo XXIX. Leggi della chiesa e di dio relative allo spiritismo

Capo XXX. Conclusione a chi crede e a chi non crede
LinguaItaliano
Data di uscita15 set 2015
ISBN9786050416671
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    Lo Spiritismo - Manuale scientifico e popolare - Giuseppe Franco

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    Al lettore

    Origine e contenuto del manuale

    Spesso mi occorse di avere a studiare i fatti dello Spiritismo quale è in voga oggigiorno ; ed anche ne ho pubblicato varie trattazioni, nella Civiltà Cattolica. Stesi segnatamente una Idea chiara dello Spiritismo, per occasione dell’opuscolo: « Sguardi nello Spiritismo, per S. A. I. e R. il Tenente maresciallo Arciduca Giovanni. Traduzione dal tedesco, di F. Busi, 1884. » Essendo questa, sebbene riprodotta in copiosa edizione a parte, interamente esaurita, mi risolvo di ripubblicarla.

    Ma conoscendo per lunga pratica il serpeggiare che fa in Italia e fuori lo Spiritismo, e il diffondersi delle sue opinioni fallaci e pericolose, eziandio tra persone oneste e colte, ho in questa terza edizione mutato il titolo e rifatto presso che tutto il lavoro, accrescendolo di due grossi terzi, per adattarlo ai cresciuti bisogni dei lettori.

    Esporrò adunque brevemente la storia dello Spiritismo, quale esso si mostra in questo secolo, le sue vicende insino a noi, le sue attinenze col Magnetismo animale e coll’Ipnotismo, i fenomeni e le dottrine più comuni nelle sue congreghe. Discorrerò delle ipotesi proposte per ispiegarne le cause, e ne dimostrerò l’ unica vera e certa. Infine noterò i gravi pericoli che seco portano le pratiche spiritiche, e risolverò alcune difficoltà che più frequentemente si adducono in contrario.

    A questo modo avrà, spero in Dio, il mio benevolo lettore una Idea chiara dello Spiritismo, dal lato storico e dal filosofico e dal religioso ; e insieme una guida pratica per regolare sé stesso e per consigliare, ove gli convenga, chi a lui chiedesse consiglio.

    Capo I.

    Idea generale ed origine dello spiritismo moderno

    1. Prime origini. Meglio che niuna filosofica definizione dello Spiritismo gioverà un cenno storico a darne un concetto chiaro e sufficiente.. Parliamo del vero e comune oggidì; e non del fantastico e ciarlatanesco che spesso vi è mescolato, nè dell’ antico dei secoli passati. Nel 1847, se stiamo al comune racconto dei contemporanei, e segnatamente ad una storiografa americana, Emma Hardinge Brithen, devota agli spiriti, ma diligente investigatrice dei fatti, lo Spiritismo ebbe il suo nascimento, nel villaggio d’ Hydesville, nello Stato di Nova York degli Stati Uniti dell’America settentrionale.

    Nella casa abitata da una famiglia Fox si cominciarono a udire dei colpi nelle pareti, e sul pavimento, durante il desinare e molto più la notte ; altre volte muoversi di per sè le masserizie, ed altre volte certe mani, invisibili e gelide, strisciare sulla persona delle fanciulle di casa. Insomma vi accadevano quei fatti, che comunemente vediamo accadere nelle case infestate, o come dice il popolo, dove ci si sente. I signori Fox, protestanti metodisti, poco pendevano nel credere ai folletti, e sforzavansi d’immaginare che siffatti scherzi procedessero da vicini malevoli. Ma non andò molto, che le continue ed ormai insopportabili vessazioni senza indizio d’ intervento umano, li persuasero di avere a fare con esseri dell’altro mondo. Tre figliuole coi genitori, componevano tutta la famiglia Fox. Una delle tre di nome Cate ossia Caterina, bambina di un dodici anni, stando di sera colla madre, e ripensando ai soliti disturbi a cui Brasi quasi assuefatta, non si peritò di rivolgersi all’ignoto perturbatore, dicendogli: « Fa’ come me, messer Piè-forcuto; » e fece schioccare le nocche delle dita più volte. Ed ecco altrettante volte udirsi ripetere per aria schiocchi simiglianti. Cate fece in silenzio qualche tocco sordo colle dita sulla tavola, e udì anche questi in numero eguale ripetersi pianamente. « Gua’, mamma, gridò essa, egli vede anche, e non solo sente. La signora, fattosi animo, chiese al misterioso visitatore, che contasse sino a dieci : e dieci colpi si udirono. Si moltiplicarono allora varie domande. Alla dimanda : « Se’ tu un uomo, » non si udì risposta di schiocchi : alla dimanda : « Sei tu uno spirito ? » fu risposto con una grandine di colpi. Col permesso dello spirito, che coi tocchi ricisi sembrava manifestare la sua approvazione, furono invitati i casigliani a veglia; e parte della notte passò nel rinnovare le fatte esperienze. Tutto ciò avveniva, a quanto pare, appunto nel mese di giugno del predetto anno 1847, e così prendeva origine il moderno Spiritismo, ossia il commercio cogli spiriti quale usa oggidì.

    Verso il 1890 si parlò molto negli Stati Uniti della ritrattazione fatta dalle signorine Margarita e Caterina Fox, che erano divenute la prima, vedova Jencken, la seconda vedova Kane. Si disse dai malevoli che ci fossero entrati per mezzo i mali consigli di qualche sacerdote cattolico, altri attribuirono la conversione loro all’abuso dei liquori, altri infine negavano tutto o pretendevano che le povere vedove avessero disdetto le loro ritrattazioni. Per la storia non ha importanza veruna l’appurare il vero di tali fatti secondi : i fatti primi rimangono certi e invariati.

    2. Alfabeti spiritici. Sperimentando e speculando non si tardò a comporre un modo convenzionale cogli spiriti schioccanti, per distinguere tra i loro picchiamenti il sì, il no, il forse, il non so, il non voglio rispondere. Poi s’introdussero varie maniere d’alfabeti. Uno de’ più comodi e de’ più usati fu la tavoletta, detta divinatoria o psicografica, che serve anche al presente molto frequentemente, e di cui parleremo a suo luogo. Così fu presto assicurata la intelligibile e metodica comunicazione cogli spiriti. Raccontano e credono gli spiritisti, che a dare avviamento al nuovo commercio oltramondano concorsero molti spiriti colle loro risposte e coi pratici insegnamenti, e notabilissimo tra essi era uno; che da sè nominavasi Beniamino Franklin.

    3. I medii e l’azione medianica. Importantissima fu per gl’incrementi dello spiritismo la scoperta dei medii. Tutti e singoli i fenomeni spiritici, se stiamo alle comuni opinioni degli spiritisti e alle teoriche recate dai dottori loro di maggiore autorità, si debbono riguardare come causate, già s’intende, dall’attività degli spiriti; ma sempre o quasi sempre per intermezzo di uomini, dotati di qualità acconce ad ottenerne l’influsso. Queste persone ebbero però nome di medii, il loro potere si disse mediumnità, e l’azione, medianica : parole di gergo inglese, che ci rammentano l’origine delle funzioni dei medii risalente ai fatti d’Hydesville negli Stati Uniti. Si osservò fin d’allora che i fenomeni riuscivano vieppiù spiccati, ogni quai volta intervenisse nell’ adunanza una data persona; e si suppose che ciò avvenisse perché la persona fosse più accetta agli spiriti, o perché fisicamente più fornita di fluidi vitali necessarii al lavoro medianico. Le signorine Fox, che prime avevano sentito l’azione degli spiriti, erano naturalmente di queste privilegiate, e venivano a gara invitate alle veglie, ove si ritentavano le primitive sperienze. Vero è che per poco non ne costò loro la vita. Sebbene protestanti esse, e protestanti di varie sètte i popoli accorsi ai loro spettacoli, pure molti uomini onesti si levarono a rumore, sembrando loro di riconoscervi gli stregonecci antichi, mal palliati dalle forme nuove. Se non era d’un quachero che le difese a spada tratta, le povere medie erano linciate a furor di popolo, in ossequio della Bibbia, che danna a morte stregoni e streghe.

    Passata questa terribile distretta, la persecuzione fece luogo al pubblico favore dei protestanti di tutte le confessioni. Uomini e donne s’invaghirono di divenire medii, a guisa delle signorine Fox, e vi riuscirono. Trovarono presto impiego nelle serate casalinghe, ne’ ritrovi a posta frequentati, sulle scene de’ teatri: giacché un po’per tutto frullavano le esperienze spiritiche o spiritualiste, come colà si dicevano. Solo se ne astenevano i cattolici colti e discreti. Non andò molto che si potè calcolare il numero dei medii, operanti in America, alla somma di quarantamila. Erano per lo più fanciulle o giovanetti, talvolta anche bambini. Si studiò nelle adunanze il vero còmpito del medio. Si riconobbe che esso è semplice mezzano, e anzi stromento passivo e inconscio d’una intelligenza straniera, che lo informa e io muove. Per denotare lo stato del medio, nell’atto che fa da intermedio tra gli spiriti e chi li consulta, gl’inglesi usano la parola trance, la quale significa molte cose insieme : che egli è travagliato di mente e di corpo, che opera per impulso straniero, che non sa quello che fa, nè è mallevadore degli atti suoi. Così appunto leggiamo essere avvenuto ed avvenire in tutte le società pagane alle sibille, agli indovini, agli oracolanti o veri o finti. I cattolici darebbero il pieno concetto, dicendo che il medio è invasato ed opera a guisa d’ossesso.

    Capo II.

    Propagazione e vicende dello spiritismo

    1. Lo spiritismo passa in Europa. Egli è chiaro che le novità americane, mal potevano contenersi nella nativa contrada. Vuolsi che le importasse in Europa un battello a vapore, il Washington, approdato a Brema e ad Amburgo sul cadere del 1851. Certo è che in quel torno le pratiche spiritiche si diffusero in Germania, Inghilterra, Francia, Italia, e un po’ per tutto ne’ paesi civili, colla rapidità d’una seminella di polvere da fuoco. Chi ha i capelli bianchi deve ricordare quel tempo, che alle veglie delle famigliari adunanze non d’altro si novellava che di tavole giranti. Il provarsi le brigate di amici, anche onesti e cristiani, di ottenere il singolare fenomeno era comune. Nè s’arrestavano a questo solo. Come in America, le tavole cominciarono a picchiare, a scrivere, a parlare, tra un concerto or più or meno fiorito di altri fenomeni meccanici, fisici, fisiologici, psicologici. Molti v’erano attirati dalla curiosità dello spettacolo, molti dalla brama di scoprir segreti, rimedii, stravaganze. Era una mania alla moda.

    Sarebbe presso che inesplicabile un tale successo, senza il concorso di circostanze singolarmente favorevoli. L’Europa infatti era terreno da lungo tempo a ciò lavorato e oltre modo ben disposto. Nel settentrione i proseliti della nuova chiesa swedenborgiana, detta anche Chiesa cristiana, e Chiesa della nuova Gerusalemme, avevano diffuso le congreghe di veri spiritisti in continuo commercio cogli spiriti che dicevansi buoni: in Inghilterra le aveva fondate lo stesso Swedenborg circa il 1743 ; ne pullulavano in Isvezia, in Olanda ; e vi si perpetuarono. Numerose adunanze erano sorte pure in America, e propriamente nello stato di Nova-York, ove poi, a detta di alcuni storici, furono la semenza dei fatti delle Fox a Hydesville. Altri visionarii ancora avevano fatto seguaci e setta in Inghilterra. In Francia quasi da un secolo e mezzo covava un fermento profondo ed espansivo di fenomeni al tutto somiglianti ai novellamente rivelati dall’America. Veri e proprii spiritisti furono i calvinisti Camisardi in sul principio del secolo XVIII, benché in modi alquanto differenti. I così detti miracoli dei giansenisti Convulsionarii, niente dissimili in realtà dai camisardi, imperversarono dal 1730 fino alla Rivoluzione del 93.

    2. È favorito dal mesmerismo o magnetismo animale. Cahagnet, Du Potet, Allan Kardec. Ma più di tutto concorse a volgere gli animi a cose arcane il Mesmerismo ossia Magnetismo animale. Nel 1778, il dottor Mesmer aveva commossa tutta Parigi e la Francia, predicando il fluido universale, come rigeneratore dell’umanità. Le sue tinozze laidissime, ove amministrava il fluido, vennero dal suo discepolo, marchese di Puységur sostituite colle passes o tragittamenti maneschi, meno inverecondi, ma pur voluttuosi; poi a mano a mano si magnetizzò coll’imperio della volontà, con cenni, con una polizza di visita spedita da lontano. E pure scemando gli apparati, i fenomeni crescevano rigogliosi di nuova intensità, sino al Sonnanbulismo lucido, all’Estasi magnetica. In questi il magnetizzato acquistava poteri maravigliosi, somiglianti in tutto ai poteri dei medii spiritici: perché oltre alle nuove facoltà meccaniche e fisiologiche sopra di sé e sopra le cose e persone circostanti, egli poteva intendere e rispondere cose evidentemente superiori alla sua capacità, favellare lingue non imparate, conoscere, senza studio, malattie interne e discorrerne con linguaggio tecnico e prescrivere i rimedii a norma della scienza medica, prevedere cose avvenire, scoprire cose occulte o lontane.

    Apostoli ardenti portavano per tutto cotali novità, e formavano proseliti numerosi. Memorabile tra questi fu Alfonso Cahagnet, il quale nel 1848 pubblicò il suo libro, Arcani celesti. Erano già otto anni, ch’egli era ammaestrato, com’egli asseriva, dall’ anima dello Swedenborg, la quale gli spiegò la vera causa dei fenomeni magnetici (da lui Cahanget attribuiti alla elettricità); e adunava seguaci per una ch’egli chiamò Nuova chiesa cristiana ;e loro predicava dottrine e pratiche al tutto spiritiste. Ciò accadeva adunque prima ancora che le sorelle Fox dessero la mossa allo spiritismo americano.

    Non è quindi a maravigliare se lo spiritismo americano entrò quasi trionfante nella via si bene lastricatagli dal magnetismo in Europa. D’allora in poi, cioè dal 1851 al presente, si mantennero sempre distinte le denominazioni delle due Società, ma si unirono di fatto presso che in una comune fratellanza. Il Cahagnet divenne spiritista furioso, il barone Du Potet lo seguì nello stesso arringo; insegnando entrambi, che le nuove pratiche, altro non erano che un risorgimento della magia antica, la magia classica con tutti i suoi benefici influssi, non meno che co’ suoi pericoli e danni spesso inevitabili.

    Molti gli imitarono; ma il dare poi più compita forma religiosa allo spiritismo, e più accettevole dall’universale, fu còmpito serbato al signor Leone Ippolito Denizardo Rivail, cui gli spiriti consigliarono di cambiar il nome francese con uno celtico. Egli è ora riconosciuto come primo legislatore e pontefice della religione spiritica sotto il nome di Allan Kardec. Pubblicò il codice fondamentale, « il Libro degli spiriti, » nel 1857, sei anni circa dopo il passaggio o se vogliamo il ritorno dello spiritismo dall’America in Europa. Il libro è un tessuto di rivelazioni degli spiriti : e questa è l’autorità dommatica alla quale il Kardec continuamente appoggia i suoi dettami, precetti, consigli, nelle opere che venne stampando via via sino alla morte, nel 1869. In America intanto, si facevano largo gli scritti e le rivelazioni del gran veggente Andrew Jackson Davis e di altri minori. Tutti questi libri mentre riescono di lettura innocua, e uggiosa per giunta, alle persone ferrate di forti studii religiosi, tornano per converso pericolosissimi a chi non possiede giusto corredo di nozioni esatte in filosofia e in religione positiva: e però è somma temerità il tentarne la lettura, sapientemente proibita dalla Chiesa.

    3. Opposizione della Chiesa Cattolica al magnetismo e spiritismo. Non era possibile che una invasione così clamorosa di fenomeni straordinari e misteriosi non destasse l’apprensione di pericoli morali, almeno fra i cattolici scienziati, e nel clero, naturale custode della religione. Fin dal 1803, quando il magnetismo del Mesmer trascorreva a fatti che non parevano esplicabili colle forze della natura, comparve l’opera dell’abbate Fiard, La France trompée par les magiciens et les démonolâtres du XVIII siècle: libro un po’ eccessivo nelle illazioni, ma forte di dottrina. Nel 1815 apparve l’opera, anche migliore, dell’abb. Fustier; nel 1817, una eccellente dell’abbate Wurtz, col titolo: Superstitions et prestiges des philosophes du XVIII siècle, ou les démonolâtres du siècle des lumières. Una legione di scrittori teologi e prelati tenne loro dietro, che a tutti nominarli troppo sarebbe. Dotti secolari entrarono pure nella lizza onorata, il de La Marne, il d’ Orient, il de Mirville, il des Mousseaux e altri. In Italia non mancarono scrittori in favore delle pratiche magnetiche, per esempio, il dottor Tommasi nel 18h1, il conte G. D. Mami nel 1850, il Guidi nel 1857; ma vi sorsero pure valorosi avversaria, e di chiaro nome nella scienza: il teatino P: Gioacchino Ventura, il P. G. M. Caroli minor conventuale, l’abb. Antonio Monticelli, monsignor Tizzani; l’abbate, poi cardinale Alimonda, il dottissimo fisico e naturalista P. Giovanni B. Pianciani gesuita. Sugosa ed efficace fu pure la trattazione che comparve nella Civiltà Cattolica, cominciando nel 1864, col titolo : Lo Spiritismo nel mondo moderno, e continuò a svolgersi sino al fine del 1866. Stendevala il compianto P. Carlo Piccirillo, collega del Pianciani, con grande nerbo di logica, con buon corredo di teologia e di scienze fisiche.

    Tutti questi uomini religiosi e pensatori, in Francia e in Italia e altrove, tanto ecclesiastici quanto laici, riprovavano i fenomeni, comuni al magnetismo animale e allo spiritismo, siccome pericolosi alla società, nocivi al buon costume, e soprattutto come infetti di superstizione e però da fuggirsi dai cristiani. La Chiesa infine dopo lungamente maturati gli esami dei fatti, com’essa suole, e studiatili al lume delle dottrine rivelate, si risolvette di condannare le nuove pratiche.

    Un primo decreto della S. Penitenzieria fu renduto il 1° maggio 1841. Erasi esposto da un Vescovo, come certe persone venissero dai magnetizzatori assopite in un così detto sonno sonnambolico, per via di gesti e toccamenti; nel quale sonno esse divenivano insensibili persino al fuoco, nè potevano destarsi altrimenti che per ordine del magnetizzatore; poteva questi ottenere gli stessi effetti anche da paese lontano, con ordini dati mentalmente. I magnetizzati poi, eziandio se rozzi e idioti, vedevano le altrui malattie interne, e ne davano la diagnosi in termini scientifici e ne indicavano rimedii efficaci e ciò talvolta anche senza presentarsi loro le persone da esaminare, ma solo una loro ciocca di capelli ; uomini illetterati, durante il sonno magnetico, sapevano leggere, e che è più, libri chiusi, e col solo porseli sul capo o sul ventre. Ponderati e discussi tali fatti, la risposta autorevole della S. Congregazione fu: L’uso del magnetismo, come si esponeva in questo caso, non essere lecito.

    Non era ancora apparso allora lo Spiritismo : ma nel 1836 quando questo, collegatosi col magnetismo, ebbe cresciuto d’intensità e di stranissimi fatti il patrimonio dei fenomeni, una Epistola enciclica, spedita per ordine del Sommo Pontefice Pio IX, a tutti i vescovi della cattolicità, dichiarava, che un nuovo genere di superstizione era quello che nasceva dal magnetismo, immaginando i suoi addetti, « che si potessero per arte o prestigio magnetico scoprire cose occulte, rimote e future... quindi il sonnambulismo e la così detta chiaroveggenza... il vedere cose invisibili, e discorrere di religione, evocare le anime dei morti, riceverne responsi, vedere cose ignote e lontane, ed esercitare temerariamente altri simiglianti generi di superstizione. Nelle quali pratiche tutte, quale che sia poi l’arte o l’illusione, essendo che si ordinano mezzi fisici ad ottenere effetti non naturali, vi è inganno al tutto illecito ed ereticale e scandalo contro il buon costume. » Colla condanna delle evocazioni e del ricevere risposte dai defunti, si toccano precisamente i fenomeni proprii e costitutivi dello spiritismo, che in quell’anno 1856 era già imbaldanzito dei maravigliosi fenomeni, onde riempiva l’America e l’Europa, notantemente delle evocazioni e dei responsi degli spiriti per iscrittura diretta, con tutto il corredo degl’ indovinamenti di fatti occulti, e rimoti di luogo o di tempo avvenire.

    Il decreto pontificio tarpò le ali all’invadente spiritismo, colla assoluta condanna della pratica formale ed essenziale dello spiritismo, mentre pure sembrava più specialmente volere attraversare la via al suo fratello; il magnetismo animale. Da questo giorno i cattolici con più fermezza si astennero dall’uno e dall’altro, per dovere di coscienza.

    Nel 1861, il vescovo di Barcellona, mandò ad ardere ignominiosamente sulla piazza trecento volumi di opere spiritiche, con alta indignazione degl’iniziati, e unanime applauso del popolo cristiano. Così quel dotto e zelante prelato rinnovava l’esempio degli Apostoli, i quali fecero divampare in pubblico i volumi di coloro che si erano occupati di studii curiosi, qui fuerant curiosa sectati (Act. XIX, 19) : colle quali parole sono indicati in ispecie i libri di sortilegio, di magia, di maleficio, di superstizione in generale. Nè possono gli spiritisti adontarsi di venire equiparati ai fattucchieri : essendo che non pochi de’ loro più venerati corifei se ne vantano. Alle testimonianze del Cahagnet e del Du Potet, poc’anzi citate, potremmo aggiungere le confessioni di Eliphaz Levi (Louis Constant) in un’ opera recente, e di Stanislao de Guaita, in un libro impresso nel 1890 ; e quante altre !

    4. Opposizione della società civile contro il magnetismo e lo spiritismo. Prima ancora che la Chiesa proscrivesse le pratiche dello spiritismo, come nocive alla fede e alla morale, già le autorità civili più competenti si erano levate a riprovarle. Nella Francia, ove il Mesmer fece le sue prime prove pubbliche, i fatti suoi, esaminati da una giunta d’illustri medici, vennero dall’Accademia di medicina e dal Re condannati; e fu proibito di più oltre tentare simili esperienze. Queste nel fatto, erano al tutto simili alle spiritiche, sebbene di spiritismo allora non si parlasse. La gravissima relazione del dottore Bailly, affermava che insussistenti erano le cause delle pretese curazioni ottenute, e da riputarsi vane ciurmerie ; e che i mezzi e i modi usati ad ottenerle riuscivano pericolosissimi alla sanità privata e pubblica, e fomento di corruzione nei costumi. Ciò accadde nel 1784.

    Ma i fatti sono fatti, nè, per negarli, si distruggono. Nel 1831, l’Accademia stessa, dopo lunghi ed accurati studii, si disdisse ed ammise la esistenza di alcuni fenomeni comprovati : la medicazione a distanza, esercitata per soli atti di volontà ; l’ anestesia per simile mezzo ottenuta, il sonno chiaroveggente, la conoscenza, per virtù magnetica delle malattie interne. Vero è che non andò molto, e l’Accademia rinnegò quanto aveva concesso. Offendeva gli scienziati materialisti, che in quei tempi non erano pochi, quell’aura di spiritualismo, che sembrava spirare dai fenomeni magnetici. Quella chiaroveggenza di cose occulte, quel prevedere cose lontane, o future conducevano a’ pensare di anima spirituale, e perfino d’ intervento nelle azioni umane di esseri fuori della natura sensibile. Quindi nuova inchiesta, e più rigorosa, ordinata dall’ Accademia. L’ esito fu che le meraviglie magnetiche non parvero abbastanza provate; e l’ illustre assemblea, nel 1840, decretò che oggimai non si avesse più nè ad esaminare nè a trattare di fenomeni magneto animali. Era una specie di anatema scientifico che rilegava il magnetismo tra le chimere, e i fenomeni suoi tra le bagattelle de’giullari. In Francia, dopo questo decreto, sbollì l’ardore dei medici magnetisti; in Europa non aveva d’uopo di raffreddarsi, non essendo mai stato molto caldo tra i cultori della medicina.

    5. Vano compromesso dell’ Ipnotismo. Ma, di nuovo, i fatti sono fatti; e il rifiutarsi quella dotta società di studiarli, non gli annientava. Non più che tre anni dopo, un medico di Manchester, James Braid, pubblicava i frutti di venti anni di studii e di pratiche esperienze, onde si dimostravano reali e sussistenti non pochi fenomeni magnetici. Vero è che egli, protestante onesto, rifuggiva da certi fenomeni più maravigliosi, quelli appunto che avevano screditato presso i dotti il magnetismo animale. Egli solamente affermava possibile « uno stato particolare del sistema nervoso, determinato per via di movimenti (passate, gesti, tragittamenti di mano, come per magnetizzare), ovvero prodotto per via della concentrazione fissa ed astratta dell’occhio mentale e del visivo sopra un oggetto che non è di natura sua eccitante. » Questo stato egli chiamò sonno nervoso ovvero Ipnotismo. Posto un soggetto in questo stato singolare e artificiale, egli coi mezzi stessi onde l’aveva addormentato o con simiglianti ne otteneva una specie di sonnambulismo, con ismarrimento della coscienza, e assoluta dipendenza dalla volontà dell’ipnotizzante, ne otteneva la catalessia passeggera, a piacimento, le anestesie e le iperestesie dei sensi, e altri fenomeni come l’accelerazione del respiro e della circolazione del sangue. Poteva suggerire al soggetto uno sviluppo di forza nel sistema muscolare, una paralisia di qualche membro, una sensazione senza obbietto sensato, una allucinazione di mente ; ed ottenere inoltre il pieno oblio dell’ avvenuto durante il sonno ipnotico, dopo svegliato il soggetto.

    Il Braid riduceva cosi i fenomeni magnetici ad una cerchia assai ristretta. Negava espressamente di potere ottenere dall’ipnotizzato certi fenomeni in voga presso i magnetisti, come il leggere in un libro chiuso, divinare le malattie interne, vedere coll’occipite o coll’ epigastrio, rivelare cose occulte o distanti; negava assolutamente di avere mai nulla ottenuto col solo imperio della volontà sua, non manifestata, negava perfino la esistenza del magnetismo, propriamente detto animale a distinzione dell’elettricità minerale, affermata e provata dai fisici.

    È al tutto degno di osservazione che il Braid, pure affermando la realtà dei fenomeni ottenuti, confessava d’ ignorare, il modus agendi, ossia come e perché i suoi atti producessero i fenomeni, e che si chiamerebbe obbligato a chi glielo spiegasse. II Charcot poi che ripigliò il braidismo e gli diede quell’immenso favore di che ora gode, neppure esso diede la spiegazione bramata dal Braid. E la scuola di Nancy, che pretese darla, attribuendo alla suggestione morale una azione diretta ed efficace sopra i centri nervosi indipendenti dal cervello, si avvolse in un laberinto d’ipotesi più inesplicabili che il fatto voluto spiegare.

    Con tutto ciò io sono d’avviso che, se i medici ed ipnotizzatori avessero conservato l’ipnotismo o vogliam dire il magnetismo così come lo presentava il Braid, sfrendato di alcune frascherie misteriose, e spogliato d’ogni potere troppo maraviglioso, sono d’avviso, dico, che con più facile inganno e con maggiore ruina l’ ipnotismo avrebbe seguitato a correre la sua fortuna. La buona gente l’avrebbe forse tollerato a guisa di una medicina di cui non si conosce il modo intrinseco di agire, come l’omeopatia, la medicatura delle scosse elettriche, delle piastre metalliche, della calamita, cui molti potranno giudicare frivole ed inutili, nessuno sospettare di superstiziose ; e si sarebbe contentata di lasciarlo nel suo stato di cura empirica, da discutersi dai dottori dell’arte salutare.

    Se non che questo ipnotismo tarpato è un ipnotismo ideale, e non reale. Si tradì da sè stesso. Passando per le mani degli sperimentatori e specolatori l’ipnotismo parve ricordarsi della sua naturale discendenza dal magnetismo taumaturgo del Mesmer, del Puységur, del Pétetin, del Faria, e di tanti altri. A poco a poco rivestì le piume native, e ricuperò gran parte del patrimonio paterno, cioè il corredo di effetti maravigliosi, onde spogliato l’ aveva il Braid e la sua scuola più moderata. Oggidì quasi non vi è fenomeno del magnetismo trascendentale, che non sia riprodotto dagli ipnotizzatori. I nuovi studii che si vengono pubblicando alla giornata, e le communicazioni alle società scientifiche e medicali, accumulano maraviglie a maraviglie. I medici ipnologi ci parlano di fenomeni di levitazione, ossia di persone sollevate in aria per influsso ipnotico, contro la nota legge della gravità ; di trasposizione di sensi, e di vista a traverso dei corpi opachi; di malattie tramutate di posto nella stessa persona, o tramutate da una persona all’altra; di medicine operanti da lungi, benché chiuse ermeticamente, benché non viste nè sapute dal soggetto ipnotizzato; si parla d’ipnotizzati distanza maravigliosa, d’ipnotizzati forzati a sognare, ossia che hanno le allucinazioni loro comandate, obbediscono a guisa di macchine a scatto, ad ordini incredibili dell’ipnotizzante, obbediscono nell’ipnosi, e molto tempo dopo cessata l’ ipnosi. Si parla di ipnotizzali chiaroveggenti, che parlano lingue non apprese, esercitano professioni ignorate, veggono cose lontane, penetrano il pensiero altrui, divinano fatti avvenire. Vi sono bene degl’ipnologi ricalcitranti, meno corrivi, che tuttavia negano la realtà di certi fenomeni più contrarii alle leggi conosciute della natura : ma altri loro colleghi, anche talora materialisti, li affermano e difendono come provati da testimonianze irrefragabili.

    Di che avviene, che di fatto l’ipnotismo odierno di poco o di nulla si dispaia dal magnetismo animale. Ne affermano anzi la identità formale ipnologi di gran fama, come il dott. Paolo Richer ; il dott. Enrico Morselli, secondo il quale, « il Braid può dirsi il vero padre del magnetismo scientifico » ; il dott. Crescenzo Conca, il quale esplicitamente dichiara : « Noi non facciamo distinzione tra magnetismo ed ipnotismo. » Si potrebbero moltiplicare le testimonianze: ma sarebbe al tutto superfluo, mentre noi veggiamo che gl’ipnologi rivendicano all’ipnotismo indifferentemente tutti i fatti altre volte detti magnetici, ed anche gli spiritici. Chiunque abbia un po’ carteggiati i loro scritti, sa che eglino rappresentano come fenomeni ipnotici gli effetti tutti della superstizione, i sortilegii, le magie, gli oracoli, i maleficii, i filtri, e segnatamente le ossessioni diaboliche. Che anzi molti di loro, pervertendo i dati storici, pretendono di ridurre a semplici fenomeni d’ipnotismo gli stessi carismi soprannaturali dei santi, le visioni, le estasi, i rapimenti, le stimmate, i miracoli dell’antico e del nuovo Testamento. Il celebre ipnotizzatore’ Donato bestemmia: « Gesù fu il più prodigioso dei magnetizzatori...,Gesù guariva gl’infermi col magnetizzarli. » Il Bernheim, illustre capo della scuola di Nancy, la quale attribuisce i fenomeni ipnotici alla suggestione, spiega colla suggestione religiosa le meraviglie avvenute a Lourdes, cui ammette per verissime, ma naturali. Vi fu chi scrisse un libro a posta per dimostrare che l’ipnotismo distrugge tutto il soprannaturale religioso, perché non vi è fatto veruno tra i più celebrati dalla storia, come soprannaturale, che esso non possa naturalmente produrre.

    Abbiamo adunque gli stessi ipnotisti consenzienti in ciò, che l’ipnotismo, benché voluto contenere nei limiti d’ una medicina naturale, pure trascorre agli atti del magnetismo taumaturgo; e tanto manifestamente, che ad esso possono gl’ ipnotisti attribuire per proprii effetti quei fenomeni che la storia sempre attribuì ad intervento di agenti oltramondani. E però l’invenzione dell’ipnotismo, da sostituire nella medicina al magnetismo animale, come una medicatura al tutto naturale ad una misteriosa e sospetta, non ha raggiunto lo scopo, è una specie di vano compromesso che non è giovate a nulla. Magnetismo ed ipnotismo rimangono sempre una cosa stessa. 0 se si vuole così, saranno due rami d’ uno stesso tronco, l’ uno più fronzuto e rigoglioso di fiori e frutti, l’altro più sfrondato e impoverito: ma non sono piante di specie diversa.

    Che anzi, se guardiamo specialmente ai fenomeni e giudichiamo la causa dagli effetti suoi, anche lo spiritismo può e deve riguardarsi come un terzo ramo e precipuo dell’albero medesimo : tanto frequentemente si confrontano tra loro e rispondono a capello ! Certo è che la così detta chiaroveggenza lucida e l’estasi magnetica sembrano accusare corrispondenza con ispiriti oltramondani. Ne conviene il grande magnetista e spiritista Cahagnet; ed il celebre fisico P. Giambattista Pianciani a questi fenomeni superiori, diede il nome di magnetismo negromantico. E sembrano aderire a tale sentenza anche gli spiritisti più recenti : giacché nel Compte rendu dell’ultimo congresso spiritico internazionale noi leggiamo : « Il magnetismo è lo spiritismo dei viventi, e lo spiritismo è il magnetismo dei morti ».

    6. Distinzione essenziale dello spiritismo dal magnetismo e dall’ipnotismo. Benché lo spiritismo, il magnetismo animale, e l’ipnotismo, riconoscano probabilmente un ceppo comune onde germogliano, pure una distinzione vi si trova : ed è certa ed evidente, malgrado i punti di somiglianza, ed anche di identità. Sono una cosa stessa quanto a certi fenomeni, maravigliosi e trascendenti, e questa è la ragione, per cui gl’ipnotisti (e magnetisti, che sono una cosa sola), ripetono come proprio onore quanto vi è di soprannaturale, o divino o diabolico, registrato nella storia. Hanno pure comune la causa istrumentale dei fenomeni: gli effetti spiritici richiedono per mezzo istrumentale una persona detta però medio, la quale diviene inconscia di sè ed opera per virtù d’uno spirito a lui straniero ; ovvero richiedono una persona, per cui intramessa lo spirito opera sensibilmente : per simile maniera gli effetti ipnotici non si producono, senza che l’ipnotizzato entri nel sonno ipnotico, durante il quale è inconscio di quanto dice e opera; ed intanto egli parla ed opera in virtù dell’attività dell’ ipnotizzante, la quale è un influsso indeterminato, misterioso, ancora che si chiami suggestione, o altrimenti. Tanto il medio spiritico, quanto l’ipnotizzato, dopo terminato il còmpito loro, restano affatto immemori dell’operato. Ecco varii punti di identità tra lo spiritismo e il magnetismo e l’ipnotismo. Si potrebbe inoltre osservare che l’ossessione diabolica, quale è conosciuta nella storia e nella Chiesa, conviene essa pure col magnetismo e collo spiritismo in questi punti : giacché l’ossesso il più delle volte fa e dice cose trascendenti le forze naturali ; ed ecco i fenomeni equiparabili agl’ipnotici e spiritici : l’ossesso durante l’ossessione non è padrone di sè, nè mallevadore de’ suoi atti, appunto come il medio e l’ipnotizzato : l’ossesso, dopo cessato il parossismo diabolico, non sa che cosa abbia detto o fatto, non si ricorda più nulla; l’ipnotizzato parimente, svegliandosi ignora quanto ha detto o fatto durante l’ipnosi.

    Questi punti di analogia, che ha lo spiritismo col magnetismo e coll’ipnotismo, faranno più spiccare quei lati pei quali assolutamente se ne distingue, e sono specialmente due : lo scopo, e la causa efficiente dei fenomeni. Perché i magnetisti e gl’ipnotisti, colle loro pratiche si propongono per iscopo di sperimentare le forzo della natura e applicarle al bene fisico dell’uomo sulla terra : checchè avvenga poi di fatto, questo e non altro è l’intento confessato e professato dai dilettanti di magnetismo e d’ipnotismo. Dove che gli spiritisti mirano a penetrare nei secreti fuori della natura visibile, intendono di scrutare le cose oltramondane, e da queste ricavare una filosofia, o meglio una religione, la quale debba illustrare co’ suoi dommi la società, e regolarne la morale, a bene spirituale dell’uomo in questa vita e nell’altra. Consentaneo e proporzionato a tale intento è il mezzo: mentre l’ipnotista pretende di usare delle forze della natura, lo spiritista evoca gli spiriti di fuori di questo mondo, o disincarnati, com’egli dice. L’evocazione degli spiriti è il suo immediato e proprio lavoro, dal quale prende il nome e la specifica sua professione. Il diretto e voluto commercio con gli spiriti oltramondani costituisce il suo carattere essenziale e distintivo dello Spiritismo. Se in qualche fenomeno provocato dall’ ipnotista e dal magnetista, intervenga l’azione d’un essere preternaturale, e ciò senza diretta intenzione del provocante, vi sarà fenomeno spiritico, o come direbbero i medici, un epifenomeno aggiunto e mescolatosi al primo, ma per caso ; dove l’intervento è provocato direttamente, lo spiritismo è proprio e reale. L’evocazione insomma è lo spiritismo. Ed è quella che lo espone agli anatemi della Bibbia e della Chiesa.

    Capo III.

    Fenomeni dello spiritismo presente

    1. Fenomeni materiali. Dopo esposta l’intrinseca natura dello spiritismo, e dopo i cenni storici intorno alla sua origine ed alle sue vicende passate, ci faremo a delineare in brevi tratti il suo stato presente. E cominciamo col riferire i fenomeni, che sogliono seguire od accompagnare le evocazioni, e possono riguardarsi come proprii dello spiritismo, al nostro tempo. Non entriamo, per ora, in veruna discussione, nè filosofica, nè molto meno teologica. Ci fermiamo

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