Ascanio Branca

patriota e politico italiano

Ascanio Branca (Potenza, 10 marzo 1840[1]Napoli, 6 marzo 1903[1]) è stato un patriota e politico italiano.

Ascanio Branca

Ministro delle finanze
Durata mandato10 marzo 1896 –
11 luglio 1896
PresidenteAntonio di Rudinì
PredecessorePaolo Boselli

Durata mandato11 luglio 1896 –
14 dicembre 1897
PresidenteAntonio di Rudinì

Durata mandato14 dicembre 1897 –
1º giugno 1898
PresidenteAntonio di Rudinì

Durata mandato1º giugno 1898 –
29 giugno 1898
PresidenteAntonio di Rudinì
SuccessorePaolo Carcano

Ministro dei lavori pubblici
Durata mandato6 febbraio 1891 –
15 maggio 1892
PresidenteAntonio di Rudinì
PredecessoreGaspare Finali
SuccessoreFrancesco Genala

Durata mandato24 giugno 1900 –
15 febbraio 1901
PresidenteGiuseppe Saracco
PredecessorePietro Lacava
SuccessoreGirolamo Giusso

Ministro delle poste e dei telegrafi
Durata mandato6 febbraio 1891 –
15 maggio 1892
PresidenteAntonio di Rudinì
PredecessorePietro Lacava
SuccessoreCamillo Finocchiaro Aprile

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXI, XII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII, XVIII, XIX, XX, XXI
Gruppo
parlamentare
Sinistra
CollegioPotenza
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoSinistra storica
Titolo di studiolaurea

Biografia

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Nato da Gerardo e Maria Siani, la sua famiglia apparteneva al ceto borghese agrario. In gioventù, divenne membro del Consiglio del decurionato e dei notabili di Potenza. Aderì ai moti liberali del 1860 e fu tra gli artefici dell'insurrezione lucana. Fu comandante della "Brigata Lucana" che seguì Giuseppe Garibaldi fino a Napoli. Per l'impegno profuso, Garibaldi elogiò l'azione di Branca e dei suoi uomini rivolgendogli queste parole:

«Si, so il vostro patriottismo. Dite ai vostri lucani che li preferirò sempre. Credete a me, ho combattuto con uomini disciplinati, e con borghesi, e, se questi hanno avuto valore, sono stati più terribili. Io vi stimo come il primo corpo disciplinato e vi terrò sempre avanti a tutti. Salutatemi i vostri commilitoni.[2]»

Partecipò in seguito alla Terza guerra di indipendenza, combattendo in Trentino a fianco di Garibaldi con il grado di ufficiale di Stato Maggiore. Al ritorno dal conflitto, Branca scrisse La campagna dei volontari italiani nel Tirolo, seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari (1866), ove sono descritte le sue memorie di guerra. Nel 1870 fu eletto deputato del Collegio di Potenza, al posto del concittadino Paolo Cortese.

Fu deputato e ricoprì più volte l'incarico di ministro: ministro delle finanze del Regno d'Italia nei Governi Di Rudinì II, Di Rudinì III, Di Rudinì IV e Di Rudinì V; Ministro dei lavori pubblici, nonché Ministro delle poste e dei telegrafi, nel Governo di Rudinì I; Ministro dei lavori pubblici nel Governo Saracco.

Branca sposò, il 4 ottobre 1891, Donna Anna Caracciolo dei Principi di Forino e Avellino (1871-1938) ed ebbe tre figli: Gerardo (1898-1964), Guido (1901-1955) e Lucia (1902-?).

  1. ^ a b DBI.
  2. ^ Decio Albini, La Lucania e Garibaldi nella rivoluzione del 1860, 1912.

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