Ricette Pane
Ricette Pane
Ricette Pane
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Indice
Importante..........................................................................................................5
Hai fretta? Leggi qui!..........................................................................................6
Perch farsi il pane?............................................................................................7
Cosa trovi in questi appunti..............................................................................10
Iniziamo con il pane a lievitazione diretta........................................................11
La prima volta: ricetta passo-passo..................................................................12
La seconda volta: un metodo utile con il timer.................................................14
La terza volta: il pane di grano duro................................................................15
Pane di grano duro a lievitazione diretta......................................................15
Quanta acqua devo mettere?............................................................................17
Lecitina di soia..................................................................................................18
Alcuni ingredienti aggiuntivi............................................................................20
Piccole varianti della ricetta base.................................................................22
Pane comune bio...........................................................................................22
PanRosso (gusto pizza)..................................................................................23
Pane morbido al latte....................................................................................24
Pane con noci e speck...................................................................................25
Pane integrale all'aglio e rosmarino.............................................................26
Pane veloce alla cipolla.................................................................................27
Pane alla birra...............................................................................................28
Pane con le farine preparate.............................................................................29
Zonnebloempittenbrood (Landgut - Lidl)......................................................30
Zonnebloempittenbrood veloce (Landut Lidl).........................................31
Meergranenbrood (Landgut - Lidl)...............................................................32
Volkorenbrood (Landgut - Lidl).....................................................................33
Volkorenbrood mattutino al miele (Landgut - Lidl).......................................34
Boeren Bruinbrood (Landgut - Lidl)..............................................................35
Ciabatta (Landgut Lidl)..............................................................................36
Ciabatta allo speck (Landgut - Lidl)..............................................................37
Ciabatta con le olive (Landgut Lidl)...........................................................38
Pane nero ai 7 cereali (Molino Spadoni).......................................................39
Multicereali con semi di papavero (Il Frutto delle Macine).........................41
Multicereali alle olive (Il Frutto delle Macine).............................................42
Pane ai fiocchi di patate (Molino Favero)......................................................43
Pane ai semi tostati (Ruggeri).......................................................................44
Vollkornbrot (Rieper)....................................................................................47
Breatl (Rieper)...............................................................................................48
Dinkelbrot (Shnell und gut, pakko verde)..................................................49
Sonnenblumenbrot (Shnell und gut, pakko arancio).................................51
Ciabatta (Zukenmeister)...............................................................................52
PanPizza di farro alle olive (con la miscela per Dinkelbrot).........................54
Pizze casalinghe e altre focacce salate.............................................................55
Pizza margherita casalinga (o altre pizze con mozzarella)...........................56
Quante lievitazioni! A che ora devo iniziare?................................................58
Focacce casalinghe senza mozzarella...........................................................59
Pizza marinara...............................................................................................59
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Importante
Questo libro una pubblicazione libera, la sua libert protetta dalla licenza
Creative Commons. Chiunque lo pu modificare e ri-pubblicare, purch ne citi
la fonte e non abbia scopi commerciali (vedi apposito capitolo alla fine).
Nell'interesse di chi legge, nel libro vengono fatti nomi e dati riferimenti di
prodotti acquistabili sul mercato e delle relative aziende. Le valutazioni dei
prodotti sono opinioni, e non sono in alcun modo concordate con i fornitori o
sponsorizzate.
La libert il bene pi prezioso, assieme alla salute. Facendoci il pane
quotidiano come ci piace e come ci serve, dovremmo essere pi liberi di
nutrirci in modo pi salutare.
Per questo, l'autore (o maintainer come lo chiamerebbe un informatico
avvezzo a OpenSource e altri tipi di progetti liberi) realmente attento a tutti
i contributi. Pi contributi liberi vi saranno, pi il libro sar utile a un maggior
numero di persone.
Sempre in tema di libert, il Pane non dovrebbe avere niente a che fare con i
brevetti. I brevetti limitano la libert. L'aria, l'acqua, il pane, e gli altri beni
primari non dovrebbero essere sottoposti a limitazioni.
Quando acquistiamo qualcosa esprimiamo delle preferenze, e quindi
implicitamente votiamo i prodotti che mettiamo nel carrello. I supermercati
contano minuziosamente i voti di ogni scontrino, con le tesserine riescono
anche a identificare i votanti (e speriamo che si fermino l).
Dove non arrivano i media siamo liberi di votare per chi vogliamo. Nelle reti
TV di maggior ascolto assistiamo a costosi bombardamenti pubblicitari sul
pane (indovina chi li paga). Dove arrivano i media un po' pi difficile
decidere liberamente, ma almeno ci possiamo provare.
In questo libro sono trattati anche prodotti vincolati da brevetti. Sta a
ciascuno scegliere se vale la pena servirsene, facendo attenzione sia al gusto
che al portafogli.
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Se non hai mai fatto il pane con la macchina e sei impaziente di svenire per il
suo profumo, vai subito al capitolo La prima volta.... Poi, con calma, ti
consiglio di sfogliare questi appunti. Se provi le ricette seguendo l'ordine dei
capitoli imparerai in breve tempo le tecniche per ottenere con poco sforzo
risultati sempre migliori, per la gioia dei familiari e perch no, per stupire gli
ospiti.
Se hai gi fatto il pane in casa con la macchina, potresti provare il pane di
grano duro e scoprire con quale delle sue varianti ti trovi meglio per gusto e
tempi di realizzazione: lievitazione diretta, lievitino, poolisch, biga, pasta
madre.
Se in cucina te la cavi ma non ti fai ancora il pane regolarmente, ti consiglio di
leggere una volta gli appunti dall'inizio, sorvolando tutte le parti di dettaglio
delle ricette a cui accederai quando ti servir.
Se vuoi capire perch ti conviene leggere questo libro, leggi il capitolo
successivo.
In ogni caso potrai sempre consultare direttamente ricette e tecniche
annotate in questi appunti... a meno che non impari tutte le dosi a memoria!
Ricorda che sar gradito ogni tuo contributo al miglioramento di questi
appunti. Manda una email (v. copertina, togli gli spazi dall'indirizzo) con
migliorie alle ricette esistenti, nuove ricette o abbinamenti particolarmente
gradevoli, dosi ottimali ed altre annotazioni per diversi modelli di macchine
del pane, o qualsiasi altro suggerimento.
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Salvo poche eccezioni, dalle nostre parti tutti mangiamo il pane. Tutti i giorni.
Per tutta la vita. Ma con il cambiare dei tempi, specie nelle citt, non lo
mangiamo pi nello stesso modo. Ecco perch.
C'era una volta il fornaio. Lavorava con le mani, era facile riconoscerlo
tutto infarinato. Lavorava di notte per farci trovare il pane al mattino. Oggi la
maggior parte dei fornai si sono stancati di sbarcare a malapena il lunario, e
cedono alle soluzioni industriali che permettono di guadagnare di pi
faticando di meno.
C'era una volta il panificio. Era il posto dove lavorava il fornaio. Era un
negozio che dietro il bancone aveva un forno che emanava profumo di pane.
Oggi la legge consente di esporre l'insegna panificio ai punti vendita di un
forno industriale (v. Panifici Rigon a Vicenza) o altri negozi che il pane se lo
fanno arrivare da industrie specializzate. Secondo me dovrebbero esporre
l'insegna Rivendita Pane, non Panificio. Il pane non te lo serve pi un
panettiere intriso di farina, ma una commessa con i guanti di gomma,
prendendolo con l'apposita pinza regolamentare a norme italiane, europee e
forse anche intergalattiche. Sempre che il pane non te lo servi da solo, al
supermercato, bello caldo appena sfornato dopo essere stato rigenerato dalla
surgelazione.
C'era una volta il Pane. Quello con la P maiuscola. Era l'orgoglio di ogni
fornaio. Prima di dirgli che il pane di ieri non ti era piaciuto dovevi essere
sicuro di correre pi veloce di lui. Il pane bianco che comperavi il sabato era
buono anche alla domenica. Oggi acquisti il pane al mattino, e alla sera... be'
stasera facciamo polenta.
Molti fornai cedono l'attivit, perch fare il pane non pi conveniente, ma
fabbricarlo s. Un chilo di pane normale costa mediamente 3 e la materia
prima con cui fatto non supera 0,30 al supermercato (figuriamoci da un
fornitore industriale). Il pane un po' fuori dal normale pu superare i 10 (se
non ci credi verifica il multi-cereali nei panifici Rigon a Vicenza); ho visto pane
a 12 al kg, e a mio avviso non conteneva ingredienti che ne giustificassero il
costo. Prezzi da pasticceria. Con una tale differenza fra i costi della materia
prima e del prodotto finito per gli industriali il pane un vero affare, grazie
alle economie di scala che solo le grandi industrie possono ottenere,
accompagnate dai difetti che derivano dalla ricerca del profitto con
conseguente riduzione dei costi.
La frenesia della vita moderna assieme ai condizionamenti publicitari ci
portano a pensare che non importa quanto buono il pane. Basta che sia
bello, profumato, mangiabile, facile da mettere nel carrello, e che abbia sulla
confezione un bel disegno che ci faccia sognare un forno a legna, una macina
o un mulino... . E che soddisfazione poi se mentre lo mangiamo lo vediamo
anche in TV evocato dal suo bel mulino e da attori-fornai che lavorano in
ambienti di caldo legno fra nuvole di farina, facendoci credere che stanno
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Data
Pane comune con grano duro (non questo l'Altamura): 200 gr. di
semola di grano duro rimacinata e 200 gr. di farina tipo 0. Usare la
doratura della crosta a scuro.
Fare una fontanella al centro e versarvi 10-12 gr. (un cucchiaino colmo)
di sale fino ed eventualmente anche un po' d'olio extravergine (10-15
gr.).
(*) La Severin BM3983 a fine cottura mantiene per un'ora il pane caldo e
senza ristagno di umidit, verificare nel manuale se la propria macchina ha la
stessa funzionalit.
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Data
Acqua
Olio extrav.
Farina
Lievito
Sale fino
153
5
250
6
5
183
6
300
7
6
214
7
350
8,5
7
244
8
400
10
8
275
9
450
11
9
305 336
10
11
500 550
12
13
10
11
366
12
600
14
12
397
13
650
16
13
427 458
14
15
700 750
17
18
14
15
Per dosare il lievito senza usare un bilancino di precisione, pesarne una dose
maggiore e poi dividerla. Ad esempio 8,5 gr sono circa un terzo di un cubetto
da 25 gr. Piccole differenze nella quantit del lievito non influiranno in modo
determinante, si noteranno differenze maggiori panificando in condizioni
ambientali diverse, ad esempio d'estate e d'inverno.
Lievito e sale vanno posti per ultimi, in angoli opposti del cestello.
Per il peso impostare il massimo previsto dalla macchina, cos da cuocere il
pane il pi a lungo possibile. Inoltre, se previsto, impostare la crosta scura.
Come programma nella BM3983 si ottiene una lievitazione corretta con il
usando lo Standard Veloce (1 + clessidra). Per trovare un programma
equivalente su altre macchine del pane, vedere la tabella programmi in
appendice per un dettaglio di fasi e relativi tempi.
Con questa ricetta si pu usare il timer ritardato senza influire sul risultato.
Se si usa una quantit tale per cui la cupola del pane non supera il bordo del
cestello, la cupola verr poco dorata.
Il pane di grano duro migliora se viene consumato il giorno dopo, e guadagna
sapore e digeribilit se viene tostato.
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Lecitina di soia
Nel pane contenente grassi (olio, burro, strutto, margarina, ecc.), per ottenere
risultati migliori i panificatori usano spesso un emulsionante, come E471 o
E472. Anche il pane senza grassi trae vantaggi dall'uso di un emulsionante,
migliorando specialmente alveolatura, morbidezza e conservabilit.
La lecitina di soia un emulsionante naturale, ricca di elementi utili
alla nostra salute. Usandone circa 8 grammi (sono un paio di
cucchiaini) ogni mezzo chilo di farina, si ottiene un pane migliore.
Non mia abitudine fare copia-incolla, ma trovo che le delucidazioni della
Dottoressa Elena Lipeskaia, per conto del Richemont Club Italia, spieghino
bene ed in modo semplice questi aspetti.
Dal sito http://www.richemontclubitalia.it/pagine/liv1.asp?idp=843 :
Laggiunta di lecitina nei prodotti da forno d soprattutto benefici riguardanti
il volume e lo sviluppo del prodotto, la struttura della mollica e la durata di
conservazione (la loro aggiunta prolunga la shelf-life del prodotto).
Le lecitine sono dei fosfolipidi, chimicamente sono simili ai lipidi (grassi), per
contengono al posto di un acido grasso i residui dellacido fosforico e della
colina. Esistono numerosi tipi di lecitine, che si differenziano tra loro in base
agli acidi grassi che contengono. Le lecitine si trovano in numerose parti degli
organismi animali: nel cervello, nel sistema nervoso, nel fegato, nel midollo, si
trovano anche nel tuorlo duovo e in certi legumi. La materia che contiene la
quantit maggiore di lecitine la soia, i suoi semi contengono fino al 3% di
lecitine. Per questo motivo le lecitine vengono estratte principalmente dalla
soia. Le lecitine hanno un colore marrone-giallino, sono oleosi e possono avere
la consistenza plastica o fluida. Visto la loro consistenza, non possono essere
aggiunti allimpasto cosi come sono, perch non si distribuirebbero bene tra
gli ingredienti dellimpasto e si troverebbero nel prodotto pronto in forma di
gocce gialline. Per questo motivo, per facilitarne luso, le lecitine vengono
omogeneizzate prima con dei grassi, questo omogeneizzato viene polverizzato
e in tale forma va in commercio.
Gli sperimenti pratici sulle lecitine hanno dimostrato, che per essere efficaci,
debbono essere impiegate in dosaggio non inferiore allo 0,2% dalla massa
della farina, invece, se la loro quantit supera il 3%, si possono avere dei
risultati negativi, perch il prodotto finito non sar molto voluminoso a causa
della frantumata maglia glutinica. stato riscontrato, che il maggiore
aumento del volume si avr con il dosaggio delle lecitine, omogeneizzate con
grassi, del 1,5% dalla massa della farina dellimpasto.
I benefici dati dallaggiunta delle lecitine sono comuni per tutti gli
emulsionanti e consistono soprattutto nellaumento del volume del prodotto e
nel maggior sviluppo della mollica, nellalveolatura pi omogenea e la crosta
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pesto (attenzione, con il pane non rende bene come con la pasta);
cocco grattugiato;
cacao in polvere;
olive snocciolate;
funghi trifolati;
muesli (quello che ho provato io buono nel latte, ma nel pane non un
gran ch);
cioccolato fondente;
ecc.
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Seguire la ricetta base descritta nel capitolo La prima volta... (200 gr.
Manitoba, 400 gr. 0), per un gusto pi delicato usare farina 00 invece di
0.
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Ricetta:
333 gr di acqua;
1 cucchiaino di zucchero (6 gr);
30 gr di lievito di birra fresco;
sciogliere bene ed attendere un quarto d'ora;
200 gr di Manitoba;
400 gr di semola di grano duro;
12 gr di sale fino;
Olio extravergine: 12 gr, compreso quello contenuto nella cipolla;
150 gr di cipolla, ben soffritta;
Peso: 1 kg;
Crosta: scura;
Programma: Standard Veloce (1 + clessidra).
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Ricetta:
350 gr di birra;
50 gr di miele non saporito (es. acacia);
1 uovo fresco intero;
30 gr di olio extravergine;
200 gr di Manitoba;
400 gr di farina 0;
25 gr di lievito di birra fresco;
12 gr di sale, nell'angolo opposto al lievito;
Peso: 1 kg;
Crosta: chiara.
Programma: dolci (4).
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Tutto qui. Non serve fare altro. Si pu fare subito o programmare alla sera per
levarlo al mattino.
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Ricetta:
Acqua tiepida: 280 gr.
Mezzo cucchiaino di zucchero (3 gr).
Lievito di birra fresco: 12 gr (mezzo cubetto).
Sciogliere bene il tutto.
Farina: 500 gr.
Olio XV: 12 gr.
Programma: Integrale veloce (n 3 + clessidra nella BM3893).
Nota: in questo modo viene molto alveolato. Per ottenerlo pi compatto, e
quindi pi saporito, non aggiungere zucchero n lievito.
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Ricetta:
Acqua tiepida: 330 gr.
Zucchero: 1 cucchiaino.
Farina: 500 gr.
Olio XV: 15 gr.
Programma: Segale (8).
Doratura: Scura.
Peso: se previsto dalla macchina, impostare 1 kg. anche se il pane da
750 gr.
Nota: E' ottimo con l'aggiunta di semi di finocchio, specie per accompagnare
verdure cotte o salumi.
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Ricetta:
Acqua tiepida: 345 gr.
Miele saporito (es. castagno): 150 gr.
Farina: 600 gr.
Olio XV: 15 gr.
Programma: Segale (8).
Doratura: Scura.
Peso: 1 kg.
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Ricetta:
Acqua: 350 gr.
Lievito di birra fresco: circa 1/3 di kubetto (8-10 gr circa), sciolto
nell'acqua o, se si usa il timer, sbriciolato in un angolo sulla farina.
Zucchero: 1 kukkiaino assieme al lievito.
Farina: 500 gr.
Programma: Standard (1) o Intgrale (3).
Doratura: Media.
Peso: impostare 1 kg. anche se il pane da 750 gr.
Nota: da solo un po' semplice, ma ottimo con aggiunte, ad es. con
150 gr di speck (senza togliere n pulire la concia) e pepe macinato.
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Ricetta:
Acqua: 410 gr.
Farina: 600 gr.
Olio XV: 15 gr.
Speck: 150-200 gr. (tagliato a fiammifero, senza togliere la concia
superficiale).
Opzionale - Lievito di birra fresco: circa 1/3 di kubetto (8-10 gr circa),
sciolto nell'acqua o, se si usa il timer, sbriciolato in un angolo sulla
farina.
Opzionale - Zucchero: 1 kukkiaino assieme al lievito.
Programma: Francese (2).
Doratura: Media.
Peso: 1 Kg.
Nota: Ottimo con le verdure, per crostini con Gorgonzola, ecc.
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Ricetta:
Acqua tiepida: 350 gr.
Opzionale - Lievito di birra fresco: circa 1/3 di kubetto (8-10 gr circa),
sciolto nell'acqua o, se si usa il timer, sbriciolato in un angolo sulla
farina.
Opzionale - Zucchero: 1 kukkiaino assieme al lievito.
Farina: 500 gr.
Pat di olive nere (SMA=OK): 60-80 gr.
Olio XV: 10 gr (spesso basta kuello kontenuto nel pat di olive).
Avviare l'impasto, aggiungere il resto al beep.
Opzionale - Olive snocciolate: 120-150 gr.
Programma: Standard (1).
Doratura: Media.
Nota: E' ottimo per toast al formaggio, con carne, verdure, antipasti, crostini,
ecc.
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I tipi pi comuni di farine del Molino Spadoni sono molto diffuse nei
supermercati a Vicenza. Il loro sito www.molinospadoni.it non mi sembrato
molto aggiornato. Il Pane nero ai 7 cereali l'ho trovato al Supermercato
Tosano di Montecchio Maggiore, e l'ho visto anche in altri supermercati.
Ha un sapore dolciastro, ed gradevolmente scuro.
Ricetta:
Pag. 39 di 118.
Notare l'alveolatura:
Sopra: Tagliandolo da
caldo, la cupola cede.
Nelle tre foto qui sopra, si nota il risultato con il programma Integrale
Veloce. Personalmente lo preferisco pi compatto, e di conseguenza pi
saporito.
Pag. 40 di 118.
http://molinorosso.com/
http://www.labiolca.it/ospiti/anticomolinorosso.html
http://www.istitutocomprensivo-primoleviverona.it/mostra%20simoni/modificazioni_del_territorio.htm
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Questa farina produce un pane dal sapore particolare, per alcuni pu risultare
pi gradevole alleggerirlo con della manitoba e renderlo pi interessante
con un'aggiunta, ad esempio di olive.
La ricetta la stessa di prima, salvo questi ingredienti:
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Secondo me, a circa 2 per 500 gr, sono farine di lusso. A mio avviso, anche
se gli ingredienti sembrano ben curati, alla fascia di prezzo in cui si
posizionano sarebbe lecito aspettarsi un prodotto con ingredienti (almeno le
farine) da agricoltura biologica. Sulla confezione non riportato, ma a
giudicare dai loro siti internet sembra che gli ingredienti siano OGM-free. In
ogni caso, l'impressione quella di un prodotto industrializzato in modo da
garantire buoni risultati.
In sintesi, a mio avviso, il rapporto prezzo-risultato sfavorevole a questo
pane se confrontato con un Zonnebloempittenbrood di Landgut, farina che si
acquista ad 1 al chilo ai Supermercati Lidl.
Sulla confezione non sono indicate le percentuali delle farine, per la maggior
parte farina di grano tenero tipo integrale seguita da una non meglio
specificata farina precotta.
La busta contiene tutto, basta aggiungere solo l'acqua. Il pane ha una buona
riuscita con le dosi indicate sulla confezione, gradevolmente scuro, e con il
programma Standard risulta compatto ma saporito.
Per ottenerlo pi alveolato, ma inevitabilmente meno saporito, si pu provare
con i programmi Integrale o Francese, eventualmente nella variante
Veloce.
Ricetta:
250 gr di acqua;
500 gr di miscela per pane (un intero pacchetto);
Peso: 750 gr;
Crosta: media;
Programma: Standard (v. note sopra).
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Produttore:
RUGGERI S.r.l.
Via San Crispino, 82
35128 Padova Italy
tel. +39 049 8862160
fax. +39 049 8862290
e.mail : info@ruggerisrl.net
Le farine si trovano nei supermercati indicati nel sito internet (io l'ho
acquistata al Sup.to Interspar di Vicenza), e si possono ricevere
direttamente a casa (la spedizione gratuita in contrassegno
PostaCelere per minimo 12 confezioni da 500 gr anche miste, o 2 pacchi
da 5 kg).
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18,00
Vollkornbrot (Rieper)
Data
Ricetta:
300 gr di acqua;
500 gr di farina (se il mezzo pacco pesa diversamente, conviene
adattare l'acqua e non lasciare pacchi aperti);
12,5 gr di lievito di birra fresco;
Programma: Integrale Veloce (3 + clessidra).
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Breatl (Rieper)
Data
Ricetta:
300 gr di acqua;
500 gr di farina;
Mescolare 10' con un programma qualsiasi (es. n. 10);
Aggiungere:
25 gr di lievito di birra fresco sbriciolato (in un angolo);
12 gr di sale (nell'angolo opposto al lievito);
6 gr di olio extravergine;
Programma: Segale (8).
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Ricetta:
370 gr di acqua;
600 gr di farina;
8 gr di olio extravergine (opzionale);
Programma: Standard Veloce (1 + clessidra).
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Ciabatta (Zukenmeister)
Data
Acqua tiepida: 350 gr. (le prime volte lo facevo con 300 gr di acqua);
Farina: un pacco da 500 gr. (usarla tutta, anche se il pacco ne contiene
un po' di pi);
Olio extravergine: 12 gr., oppure
Pat di olive nere: 100 gr.
Crosta: scura;
Peso: 1 kg;
Programma: Francese (n. 2), o Standard veloce (n. 1+clessidra) oppure
Standard (n. 1).
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Pag. 53 di 118.
(##### DA COMPLETARE)
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Per queste preparazioni la macchina del pane si usa solo in parte per l'impasto
e la lievitazione, poi la pasta va stesa sulla teglia e cotta in forno.
Usare la macchina fa comunque comodo, per evitare la fatica dell'impasto e
delegare alla macchina anche la lievitazione.
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250 gr di farina 0;
250 gr di semola di grano duro;
30 gr di olio extravergine di oliva (volendo si pu ridurre, ma secondo
me non conviene eliminarlo del tutto);
12 gr di sale fino.
aborrito l'uso di mozzarelle industriali per pizza, che spesso sono fatte
ANCHE con il latte ;)
Quando l'impasto almeno raddoppiato si pu spegnere la macchina e
stendere l'impasto sulla teglia.
Una volta stesa la pasta, forarla abbondantemente con una forchetta e
lasciarla lievitare per una mezz'ora coperta da un canovaccio a temperatura
ambiente.
Se non l'hai ancora fatto, ora un buon momento per accendere il forno e
portalo a 220C.
Pasta casalinga spessa e mozzarella hanno tempi di cottura diversi: se si
cuocesse tutto assieme, o la pasta rimarrebbe cruda, o la mozzarella
diventerebbe come il cuoio. La cottura va fatta quindi in due fasi: prima si
cuoce la pasta con sopra il pomodoro, poi si guarnisce con la mozzarella e gli
altri ingredienti, quindi si completa la cottura:
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30' Impasto.
Risposta: Per non far attendere i commensali bisogna iniziare 3 ore prima.
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Pizza marinara
Data
Data
Focaccia primavera
Data
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Data
Data
Focaccia al rosmarino
Data
Pag. 60 di 118.
Focaccia di Recco
Data
E' una focaccia tipica del paesino ligure, fatta con due strati di pasta finissima
non lievitata che racchiudono un ripieno cremoso di formaggio delicato. E'
semplice e veloce da preparare. La ricetta che uso quella delle Sorelle
Simili, e non produce una focaccia assolutamente fedele all'originale, tuttavia
molto gradevole e dalla riuscita sicura.
Per la ricetta della focaccia originale, vedere www.agriligurianet.it (utilizzare
il link cerca).
Questa ricetta per una teglia di cm 30x40 circa.
Impastare per 15' con un programma adatto (nella BM3983 io uso il n. 9 o il
10):
Dividere la pasta in due, e farla riposare coperta per 10', serve per calmare
il glutine e stenderla pi facilmente;
Stendere la pasta molto fine con il mattarello, formando due rettangoli pari
alla teglia; siccome viene molto fina e difficile da muovere, per portarla pi
agevolmente sulla teglia si pu stenderla sulla carta da forno;
Adagiare un rettangolo di pasta sulla teglia, e spalmarvi la crema lasciando
libero un centimetro di bordo;
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Spiraline ripiene
Data
Sono semplici da preparare e molto gustose. Per i tempi bisogna tener conto
che la preparazione dura una mezz'ora in pi rispetto alla pizza, ma finora ne
sempre valsa la pena.
La pasta la stessa descritta per pizze e focacce.
Quando si tira fuori la pasta lievitata dal cestello la si stende su di un piano
infarinato con il mattarello (anch'esso ben infarinato), tenendo conto che pi
si lavora la pasta e pi questa diventa elastica e quindi dispettosa. Con le
dosi su descritte vengono due sfoglie strette e lunghe di circa 20x50 cm.
Una volta stesa, si spalma sulla pasta il ripieno [*] rimanendo un paio di
centimetri staccati da quello che sar il bordo esterno.
Poi si arrotola la pasta creando un lungo salsicciotto ripieno, saldando la
giuntura esterna dopo averne bagnato con acqua il bordo appositamente
lasciato libero dal ripieno.
Quindi si taglia il salsicciotto a fette di circa 1 cm, adagiandole sulla placca da
forno ricoperta di carta-forno.
Accendere il forno, impostarlo a 180 e mettervi le spiraline subito a forno
freddo in modo che lievitino finch il forno arriva in temperatura, oppure
lasciarle lievitare fuori almeno mezz'ora ed infornare nel forno gi caldo. 2030' di cottura dovrebbero essere sufficienti, ma il tempo varia a seconda dello
spessore e delle dimensioni della sfoglia, nonch della quantit e del tipo di
ripieno. Inoltre, se il ripieno acquoso (es. mozzarella fresca), la cottura
deve essere adeguata di conseguenza.
Per i ripieni untuosi (es. pesto, pat di olive, ecc.) sgocciolare il pi possibile
il ripieno prima di stenderlo, altrimenti le spiraline sembreranno troppo unte.
Servite tiepide danno il massimo, ma si possono gustare sia calde che fredde.
[*] Per il ripieno ci si pu sbizzarrire con qualsiasi cosa sposi bene il pane.
Ecco alcuni abbinamenti particolarmente gradevoli:
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Treccia ripiena
Data
Stessa ricetta delle spiraline ripiene salvo che, invece di tagliare il salsicciotto
a fette, se ne usano tre interi ben sigillati alle estremit e composti in una
treccia che si pu rifinire pennellandola con un tuorlo d'uovo.
Poi si lascia lievitare la solita mezz'ora e si inforna, tenendo conto che a causa
della pezzatura pi grossa la cottura richieder un po' di pi delle spiraline.
Oltre ai ripieni gi elencati, la treccia ottima farcita di verdure (es. spinaci o
borragine) impreziosite da prosciutto affumicato e provola affumicata.
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Focaccine saltate
Data
Per la verit andrebbero fritti, ma preferisco proporli al forno per non infierire
ulteriormente sulle nostre gi malandate carcasse.
Iniziare preparando la pasta lievitata con la macchina, secondo la ricetta della
focaccia standard.
Avviata la pasta, preparare gli ingredienti freschi contenenti acqua (es.: la
mozzarella e i pomodori) tagliuzzandoli finemente e ponendoli a sgocciolare
per almeno una mezz'ora su carta assorbente o in colini.
Stendere la pasta con il mattarello in sfoglia non troppo fine, diciamo uno o
due millimetri a seconda dello spessore finale desiderato, tenendo conto della
ulteriore lievitazione.
Ricavare dei cerchi di pasta della misura di una tazza, bagnarne il bordo con
un po' di acqua, e farcirli abbondantemente lasciando il minimo spazio
necessario per sigillare il bordo. La farcitura deve sembrare quasi esagerata,
altrimenti quando i panzerotti si gonfieranno sembreranno vuoti.
Sistemare i panzerotti ripieni sulla placca ricoperta di carta da forno, e
lasciare lievitare per una mezz'ora a temperatura ambiente.
Infornare a 180 e dopo una decina di minuti pennellare la cupola dei
panzerotti con passata di pomodoro e una spolverata di origano.
Terminare la cottura fino a doratura dei bordi.
Per il ripieno come al solito ci si pu sbizzarrire, eccone alcuni che ho
collaudato risultando particolarmente gradevoli:
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Pan co' l'ua (pane salato tipico veneto con l'uvetta passa)
Data
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Ingredienti:
Lievito di birra:
Metodo automatico (v. sotto): 25 gr. fresco o 10 gr secco.
Metodo semi-automatico: dimezzare la dose (d'estate basta anche
meno, es. un terzo o un quarto di dose).
Farine: 200 gr. Manitoba + 350/400 gr. 0 (aggiustare la quantit
secondo necessit).
Acqua: 250 gr.
Miele: 100 gr. (meglio se saporito, come il castagno).
Zucchero: 100 gr.
Olio ExtraVergine: 10 gr.
Aggiunti successivamente (al beep):
Sale: 1 cucchiaino scarso (mezza dose rispetto al "pane comune").
Noci: 100 gr.
Fichi secchi: circa 150 gr. (tagliati a strisce grosse).
Opzionali:
Semi di papavero per la guarnitura.
Preparazione:
Preparare il lievitino come per il pane di grano duro (v. pi avanti).
Poi aggiungere il resto di farina, acqua, olio, miele e zucchero.
Avviare il programma standard.
Controllare consistenza ed elasticit dell'impasto, ed eventualmente
correggere e reimpastare prima di aggiungere noci e fichi.
Al beep aggiungere sale, noci e fichi.
Preparazione automatica:
Programma: Standard.
Doratura: Chiara.
Peso: 1 Kg.
Oppure, preparazione semi-automatica, lievita tutta la notte:
Alla sera: avviare il programma standard, poi all'inizio della
lievitazione spegnere e togliere la paletta.
Sistemare la pasta nella vaschetta, e opzionalmente spolverare la
superficie con uno strato di semi di papavero.
Lasciare lievitare tutta la notte a coperchio chiuso, ed eventualmente
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sfiato tappato.
Al mattino: avviare il programma di sola cottura.
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Ricetta:
Yogurt: 125 gr. (un vasetto piccolo).
Olio: 80-120 gr. (di oliva non saporito, oppure di semi; chi non ha
problemi lo pu sostituire con il burro).
Tuorli: 3 (se non sai che fare delle chiare avanzate, prova a cuocerle al
tegamino su di uno strato di asiago).
Zucchero: 125 gr. (con questa dose non viene molto dolce).
Farina: 300 gr. (00 o Manitoba).
1 bustina di lievito per dolci.
Programma: Dolci (conviene fermare la cottura a circa met: tenerlo
d'occhio per scegliere il giusto punto di cottura, altrimenti biscotta).
Doratura: Chiara (se prevista dalla macchina).
Peso: se impostabile, programmare il minimo previsto dalla macchina.
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Fugassa Veneta
versione 1.1
Data
Chi lo sa fare senza sgonfiare tutto l'impasto, pu fare due tagli a croce
sull'impasto, altrimenti viene buona lo stesso.
Quando manca un quarto d'ora alla fine, estrarre la fugassa dal forno e
procedere rapidamente a spennellare con la chiara d'uovo rimasta e
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Biscotti & C.
Ingredienti:
4 uova;
200 gr farina 0;
200 gr zucchero;
la scorza grattugiata di 1 limone non trattato;
poca marmellata per la guarnitura, opzionale.
Procedimento:
sbattere bene le uova e metterle nella vaschetta;
aggiungere la farina, lo zucchero e la scorza di limone;
avviare un programma e impastare per 20-30';
ricoprire la leccarda da forno con carta forno;
versare l'intruglio sulla leccarda, distribuendolo in modo omogeneo;
attendere un'ora o anche pi;
opzionalmente distribuire sulla pastella delle macchioline di
marmellata;
infornare a 160 nella parte bassa del forno;
attendere che il biscotto sia croccante e prenda colore, controllando
che il fondo del biscotto non sia crudo ed eventualmente regolare di
conseguenza l'altezza nel forno;
a fine cottura, lasciare il biscotto nel forno con la porta aperta, per
asciugarlo bene;
spezzettare il biscotto e riporlo al riparo dall'umidit, ad esempio in
una scatola metallica da biscotti.
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Ingredienti:
600 gr di farina;
350 gr di zucchero;
80 gr di olio non saporito;
50 gr di burro;
150 gr di latte;
la scorza grattugiata di un limone non trattato.
Procedimento:
Fondere il burro con un po' di latte per non farlo cuocere.
Mettere gli ingredienti nella vaschetta e avviare un programma che
impasta.
Stendere l'impasto su carta forno infarinata, spessore 3 mm circa.
Tagliarli con lo stampino ben infarinato, e porli sull aplacca da forno
distanziati perch lieviteranno un po'.
Infornare a 180 per 10 minuti circa, fino a doratura in superficie.
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Taralli
Data
(ricetta da perfezionare)
Grissini al sesamo
Data
(ricetta da perfezionare)
Acqua: 250 gr
Lievito fresco: 25 gr
Farina 0: 500 gr
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(ricetta da perfezionare)
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La lievitazione indiretta
Il lievitino
La lievitazione della miscela farina+acqua dipende da molti fattori, i principali
sono: temperatura, tempo, quantit di agenti lievitanti. Ad esempio per
lievitare 500 gr di farina 0, a temperatura costante compresa fra 25 e 28
circa, possono essere necessari 25 gr di lievito di birra fresco in 2 ore, oppure
un solo grammo dello stesso lievito in 20 ore. Il miglior risultato si ottiene
usando la Pasta Madre invece del lievito di birra, ma questo complica
ancora la procedura, sia per produrre, riprodurre e conservare la pasta
madre, sia per la lievitazione del pane.
Il lievito di birra generalmente prodotto con la barbabietola: pi se ne usa
pi se ne avverte il sapore nel pane, cosa che ne fa scadere la qualit.
Usare il lievitino un buon compromesso fra tempo e qualit del risultato: si
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riesce a farsi un buon pane tutti i giorni (o quasi) senza togliere troppo tempo
agli altri impegni.
Il Lievitino si usa in sostituzione della dose intera di lievito di birra (15 gr
per 500 gr di farina) e comprende gi una parte dell'acqua e della farina
totali. Aggiungendo al lievitino la rimanente dose di acqua e farina, si ottiene
in modo semplice un pane gradevole. Questa tecnica si pu usare con varie
farine, miscelate o meno, e con vari tipi di aggiunte.
Per adattare una ricetta normale all'uso del lievitino, iniziare preparando il
lievitino. Poi aggiungere il resto di acqua e farina togliendo i pesi gi messi nel
lievitino (ad esempio, per il pane di grano duro per cui servono 400 gr di
acqua e 600 di farina, aggiungere al lievitino 400-100=300 gr di acqua e 600100=500 gr di semola; lo stesso vale per le farine 0, farro, integrale, Kamut,
ecc.).
Aggiungere quindi il sale e gli eventuali ingredienti che non influiscono
sull'impasto (v. capitolo apposito, es. uno o due cucchiai d'olio, semi piccoli,
ecc.).
Quindi, per la preparazione mettere nella vaschetta, nell'ordine:
Sciogliere il tutto.
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http://www.panedialtamura.net/
http://europa.eu.int/eurlex/lex/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32003R1291:IT:HTML
http://www.coldiretti.it/aree/ambiente/mangiosano/Disciplinari%20DOP/
Disciplinare%20Pane%20di%20Altamura.htm
Data
La preparazione come quella del Pane di grano duro con lievitino appena
descritto, salvo che con la farina di farro io uso meno acqua, diciamo 270 gr
invece di 300 gr di acqua su 500 gr di farina.
La farina di farro da sola ha un gusto particolare. Pu convenire miscelarla
con altre farine (0, semola di grano duro, Kamut, ecc.). Procedere
sperimentalmente secondo i propri gusti.
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Il Poolisch
Con l'uso del poolisch si ottengono ottimi risultati: il poolisch costituisce un
comodo compromesso fra il grossolano uso massiccio del lievito di birra e la
tecnica professionale della biga, o la raffinata tecnica della pasta madre
senza per doversi preoccupare di allevarla (conservarla, rinnovarla, evitare
che degeneri o ammuffisca, ecc.).
Una volta acquisita la tecnica del lievitino, il poolisch risulter altrettanto
semplice da ottenere, inoltre vi si possono applicare le stesse ricette.
Per un'introduzione teorica sulla lievitazione indiretta vedere il capitolo Il
lievito (pag. 26) nel libro di Gielleeffe, e per una descrizione sintetica ma
completa della pasta madre vedere nello stesso libro il capitolo La pasta
acida o pasta madre (pag. 31).
Vantaggi del poolisch:
Semplice da preparare.
Il pane contiene quantit ridottissime di lievito.
Ottimo risultato organolettico, fragranza eccellente.
Migliore digeribilit.
Rispetto alla lievitazione diretta, il pane dura di pi.
Il poolisch si prepara di volta in volta, direttamente con il tipo di farina
con cui si fa il pane (invece con la pasta madre ce ne vorrebbe una per
ogni tipo di farina).
Il poolisch preparato si utilizza tutto, non c' bisogno di allevarlo o
accudirlo come invece accade per la pasta madre.
Rispetto all'uso del lievitino, l'unico svantaggio del poolisch che la sua
preparazione dura alcune ore, con una durata variabile in funzione di molti
fattori. Organizzandosi non un problema, io faccio cos: preparo la base per
il poolisch alla sera, e avvio la preparazione del pane quando il poolisch
maturo, al mattino, a mezzod, o addirittura alla sera nei casi pi
riluttanti. Sugli orari c' un buon margine di tolleranza.
Per preparare il poolisch la tecnica che uso la stessa del lievitino, ovvero
pari quantit di acqua e farina detratti dal totale della ricetta, con una dose
ridotta di lievito e niente sale. Altri usano solo una parte dell'acqua, dal 25%
al 50%, ma io preferisco usarla tutta direttamente nel poolisch.
La quantit di lievito molto ridotta rispetto al lievitino, e comunque
funzione del tempo a disposizione per far maturare il poolisch, della
temperatura ambiente, nonch della quantit e del tipo di farina. Altri fattori
influiscono sul processo, ma all'inizio credo sia meglio non farci caso e sperare
nella tipica fortuna dei principianti.
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Lievito (grammi)
1-2
30
4-5
15
7-8
10-12
15-18
1,5
24
Lievito (%)
2.5%
1.5%
0.5%
12-16
0.1%
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Pag. 90 di 118.
(*) oltre al grano duro, ho sperimentato con successo sia la farina di Kamut
che quella di farro, ovviamente tutte miscelabili fra loro. Con le farine
integrali io userei il programma Integrale Veloce (3 + clessidra).
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Una notte (o pi) per la lievitazione indiretta (qui l'unico che lavora il
tempo!).
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La biga
La biga garantisce un ottimo risultato ed usata normalmente dai fornai
tradizionali.
Dal punto di vista della preparazione la biga simile a lievitino, poolisch e
pasta madre, tuttavia dal punto di vista della quantit di lievito complessivo da
usare assomiglia ai metodi di lievitazione diretta.
Usando la biga il pane viene lievitato in due fasi. Prima si produce la biga
usando solo poco lievito di birra (niente zuccheri) e una parte del totale di
acqua e farina (da un quinto a un decimo), facendola lievitare da 18 a 24 ore.
Poi per produrre il pane alla biga si aggiunge un altro po' di lievito di birra ed
il resto di acqua e farina.
Usare la biga molto semplice, purch ci si organizzi bene con i tempi.
Anche la ricetta della biga semplice: acqua, lievito e farina. Il rapporto fra le
quantit di acqua e di farina della biga lo stesso degli ingredienti
complessivi (es. 2 parti di acqua ogni 3 di farina), mentre sia per la biga che
per il resto della farina ci vogliono circa 2 gr di lievito ogni 100...150 gr di
farina. Le bilance elettroniche da cucina generalmente hanno una risoluzione
di 1 grammo, e non sono sufficientemente precise per quantit cos piccole.
Quindi se non si dispone di una bilancia di precisione, come quelle da orafi o...
da tossici, conviene suddividere un cubetto di lievito fino ad ottenere la parte
desiderata (es. dividendo un cubetto da 25 gr per due e poi per tre si
ottengono pezzetti da 4 gr circa).
La biga il modo tradizionale di panificare usato dai fornai. Per questo molte
ricette pubblicate nei libri prevedono la biga, ma per eseguirle con la
macchina del pane bisogna spesso adattarle alle quantit lavorabili dalla
propria macchina, perch ogni macchina ha una quantit massima ed una
quantit minima lavorabile.
Ci si basa sulla farina, ad esempio se la ricetta prevede una biga con 120 gr di
farina a cui aggiungere poi 1 kg di farina (120+1000=1120 gr totali), con una
macchina Severin BM3983 in cui la dose ottimale di 600 gr di farina
necessario calcolare la proporzione ricetta/macchina (1120/600=1,87), e
calcolare tutti gli ingredienti in proporzione.
Oltre alla quantit massima, bisogna fare attenzione anche alla quantit
minima lavorabile dalla propria macchina, che nel caso della BM3983 di 250
gr di farina. Pu quindi presentarsi la necessit di aumentare
proporzionalmente gli ingredienti della biga, togliendoli dal totale della
ricetta. Lo stesso vale per le ricette di questi appunti: per fare un pane pi
piccolo partendo da una ricetta in cui la biga gi del minimo lavorabile, non
si riduce la quantit di biga ma solo quella degli ingredienti successivi. Tenere
conto che il lievito va proporzionato con la rispettiva farina, mentre il sale va
calcolato sulla farina totale (biga+impasto).
pi semplice a farsi che a dirsi, provare per credere.
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Per la biga:
120 gr di farina di semola di grano duro;
80 gr di acqua;
2 gr di lievito di birra;
Per il pane:
la biga;
1 kg di farina di semola di grano duro;
600 gr di acqua;
20 gr di lievito di birra;
20 gr di sale.
Pane da
Pane da
Pane da
Pane da
850 gr (*) 700 gr (*) 500 gr (*) 500 gr (*)
(rapporto
(rapporto
(rapporto
(rapporto
=1,87
=2,24
=3,2
=3,2
min.farina min.farina min.farina min.farina
=250)
=250)
=250)
=150)
600
500
350
350
367
305
212
212
167
167
167
100
4
4
4
3
250
250
250
150
200
138
46
112
7
5
2
4
350
250
100
200
11
9
6
6
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Ecco qui la ricetta che uso io, calcolata sia per rispettare la quantit minima
impastabile, che per sfruttare la massima capacit della Severin BM3983. La
dose di acqua legermente aumentata per evitare di sforzare troppo il
motore. Dosi e ingredienti aggiuntivi sono per un pane di grano duro da 1 kg,
saporito, che passato in tostapane si mantiene gradevole per pi di una
settimana. Il pane di grano duro guarnito con il sesamo mi ricorda il pane
siciliano.
Per la biga, mettere in vaschetta, nell'ordine:
170 gr di acqua stiepidita;
3 gr di lievito di birra (scioglierlo nell'acqua);
250 gr di farina di semola di grano duro;
Avviare un programma che impasta (es. n. 10) e fermarlo dopo 15'.
Per il pane, aggiungere alla biga direttamente nella vaschetta:
250 gr di acqua stiepidita;
400 gr di farina di semola di grano duro;
8 gr di lievito di birra;
12 gr di olio extravergine saporito, e opzionalmente 10 gr di lecitina di
soia;
12 gr di sale fino;
Impasto e lievitazione:
Programma pasta di pane (n. 9, 30' di impasto e 60' di lievitazione);
A fine programma, bagnare delicatamente la superficie della pasta con
un pennello morbido intriso d'acqua, poi spolverarvi un paio di cucchiai
di sesamo tostato.
Cottura:
Programma solo cottura (n. 12, da 60').
Se non posso essere presente per avviare la cottura o se devo usare il timer,
uso il programma automatico standard (n. 1, da 3h 25'), peso 1 kg, crosta
scura.
Pag. 96 di 118.
Preparazione:
Pag. 97 di 118.
Pag. 98 di 118.
Pag. 99 di 118.
Per preparare il pane, la pasta madre deve essere 1/5 della farina, 10 gr
di sale per ogni chilo di farina utilizzato, acqua quanto basta, 1
cucchiaino di zucchero.
Pane di Kamut
Per informazioni:
http://www.kamut.com/
http://www.kamut.it/
http://www.kucinare.it/user/leggi_articolo.aspx?idarticolo=38
Ricetta a lievitazione indiretta per un pane da 700 (o 850) gr: la prelievitazione migliora sensibilmente il sapore del pane di Kamut.
Data
Per il poolisch:
Acqua tiepida: 330 (o 400) gr.
Lievito di birra fresco: 2 grammi circa per 12 ore di lievitazione (v.
capitolo sul poolisch), il Kamut un po' cocciuto a lievitare.
Zucchero (meglio se di canna): 2 cucchiaini (12 gr.).
Sciogliere bene il tutto.
Aggiungere farina Kamut integrale: 330 (o 400) gr.
Amalgamare a macchina ottenendo una crema, poi per la
maturazione attendere 12 ore (o comunque il tempo relativo alla
quantit di lievito usato).
Un moderato prolungamento della lievitazione non pregiudica il
risultato (v. capitolo sul poolisch).
Aggiungere al poolisch maturo:
Farina Kamut integrale: 170 (o 200) gr.
Lievito di birra fresco: 10 gr. sciolto in 10 gr. di acqua tiepida e
amalgamato co 10 gr. di farina.
Olio extravergine (opzionale): 2 cucchiai da minestra (12 gr.).
Programma: lievitazione e cottura separate [*].
Crosta: Scura (se prevista dalla macchina).
Metodi di lavorazione
Programmi automatici
La maggior parte delle macchine moderne sono dotate almeno dei programmi
per il pane Standard, Francese (pi lievitato e meno cotto), Integrale
(con preriscaldamento e lievitazione pi lunga). Sono i pi semplici da usare
(basta impostare programma, doratura, peso ed eventuale timer), ma non
sempre producono risultati ottimali. Sono comunque utili quando necessario
avviare la macchina e tornare dopo qualche ora trovando il pane gi pronto:
Avviare il programma adatto alla farina usata (in genere io uso quello
standard per tutto, salvo per la farina integrale e il Kamut per cui uso
il programma integrale), ricordando di impostare il timer per togliere
il pane entro un'ora dalla fine della cottura.
Lievito
Il sale va messo in contatto con il lievito il pi tardi possibile.
Pi sale c', pi viene ridotta l'azione del lievito.
Se non si prepara il lievitino o il poolisch, ma si mette il lievito subito
assieme agli altri ingredienti, il lievito di birra fresco e il lievito naturale secco
funzionano meglio se vengono attivati:
Stiepidire l'acqua fino a 40, non oltre (al tocco deve risultare solo
leggermente pi tiepida del dito); mescolare durante il riscaldamento
per avere una temperatura uniforme; attenzione che il contenitore si
scalda di pi e poi trasferisce il calore al liquido.
Liquidi
Il latte si pu usare in parte o in toto invece dell'acqua per rendere il pane pi
delicato.
Idem per lo yoghurt, ma se la quantit consistente (es. 300 gr.) conviene
tener conto che non tutto liquido ma ha una parte secca.
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Pesi
Nel caso la bilancia si spegnesse al momento sbagliato, vaschetta+paletta
della Severin 3983 pesano 435 gr.
1 cucchiaio colmo di zucchero o farina pesa circa 25 gr. ( utile saperlo per
valutare/annotare aggiunte successive).
1 cucchiaino colmo di malto o miele pesa circa 20 gr.
La tara (busta di carta) di un pacco di farina pesa 10-12 gr. circa.
Suggerimenti vari
Per decidere liberamente il tempo di lievitazione, partire con il
programma impasto e dopo il tempo di lievitazione desiderato (okkio alla
temperatura ambiente), avviare il programma cottura.
Nella vaschetta operare sempre con una paletta antigraffio, una in silicone
va benissimo.
Lo zucchero tende a caramellare sulla crosta, facendola apparire bruciata;
nelle ricette con zucchero in dose consistente (almeno 1/10 della farina)
conviene impostare il livello di doratura della crosta su chiara per ridurre
l'impressione di crosta bruciata. Inoltre si pu impostare un peso inferiore al
reale, in modo da ridurre il tempo di cottura.
La semola di grano duro necessita di maggior cottura per fare una crosta
gradevole, per cui se la quantit rilevante conviene aumentare al massimo il
livello di doratura della crosta, e impostare 1 Kg per un pane pi piccolo (es.
750 gr.) .
Attenzione ai grassi (olio, burro, burro di arachide, margarina, ecc.):
influiscono sull'assorbimento di acqua e sulla lievitazione.
Il tuorlo d'uovo colora la pasta ma anche la crosta: attenzione al livello di
doratura. Inoltre il pane con l'uovo invecchia pi in fretta.
Pag. 106 di 118.
Ogni macchina ha i suoi volumi ottimali, sia durante l'impasto che alla fine
della lievitazione:
Le farine
Per maggiori dettagli sulle farine vedere il capitolo La farina (pag. 19) nel
libro di Gielleeffe, e anche:
http://it.wikipedia.org/wiki/Farina
www.kucinare.it/user/leggi_articolo.aspx?idarticolo=44
Altri esperimenti
250 gr. di pomodori pelati e puliti dai semi e dal liquido di vegetazione
(si possono sostituire con passata densa o l'equivalente di concentrato
naturale);
Ingredienti opzionali:
Preparazione:
E' importante prepararne una quantit cospicua perch, contenendo verdure
fresche che a loro volta contengono molta acqua, questo brodo vegetale
meno concentrato e si usa in dosi maggiori dei preparati industriali.
Prima fase: Tagliuzzare e mettere nella pentola le verdure con il sale. Cuocere
in modo da intenerire le verdure, poi passarle nel passa-verdure a manovella.
Evitare l'uso di mixer da cucina, frullatori classici, frullatori ad immersione e
qualsiasi altro modo violento di ridurre le verdure in crema: ha
dell'incredibile, ma sembra che tali metodi violenti modifichino la struttura di
alcune molecole e rendano indigesta la verdura. Eventuali pezzettini finissimi
di ortaggi che dovessero restare generalmente non daranno fastidio nel brodo.
Seconda fase: Cuocere a fuoco moderato il passato di verdura in modo da farlo
asciugare il pi possibile, ricordando di mescolare spesso in modo da non farlo
attaccare sul fondo.
Terza fase: invasare finch il preparato ancora caldo (ma non bollente,
altrimenti si rischia di crepare i vasi!).
Pag. 110 di 118.
Conservazione:
Tenere al buio o ricoprire i barattoli con fogli di alluminio.
Il sale contenuto sufficiente a conservare il nostro brodo vegetale
concentrato in barattoli di vetro anche per mesi, senza necessit di coprire
con olio che potrebbe irrancidire. E' sufficiente che i barattoli siano siano ben
puliti, anche se sarebbe sempre buona norma bollirli per sterilizzarli.
Uso:
Un cucchiaino del nostro brodo vegetale concentrato sufficiente per circa un
litro d'acqua.
Dosaggio a parte, il nostro brodo vegetale concentrato si usa come un
qualsiasi dado compra e scarta, ricordando per di aggiungere alcuni
ingredienti sempre presenti nei dadi industriali, ovvero grassi e aromi. Io
preferisco non mettere questi ingredienti direttamente nel brodo vegetale
concentrato per due motivi: primo, l'olio extravergine con il tempo
irrancidirebbe e non mi sembra il caso di sostituirlo con altri grassi; secondo,
non mettendo gli aromi direttamente nel brodo vegetale concentrato posso
decidere al momento dell'uso come caratterizzare il brodo.
L'unico grasso che reputo degno di far parte del mio brodo l'olio
extravergine di oliva, anche se talvolta, in preda a istinti peccaminosi e in
funzione dell'uso che ne faccio, mi piace arricchirlo con un pezzo d'osso di
bovino, un pezzetto di gallina o addirittura una costina di maiale,
prolungandone di conseguenza il tempo di cottura.
Per gli aromi leggeri ci si pu sbizzarrire. Ecco i miei preferiti:
A me i salumi piacciono, e sono sicuro di non essere il solo. Per vari motivi, mi
sono trovato a dover eliminare dalla dieta i cibi troppo grassi e quelli che
contengono dosi significative di conservanti. Nitrati e nitriti, e questi sono
solo i primi di una lunga lista, sono consentiti in dosi limitate, ma il fatto che
non ci ammazzino subito non vuol dire che facciano bene alla nostra salute.
Fra i salumi comunemente reperibili, eliminando quelli troppo grassi ci
rimangono solo: bresaola (quella equina pi magra), prosciutto crudo
sgrassato (lo so, il grasso buono, ma vedi sopra), speck sgrassato, lonze,
lonzini e filetti stagionati, fesa di tacchino al forno, prosciutto cotto sgrassato,
e poco altro. Se da questi eliminiamo quelli che contengono conservanti,
teoricamente ci resta solo il prosciutto crudo di ottima qualit, come ad
esempio il Parma originale.
Dopo essermi immaginato come una gallina in un allevamento industriale,
assieme a migliaia di consorelle ciascuna nella propria gabbietta, alimentata a
forza con un mangime realizzato da un'industria chimico-agroalimentare,
reagendo al solito sconforto ho cercato il modo di risolvermi il problema: come
realizzare in casa, in qualsiasi stagione, e senza mezzi industriali un salume
gradevole, magro e senza conservanti.
Per la gradevolezza ho scelto il maiale, ma si pu provare con altri tipi di
carne. Come pezzatura, nonch per ridurre i grassi, ho scelto la lonza. Per
ottenere un risultato ripetibile in qualsiasi stagione, per preparazione e
stagionatura ho usato solo il frigorifero di casa. Infine, per la salute ho usato
solo ingredienti naturali facilmente reperibili. Ed ecco finalmente la ricetta.
1. Pulire dal grasso superfluo una lonza di maiale, della grandezza adatta
ad una pirofila che possa trovare spazio in frigo. Io ho tolto la pellicciola,
perch nel suo lato limita l'assorbimento del sale e degli aromi, ma
probabilmente si pu lasciare adottando accorgimenti opportuni.
2. Mettere la lonza nella pirofila, avvolgerla nel sale grosso e metterla in
frigo scoperta. Il mio frigorifero mantiene una temperatura di 8-9 circa,
ed essendo no-frost tende ad essiccare i cibi non protetti.
3. Tenere la lonza cos in frigo per 48 ore, girandola e massaggiandola con
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Data
Queste non c'entrano niente, ma proprio niente, con il pane. C' comunque un
nesso con questi appunti: la rapidit con cui si preparano e la gradevole
semplicit del loro sapore, che le rende un sicuro successo quando si offrono
ad ospiti e commensali (purch non siano astemi).
In giro ci sono varie ricette, pi o meno speziate o elaborate: questa la metto
qui perch le batte tutte per semplicit e, a mio gusto, anche per squisitezza.
La ricetta me l'hanno passata Marilena e Adriano, due amici anch'essi alla
ricerca di cose buone e semplici.
Gli unici ingredienti sono grappa semplice e ciliegie belle sode, possibilmente
dell'albero di casa in modo da essere sicuri che non siano trattate con prodotti
poco salutari.
Lavare le ciliegie selezionando le migliori, poi tagliare il picciolo lasciandone
qualche millimetro. Le ciliegie a cui si staccasse il picciolo non sono adatte
alla preparazione, quindi meglio... mangiarle subito!
Riporre le ciliegie nei vasetti e coprire con la grappa. Tutto qui. Le ciliegie
non galleggiano nella grappa, per cui non servono griglie di copertura.
Io le preferisco cos semplici, senza aggiunte di zucchero o altri aromi, ma chi
vuole pu provare chiodi di garofano, cannella, liquirizia, ginepro, rosmarino,
miele, e chiss cos'altro.
Attendere almeno un mese prima di consumarle.
Bibliografia
il librino di cucinait.com
(http://www.cucinait.com/cucinait/Download/LIBRINO2002.zip) di 38
pagg.
Questi appunti sono nati per riuscire a riprodurre le ricette che mi riuscivano
meglio, poi sono diventati uno strumento per permettere ai miei familiari di
ottenere gli stessi risultati. Grazie ai dubbi e ai suggerimenti raccolti
condividendoli con colleghi, amici e amici degli amici, gli appunti si sono
evoluti al punto di diventare un libro, quindi l'ho pubblicato in Internet per
aumentarne la diffusione e poterne cos accrescere i contenuti anche grazie
alla collaborazione dei lettori.
Ecco il motivo che mi ha spinto a pubblicare questo libro con licenza d'uso
Creative Commons 2.0 (by-nc-sa). Creative Commons , oltre ad una licenza,
un movimento culturale che ha come obiettivo la libera diffusione delle
informazioni e la crescita culturale.
In sintesi, tu sei libero di:
http://www.creativecommons.it
http://creativecommons.org
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