Storia Della Federal Reserve

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STORIA DELLA DELLA FEDERAL RESERVE Il controllo sulla creazione della moneta sempre stato il principale strumento di potere

e nel corso della storia, persino maggiore del potere di legiferare, perch consente di imporre allo Stato la politica da attuare e le scelte da mettere in campo, in quanto il denaro rappresenta il mezzo attraverso cui gira tutta leconomia. Le forze che mirano al dominio del mondo hanno quindi sempre cercato di impossessarsi di tale funzione e, nella maggior parte dei casi, lo hanno fatto accentrando un ununica istituzione, denominata Banca Centrale, sotto il loro diretto controllo, il potere di emissione della moneta e la gestione delle politiche di circolazione del denaro. In particolare in questo documento ci occupiamo di ricostruire le principali tappe e i momenti critici che nel corso della storia hanno portato alla costituzione di quella che oggi si chiama Federal Reserve, ossia la Banca Centrale Americana, che non ha nulla n di riserva, n di federale, bens una Societ per Azioni a scopo di lucro detenuta da privati. Un po di storia... Verso la met del 1700, lImpero Britannico si stava avvicinando allapice del suo potere nel mondo. A partire dalla creazione della Banca Centrale dInghilterra, di propriet privata, la Gran Bretagna aveva combattuto quattro guerre, il cui elevatissimo costo aveva costretto il parlamento inglese a contrarre pesanti debiti con la Banca, gravati naturalmente dai relativi interessi: alla met del 700 il debito del governo britannico ammontava a 140 milioni di sterline, una cifra astronomica per quellepoca. Allo scopo di ripagare gli interessi verso la Banca, il governo britannico mise in atto unintensiva politica di prelievo fiscale dalle colonie americane. In quellepoca in America le cose andavano in maniera decisamente diversa in quanto non esisteva ancora una banca centrale di propriet privata e le colonie, a causa di una grave penuria di monete metalliche preziose da utilizzare per lacquisto di beni, avevano iniziato a sperimentare la stampa di una propria valuta cartacea locale, denominata certificato provvisorio coloniale, costituito da cartamoneta, ossia denaro esente da debito, stampato per soddisfare gli interessi della popolazione e non sostenuto da riserve doro o dargento: si trattava quindi di una moneta a corso forzoso (cio denaro privo di valore intrinseco e non convertibile in altri beni). Alcuni di questi esperimenti ebbero grande successo perch rappresentavano un mezzo di scambio affidabile e, allo stesso tempo, aiutavano a suscitare un sentimento di unit tra le colonie. Tra i principali sostenitori di questo tipo di moneta vi fu Benjamin Franklin, il quale, inviato a Londra nel 1757, spieg ai funzionari della Banca Centrale dInghilterra il perch della ritrovata prosperit della colonie: semplice. Nelle colonie stampiamo la nostra moneta, chiamata certificato provvisorio coloniale. La emettiamo in quantit appropriate rispetto alla domanda del commercio e dellindustria per far s che i prodotti passino facilmente dal produttore al consumatore. In questo modo, creando noi stessi la nostra cartamoneta, ne controlliamo il potere dacquisto e non dobbiamo pagare interessi a nessuno. - Benjamin Franklin, discorso alla Banca dInghilterra del 1957 - cfr. The Theory of Livevolution: "Great" Society of the Un-dead, di Robert Roselli, ed. Xulon Press 2008, p. 55. Per porre un argine a questa ondata di benessere oltrech per fronteggiare i pesanti debiti contratti con la Banca dInghilterra a seguito delle guerre, nel 1764 il parlamento inglese approv il Currency Act, con il quale veniva proibito ai funzionari delle colonie di emettere la propria moneta e veniva loro imposto il pagamento di tutte le tasse in monete doro e dargento, obbligando quindi le colonie ad abbandonare il corso forzoso per passare al sistema aureo e argenteo. Ci port, nellarco di appena un anno, ad un periodo di forte depressione caratterizzato da un elevatissimo tasso di disoccupazione nelle colonie; nella sua autobiografia Franklin sostiene che questo fatto costitu la causa principale della Rivoluzione Americana: Le Colonie avrebbero sopportato di buon grado la ridotta tassa sul the e su altre materie prime, se lInghilterra non avesse tolto alle Colonie stesse la loro moneta, creando cos disoccupazione e malcontento. Limpossibilita per i coloni di poter stampare la propria moneta affrancandosi in modo permanente da Giorgio III e dai banchieri internazionali fu il motivo della Guerra di Rivoluzione. 1

Benjamin Franklin - tratto dallAutobiografia di Benjamin Franklin, cfr. anche The Theory of Livevolution: "Great" Society of the Un-dead, di Robert Roselli, ed. Xulon Press 2008, p. 55 Il 19 aprile 1775 scoppi la guerra dindipendenza e le colonie, prosciugate delloro e dellargento dalla tassazione britannica, si trovarono a dover risolvere il problema di come finanziare lesercito che lavrebbe combattuta. Lidea di ricorrere alla tassazione dei cittadini non fu presa nemmeno in considerazione (considerato anche che limposizione di tasse inique da parte dellInghilterra era stata tra le principali cause del conflitto), il Congresso decise pertanto di ricorrere alla stampa di una moneta di carta, il Continental dollar, e di immetterla sul mercato con la promessa di accettarlo in pagamento per eventuali tasse future. Quello era anche il metodo scelto per stabilizzare la quantit di banconote in circolazione: si chiedeva infatti ai singoli stati di ricorrere alla tassazione per ritirare dal mercato quei certificati e dar modo cos al Congresso di stamparne altri senza che questi si deprezzassero eccessivamente (da questo passaggio si comprendono molto bene due dei principali compiti delle tasse, che, come si evince chiaramente, non servono assolutamente a finanziare la spesa pubblica, la quale sostenuta molto semplicemente dal denaro stampato di volta in volta dallo Stato, bens a far accettare allintera popolazione la valuta di stato e a controllare la quantit di moneta in circolazione rispetto ai beni e ai servizi acquistabili con la stessa, al fine di evitare inflazione e deprezzamenti). In un primo momento molti governi coloniali ottemperarono alla richiesta di dichiarare i Continental valuta legale; successivamente, per, gli stessi si rifiutarono di imporre nuovi tributi facendo s che rimanessero in circolazione troppi certificati, deprezzandosi nei confronti dei dollari di metallo ogni giorno di pi; inoltre lInghilterra, sotto la pressione dei Rothschild, caus il tracollo inflazionario di tale moneta immettendone una quantit falsificata pari almeno al doppio del fabbisogno calcolato (si parla addirittura del sequestro di numerosi vascelli inglesi contenenti denaro falsificato). Allinizio della Rivoluzione lofferta monetaria degli Stati Uniti si attestava intorno ai 12 milioni di dollari, alla fine della guerra raggiunse quasi i 500 milioni e la valuta non aveva pi praticamente alcun valore (ad esempio un paio di scarpe costava 5.000 dollari). In passato il certificato provvisorio coloniale aveva funzionato in quanto veniva emessa una quantit di valuta appena sufficiente a facilitare il commercio, ma la totale perdita di controllo causata dalla guerra aveva alterato irrimediabilmente gli equilibri economici causando uninflazione insostenibile. Nel Novembre 1779, il Congresso annunci la svalutazione dei Continental e alla fine concord di convertirli in dollari spagnoli (la moneta metallica allora pi diffusa in America), indebitandosi per circa 7 miliardi di dollari (una cifra astronomica per lepoca). Oggi i principali sostenitori di una valuta basata sulle riserve doro, indicano maliziosamente questo periodo della Rivoluzione per dimostrare gli svantaggi di una moneta a corso forzoso, ma ci non deve ingannare: la moneta a corso forzoso aveva funzionato benissimo per ventanni in tempo di pace, prima che la Banca dInghilterra laveva fatta dichiarare illegale dal Parlamento; fu solo a causa della guerra che lAmerica ebbe problemi di carattere economico. Se ben organizzata, la moneta a corso forzoso il miglior strumento di prosperit per una nazione, poich completamente esente da debito e consente allo Stato di organizzare autonomamente la propria politica economica senza essere ricattabile, in quanto ha IN OGNI MOMENTO la possibilit di attuare investimenti strategici e funzionali per tutelare gli interessi dei propri cittadini. In questo modo, venendo meno tutte le dinamiche legate allindebitamento dello Stato, il benessere della nazione dipende esclusivamente dalla qualit della spesa). Fatto questo piccolo ma doveroso inciso, torniamo ai fatti storici. Dunque, in aggiunta alla sua emissione di valuta, il Congresso continentale prese in prestito denaro sia internamente che allestero e il debito del Governo raggiunse proporzioni insostenibili. Linteresse su questo debito era pagato principalmente con denaro ricevuto dalla Francia e dallOlanda come parte di prestiti separati. Pertanto, verso la fine della Rivoluzione il Congresso si trov ad avere un bisogno disperato di fondi e nel 1781 Robert Morris, lallora sovrintendente finanziario del congresso, colse al volo loccasione per proporre la creazione di una banca centrale alla quale sarebbe stato affidato in via
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esclusiva il monopolio dellemissione della moneta, con la falsa promessa di ridare stabilit economica alle colonie attraverso il controllo centralizzato della politica monetaria, grazie al quale non si sarebbero pi verificati momenti di caos come quello appena trascorso (lintenzionale e machiavellica instaurazione del panico sar pi volte utilizzata nel corso della storia al fine di convincere i cittadini a cedere pezzi sempre pi importanti di sovranit nazionale). Aperta ufficialmente il 7 gennaio 1782 e denominata Banca del Nord America, la nuova banca ricalcava da vicino il modello della Banca dInghilterra. Ad essa fu consentita la pratica della riserva frazionaria, cio il potere di prestare denaro che non possedeva (inventandoselo dal nulla) ed applicare su di esso degli interessi (il meccanismo della riserva frazionaria stabilisce che una banca ha lobbligo di detenere nelle proprie casse solo una percentuale dei depositi, ad esempio il 10%; pertanto, su un deposito di 100 $ la banca stessa ha facolt di tenerne 10 e prestare gli altri 90 accreditandoli sul conto di un altro correntista; in questo modo, dagli iniziali 100 $ reali vengono accreditati conti correnti per un totale di 190 $, cos che se tutti i correntisti andassero a prelevare i propri averi scoprirebbero molto semplicemente che in parte non esistono! Questo meccanismo, che si ripete per numerosi passaggi, fa s che per ogni deposito reale di denaro si generi una quantit di moneta creata dal nulla (e prestata con interessi) nove volte superiore. Se un normale cittadino provasse a fare una cosa del genere sarebbe immediatamente arrestato per frode!). Lo statuto della banca richiedeva la costituzione di un capitale iniziale di 400.000 dollari, che sarebbero dovuti provenire da investitori privati. Quando per Morris non fu in grado di trovare il denaro, utilizz spudoratamente la propria influenza politica per ottenere che il finanziamento necessario fosse preso dalloro che era stato prestato allAmerica dalla Francia, utilizzando di fatto il denaro dello Stato per i propri interessi (primo esempio di come pochi uomini di potere utilizzino il denaro della collettivit esclusivamente a proprio beneficio, facendo poi ricadere sulla collettivit stessa le conseguenze negative in termini di indebitamento). Presto i pericoli diventarono evidenti e quattro anni pi tardi, nel 1785, il documento di concessione della banca non venne riconfermato, mettendo fine alla minaccia dello strapotere della banca stessa. Il leader di questo efficace sforzo per affossare la banca fu un patriota di nome William Findley, della Pennsylvania, che spieg cos il problema: Questa istituzione, non avendo altro principio che la cupidigia, non cambier mai i propri obiettivi... monopolizzare tutta la ricchezza, il potere e linfluenza dello stato. La plutocrazia, una volta attestatasi, avrebbe corrotto la legislatura in modo che le leggi sarebbero state formulate a suo vantaggio e lamministrazione della giustizia avrebbe favorito i ricchi. - William Findley - cfr. Republic of Debtors: Bankruptcy in the Age of American Independence, di Bruce H. Mann, ed. Harvard University Press 2009, p. 173. Gli uomini dietro alla Banca del Nord America - Alexander Hamilton, Robert Morris e il Presidente della Banca, Thomas Willing - ovviamente non si diedero per vinti e solamente sei anni dopo, precisamente il 25 febbraio 1791, Alexander Hamilton, allepoca Segretario al Tesoro, e il suo mentore Morris, tramite il nuovo Congresso fondarono una nuova banca centrale di propriet privata: la Prima Banca degli Stati Uniti. Era lo stesso anno in cui Amschel Rothschild, dalla sua banca pi importante di Francoforte, dichiarava: Lasciate che io emetta e controlli il denaro di una nazione e non mi preoccuper di chi ne fa le leggi. - Amschel Mayer Rothschild - cfr. The Politics of Plenty, di Henry Norman Smith, ed. G. Allen and Unwin Ltd. 1944, p. 24. La Banca fu presentata al Congresso come un mezzo per dare nuova stabilit al sistema bancario ed eliminare linflazione, ad essa fu conferito un mandato di durata ventennale e anche in questo caso le fu conferito il monopolio sullemissione della moneta americana. Il capitale iniziale, pari a 10 milioni di dollari, sarebbe stato per l80% di propriet di azionisti privati, mentre il rimanente 20% sarebbe stato acquistato dal governo degli Stati Uniti. Ovviamente la ragione non era quella di dare al governo una fetta della torta, si trattava piuttosto di fornire il capitale iniziale dell80% agli altri proprietari; infatti, cosi come era gi accaduto per la Banca dInghilterra, gli azionisti privati non pagarono mai lammontare complessivo delle loro azioni: il governo americano corrispose i suoi 2 milioni di dollari iniziali in contanti e quindi la banca, grazie al vecchio trucco della riserva frazionaria, inizi a concedere prestiti ai propri investitori statutari in
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modo da che essi potessero disporre senza rischi dei rimanenti 8 milioni di dollari di capitale necessari per linvestimento. Come per la Banca dInghilterra, il nome dellistituto fu scelto deliberatamente per nascondere il fatto che fosse una banca controllata da privati e, sempre come nel caso della Banca dInghilterra, i nomi degli investitori non furono mai rivelati (molti anni pi tardi corse voce che vi fossero ancora i Rothschild a celarsi dietro la Prima Banca degli Stati Uniti). Solamente nei primi cinque anni di attivit, il governo americano prese a prestito 8,2 milioni di dollari dalla Prima Banca degli Stati Uniti. In quello stesso periodo i prezzi lievitarono del 72%. Jefferson, nuovo Segretario di Stato, assisteva a tale evento con tristezza e frustrazione, incapace di fermarlo: Vorrei fosse possibile ottenere un singolo emendamento alla nostra Costituzione che impedisse al Governo Federale di prendere denaro in prestito. - Thomas Jefferson - cfr. United States Congressional serial set, Volume 1391, ed. U. S. Government Printing Office 1869, p. 481. Nel 1800, Thomas Jefferson sconfisse di stretta misura John Adams nella corsa alla terza presidenza degli Stati Uniti. Durante il suo mandato Jefferson continu fortemente la sua battaglia contro la First Bank of United States, sostenendo apertamente la sua incostituzionalit e ribadendo e che a beneficiare della sua esistenza fossero solo commercianti e investitori a scapito della maggioranza della popolazione. Egli riusc a persuadere il Congresso del fatto che laccentramento del potere nelle mani di una banca privata fosse pericoloso per il sistema monetario, cos quando nel 1811 fu presentato il disegno di legge per rinnovare lo statuto della Prima Banca degli Stati Uniti, sia i corpi legislativi della Pennsylvania che quelli della Virginia approvarono delle mozioni nelle quali si chiedeva al Congresso di porre fine alla vita della banca. Anche gli organi di stampa dellepoca lattaccarono definendola una grande truffa, un avvoltoio, una vipera e un cobra. Un membro del Congresso di nome P. B. Porter attacc la banca dalle sale del Congresso dicendo che, se lo statuto della banca fosse stato rinnovato, il Congresso avrebbe allevato nel seno di questa Costituzione una serpe che un giorno o laltro avrebbe colpito al cuore le libert del paese! - Peter Buell Porter cfr. Abridgment of the Debates of Congress, from 1789 to 1856: from Gales and Seatons Annals of Congress; from their Register of debates; and from the official reported debates, by John C. Rives, di Thomas Hart Benton & Congress of United States, ed. D Appleton and Company 1857, p. 350. Alcuni ritengono che la paura per la chiusura della banca port Nathan Rothschild a minacciare che, se lo statuto della banca non fosse stato rinnovato, gli Stati Uniti si sarebbero trovati coinvolti in una delle guerre pi disastrose mai combattute. Che la minaccia fosse realmente pervenuta o meno, sta di fatto che soltanto cinque mesi dopo che il disegno di legge per il rinnovo della concessione bancaria fu bocciato, lInghilterra attacc gli Stati Uniti ed inizi la Guerra del 1812, che si concluse, senza vincitori n vinti, nel 1814. - Un piccolo inciso su ci che accadeva in Europa in quegli anni: nel frattempo lEuropa era stata per anni alle prese con le scorribande di Napoleone e, come spesso accaduto nel corso della storia, il potere finanziario riusc a trarre enormi vantaggi durante il periodo di guerra. Nel 1815 il generale francese, fuggito dal suo esilio nellisola dElba, mise rapidamente in piedi un nuovo esercito prendendo in prestito ben 5 milioni di sterline dalla Banca dInghilterra (non era pi inusuale che le banche centrali in mani private finanziassero in guerra entrambi gli schieramenti, dal momento che la guerra il pi grande generatore di debiti in assoluto: una nazione prender a prestito qualsiasi somma pur di vincere, al perdente finale verr concesso solo quel tanto necessario per mantenere una vaga speranza di vittoria, mentre al vincitore finale viene dato quanto basta per vincere. Inoltre, i prestiti di questo tipo vengono concessi con la garanzia che il vincitore onorer i debiti dello sconfitto). Pochi mesi pi tardi Napoleone avrebbe subito la sua definitiva sconfitta nella battaglia di Waterloo e proprio questo episodio si rivel la chiave per lacquisto del controllo del mercato azionario e obbligazionario inglese da parte dei Rothschild: Nathan Rothschild aveva infatti posizionato un agente di fiducia, tale Rothworth, sul lato nord del campo di battaglia, vicino al Canale della
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Manica. Una volta che lesito della battaglia fu deciso, Rothworth si diresse verso la Manica e diede la notizia al proprio mandante con un giorno di anticipo rispetto al corriere personale di Wellington (il generale delle truppe inglesi che vinse la battaglia). Rothschild si precipit alla Borsa e occup il suo solito posto di fronte ad unantica colonna. Tutti gli occhi erano su di lui. I Rothschild disponevano di una leggendaria rete di comunicazione. Se Wellington fosse stato sconfitto e Napoleone fosse stato ancora in giro per il Continente, la situazione finanziaria britannica avrebbe preso una pessima piega. Rothschild aveva laria affranta, se ne stava immobile, gli occhi rivolti a terra. Poi, improvvisamente, inizi a vendere. Gli altri nervosi investitori videro che Rothschild stava vendendo, il che poteva significare solo una cosa: Napoleone doveva aver vinto e Wellington doveva essere stato sconfitto. La Borsa croll e in pochissimo tempo tutti si trovavano a vendere i propri titoli consolidati, ossia le obbligazioni governative, e i prezzi calarono bruscamente. Poi Rothschild, tramite i propri agenti, inizi segretamente a comprare i titoli consolidati per una frazione del loro valore. A riprova che il fatto corrisponde a verit, un centinaio di anni dopo il New York Times riport la notizia secondo cui il nipote di Nathan Rothschild aveva tentato di procurarsi la sentenza di un tribunale per eliminare un libro che conteneva questa vicenda della Borsa. La famiglia Rothschild dichiar che questa storia era falsa e diffamatoria, ma il tribunale respinse la richiesta dei Rothschild e ingiunse alla famiglia di accollarsi tutte le spese processuali: http://www.majorityrights.com/uploads/ny-times-rothschild-april-1-1915.pdf. Quello che risulta ancora pi interessante di tutta questa vicenda che alcuni autori sostengono che il giorno dopo la battaglia di Waterloo, nel giro di poche ore, Nathan Rothschild acquis non solo il dominio del mercato obbligazionario ma anche della Banca dInghilterra. Che la famiglia Rothschild abbia acquisito o meno il completo controllo della Banca dInghilterra (la prima e pi ricca banca centrale di propriet privata in una grande nazione europea) in questo modo, una cosa certa: alla meta dell800 i Rothschild erano la famiglia pi ricca del mondo. Essi dominavano i nuovi mercati delle obbligazioni governative ed avevano esteso i propri interessi in tantissimi gruppi bancari e industriali. Nonostante le enormi ricchezze, la famiglia in genere sempre riuscita a coltivare un alone di invisibilit e sebbene essa abbia il controllo di decine di societ industriali, commerciali, minerarie e turistiche, solo una manciata di esse porta il nome Rothschild. Alla fine del XIX secolo, un esperto stim che la famiglia Rothschild controllasse met della ricchezza mondiale ed pi che ragionevole presumere che da allora questa percentuale sia aumentata. Appena due anni dopo la fine della guerra anglo-americana iniziata nel 1812, cio un anno dopo la battaglia di Waterloo e la presunta acquisizione della Banca dInghilterra da parte dei Rothschild, a Washington i banchieri approfittarono del caos economico creato dal conflitto e convinsero il Congresso americano ad approvare un nuovo disegno di legge che permetteva ancora una volta la creazione di una banca centrale di propriet privata. Questa banca fu chiamata Seconda Banca degli Stati Uniti. Lo statuto della nuova banca era una copia di quello delle banche precedenti: il governo degli Stati Uniti avrebbe detenuto il 20% delle quote della banca e, ovviamente, la quota federale fu versata in anticipo nelle casse della banca stessa. Quindi, grazie al Solito trucco del prestito basato sulla riserva frazionaria, la quota statale gi versata fu utilizzata per erogare prestiti a favore degli investitori privati, i quali poterono acquisire ancora una volta il rimanente 80% senza sborsare un dollaro. Proprio come era avvenuto in precedenza, i principali azionisti rimasero segreti, ma noto che il blocco maggiore di quote, circa un terzo del totale, fin in mani straniere (molto probabilmente in quelle dei Rothschild). Per ripianare i debiti di guerra, questa nuova banca decise in un primo momento di immettere una gran quantit di denaro in circolazione, raddoppiando letteralmente il numero delle banche in un periodo di tempo molto breve. Il paese inizi ad espandersi e a muoversi verso il west e questo richiese molto denaro. Usando il prestito frazionale (con riserva 10 a 1), la banca centrale e i suoi satelliti crearono il debito per
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lespansione. Le cose andarono bene per un po, ma poi le banche decisero di eliminare il debito, motivando ci con la necessit di controllare linflazione. Questazione da parte della Second Bank of United States caus numerose bancarotte. Ci accadde perch a seguito di un periodo di grande liquidit, durante il quale la banca rese numerosi fondi prontamente disponibili, leconomia esplose; successivamente, per, linflazione generata fu usata come scusa per chiudere rapidamente laccesso al credito. La risultante mancanza di contanti port leconomia a vacillare o a cadere drammaticamente. Si verific cos la prima grande crisi economica degli Stati Uniti (ribattezzata successivamente il panico del 1819). Durante questo periodo i valori dei fondi e delle azioni precipitarono, consentendo ai banchieri, fautori della crisi, di appropriarsene acquistandoli a prezzi pi che ribassati (questa tecnica di ciclica espansione e contrazione del credito, detta in gergo boom and bust cycle, sar pi volte utilizzata nel corso della storia per sottrarre ricchezza alla popolazione e concentrarla nelle mani di pochi occulti speculatori). Dopo dodici anni di manipolazioni delleconomia statunitense da parte della Seconda Banca degli Stati Uniti, il popolo americano ne aveva avuto abbastanza. Gli oppositori della banca nominarono Andrew Jackson, un distinto senatore del Tennessee, per concorrere alla presidenza. Allinizio nessuno dava a Jackson alcuna possibilit, da tempo infatti la banca aveva imparato a controllare il processo politico con il denaro. Ma con grande sorpresa e sgomento generale nel 1828 Jackson riusc a vincere e, non appena insediatosi, inizi la sua lotta per affossare la banca. Poich la concessione statutaria ventennale non sarebbe scaduta prima del 1836, lultimo anno del suo eventuale secondo mandato (ammesso che fosse riuscito a farsi rieleggere), inizialmente Jackson si accontent di cacciare dagli uffici del governo i numerosi tirapiedi della banca, licenziando ben 2.000 degli 11.000 dipendenti del governo federale. Nel 1832, con lavvicinarsi delle nuove elezioni, la banca, sperando che Jackson non volesse agitare polemiche, chiese al Congresso di approvare il rinnovo dello statuto con quattro anni di anticipo. Ovviamente il Congresso fu daccordo e invi latto al presidente per firmarlo, ma Jackson mise il veto e si espresse senza mezzi termini dicendo: Non vi forse una minaccia per la nostra liberta e la nostra indipendenza in una banca che, per sua natura, ha cosi poco da spartire con il nostro paese? Controllare la nostra valuta, ricevere il nostro denaro pubblico e tenere migliaia di nostri cittadini sotto la loro dipendenza, sarebbe pi temibile e pericoloso di una potenza militare nemica. - Andrew Jackson, messaggio di veto riguardo alla Banca degli Stati Uniti del 10 luglio 1832 - cfr. A Compilation Of The Messages And Papers Of The Presidents : Prepared Under The Direction Of The Joint Committee On Printing, Of The House And Senate. Pursuant To An Act Of The Fifty-second Congress Of The United States, di James D. Richardson, ed. Bureau Of National Literature, Inc. 1897 (http://avalon.law.yale.edu/19th_century/ajveto01.asp). Il Congresso non fu in grado di superare il veto posto dal Presidente e quando Jackson si ripresent per la rielezione, port la sua causa direttamente davanti al popolo conducendo, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, la campagna presidenziale per le strade. Il suo slogan era Jackson e Nessuna Banca. Il partito Repubblicano nazionale gli contrappose il senatore Henry Clay e, nonostante i banchieri profusero oltre 3 milioni di dollari nella campagna di questultimo, Jackson fu rieletto a furor di popolo nel novembre del 1832. A dispetto della vittoria, Jackson sapeva bene che la battaglia era appena allinizio: LIdra della corruzione solamente stordita, non morta, disse il neoeletto presidente. - Andrew Jackson - cfr. Country of vast designs, James K. Polk, the Mexican War and the Conquest of the American Continent, di Robert W. Merry; ed. Simon and Schuster 2009, p. 39. Per ritirare i depositi governativi dalla Seconda Banca degli Stai Uniti e metterli in altre banche sicure, Jackson dovette licenziare ben 2 Segretari del Tesoro (che si rifiutarono di eseguire lordine), prima di poter contare su un certo Taney. Loperazione ebbe inizio a partire dal 1 ottobre 1833 e a cose fatte Jackson era entusiasta: Ho una catena e sono pronto a strappar via ogni dente, fino alle radici. - Andrew Jackson - cfr. Web of Debt, di Ellen Brown, ed. Third Millennium Press 2008, p. 79.
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Ma la banca non aveva ancora rinunciato a combattere. Il suo presidente, Nicholas Biddle, utilizz la propria influenza per ottenere che il Senato rigettasse la nomina di Taney; poi, in una rara esternazione di arroganza, minacci di provocare una depressione nel caso in cui alla banca non fosse stato rinnovato lo statuto. Questo rispettabile presidente pensa che siccome ha scotennato indiani e imprigionato giudici, possa avere la meglio sulla Banca. Si sbaglia. - Nicholas Biddle cfr. The Correspondence of Ncholas Biddlei, di Reginald Charles McGrane, ed. Boston New York, Houghton Mifflin company 1919, pp. 221-222. Quando cap che il rinnovo dello statuto era realmente a rischio, Nicholas Biddle tenne fede alle sue minacce: la banca contrasse bruscamente la fornitura di denaro, richiedendo il pagamento di tutti i prestiti e rifiutando di erogarne di nuovi. Ne scatur il panico finanziario, seguito da una profonda depressione; i salari e i prezzi diminuirono, la disoccupazione dilag insieme alla bancarotta delle imprese e la nazione and rapidamente nel caos. Ovviamente Biddle diede la colpa del crollo a Jackson, affermando che ci era stato causato dal ritiro dei fondi federali dalla banca e i direttori dei giornali si scagliarono contro il Presidente. Nel giro di qualche mese il Congresso si riun in quella che fu chiamata la Sessione del Panico con lobiettivo di superare il veto presidenziale al rinnovo dello statuto. Jackson inve contro la banca: Siete un covo di vipere. Intendo stanarvi e, lo voglia il Cielo, vi staner! - Andrew Jackson - cfr. The Theory of Livevolution: "Great" Society of the Un-dead, di Robert Roselli, ed. Xulon Press 2008, p. 176. Se il Congresso avesse messo assieme abbastanza voti da superare il veto di Jackson, la banca avrebbe potuto avere garantiti altri 20 e pi anni di monopolio sul denaro americano, un periodo sufficiente per consolidare il suo gi grande potere. Ma avvenne un miracolo: il governatore della Pennsylvania si fece avanti a sostegno del presidente e critic duramente la banca. Inoltre, Biddle era stato sorpreso a vantarsi in pubblico del piano della banca per far crollare leconomia (uno dei pochissimi errori commessi dagli uomini del potere). Improvvisamente la sorte cambi e, nellaprile del 1834, la Camera dei Rappresentanti vot 134 contro 82 a sfavore del rinnovo alla banca. Questo risultato fu seguito da una votazione ancor pi schiacciante per creare una commissione speciale che indagasse sulle responsabilit della stessa nel tracollo. L8 gennaio 1835, Jackson pag lultima rata del debito nazionale, che si era reso necessario dallaver permesso alle banche di emettere valuta in forma di prestito per il governo, invece di emettere tale valuta direttamente in forma di banconote del Tesoro, che non generano debito. Egli fu lunico presidente che riusc ad azzerare il debito. Alcune settimane dopo, il 30 gennaio 1835, un assassino di nome di Richard Lawrence tent di sparare al presidente Jackson ma, entrambe le pistole mancarono il bersaglio. Lawrence fu giudicato non colpevole per infermit mentale e, dopo il suo rilascio, egli si vant con alcuni amici che dei potenti individui in Europa gli avevano assegnato quel compito e gli avevano promesso di proteggerlo nel caso fosse stato catturato. Lanno seguente, quando la concessione statutaria fu scaduta, la Seconda Banca degli Stati Uniti cess di essere la banca centrale della nazione. Biddle fu quindi arrestato e accusato di frode. Alla fine del processo fu assolto ma mor subito dopo, ancora alle prese con cause civili. Dopo il suo secondo mandato presidenziale, Jackson si ritir nella periferia di Nashville per trascorrere il resto della sua vita. Egli tuttoggi ricordato per la sua determinazione nellaffossare la banca e, in effetti, laffoss cosi bene che al potere occulto occorsero ben 77 anni per rimediare al colpo subito. Quando gli fu chiesto quale fosse stata limpresa pi importante che avesse mai realizzato, Jackson rispose: Ho ucciso la Banca! - Andrew Jackson - cfr. Money: Everything You Never Knew About Your Favorite Thing To Find, Save, Spend & Covet, di Harry Choron e Sandra Choron, ed. Chronicle Books 2011, p. 43. Purtroppo anche Jackson non riusc a cogliere lintero quadro e le sue profonde radici: sebbene egli avesse eliminato la banca centrale, il sistema bancario a riserva frazionaria, ossia larma pi insidiosa dei banchieri, era rimasto in vigore nelle numerose banche statali. Ci venne utilizzato per alimentare linstabilit economica negli anni successivi. In ogni caso, per diversi anni lAmerica prosper espandendosi verso ovest e per diverso tempo i banchieri non furono in grado di riconquistare un potere centralizzato. Ci anche grazie al fatto che per un certo periodo anche i rapporti con gli altri stati furono caratterizzati da calma e stabilit:
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James Monroe, quinto presidente degli Stati Uniti, nel 1823 aveva infatti fatto propria la teoria secondo cui lAmerica non avrebbe pi dovuto intromettersi tanto nelle dispute fra le potenze europee, quanto fra una potenza europea e le rispettive colonie. Egli sosteneva infatti che lEuropa non avrebbe pi dovuto accampare pretese non solo sugli Stati Uniti, ma su tutto il continente americano, compresa lAmerica latina, da poco decolonizzata. Stringendo rapporti commerciali e diplomatici con Messico, Colombia, Brasile e Cile, gli Stati Uniti decisero di istituire un rapporto privilegiato con i paesi liberatisi dalla dominazione coloniale. Tuttavia, dopo vari anni di benessere, i banchieri riuscirono a rispolverare e a mettere in atto la vecchia formula della guerra per creare debito e dipendenza. Cos, il 12 aprile del 1861, un mese dopo linsediamento di Abraham Lincoln, i primi colpi della Guerra Civile americana risuonarono a Fort Sumter, Carolina del Sud. Non importava quale sarebbe stato lesito, unAmerica indebolita e pesantemente indebitata avrebbe aperto ancora una volta lAmerica centrale e meridionale alla colonizzazione europea. Proprio quello che la dottrina di Monroe aveva proibito nel 1823. Oggi sui libri di storia delle scuole si legge che la causa della guerra fu limmigrazione. In realt questa problematica, pur rientrando tra i motivi del conflitto, non fu il principale: Lincoln infatti sapeva bene che leconomia del Sud dipendeva dalla schiavit e quindi gi prima della Guerra non aveva alcuna intenzione di abolirla. Soltanto un mese prima, nel suo discorso inaugurale Lincoln aveva detto: Non ho alcuna intenzione di interferire, direttamente o indirettamente, con listituzione della schiavit negli stati in cui essa vige. Credo che non abbia alcun diritto di legge per farlo e nemmeno vi sono incline. - Abraham Lincoln - cfr. The history of Abraham Lincoln, and the overthrow of slavery, di Isaac Newton Arnold, ed. Clarke & Co. 1867, p. 175. Persino appena dopo linizio della guerra ribad che la stessa non riguardava la questione della schiavit: Il mio supremo obiettivo quello di salvare lUnione, non quello di salvare o abolire la schiavit. Se potessi salvare lUnione senza dover liberare neppure uno schiavo, lo farei. Abraham Lincoln - cfr. The history of Abraham Lincoln, and the overthrow of slavery, di Isaac Newton Arnold, ed. Clarke & Co. 1867, p. 289. In realt la guerra era necessaria per spaccare in due la nuova nazione benestante: i banchieri erano infatti spaventati dal cattivo esempio dato al resto del mondo dalla solida economia americana, ormai sottratta al loro controllo da oltre 25 anni. Un privilegiato osservatore di quel tempo, il Cancelliere tedesco Otto Von Bismarck, disse: La separazione degli Stati Uniti in confederazioni di pari forza era stata decisa di gran lunga prima della Guerra Civile da parte di alti poteri della finanza europea. Questi banchieri temevano che, qualora gli Stati Uniti fossero rimasti insieme come ununica nazione, avrebbero ottenuto una tale indipendenza economica e finanziaria da pregiudicare il loro dominio finanziario del mondo. - Otto Von Bismarck - cfr. The Secret World Government Or the Hidden Hand: The Unrevealed in History, di Count Cherep-Spriridovich, ed. Book Tree 2000, p. 180. Furono pertanto messe in campo abili mosse volte a scatenare il conflitto: gli industriali del Nord applicarono dazi protezionistici per impedire agli stati del Sud di acquistare merci europee a buon mercato e lEuropa reag interrompendo le importazioni di cotone dagli stati del Sud, mettendo questi ultimi in una doppia tenaglia finanziaria: erano obbligati a spendere di pi per gran parte delle loro necessit di vita mentre i ricavi provenienti dalle loro esportazioni di cotone crollavano. Fu questo a rendere il Sud furibondo. Qualche mese dopo linizio della guerra, i banchieri prestarono a Napoleone III di Francia, il nipote del Napoleone di Waterloo, 210 milioni di franchi per impadronirsi del Messico e per posizionare delle truppe lungo il confine meridionale degli Stati Uniti, approfittando della loro guerra per violare la dottrina di Monroe e far ritornare il Messico sotto la dominazione coloniale. Allo stesso tempo, la Gran Bretagna spost 11.000 soldati in Canada e li posizion minacciosamente lungo il confine settentrionale americano. Anche la flotta britannica si dispose in stato di pre-allerta, per essere eventualmente pronta ad intervenire in un conflitto.
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Lincoln sapeva di trovarsi in un grosso dilemma ed era tormentato dal destino dellUnione. Tutto ci andava ben oltre la differenza tra Nord e Sud. Ecco perch la sua enfasi fu sempre sullUnione e non banalmente sullo sconfiggere gli stati del Sud. Per vincere la guerra egli aveva bisogno di denaro e fu cos che nel 1861 si rec a New York insieme al suo Segretario del Tesoro, Salmon P. Chase, per richiedere i prestiti necessari. I banchieri, ansiosi di vedere il fallimento dellUnione, offrirono prestiti ad un interesse compreso tra il 24 e il 36%. Lincoln ovviamente rifiut la proposta e fece ritorno a Washington, dove fece approvare dal Congresso un disegno di legge che autorizzasse la stampa di banconote del Tesoro a corso legale. Cos, tra il 1862 e il 1863 egli fece stampare nuove banconote per un valore di 450 milioni di dollari senza interessi per il governo federale. Queste nuove banconote furono chiamate Greenbacks poich, per distinguerle dalle altre banconote in circolazione, furono stampate con inchiostro verde sul retro. Con questo nuovo denaro, il Presidente pag le truppe e acquist i loro viveri. Lincoln sapeva chi manovrava davvero dietro le quinte e cosa ci fosse in serbo per il popolo americano. Ecco come spieg il suo pensiero: Il governo dovrebbe creare, emettere e far circolare tutta la valuta e il credito necessario per soddisfare il potere di vendita del governo e il potere dacquisto dei consumatori. Il privilegio di creare ed emettere moneta non solo la suprema prerogativa del governo, ma anche la sua pi grande opportunit creativa. Con ladozione di questi principi, ai contribuenti verranno risparmiate enormi quantit di interessi. Il denaro cesser di essere il padrone e diventer il servitore dellumanit. Abraham Lincoln - cfr. World Government, Ready Or Not!, di Garry Davis, ed. World Government House 2003, pp. 295-296. Un editoriale davvero incredibile sul Times di Londra spieg benissimo la posizione dei banchieri centrali nei confronti dei greenbacks di Lincoln: Se questa malefica politica finanziaria, che ha le sue origini in Nord America, dovesse perdurare fino a consolidarsi, il governo fornir il proprio denaro senza alcun costo. Ripagher i debiti e ne rimarr senza. Avr tutto il denaro necessario per mandare avanti il suo commercio. Diventer prospero come mai nella storia del mondo. Le menti e la ricchezza di ogni nazione andranno verso il Nord America. Quel paese deve essere distrutto o distrugger ogni monarchia sul pianeta. - Times di Londra - cfr. Life, Money and Illusion: Living on Earth as If We Want to Stay, di Mike Nickerson, ed. New Society Publishers, Revised Edition edition 2009, p. 176. Come ha brillantemente esposto Ellen Brown nel suo libro Web of debt, i finanzieri, che non erano riusciti a intrappolare il governo di Lincoln con prestiti di guerra usurai, trovarono il modo di raggiungere i loro scopi con altri mezzi. Nel 1863, infatti, con le truppe federali e confederate che si concentravano sul campo per la battaglia decisiva nella Guerra Civile, il Tesoro necessitava dellautorizzazione per lemissione di ulteriore moneta e, mentre una fazione in seno al Congresso era impegnata ad ottenere lemissione di nuovi Greenbacks per finanziare la guerra, unaltra fazione stava preparando una legge bancaria nazionale in grado di produrre un monopolio sul potere di creare moneta. Tale legge fu promossa come strumento di garanzia per il nuovo sistema bancario nazionale, ma di fatto consent ai banchieri di ottenere esattamente quello che volevano: fu infatti a proposito di questa legge che la Casa Rothschild di Londra, il 25 giugno 1863, scrisse in un comunicato confidenziale ad una filiale di New York: I pochi che capiscono il sistema saranno cos occupati nel profittarne o cos dipendenti dai suoi favori, che non faranno opposizione; daltra parte la gran massa, mentalmente incapace di capire, ne sopporter il peso senza lagnarsi. - Sherman Rothschild - cfr. The Monetary Elite Vs. Gold's Honest Discipline, di Vincent R. LoCascio, ed. Weltanschauung Financial Press 2005, p. 137. In quellanno, con appena 2 voti di scarto (23 favorevoli contro 21 contrari) fu dunque approvato il National Banking Act, con lo scopo di coordinare lattivit delle diverse banche di stato e riconoscerle come banche nazionali, consentendogli di operare in regime di immunit fiscale e soprattutto attribuendogli il monopolio sulla creazione del nuovo tipo di denaro. Sebbene i Greenbacks continuassero a circolare, il loro numero non fu quindi incrementato. Ma, ancor pi importante, da questo momento in poi lintera offerta monetaria degli Stati Uniti sarebbe stata creata dai banchieri con lacquisto delle obbligazioni governative a titolo di riserva per le
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banconote. Come spieg lo storico John Kenneth Galbraith: Per molti anni dopo la guerra, il governo federale ebbe un notevole saldo attivo, tuttavia non pot ripagare il suo debito e ritirare i suoi titoli perch se lavesse fatto non ci sarebbe stata alcuna obbligazione a sostegno delle banconote nazionali. Ripagare il debito equivaleva a distruggere lofferta monetaria. - John Kenneth Galbraith - cfr. American Civilian Counter-Terrorist Manual: A Fictional Autobiography of Ronald Reagan, di Alan Allen, ed. Trafford Publishing 2008, p. 70. Poco dopo la sua rielezione a Presidente, nel novembre del 1864, Lincoln scrisse: Il potere del denaro depreda la nazione in tempi di pace e cospira contro di essa nei tempi di avversit. pi dispotico della monarchia, pi arrogante dellautocrazia, pi egoista della burocrazia. Vedo nel prossimo futuro avvicinarsi una crisi, che mi fa tremare per la sicurezza della patria. Le corporation sono salite sul trono; seguir unepoca di corruzione e il potere monetario del Paese riuscir a prolungare il suo regno manipolando i pregiudizi del popolo, fino a quando la ricchezza sar tutta in poche mani, e la repubblica sar distrutta. - Abraham Lincoln - cfr. How to Interpret History, di Ron Hayhurst, ed. Tate Publishing & Enterprises 2007, p. 63. Il suo secondo mandato inizi ovviamente allinsegna della lotta al National Banking Act, ma il 14 aprile 1865, appena 41 giorni dopo la rielezione e solamente 5 giorni dopo la resa di Lee contro Grant ad Appomattox, Lincoln fu assassinato dai colpi darma da fuoco di John Wilkes Booth al Teatro Ford. Come riportato in un articolo pubblicato il 2 maggio 1934 sul Vancouver Sun: Abraham Lincoln fu assassinato a causa delle macchinazioni di un gruppo di banchieri internazionali che temevano le ambizioni di credito nazionale del presidente degli Stati Uniti. Un solo gruppo al mondo, a quel tempo, aveva motivo di desiderare la morte di Lincoln. Essi erano gli uomini che si opponevano al suo programma per una valuta nazionale e che lo combatterono per tutta la durata della Guerra Civile, a causa della sua politica dei Greenbacks. - Vancouver Sun - cfr. Vile Acts of Evil: Volume 1 Banking in America, di Michael A. Kirchubel, ed. CreateSpace Independent Publishing Platform 2009, p. 62. Entro otto anni dalla morte di Lincoln fu costituito il sistema monetario del gold standard. Dallepoca di Lincoln gli Stati Uniti non hanno emesso altre banconote nazionali, anche se i Greenbacks rimasero in circolazione negli Stati Uniti fino al 1994 (quando un altro atto di follia e di ignoranza, il Reigle Act, ne autorizz la sostituzione con banconote basate sul debito). Ma andiamo per gradi. Con Lincoln fuori gioco, lobiettivo seguente dei banchieri era quello di acquisire il controllo completo della moneta americana. Questo non era un compito facile. Con lapertura delle nuove frontiere ad ovest, era stato scoperto argento in grosse quantit (cosa che metteva seriamente in pericolo lobiettivo del gold standard) e i Greenbacks di Lincoln erano piuttosto diffusi. chiaro che lidea che lAmerica stampasse il proprio denaro esente da debito provocasse ondate di agitazione su tutta lelite bancaria europea; essa osservava con terrore mentre gli Americani invocavano una maggior quantit di Greenbacks. Anche se Lincoln era morto, cresceva il sostegno per le sue idee monetarie. Il 12 aprile 1866, a circa un anno dallassassinio, il Congresso si mise al lavoro agli ordini dei banchieri centrali europei. Fu approvato il Contraction Act, che autorizz il ritiro dalla circolazione di un certo numero di Greenbacks, causando una contrazione dellofferta di moneta. Gli autori Theodore R. Thoren e Richard F. Warner spiegarono i risultati della contrazione di denaro nel loro libro The Truth in Money book: I tempi duri che seguirono la Guerra Civile si sarebbero potuti evitare se la politica legislativa sui Greenbacks fosse proseguita come Lincoln aveva inteso. Invece, ci fu una serie di ondate di panico monetario, quelle che chiamiamo recessioni, che misero pressione al Congresso per emanare dei provvedimenti in favore di un sistema bancario sotto un controllo centralizzato. - cfr. The Truth in Money book, di Theodore R. Thoren e Richard F. Warner, ed. Truth in Money 1989, p. 145. Gli obiettivi dei grandi finanzieri internazionali si sostanziavano fondamentalmente nella reintroduzione di una banca centrale sotto il loro esclusivo controllo e su una valuta garantita dalloro. La loro strategia inizi causando una serie di ondate di panico per tentare di convincere gli americani che solo il controllo centralizzato dellofferta monetaria avrebbe potuto garantire una
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stabilit economica. Ci attraverso il ritiro dal sistema di cos tanto denaro che la maggioranza degli americani si sarebbe trovata in una condizione di tale povert che non si sarebbe curata affatto dei banchieri oppure sarebbe stata troppo debole per opporvisi. Nel 1866 vi erano 1,8 miliardi di dollari in circolazione negli Stati Uniti, circa 50 dollari e 46 centesimi pro capite. Nel solo anno 1867 fu tolto dalla circolazione mezzo miliardo di dollari; dieci anni dopo, nel 1876, lofferta monetaria era stata ridotta a soli seicento milioni di dollari, vale a dire che rimanevano in circolazione solamente 14 dollari e 60 centesimi pro capite: i due terzi del denaro degli Stati Uniti erano stati ritirati dai banchieri. Dieci anni pi tardi lofferta monetaria fu ridotta a 400 milioni di dollari, nonostante una forte crescita della popolazione; ci significava che solo 6 dollari e 67 centesimi pro capite rimanevano in circolazione: una perdita del potere dacquisto del 760% in 20 anni! (Oggi gli economisti cercano di spacciare il concetto che le recessioni e le depressioni siano una parte naturale di un qualcosa che essi chiamano il ciclo economico. La verit che oggi la nostra offerta monetaria manipolata com avvenuto prima e dopo la Guerra Civile. Ci stato possibile attraverso il ritiro dei prestiti delle banche, senza che ne furono concessi di nuovi). Inoltre, le monete dargento vennero tutte fuse. Nel 1872, un uomo di nome Ernest Seyd ricevette 100.000 sterline (equivalenti a circa 500.000 dollari) dalla Banca dInghilterra e fu mandato in America per corrompere il numero di membri del Congresso necessari ad ottenere la messa al bando dellargento. A Seyd venne anche detto che avrebbe potuto usufruire di ulteriori 100.000 sterline o di qualunque altra somma, qualora le mazzette non fossero state sufficienti. Lanno seguente, il 1873, il Congresso approv il Coinage Act e la coniazione dei dollari dargento fu improvvisamente bloccata. Il deputato Samuel Hooper, che aveva presentato il progetto di legge alla Camera, riconobbe che in realt la paternit dello stesso apparteneva al signor Seyd e nel 1874 lo stesso Seyd ammise chi cera dietro le quinte: Mi recai in America nellinverno del 1872-1873, autorizzato ad assicurare, se possibile, lapprovazione di una legge che mettesse al bando largento. Era nellinteresse di coloro che io rappresentavo, i governatori della Banca dInghilterra, fare in modo che venisse approvata. Nel 1873, le monete doro furono lunica forma di moneta metallica. - Ernest Seyd - cfr. Real Money Versus False Money - Bank Credits, di T. Cushing Daniel, ed. Fredonia Books 2004, p. 54. Ma le vicende riguardanti il controllo del denaro degli Stati Uniti non si erano ancora concluse. Solo tre anni pi tardi, nel 1876, con un terzo della forza lavoro disoccupata, la popolazione stava crescendo senza tregua. La gente invocava un ritorno al sistema monetario dei Greenbacks del presidente Lincoln, ad una moneta dargento o a qualunque cosa avesse fatto tornare il denaro pi abbondante. In quellanno, il Congresso cre la Commissione degli Stati Uniti sullargento per studiare il problema e, alla fine, il resoconto degli studi fu laccusa ai banchieri nazionali per la contrazione di denaro. Il rapporto interessante perch paragona lintenzionale contrazione di denaro da parte dei banchieri nazionali dopo la Guerra Civile alla caduta dellImpero Romano: Il disastro dellepoca delle invasioni barbariche fu causato dalla diminuzione del denaro e dalla caduta dei prezzi... Senza denaro, la civilt non avrebbe potuto avere origine e, con unofferta in diminuzione, essa destinata ad indebolirsi e, se non assistita, infine a perire. Nellera Cristiana la quantit di monete metalliche dellImpero Romano ammontava ad un miliardo e 800 milioni di dollari. Verso la fine del quindicesimo secolo essa si era ridotta a meno di 200 milioni di dollari... La storia non ricorda nessunaltra transizione cos disastrosa come quella dellImpero romano allera della barbarie... - Commissione degli Stati Uniti sullargento - cfr. Vile Acts of Evil: Volume 1 Banking in America, di Michael A. Kirchubel, ed. CreateSpace Independent Publishing Platform 2009, p. 74. Nonostante questo rapporto da parte della Commissione, il Congresso non intraprese alcun provvedimento. Lanno seguente, il 1877, le sommosse esplosero da Pittsburgh a Chicago. Le torce di vandali affamati illuminarono il cielo. I banchieri si consultarono per decidere il da farsi e scelsero di tenere duro. Adesso che avevano ripreso il controllo in una certa misura non erano intenzionati ad arrendersi. Alla riunione dellAssociazione dei Banchieri Americani di quellanno, essi sollecitarono i propri membri a fare qualunque cosa in loro potere per reprimere lidea di un ritorno ai Greenbacks. James Buel, segretario dellABA, scrisse di suo pugno una lettera ai membri nella quale, in modo sfacciato, veniva chiesto alla banche di sovvertire non solo il Congresso ma
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anche la stampa: opportuno che facciate quanto in vostro potere per sostenere i giornali quotidiani e i settimanali pi importanti, specialmente la stampa religiosa e agricola, affinch si oppongano allemissione dei Greenbacks e che ritiriate il sostegno finanziario a tutti coloro che non hanno intenzione di opporsi allemissione del denaro governativo... Labrogazione della legge per la creazione delle banconote o il ripristino dellemissione di denaro governativo significher fornire denaro alla popolazione e quindi penalizzer seriamente i nostri profitti individuali come banchieri e prestatori. Incontratevi con il vostro membro del Congresso e spingetelo ad appoggiare i nostri interessi in modo da poter controllare la legislatura. - James Buel, Associazione dei Banchieri Americani - cfr. Vile Acts of Evil: Volume 1 Banking in America, di Michael A. Kirchubel, ed. CreateSpace Independent Publishing Platform 2009, p. 76. Mentre la pressione politica al Congresso saliva grazie alle numerose richieste di cambiamento, la stampa tent di tenere il popolo americano lontano dalla verit. Il 10 gennaio 1878 sul New York Tribune si lesse: Il capitale del paese si alla fine organizzato e vedremo se il Congresso oser sfidare levidenza. - New York Tribune - cfr. Lincoln money martyred, di Fabious Melton Butler, ed. Omni Publications 1967, p. 74. Nonostante questo, il 28 febbraio 1878 il Congresso approv la legge Sherman, che permetteva la coniazione di un certo numero di dollari dargento, interrompendo un vuoto di cinque anni. Tuttavia, ci non era certo sufficiente a mettere fine alla moneta in valuta doro e nemmeno liberalizz completamente largento. Infatti, se prima del 1873 chiunque avesse portato dellargento alla zecca degli Stati Uniti poteva vederselo coniato in dollari dargento senza alcun costo, ora non pi. In ogni caso, almeno un po di denaro cominci a rifluire nelleconomia. A ci si aggiunse che, senza pi alcuna minaccia al loro controllo, i banchieri ricominciarono ad erogare prestiti e la depressione che aveva seguito la Guerra Civile finalmente termin. Tre anni pi tardi, il popolo americano elesse il repubblicano James Garfield come presidente. Egli sapeva in che modo leconomia venisse manipolata: come membro del Congresso, infatti, era stato presidente della Commissione sulle Appropriazioni, nonch membro della Commissione sul Sistema Bancario e la Valuta. Dopo il suo insediamento, nel 1881 Garfield accus pubblicamente i banchieri: Chiunque controlli la massa monetaria in qualsiasi paese il padrone assoluto dellintera industria e del commercio... e nel momento in cui comprendete che lintero sistema controllato molto semplicemente, in un modo o nellaltro, da pochi uomini al vertice, non ho bisogno di spiegarvi come nascono i periodi di inflazione e di depressione. - James Garfield cfr. The best that money can't buy: beyond politics, poverty, & war, di Jacque Fresco, ed. Global Cyber Visions 2002, p. 34. Poche settimane dopo aver pronunciato queste parole, il 2 luglio 1881 il presidente Garfield fu assassinato. Negli anni seguenti, i banchieri incrementarono notevolmente la propria forza e iniziarono un ciclo di periodici boom economici seguiti da depressioni, in modo da poter acquisire abitazioni e fattorie per pochi spiccioli. Nel 1891, si preparavano ad abbattere ancora leconomia americana e i loro metodi e le loro motivazioni furono spiegati con una chiarezza sconcertante in unaltra nota di servizio inviata dallAssociazione dei Banchieri Americani: Il primo settembre 1894 non rinnoveremo pi i nostri prestiti per alcun motivo. Il primo settembre esigeremo il rientro da quelli gi concessi, pignoreremo e diventeremo creditori ipotecari. Potremo acquisire i due terzi delle fattorie ad ovest del Mississippi e anche di altre migliaia ad est del Mississippi, al nostro prezzo... Quindi gli agricoltori diventeranno degli affittuari come accade in Inghilterra... - Associazione dei Banchieri Americani nel 1891, tratto dai verbali del Congresso del 29 aprile 1913 - cfr. Vile Acts of Evil: Volume 1 Banking in America, di Michael A. Kirchubel, ed. CreateSpace Independent Publishing Platform 2009, p. 86. Queste depressioni potevano essere controllate perch gli Stati Uniti si trovavano nel gold standard. Data la sua scarsit, loro infatti uno dei beni pi facilmente manipolabili. La popolazione voleva che largento fosse di nuovo legalizzato in modo da poter sfuggire alla morsa dei finanzieri,
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attraverso il ribaltamento della legge di Ernest Seyd del 1873, allora definita come il Crimine del 1873. Nel 1896, lemissione di una maggiore quantit di monete dargento era diventata il punto nodale della campagna presidenziale. William Jennings Bryan, un senatore del Nebraska, scese in campo nelle file del partito Democratico sulla questione dellargento libero. Nel corso della convention nazionale dei Democratici tenutasi a Chicago, Bryan fece un discorso commovente che gli garant lappellativo di Corona di spine e croce doro. Sebbene egli avesse solamente 36 anni a quel tempo, il suo fu considerato uno dei discorsi pi importanti mai fatti prima di una convention politica. Nella sua drammatica conclusione, Bryan disse: Risponderemo alla loro richiesta di un gold standard dicendo loro: Non premerete questa corona di spine sulla fronte dei lavoratori, non crocifiggerete il genere umano su una croce doro. - William Jennings Bryan - cfr. The First Battle: A Story of the Campaign of 1896, di William Jennings Bryan, ed. Kessinger Publishing 2005, p. 206. I banchieri sostennero con grande generosit il candidato Repubblicano William McKinley, che era a favore del gold standard. Il duello fu una delle corse alla presidenza pi contestate della storia americana. Bryan tenne oltre 600 discorsi in 27 stati mentre la campagna di McKinley si serv dei produttori e degli industriali per far sapere ai loro dipendenti che se Bryan fosse stato eletto tutte le fabbriche e gli impianti sarebbero stati chiusi e non ci sarebbe stato pi lavoro. Il trucco funzion e McKinley batt Bryan per una manciata di voti. Bryan si candid di nuovo alla presidenza nel 1900 e nel 1908, ma ogni volta manc il traguardo per un niente. Con linizio del nuovo secolo, per i grandi poteri finanziari era giunto il momento di tornare ad occuparsi del problema di una nuova banca centrale privata per lAmerica. Nel corso dei primi del 900 le famiglie pi influenti nel mondo bancario e degli affari erano i Rockefeller, i Morgan, i Waburg e i Rothschild e furono proprio queste ad esercitare le pressioni necessarie per favorire una legge che consentisse nuovamente di creare una banca centrale sotto il loro controllo. Poich la popolazione era ancora stanca e provata dai precedenti periodi di recessione economica e in America circolavano ancora molti sostenitori dei Greenbacks di Lincoln, i banchieri sapevano bene che non sarebbe stato semplice far accettare unistituzione che governasse la politica monetaria del paese. Fu cos che decisero ancora una volta di ricorrere alla strategia del panico e del terrore per colpire al cuore lopinione pubblica. Furono uomini come J. P. Morgan a guidare la carica: egli, infatti, si serv della sua enorme influenza per diffondere voci incontrollate circa limminente fallimento di una delle principali banche di New York e questo gener un tale panico da far precipitare migliaia di persone agli sportelli per ritirare il proprio denaro, che, in virt del meccanismo basato sulla riserva frazionaria, ovviamente non era presente nelle casse degli istituti. Questo costrinse molte banche a richiedere tempestivamente i prestiti concessi, obbligando moltissime persone a svendere le propriet in loro possesso per rientrare dei debiti, gettando il paese in una gravissima spirale recessiva. Pochi anni dopo, Fredrik Allen, giornalista del settimanale Life Magazine, scrisse: Gli interessi di Morgan hanno avuto la meglio nel far precipitare verso il panico nel 1907, guidandolo perspicacemente proprio mentre cresceva. - Fredrik Allen, Life Magazine cfr. American Serfdom Vs. Eternal Vigilance Is the Price of Liberty, di Bridger Daquan, ed. Trafford Publishing 2009, p. 114. Dopo il panico del 1907, il Governo provvide a costituire una commissione dinchiesta per far luce sullaccaduto, guidata Nelson Aldrich. Questultimo aveva stretti legami con il modo della finanza e, qualche anno pi tardi, divenne addirittura un membro della famiglia Rockefeller, facendo contrarre a sua figlia il pi classico dei matrimoni di interesse con John D. Rockefeller Junior, con il quale ebbe cinque figli: John, Nelson (che sarebbe diventato vice presidente nel 1974), Lawrence, Winthrop e David, capo del Consiglio per le Relazioni Estere ed ex presidente della ChaseManhattan Bank. La commissione, al termine dei suoi lavori, naturalmente raccomand listituzione di una banca centrale affinch potesse vigilare sul sistema e far s che episodi come quello del 1907 non si verificassero pi.

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Fu cos che la sera del 22 novembre 1910, alcuni dei pi facoltosi e potenti uomini dAmerica salirono sulla carrozza privata del senatore Aldrich e, in gran segreto, si diressero sullisola di Jekyll, al largo delle coste della Georgia, presso una delle propriet dei Morgan. Con il gruppo giunse anche Paul Warburg, il quale aveva ricevuto un compenso di 500.000 dollari allanno dalla societ di investimenti Kuhn Loeb & Co. perch facesse pressioni per lapprovazione di una banca centrale americana di propriet privata. Il socio di Warburg in questa societ era un tale di nome Jacob Schiff, nipote delluomo che aveva condiviso assieme ai Rothschild la casa dello Scudo Verde a Francoforte. Queste tre famiglie di banchieri europei (i Rothschild, i Warburg e gli Schiff) nel corso degli anni si erano imparentate grazie a matrimoni, esattamente come le controparti bancarie americane: i Morgan, i Rockefeller e gli Aldrich. Quindi, i sei uomini che progettarono la costituzione della Federal Reserve Bank furono: Nelson Aldrich (capo della Commissione monetaria nazionale) e Frank Vanderlip, in rappresentanza dellimpero finanziario dei Rockefeller, Henry P. Davison senior, Charles D. Norton e Benjamin Strong, in rappresentanza di J. P. Morgan, e Paul M. Waburg, portavoce dellomonima famiglia nonch dei Rothschild. Il riserbo era cosi stretto che a tutti i sette principali partecipanti fu raccomandato di utilizzare soltanto il nome proprio, per evitare che il personale di servizio potesse risalire alla loro identit. Anni dopo, Frank Vanderlip, presidente della National City Bank di New York e rappresentante della famiglia Rockefeller, conferm il suo viaggio allisola di Jekyll nelledizione del 9 febbraio 1935 del Saturday Evening Post: Fui davvero segreto e furtivo come un cospiratore... sapevamo semplicemente che non dovevamo essere scoperti, altrimenti tutto il nostro tempo e sforzo sarebbero stati sprecati. Se fosse stato reso noto che il nostro insolito gruppo si era riunito e aveva tracciato un disegno di legge sul sistema bancario, quella proposta non avrebbe avuto alcuna possibilit di essere approvata dal Congresso. - Frank Vanderlip - cfr. From farm boy to financier, di Frank Arthur Vanderlip e Boyden Sparkes, ed. D. Appleton-Century Company Incorporated 1935, p. 214. Lo scopo principale della riunione fu quello di cercare di capire come ritornare ad una banca centrale in mani private. Tuttavia, cerano anche altri problemi ai quali bisognava porre attenzione. Innanzitutto, stava rapidamente diminuendo la quota di mercato delle grandi banche. Nei primi 10 anni del secolo, il numero delle banche negli Stati Uniti era pi che raddoppiato, fino a superare quota 20.000. Dunque, andava fatto qualcosa per acquisire il controllo di queste nuove banche. Come disse John D. Rockefeller La competizione peccato. - John Davison Rockefeller - cfr. Phoenix Rising: The Rise and Fall of the American Republic, di Donald G. Lett, ed. AuthorHouse 2008, p. 99. In secondo luogo, leconomia nazionale era cos forte che le societ per azioni stavano iniziando a finanziare la propria espansione attraverso i profitti piuttosto che prendere a prestito enormi quantit di denaro dalle grandi banche. Nei primi 10 anni del nuovo secolo, il 70% dei finanziamenti aziendali proveniva dai profitti. In altre parole, lindustria americana stava diventando indipendente dai banchieri e questa tendenza andava fermata. Tutti i partecipanti sapevano che la soluzione dei loro problemi consisteva nella creazione di una nuova banca centrale, il loro problema pi grande era una questione di pubbliche relazioni: il nome della nuova banca. Quella discussione ebbe luogo esattamente nellalbergo oggi noto come il Jekyll Island Club Hotel. Aldrich credeva che la parola banca non dovesse neppure comparire nel nome. Warburg voleva chiamare il decreto disegno di legge della National Reserve oppure disegno di legge della Federal Reserve. Lidea era quella di dare limpressione che lo scopo della nuova banca centrale fosse di fermare le corse agli sportelli, ma anche di celare il suo carattere di monopolio. Fu cos che un gruppo di banchieri, tanto ristretto quanto potente, stil quello che passato alla storia con il nome di Federal Reserve Act. La nuova banca centrale sarebbe stata molto simile alla vecchia Banca degli Stati Uniti. Avrebbe ricevuto il monopolio sulla valuta degli Stati Uniti e avrebbe creato tale denaro dal nulla. Tra i principali oppositori di questo malefico progetto vi erano Benjamin Guggenheim, Isa Strauss e John Jacob, tre fra gli uomini pi ricchi del mondo che, a differenza di molti appartenenti al loro
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ceto sociale, avevano la convinta e dichiarata intenzione di fare tutto ci in loro potere per opporsi alla creazione del Federal Reserve System e avevano i mezzi necessari per rendere quanto meno erto di ostacoli il percorso tracciato a Jekyll Island. Per eliminare anche questo difficilissimo ostacolo, i banchieri si ispirarono ad un romanzo scritto da Morgan Robertson nel 1898, intitolato originariamente Futility e rinominato prima della pubblicazione in The wreck of Titan: la storia, immaginaria, narra dellaffondamento del pi grande e maestoso transatlantico mai costruito a seguito dello scontro con un iceberg, con la conseguente morte della maggior parte dei passeggeri, eccezion fatta per i pochi fortunati che riuscirono a rifugiarsi nelle volutamente poche scialuppe a loro destinate. Ebbene, nel 1902 J. P. Morgan decise di acquistare la White Star Lines, societ che il 31 marzo 1909 inizi la costruzione dellimbarcazione pi grande e sfarzosa di tutti i tempi: il Titanic. Quando il 10 aprile 1912 la nave salp per il suo viaggio inaugurale, tra i passeggeri di prima classe cerano proprio Guggenheim, Strauss e Jacob. Il capitano Edward Smith, il pi esperto del mondo nella navigazione in acque polari con i suoi 26 anni di esperienza tra i mari del Nord Atlantico, la notte tra il 14 e il 15 aprile, decise deliberatamente di spingere il Titanic ad una velocit spropositata, conducendolo allo schianto fatale cos come gli era stato espressamente ordinato prima della partenza. Come nella nave del romanzo, anche il Titanic fu volutamente dotato di poche scialuppe di salvataggio; inutile dire che tra i pochi passeggeri di prima classe che persero la vita in quella tragica notte cerano i tre oppositori alla creazione della Federal Reserve. Con la strada ormai spianata, la nuova legge fu consegnata nelle mani del rappresentante politico del gruppo di banchieri riunitosi sullisola di Jekyll, il senatore Nelson Aldrich, affinch si adoperasse per farla approvare dal Congresso. Nel 1913, Woodrow Wilson, che aveva gi acconsentito allapprovazione del Federal Reserve Act, fu eletto presidente grazie allappoggio e al sostegno politico e finanziario dei banchieri. Quindi, il 27 dicembre del 1913, quando la maggior parte dei membri del Congresso era assente per le festivit natalizie, il Federal Reserve Act venne messo ai voti, approvato e promulgato dal corrotto presidente. E questo nonostante il fatto che larticolo 5 della sezione 8 della Costituzione Americana dichiara che il Congresso lunica istituzione alla quale permesso creare moneta e stabilirne il valore e che la Costituzione americana non mai stata modificata. Qualche anno pi tardi, nel 1919, il presidente Wilson scrisse: Sono uno degli uomini pi infelici, ho inconsapevolmente rovinato il mio paese. Una grande nazione industriale ora controllata dal suo sistema creditizio. Non siamo pi un governo della libera opinione, non pi il governo degli ideali e del voto della maggioranza, ma il governo dellopinione e della coercizione di un piccolo gruppo di personaggi dominanti. - Wodroow Wilson - cfr. Go Deeper: Illusions Within Reality, di Rick Collingwood, ed. Resonanz Recordings Int. 2009, p. 40. Anche il parlamentare Luis Mc Fadden disse la verit dopo lapprovazione della legge: Qui stato fondato un sistema bancario mondiale, un superstato controllato dai banchieri internazionali, che agiscono congiuntamente per rendere schiavo il mondo a proprio piacimento. La FED ha usurpato il governo. - Luis Mc Fadden - cfr. Our Puppet Government, di John Krismer, ed. CCB Publishing 2012, p. 62. (cfr. anche http://www.conspiracyarchive.com/NWO/Council_Foreign_Relations.htm) Con lapprovazione della nuova legge, il Tesoro per avere liquidit doveva emettere titoli di debito da vendere sul mercato, a cittadini (che li acquistano al fine di avere un interesse sicuro sui propri risparmi) e soprattutto ad istituti bancari. La creazione di nuovo denaro ora consisteva di fatto nellacquisto di questi titoli da parte della Federal Reserve attraverso un accredito di dollari inventati dal nulla sul conto corrente dei detentori. In virt del principio della riserva frazionaria, le banche potevano utilizzare questi accrediti come riserva e prestare ad interesse importi fino a dieci volte superiori, creando quindi ulteriore denaro dal nulla: ecco quindi che lacquisto da parte della FED dei titoli di stato comporter grandi immissioni di liquidit nel mercato, mentre loperazione inversa (ovvero la vendita da parte della FED dei titoli precedentemente acquistati), comporter una contrazione della liquidit in circolo 10 volte superiore, dal momento che in questo modo si riduce la base di riserva frazionaria a disposizione degli istituti bancari per poter concedere prestiti (questo
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meccanismo, unitamente ad altri strumenti, consentir, come vedremo fra poco, al potere finanziario di generare crisi in grado di mettere in ginocchio gli stati). Ora che il monopolio sullemissione di moneta era tornato nelle mani dei banchieri privati, tramite ci questi si adoperarono per consolidare maggiormente il loro potere e risolvere quindi anche le atre questioni emerse nella riunione di Jekyll Island. Tra il 1914 e il 1919 la FED aument lofferta di moneta di circa il 100% determinando unampia apertura di credito alle banche minori, dopodich, nel 1920, ritir gran parte della liquidit precedentemente messa in circolazione, obbligando le banche a richiedere gran parte dei prestiti concessi e generando di conseguenza una situazione analoga a quella del 1907, con assalti agli sportelli e il fallimento di moltissimi istituti di credito. Oltre 5.400 banche competitive al di fuori del sistema FED dichiararono banca rotta, permettendo un maggior consolidamento del potere finanziario nelle mani di poche famiglie. Consapevole del crimine perpetrato, nel 1921 il membro del Congresso Charles Lindberg disse: Sotto il Federal Reserve Act il panico viene creato scientificamente. Il panico attuale il primo che viene creato scientificamente, manovrato esattamente come la soluzione di unequazione matematica. - Charles Lindberg - cfr. Congressional Record: Proceedings and Debates of the... Congress, Volume 116, Parte 10, di Congress of United States, ed. U.S. Government Printing Office 1970, p. 13300. Tuttavia, quello del 1920 fu solo un antipasto di quanto sarebbe accaduto da l a nove anni: dal 1921 al 1929 la FED fece nuovamente crescere lofferta di moneta in circolazione (circa del 62%), determinando nuovamente unampia apertura di credito a banche e famiglie. In quegli anni, nel mercato azionario si svilupp anche un nuovo tipo di prestito chiamato Prestito di margine. Molto semplicemente tale tipologia di prestito consentiva ad un investitore di versare solo il 10% del prezzo delle azioni mentre laltro 90% veniva prestato dal Broker. In altre parole, una persona poteva possedere azioni per un valore di 1000$, impiegando solo 100$. Questo metodo era molto popolare negli anni 20, quando tutti sembravano far soldi investendo nel mercato. Tuttavia, questo prestito contemplava una clausula, detta appunto Chiamata del Margine, che implicava la possibilit di essere richiamato in qualsiasi momento e lobbligo di essere ripagato entro 24 ore dalla chiamata. Pochi mesi prima dellOttobre 1929, quindi, J. D. Rockefeller, Bernhard Barak e altri insiders uscirono silenziosamente dal mercato e il 24 Ottobre del 1929, gli investitori Newyorkesi, che avevano concesso i prestiti di margine, iniziarono a richiamarli in massa. Questo diede un immediato impulso ad una rapidissima vendita sul mercato. Dopodich, per le stesse ragioni, iniziarono prelievi di massa, determinando il crollo di pi di 16.000 banche e consentendo alla cospirazione dei banchieri internazionali non solo di comprare banche rivali a prezzi scontati, ma anche di acquisire intere corporazioni per pochi spicci. Fu la pi grande rapina di tutti i tempi. Ma non fin l! Anzich incrementare lofferta di moneta per potersi riprendere da questo crollo economico, la FED la diminu ulteriormente, rafforzando una delle pi grandi crisi economiche della storia. Il membro del Congresso Luis McFadden, oppositore di lunga data dei cartelli bancari, avvi le procedure di impeachment contro il Consiglio della Federal Reserve, affermando che il crollo e la depressione erano eventi provocati in modo scientifico, dichiarando: I banchieri internazionali cercano di far emergere una situazione di depressione, per impadronirsi di tutti noi. - Luis Mc Fadden - cfr. The Theory of Livevolution: "Great" Society of the Un-dead, di Robert Roselli, ed. Xulon Press 2008, p. 75. Non c da stupirsi che, dopo due precedenti tentativi di omicidio, McFadden venne avvelenato ad un banchetto prima di poter avviare le procedure di impeachment. Uno degli ultimi tentativi di porre quanto meno un argine al nuovo sistema fu fatto da John Fitgerald Kennedy, che, il 4 Giugno del 1963, approv un decreto presidenziale a molti sconosciuto (e tra laltro mai abrogato!): lOrdine Esecutivo 11110, con il quale il Presidente si schierava apertamente contro i notabili della Federal Reserve Bank, sostenendo minacciosamente lillegalit di alcune sue procedure finanziarie ed avocando al Governo da lui presieduto la facolt di stampare
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banconote senza dover rendere conto ai notabili delle Banche Centrali riunite sotto linsegna della Federal Reserve. La nuova direttiva, infatti, dava al dipartimento del tesoro il potere esplicito: di emettere certificati dargento a fronte di ogni lingotto di argento o dollari dargento della Tesoreria. Questo significa che per ogni oncia di argento presente nella cassaforte della Tesoreria degli Stati Uniti, il governo avrebbe potuto introdurre soldi in circolazione, basandosi appunto sui lingotti dargento fisicamente presenti. Come risultato, furono messi in circolazione pi di 4 miliardi di dollari in banconote di propriet degli Stati Uniti, in tagli da 2 e 5 dollari (le banconote da 10 e 20 dollari non hanno mai circolato, ma furono stampate dal Dipartimento del Tesoro quando Kennedy fu assassinato). Le "Banconote degli Stati Uniti" furono emesse come valuta senza interessi e senza debiti, avallate dalle riserve dargento nella Tesoreria degli Stati Uniti; erano praticamente identiche a quelle gi in circolazione, eccezion fatta per il colore del marchio e del numero di serie, passato da verde a rosso, e per la dicitura impressa sopra, che al posto di Banconota della Federal Reserve riportava Banconota degli Stati Uniti. Per completezza, si riporta di seguito il testo integrale dellOrdine esecutivo 11110: Emendamento allordine esecutivo numero 10289, relativo allo svolgimento di certe funzioni ad appannaggio del dipartimento del Tesoro. In virt dellautorit conferitami dalla sezione 301 del terzo articolo del Codice degli Stati Uniti, ordino quanto segue: SEZIONE 1. Ordine esecutivo numero 10289 del 19 settembre 1951, come modificato, qui ulteriormente modificato - (a) aggiungendo alla fine del paragrafo 1 attraverso il seguente sottoparagrafo (j): "(j) Lautorit conferita al Presidente dal paragrafo (b) della sezione 43 dellAtto del 12 Maggio 1933, cos come modificato (31 U.S.C. 821 (b)), di emettere certificati argentei in base ad ogni lingotto dargento, argento o dollari dargento standard nella Tesoreria momentaneamente non trattenuti per rimborso da alcun certificato dargento in corso, di prescrivere il valore dei certificati argentei, ed emettere dollari dargento standard e valuta dargento sussidiaria per il loro ammortizzamento." e (b) e eliminando i sottoparagrafi (b) e (c) del paragrafo 2. SEZIONE 2. Lemendamento effettuato con questOrdine non ha effetto su nessun atto gi scritto, o su nessuna istanza o procedimento che stanno venendo accolti, o gi accolti, o iniziato o sullinizio di nessuna causa civile o penale precedenti alla data di questOrdine ma tutte le tali disposizioni devono continuare e possono essere portate a termine come se detto emendamento non fosse stato fatto. JOHN F. KENNEDY, THE WHITE HOUSE, June 4, 1963. Ci di fatto significava togliere potere economico dalle mani di gente verso le quali Kennedy non nutriva alcuna simpatia, in quanto giudicati responsabili dellenorme debito pubblico americano e dellimpoverimento della popolazione a danno delle classi meno abbienti. Con un colpo di penna, quindi, il presidente Kennedy dichiar che la Federal Reserve Bank, di propriet di privati, sarebbe presto fallita. Il 22 novembre 1963, appena 5 mesi e mezzo dopo lapprovazione dellOrdine esecutivo 11110, John Fitgerald Kennedy fu assassinato a Dallas. Tra i tanti discorsi del Presidente che si ricordano, in questo testo significativo riportare quello tenuto il 27 aprile 1961, avente ad oggetto il tentativo di lotta alle societ segrete: Signore e Signori, la stessa parola segretezza ripugnante in una societ libera e aperta e noi abbiamo avuto storicamente, come persone, un senso innato di avversione alle societ segrete, ai giuramenti segreti e alle procedure segrete. Per questo si oppone a noi, in tutto il mondo, una cospirazione monolitica e spietata fondata principalmente sulluso di mezzi sotterranei per espandere la propria sfera di influenza: sullinfiltrazione anzich sullinvasione, sulla sovversione anzich sulle elezioni, sullintimidazione anzich sulla libera scelta. un sistema che ha coscritto vaste risorse umane e materiali per la costruzione di una fitta rete, una macchina altamente efficiente che combina operazioni militari, diplomatiche di intelligence, economiche, scientifiche e politiche. La preparazione di queste operazioni viene nascosta, non resa pubblica. I loro errori sepolti, non sottolineati. Gli oppositori sono messi a tacere, non elogiati. Il costo di queste operazioni non viene messo in discussione, nessun segreto viene rivelato. Ecco perch il legislatore ateniese Solone decret che evitare le controversie fosse un
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crimine per ogni cittadino. Sto chiedendo il vostro aiuto nellarduo compito di informare ed allertare il popolo americano, fiducioso che con il vostro aiuto luomo potr essere quello per cui nato: libero ed indipendente. - J. F. Kennedy. Ora che abbiamo visto come storicamente si arrivati alla costituzione di questa banca, in conclusione di questo lavoro analizziamo brevemente la struttura della FED e il ruolo che la stessa svolge nella pianificazione e nella gestione della politica economica mondiale (ci vorrebbe una ricerca a s solo per questo, in questa sede ci limiteremo a comprendere alcuni concetti essenziali per avere un quadro completo sul ruolo della pi potente istituzione bancaria del mondo). Ci sono 12 banche FED regionali (a Boston, New York, Philadelphia, Richmond, Atlanta, St Luis, Cleveland, Chicago, Dallas, Kansas City, Minneapolis e San Francisco), il cui operato controllato dal Consiglio dei Governatori della FED, composto da 7 membri nominati dal Presidente della banca stessa. Lo strumento principale per la gestione della politica monetaria della Federal Reserve la Commissione Federale sul Libero Mercato, cio lorgano che, a propria discrezione, gestisce lacquisto e la vendita dei titoli di stato sul libero mercato. In base al meccanismo spiegato qualche paragrafo fa, quindi, la FED ha il potere di determinare (acquistando o vendendo titoli governativi) la quantit di moneta e di credito in circolazione; ci si traduce nel potere di generare espansioni o contrazioni economiche che come conseguenza generano crisi come quella che stiamo attraversando (iniziata nel 2008 e ancora in atto ad inizio 2013). Il meccanismo di acquisto e vendita di titoli di stato infatti gestito dalla FED tramite operatori che prendono il nome di primary dealers, ovvero operatori primari che, come si legge sul sito della FED di New York, hanno lobbligo di acquistare/vendere i titoli della Federal Reserve cos da lasciare in capo a questultima la costante garanzia di poter gestire a proprio piacimento la politica monetaria: http://www.newyorkfed.org/markets/pridealers_policies.html. Ci confermato anche dallarticolo uscito il 9 marzo 2010 sul Sole 24Ore, nel quale si legge che La Federal Reserve ha deciso di ampliare il numero dei primary dealers, banche autorizzate a condurre operazioni di reverse repo operations per drenare liquidit dal mercato: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2010/03/fed-banchedrenare-liquidita.shtml. Un altro strumento utilizzato dalla FED per controllare la quantit di moneta in circolazione stabilire il tasso ufficiale di sconto, cio il tasso di interesse applicato alle banche quando queste chiedono prestiti a breve termine: se questo tasso sar basso, infatti, gli istituti di credito saranno inclini a chiedere prestiti alla FED aumentando di conseguenza la propria base di riserva per concedere a loro volta prestiti a cittadini e imprese (e ovviamente anche questi ultimi prestiti saranno pi vantaggiosi per la popolazione), laumento del tasso di sconto provocher naturalmente leffetto contrario. Inoltre, sempre la FED ha il potere di stabilire il livello di riserva obbligatoria che le banche devono detenere presso i propri forzieri (vedi meccanismo di riserva frazionaria) e ovviamente anche questa semplicissima operazione consente in pochissimo tempo di determinare un notevole incremento o decremento della quantit di denaro in circolazione (basti pensare che nei primi anni dopo la sua creazione la FED ridusse di 4 volte la riserva obbligatoria, determinando uno svuotamento delle casse degli istituti bancari poco di prima di provocare la crisi del 29 che avrebbe portato milioni di persone agli sportelli per scoprire che i propri soldi semplicemente non esistevano!). Non c e non c mai stato alcun controllo diretto da parte del Governo sulla Federal Reserve: le riunioni del consiglio di amministrazione di questultima, infatti, si svolgono in segreto e nessuno sa cosa vi accada. Nellenciclopedia wikipedia (non propriamente la fonte pi complottista di questo mondo!) si legge che La Fed una agenzia pubblica e indipendente del governo statunitense, con finalit pubblicistiche e con alcuni aspetti di natura privatistica. La Fed viene considerata una banca centrale indipendente perch le sue decisioni non sono ratificate da alcun organo del potere esecutivo o legislativo. Inoltre, i membri del Board una volta nominati non possono essere rimossi fino alla scadenza del loro mandato. Le 12 banche federali regionali rappresentano
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l'articolazione operativa del sistema di banca centrale degli Stati Uniti e sono organizzate come enti di diritto privato (http://it.wikipedia.org/wiki/Federal_Reserve_System). Ancora pi significative le affermazioni contenute nel libro Istituzioni e mercati finanziari di Stanley G. Eakins (Preside East Carolina University College of Business), Giancarlo Forestieri (Professore ordinario alla Bocconi) e Frederic S. Mishkin (membro del Consiglio dei Governatori della FED dal 2006 al 2008): Stanley Fischer, che stato professore al MIT e in seguito vicedirettore del Fondo Monetario Internazionale, ha definito 2 tipi di indipendenza per le banche centrali: lindipendenza strumentale, vale a dire la capacit della banca centrale di definire gli strumenti di politica monetaria, e lindipendenza di obiettivi, cio la possibilit della banca centrale dimpostare gli obiettivi politica monetaria. La FED gode di entrambi i tipi dindipendenza ed largamente esente dalle pressioni politiche che influenzano altri organismi governativi. - cfr. Istituzioni e mercati finanziari, di Frederic S. Mishkin, Stanley G. Eakins e Giancarlo Forestieri, ed. Pearson Italia S.p.A. 2007, p. 190. Un tentativo di rendere un po pi trasparente loperato della FED fu fatto nel 1993, quando il Texano Henry Gonzales, Presidente della Commissione Bancaria del Parlamento, chiese una verifica indipendente sulle operazioni della Federal Reserve, proponendo di videoregistrare le riunioni della Commissione sul Libero Mercato e di ottenere rapporti dettagliati settimanali, al posto dei vaghi e dispersivi resoconti che arrivavano a distanza di svariate settimane dalle riunioni; Gonzales propose anche che fosse il Presidente degli Stati Uniti a scegliere i direttori delle 12 FED regionali al posto dei banchieri stessi. Ovviamente lallora Presidente della Federal Reserve Alan Greenspan si oppose duramente, ottenendo il supporto dellallora Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, il quale dichiar che il cambiamento avrebbe fatto correre il rischio di minare la fiducia dei mercati verso la FED, con conseguenze negative per tutta la nazione. Oggi, tramite il controllo della finanza mondiale, le lobby occulte di potere mirano allinstaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale e lo strumento migliore tramite il quale perseguono il loro scopo lideazione e la messa in atto di crisi come quella che stiamo attraversando: emblematiche e molto esplicative in tal senso le parole di Mario Monti che, in un suo intervento alla Luiss tenutosi il 22 febbraio 2011, ha spiegato che anche lEuropa abbia bisogno di crisi e di gravi crisi per fare passi avanti; e i passi avanti dellEuropa sono per definizione cessioni di parti delle sovranit nazionali a un livello comunitario. chiaro che il potere politico ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettivit nazionale possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle perch c una crisi in atto visibile e conclamata. Abbiamo bisogno delle crisi per fare passi avanti, ma quando una crisi sparisce rimane un sedimento perch sii sono messe in opera istituzioni, leggi, ecc per cui non pienamente reversibile (in altre parole per obbligare gli stati a forzate cessioni di sovranit servono gravi crisi perch queste convinceranno i cittadini ad accettare perdite di sovranit che in condizioni normali non avrebbero mai accettato!): http://www.luiss.tv/2011/02/22/mario-monti-finanza-comportamenti-regole-istituzioni. Dal 1987 al 2006, sotto la guida di Alan Greenspan, la Federal Reserve ha trasformato il mercato dei derivati in un mostro finanziario: con la sua politica di tassi bassissimi, unita ad uno scarso controllo del sistema bancario, Greenspan ha infatti favorito la creazione della bolla dei mutui subprime, la cui insolvenza ha appunto dato il via allattuale crisi economica. Nel frattempo, e pi precisamente nel 1999, sotto il governo Clinton il Congresso degli Stati Uniti ha abrogato il Glass-Steagall Act, che prevedeva la netta separazione tra banche commerciali e banche dinvestimento, consentendo cos la costituzione di gruppi bancari che esercitino sia l'attivit bancaria tradizionale che l'attivit di investment banking e assicurativa, utilizzando di fatto i risparmi dei cittadini per effettuare operazioni molto rischiose di carattere speculativo, esponendosi cos ai terribili rischi del mercato (ci ha causato il fallimento di numerose banche, dando il via alla crisi del 2008). Con il solito gioco di cicli economici espansivi seguiti da immediate e repentine contrazioni i finanzieri hanno nuovamente generato un periodo di crisi molto simile a quello del 1929: tra il 2001
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e il 2004, la Federal Reserve ha iniettato nuovo credito nelleconomia, spingendo i tassi di interesse al loro livello pi basso dalla fine degli anni 70. Di conseguenza, leconomia ha conosciuto una fase di forte espansione, che ha mandato falsi segnali economici alle imprese rispetto alla reale domanda dei loro prodotti. Queste imprese hanno risposto con massicci investimenti di capitale, con lassunzione di pi personale, con lacquisto di pi risorse e cos via. I primi anni del nuovo millennio hanno quindi segnato la fase di boom economico, tant che nellagosto del 2007 il Segretrio al Tesoro Henry Paulson dichiarava: L'economia globale non mai stata cos forte negli ultimi 10 anni.: http://vitolops.blog.ilsole24ore.com/2007/08/i-mutui-subprim.html. Nel frattempo, tra il 2005 e il 2007, con la solita scusa di contenere linflazione, la Federal Reserve ha rialzato il tasso dinteresse sul costo del denaro dal 1% al 5,25%. Come riportato in un articolo di walstreetitalia.com, il milionario George Soros, uno dei pi ascoltati guru di Wall Street, temeva che, per effetto delleccessiva stretta monetaria da parte della Federal Reserve, a causa della quale al rapido aumento del costo del denaro avrebbe potuto unirsi pericolosamente una brusca discesa dei prezzi immobiliari, la recessione economica avrebbe potuto gli Stati uniti nel 2007: http://www.wallstreetitalia.com/article/343340/soros-america-br-in-recessione-br-ma-nel2007.aspx. Il 9 ottobre 2007, il Dow Jones Industrial Average ha chiuso al livello record di 14.164,53 punti e nel gennaio del 2008 il Presidente della Federal Reserve Ben Bernake ha dichiarato: la Federal Reserve non attualmente in previsione di una recessione.: http://www.nbcnews.com/id/22592939/ns/business-stocks_and_economy/t/bernanke-fed-ready-cutinterest-rates-again/#.UYOH5somNbs Ma Soros non aveva sbagliato di molto le sue previsioni: qualche mese pi tardi fall la Leeman Brothers, dando il via alla crisi. Sul sito del Ludwig Von Mises Institute Italia si legge: La Federal Reserve deve assumersi la responsabilit per la nostra recessione attuale. I semi di questa recessione sono stati chiaramente piantati nel 1995 ed hanno portato a boom insostenibili e bust, e poi ad elevati tassi di disoccupazione, aumento dei prezzi al consumo, aziende fallite, e debito maggiore. [] Molte delle discussioni odierne sui nostri problemi economici attuali iniziano con il presupposto che il 2008 stato lanno in cui sono iniziati i problemi. In realt, sono iniziati nel 1995. [] Dal gennaio 1995 al dicembre 1999, lofferta di denaro si sorprendentemente impennata di $1.140 miliardi. [] Nel 2000 lofferta di denaro stata aumentata pericolosamente di altri $2.834 miliardi negli otto anni che vanno dal gennaio 2000 al dicembre 2007. Il risultato stato il crollo distruttivo del mercato immobiliare del 2008.: http://vonmises.it/2012/03/07/un-ciclo-economico-lungo-17-anni/. Gli stati e la povera gente stanno ancora scontando gli effetti delle fraudolente operazioni pianificate ed attuate scientificamente dalle lobby occulte di potere, al fine di far scomparire definitivamente gli stati nazione e prendere ufficialmente il dominio del mondo intero. Alessandro Trinca Nota Buona parte di questo lavoro stata realizzata prendendo spunto dalla traduzione italiana del documentario The Money Master, tratta dal sito www.signoraggio.com e dalla parte III del documentario Zeitgesist: Non prestare attenzione agli uomini dietro le quinte. Altri contenuti sono frutto di studi e riflessioni personali dellautore, cos come lintera ideazione, elaborazione e realizzazione del documento. Tutte le citazioni ufficiali sono state fedelmente riportate nel testo.

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